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Anatomia Esoterica I
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E-book262 pagine2 ore

Anatomia Esoterica I

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Info su questo ebook

“Uomo, conosci te stesso!” L’ingiunzione delfica è alla base di questo importante testo del dott. Baker. Vi sono nel corpo umano strutture che hanno un grande significato per lo sviluppo spirituale dell’essere umano. La loro conoscenza è indispensabile se si desidera procedere con speditezza sul proprio Sentiero. Questo libro mette a disposizione del lettore informazioni non reperibili altrove nella letteratura esoterica.
LinguaItaliano
Data di uscita16 mar 2016
ISBN9788871834818
Anatomia Esoterica I

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    Anteprima del libro

    Anatomia Esoterica I - Douglas Baker

    L’IPOTALAMO

    L’importanza dell’ipotalamo è stata di recente sottolineata dalla scoperta che esso esercita una forte influenza su determinate attività della ghiandola pituitaria anteriore. Quest’ultima è importante per il discepolo, in quanto rappresenta il punto in cui nel corpo fisico si focalizzano le energie del chakra della fronte (il centro fra le sopracciglia). È noto che l’apertura di questo centro risulta inibita dall’eccesso di emotività. L’area dell’ipotalamo è la sede di uno dei sette centri della testa che si aprono durante l’iniziazione. Essa corrisponde all’estremità superiore dell’asse che collega il pancreas al cervello nel corpo eterico.(¹) Il pancreas è associato al chakra del plesso solare; questo, collegato al piano astrale, è il centro inferiore dell’espressione emotiva nell’Uomo. Le energie del Sesto Raggio si concentrano in genere nel chakra del plesso solare. La stimolazione di questo chakra non soltanto conduce all’espressione delle emozioni (delle energie astrali), ma produce effetti anche all’estremità superiore dell’asse, l’ipotalamo. Per esempio, un forte desiderio sessuale di frequente represso produce inevitabilmente, per compensazione, un aumento dell’appetito. Il centro che regola il bisogno di cibo si trova nell’ipotalamo.(²)

    Fin troppo spesso siamo consapevoli del fatto che sensazioni sgradite e turbamenti emotivi possono far scattare rossore, nausea, sudorazione, bisogno frequente di urinare. Sono tutte reazioni che nascono dalla stimolazione dell’ipotalamo; il passaggio degli impulsi attraverso il sistema simpatico provoca i sintomi fisici indicati.

    Nel discepolato si deve generare una stabilità emotiva in grado di produrre una rotazione ciclica e ritmica dell’asse; tale rotazione integra e coordina il flusso di energia proveniente dal piano astrale, con le attività somatiche ed autonome che permettono al corpo di mantenere delle condizioni interne stabili (omeostasi), nonostante i cambiamenti dell’ambiente esterno e di quello interno (spirituale).

    Percorsi nervosi ben precisi collegano l’ipotalamo alla corteccia cerebrale del lobo frontale. Essi sono di origine recente - hanno iniziato a formarsi con la Razza Radice Atlantidea, e non saranno completi in tutti gli uomini fino all’avvento della Sesta Razza Radice.

    In termini neurofisiologici, il raggiungimento di un livello avanzato da parte del discepolo rafforza il potere che la coscienza concentrata nella corteccia frontale esercita sull’espressione delle emozioni. L’iniziato impara a sublimare la propria energia emotiva, sottoponendola al controllo del centro della coscienza situato fra le sopracciglia.

    ANATOMIA DELL’IPOTALAMO

    L’ipotalamo è una parte del diencefalo situata a ridosso del terzo ventricolo cerebrale, ed include strutture note come chiasma ottico, tuber cinereum, infundibolo e tubercoli mammillari. Si trova sotto il talamo, e contiene un certo numero di nuclei nervosi che controllano le attività viscerali di vari organi, come il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, l’equilibrio idrico e termico, e la secrezione delle ghiandole endocrine. È il principale centro d’integrazione delle attività simpatiche e parasimpatiche.

    La progressiva apertura del chakra della fronte produce continuità di coscienza e consapevolezza del mondo astrale. Ciò si verifica grazie:

    (1)al flusso costante degli impulsi che partendo dal centro fra le sopracciglia raggiungono la corteccia del lobo frontale degli emisferi cerebrali, e di lì, attraverso il tratto cortico-ipotalamico, il sistema nervoso simpatico;

    (2)all’azione diretta esercitata dal centro fra le sopracciglia sulla ghiandola pituitaria, e di lì, attraverso il sangue, sul cervello;

    (3)agli assi emotivi che collegano il centro fra le sopracciglia al centro del plesso solare (vedi figura 1).

    GLI ASSI EMOTIVI

    Figura 1

    Dal punto di vista filogenetico, l’origine dell’ipotalamo è collegata all’Atlantide. L’involucro astrale dell’intera area del cervello umano risale, naturalmente, alle razze astrali di questa Ronda, ovvero alle prime sottorazze della Seconda Razza Radice. Furono necessarie, tuttavia, le pressioni e le tensioni emotive della Razza Atlantidea, con il suo chakra del plesso solare in veloce sviluppo, perché si stabilisse ed organizzasse la matrice astrale dell’ipotalamo (come parte del corpo astrale).

    Da quel momento la crescita eterico-fisica di quest’area proseguì rapidamente. L’ipotalamo è costituito di numerosi nuclei di piccoli neuroni aventi finalità diverse. Ciascun nucleo rappresenta la materializzazione di uno degli aggregati descritti da Annie Besant:

    Queste aggregazioni nell’involucro astrale sono i princìpi dei centri che costituiranno gli organi necessari nel corpo fisico, e non sono i cosiddetti chakra, o ruote, i quali appartengono all’organizzazione del vero corpo astrale (…) queste aggregazioni (…) agiscono sul doppio eterico, e vi formano i vortici eterici (…); ed in tal modo sorgono i centri corrispondenti nell’involucro astrale e nel corpo fisico. Così vien costruito il sistema del gran simpatico, che rimane sempre così collegato direttamente coi centri astrali, anche dopo che il sistema cerebro-spinale si è sviluppato.(³)

    Fu necessario aggiungere all’esperienza emotiva l’attività mentale perché si creasse una matrice per la materializzazione dei tratti cortico-ipotalamici e dei tratti, ad essi opposti, che dall’ipotalamo arrivano alla corteccia cerebrale. Un’attività eccessiva o insufficiente di ciascuno dei nuclei ipotalamici può condurre a gravi disordini del comportamento.

    La formazione di queste strutture avvenne molto tardi, probabilmente all’epoca delle prime sottorazze della Quinta Razza Radice, e, come ho già segnalato, il loro sviluppo è lungi dall’essere completo. Il diencefalo, dal quale deriva l’ipotalamo, diede anche origine:

    (1)alla ghiandola pineale

    (2)al chiasma ottico e agli occhi

    (3)alla pituitaria posteriore

    (4)al terzo ventricolo.

    Ciascuna di queste strutture ha un profondo significato esoterico. Altrove ci siamo riferiti alla ghiandola pineale come ad un organo percettivo al tempo delle prime Razze Radici, nonché alla sua regressione in seguito allo sviluppo degli occhi. Il terzo ventricolo è la sede del polo nord dell’aura magnetica umana, ed è inoltre l’ultima posizione anatomica assunta dall’atomo fisico permanente prima della morte. La pituitaria posteriore, essendo una ghiandola endocrina, detiene un importante legame con almeno uno dei chakra minori della testa.

    L’ipotalamo è estremamente sensibile all’aumento nell’afflusso di sangue, che si verifica in modo drammatico con la pratica di discipline esoteriche come la meditazione, l’hatha-yoga, ecc. Di qui la necessità di disciplina emotiva, equilibrio ed armonia, anche di fronte ad una provocazione.

    FIBRE AFFERENTI

    Figura 2

    FIBRE EFFERENTI

    Figura 3

    LE ZONE CERCHIATE MOSTRANO LE FIBRE AFFERENTI ED EFFERENTI DELLA CORTECCIA CEREBRALE

    A causa della sua influenza sul comportamento e sulla ghiandola pituitaria attraverso gli ormoni trasportati dal sangue, siamo obbligati a considerare l’ipotalamo una ghiandola endocrina. Tutte le ghiandole endocrine sono associate all’uno o all’altro chakra principale. Non c’è dubbio che il centro collegato all’ipotalamo verrà un giorno scoperto, e con esso il suo rapporto con il pancreas e con il sottostante chakra del plesso solare. Tale scoperta modificherà le attuali nozioni circa le cause del diabete. È certo che le forme opime di molti yogi si spiegano con l’iperattività dell’ipotalamo, piuttosto che con la preferenza per una dieta a base di carboidrati!

    La funzione principale dell’ipotalamo nelle prime Razze Radici consisteva nell’adeguare l’organismo umano agli sconcertanti mutamenti ambientali a cui veniva sottoposto nel momento in cui, da entità astrale, si materializzava fisicamente per mezzo di un rivestimento eterico;(⁴) ciò avveniva su di un pianeta le cui temperature di superficie variavano in modo ciclico, e sul quale la quantità di ossigeno aumentava progressivamente nell’atmosfera. L’ipotalamo era estremamente sensibile ai violenti cambiamenti del campo magnetico terrestre, che era fortemente influenzato dai fenomeni solari, così com’era sensibile alle variazioni della luce e delle forze fisiche. E lo è tuttora.

    Nell’Uomo, progenitore di tutte le specie,(⁵) lo sviluppo dell’area ipotalamica ha condotto rapidamente, negli ultimi quaranta milioni di anni, alla nascita dei mammiferi, capaci di conservare l’omeotermia (una temperatura corporea costante) e quindi di vivere in ambienti che, essendo soggetti a variazioni climatiche, avrebbero potuto provocare l’estinzione delle specie eteroterme (a sangue freddo).

    L’ipotalamo fa parte del sistema limbico. Una volta risvegliato nell’Uomo può esasperarne i desideri… di fame, di sete, di sesso, di sicurezza, di nuove esperienze.

    La neo-corteccia, quell’area della superficie cerebrale formatasi quasi interamente in epoca ario-atlantidea, è diventata in alcuni individui così dominante da prendere il sopravvento sui centri degli appetiti e degli istinti, che hanno la funzione di segnalare i bisogni corporei. In verità, le discipline esoteriche di autosviluppo insistono sul fatto che la mente deve governare le emozioni. Al tempo stesso, al discepolo viene richiesto di seguire la via di mezzo, la via della moderazione. Dove il controllo delle emozioni non è accompagnato da abituali pratiche di moderazione (purificazione) relative a tutte le funzioni corporee, possono manifestarsi le malattie tipiche del discepolato, molte delle quali hanno origine nell’area dell’ipotalamo. Esse presentano sintomi come l’obesità, l’iper o ipoglicemia, gli eccessi sessuali ed emotivi - o manie che riguardano il cibo, come l’avversione alla carne, ecc.

    L’IPOTALAMO E I SUOI NUCLEI

    NUCLEI MAMMILLARI

    NUCLEO VENTROMEDIALE

    NUCLEO SOPRAOTTICO

    NUCLEO PREOTTICO

    NUCLEO PARAVENTRICOLARE

    NUCLEO DORSOMEDIALE

    NUCLEO POSTERIORE

    Figura 4

    Il discepolo deve attraversare una fase in cui il controllo dell’ipotalamo viene esercitato sempre più dalla corteccia. Egli deve percorrere questa via incerta, che lo porta ad attraversare le varie frontiere nel controllo della personalità, sviluppando un regime che aumenti la sua stabilità finché non si sia conclusa la delicata fase di transizione… vegetarianesimo, equilibrio emotivo, calma, moderazione nel mangiare e nel bere, continenza sessuale, pratica dell’innocuità (persino davanti a delle provocazioni deliberate), sono tutti elementi importanti dal punto di vista fisiologico, indipendentemente dal loro significato etico o mistico.

    L’ipotalamo, per esempio, è estremamente sensibile agli ormoni tipici del proprio sesso. Nel discepolato il neofita deve ritornare semplice come un bambino, deve rinascere, riorganizzare i propri istinti ed appetiti, riorientarsi in vista di un regno superiore. La continenza sessuale aggiunge alla sua circolazione sanguigna gli ormoni del sesso opposto. Negli uomini, nuovi siti cerebrali devono accogliere i meccanismi associati all’aumento di ormoni femminili (come il godimento artistico, l’intuizione, la compassione). Per le donne vale lo stesso in relazione alla conquista delle nuove qualità associate agli ormoni maschili o da essi rese possibili, come l’assertività, lo spirito d’iniziativa, ecc. Non è che gli ormoni forniscano tali qualità, quanto piuttosto che ne permettono più chiaramente la manifestazione nella personalità. Invero, esse provengono da veicoli più sottili; a tale proposito la scienza ha dimostrato che l’eccitazione sessuale dipende più dal cervello che dagli organi sessuali (e relativi ormoni). L’ipotalamo, nel discepolato, dev’essere incoraggiato a cedere progressivamente il controllo alla superficie cerebrale, ai centri superiori.

    La sensibilità agli ormoni da parte dell’ipotalamo, il centro delle emozioni nel cervello, provoca nel discepolo correnti di energia che vanno da chakra a chakra; gli ormoni infatti vengono prodotti dalle ghiandole endocrine, e queste sono concrezioni fisiche dei chakra.

    La corteccia surrenale è collegata al chakra della base della colonna vertebrale, il Muladhara. Nello yoga le energie di quest’ultimo sono sempre dirette alla testa. La scienza ha scoperto che il suo ormone, il corticosterone, modifica il comportamento emotivo abbassando il livello delle emozioni, presumibilmente grazie all’azione che esso esercita sulla struttura neurale dell’ipotalamo.

    I fattori emotivi influiscono sulla crescita in altezza quanto sull’obesità. La scienza dovrà alla fine confermare che il neonato, il bambino e l’adolescente sotto stress - con le inevitabili conseguenze emotive - tendono a divenire più alti. Gli africani e le altre tribù che sottopongono nei loro rituali i bambini a tagli o bruciature, o alla perforazione delle labbra o degli orecchi, sviluppano in genere un’altezza superiore in media di cinque centimetri rispetto a quella di altre tribù.

    L’azione dell’ipotalamo sull’uomo comune può essere paragonata a quella del direttore di un’orchestra i cui musicisti sono le emozioni. La partitura che l’individuo segue è dettata dagli stimoli dei cinque sensi, dalle sue esperienze precedenti e dai suoi istinti. Ciascuno di questi elementi, come la vista di un cavallo che viene frustato, la percezione di un profumo, il suono di una sirena, il bisogno di sicurezza, di risposta sessuale o di riconoscimento, possono dare il via ad un’orchestrazione emotiva che a sua volta innesca una varietà di sintomi fisici… sete, sudorazione, affanno, pallore, rossore, dilatazione delle pupille. È una gamma che si estende dalla passività assoluta all’iperattività, dalla depressione alla mania, dalla catalessia alla narcolessia, dal tamas al rajas, dall’angoscia all’euforia. Ogni orchestrazione richiama una corrente di energia astrale/emotiva. Se se ne frustra l’espressione, i blocchi, i ristagni, i gorghi e i vortici che ne risultano possono in breve manifestarsi come disordini psicosomatici. Se l’espressione della corrente è piena, aperta e non inibita, abbiamo una salute robusta. Dove (nel discepolato) l’espressione è disciplinata, ma non frustrata; dove è sotto il controllo della corteccia cerebrale; dove ogni stimolo non provoca un diluvio di emozioni; dove, più di ogni altra cosa, l’Anima è in armonia con lo scopo della vita, avremo una salute forse non eccessivamente robusta, ma certamente associata a grande sensibilità.

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