Quaderni dalla Cina (e non solo) 2-2015
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Alberto Forchielli
Quaderni dalla Cina (e non solo) 1 - 2015 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuaderni dalla Cina: (e non solo) 2 - 2014 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuaderni dalla Cina (e non solo): 1 - 2014 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Quaderni dalla Cina (e non solo) 2-2015
Ebook correlati
Tracce per una rivoluzione condivisa: (l'utopia necessaria) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna piccola utopia: Per farla finita con il capitalismo regolamentato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDal mio punto di vista 2: "Quello" va fatto cadere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCinquanta pensieri in Azione: Diritti, libertà, autonomia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'isola di Faustino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa nuova chiamata alle armi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe partecipanze agrarie emiliane: antiche tradizioni, nuovi orizzonti. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultimo impero: la potenza che conquista il mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRiaprire i sipari: Rilanciare il settore della cultura dopo la pandemia da Covid-19: riflessioni e proposte per la ripartenza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl digitale, gli statali e il sindacato. Idee per una nuova politica industriale nel comparto pubblico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSi fa presto a dire energia. Fonti risorse e governo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCapitalismo cognitivo in pillole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Caccia: Le inchieste giornalistiche di Dalia Lentini e Nicholas Ferrigno 2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPerché l'Italia non cresce Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa caduta del Leviatano: Collasso del capitalismo e destino dell'umanità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEtica del rimorso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniClima: Lettera di un fisico alla politica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDalle comunità marginali all’economia della risonanza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCoronavirus Covid-19: No! Non è andato tutto bene Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ambiente e l'informazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKiller covid-19: PARODIA E RAP-SODIA DI UN DELIRANTE COMPLOTTISTA Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStudium - Charles Journet: la città di Dio e la città degli uomini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEpidemie e controllo sociale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRobot 78 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'altra moneta: Womanesimo e natura (Dall’avere all’essere) Un nuovo rapporto tra religione, economia e scienza? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa via fascista alla democrazia americana - Cultura e propaganda nelle comunità italo-americane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutto quello che sai sulla Cina è sbagliato. O quasi... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRievoluzione: Dalla Sardegna al Mondo. Manuale Banale di viraggio esistenziale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEconomia. La lingua oscura: Indagine sulla comunicazione economica e finanziaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa razione di Malthus Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Politiche pubbliche per voi
La ricchezza delle nazioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria e storie di camorra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiritto del lavoro: Sintesi ragionata di Diritto del lavoro per concorsi pubblici e esami universitari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUnfuck: Per una rivolta esistenziale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMoneta e Società: Le conseguenze sociali delle politiche monetarie - Il caso italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl manuale degli aforismi: Manuale per formatori, counselor e coach Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI perché di una crisi. la demolizione controllata della classe media è appena iniziata: verso la vittoria finale dei criptocrati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQui vissero…: Le dimore dei nobili in Castello Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Codice dei beni culturali e del paesaggio per concorsi pubblici: Teoria e test di diritto del patrimonio culturale per concorsi pubblici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCapitalismo, Finanza, Riscaldamento Globale. Transizione Ecologica o Transizione al Socialismo? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Quaderni dalla Cina (e non solo) 2-2015
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Quaderni dalla Cina (e non solo) 2-2015 - Alberto Forchielli
Australia: Terra promessa o Terra di conquista?
Alberto Forchielli, febbraio 2015
Un semplice atto amministrativo, un provvedimento di routine del governo australiano ha acceso un dibattito che prescinde dal suo valore intrinseco. Pochi giorni fa l’Esecutivo ha deciso che la soglia di approvazione per l’acquisto di terreni da parte di stranieri sia abbassata da 240 a 15 mln di dollari australiani, cioè da 187 a 11,7 mln in valuta statunitense. Oltre questo valore, la vendita di terreni deve essere sottoposta al Foreign Investmente Review Board, emanazione del governo. In sostanza, Canberra vuole controllare le transazioni, assicurarsi della loro regolarità, impedire che convergano verso interessi ostili. Il timore è fondato e trova giustificazione nella fisionomia che l’ Australia ha e ha assunto negli ultimi anni. Il territorio è vasto e scarsamente popoloso (23 milioni di abitanti su un’estensione 26 volte più grande dell’Italia), soprattutto per la politica restrittiva adottata verso l’immigrazione. Il clima è tra i più secchi al mondo, l’acqua è una risorsa strategica, l’agricoltura un caposaldo delle attività produttive. La vendita di terreni è dunque un argomento di natura sociale, capace di toccare direttamente le corde
dell’opinione pubblica. Sono forti 2 versanti del dibattito. Il primo è l’ancestrale rapporto con la terra, il bene primario che identifica il paese, la proprietà, la famiglia. Il secondo è la preoccupazione per l’uso delle risorse, della qualità del cibo, della sostenibilità delle coltivazioni, della violazione del rapporto con la natura.
I temi dibattuti vanno dunque oltre l’allarme contingente. In realtà più del 90% della terra è ancora in mani australiane – pubbliche o private – e le acquisizioni di terreni rappresentano soltanto una frazione irrilevante degli investimenti stranieri. Seppure raddoppiati tra il 2011 e il 2012, gli Fdi (foreign direct investments) nell‘Agricultural, Forestry and Fishing hanno raggiunto 1,3 mld $. La cifra praticamente scompare rispetto ai 230 mld nel settore minerario, agli 89 del manifatturiero e ai 70 del finanziario.
La motivazione reale del provvedimento va dunque cercata in altri ambiti, tra i quali prevale quello della stabilità politica. Il Governo conservatore di Tony Abbott è sempre più debole. In discesa nei sondaggi, rischia seriamente di riconsegnare il paese al Labour Party dopo una breve esperienza al governo. A stento è riuscito a superare un recente voto di fiducia. L’adozione di misure che colpiscano la mente prima
ancora che il portafogli degli elettori è una soluzione a portata di mano. Il limite imposto agli acquisti di terra sembra infatti contrastare una presenza cinese che per l’ Australia è sempre più ingombrante. Tre paesi – Nuova Zelanda, USA e Cile – ne sono esenti.
Il provvedimento è dunque nei fatti