Il caso dello scapolo nobile/The Adventure of the Noble Bachelor

Di Sir Arthur Conan Doyle

La moglie di Lord St. Simon, Hatty, scompare proprio durante il banchetto nuziale. Il nobiluomo riferisce ad Holmes di aver notato un cambiamento di umore repentino nella donna, subito dopo la conclusione della cerimonia. L’unico dettaglio rilevante sembra la caduta del bouquet e la sua raccolta da parte di un uomo seduto in prima fila. Sherlock Holmes, tra deduzioni e allusioni a una nobiltà inglese ormai in decadenza, svelerà il mistero della scomparsa della donna, meno tragico del previsto e del tutto inaspettato.

• Lingua: Italiano
• Editore: Leone Editore
• Data di uscita: 13 nov 2023
• ISBN: 9788892967915

Sir Arthur Conan Doyle

Arthur Conan Doyle (1859-1930) was a Scottish author best known for his classic detective fiction, although he wrote in many other genres including dramatic work, plays, and poetry. He began writing stories while studying medicine and published his first story in 1887. His Sherlock Holmes character is one of the most popular inventions of English literature, and has inspired films, stage adaptions, and literary adaptations for over 100 years.

Anteprima del libro

I LEONCINI

frotnespizio

Arthur Conan Doyle

Il caso dello scapolo nobile

ISBN 978-88-9296-791-5

© 2019 Leone Editore, Milano

Traduttore: Andrea Cariello

www.leoneeditore.it

ENG

Il matrimonio di Lord St. Simon, e la sua curiosa conclusione, da molto tempo hanno smesso di essere oggetto d’interesse da parte di quei circoli altolocati che lo sventurato sposo frequenta. Quell’avvenimento è stato oscurato da nuovi scandali, i cui dettagli più piccanti hanno allontanato i pettegolezzi da questo dramma di quattro anni fa. Siccome ho motivo di credere, tuttavia, che i fatti non siano mai stati rivelati per intero al grande pubblico e dal momento che il mio amico Sherlock Holmes giocò un ruolo importante nella risoluzione della vicenda, penso che nessuna sua biografia risulterebbe completa se priva di un qualsiasi accenno a questa insolita faccenda.

Fu qualche settimana prima del mio stesso matrimonio, durante i giorni in cui dividevo ancora l’appartamento di Baker Street con Holmes, che il mio amico tornò a casa da una passeggiata pomeridiana e trovò ad attenderlo una lettera sul tavolo. Io ero rimasto tutto il giorno in casa, poiché era scoppiata una brusca pioggia, con forti venti autunnali, e la cartuccia del jezail, che mi ero riportato come una reliquia dentro uno degli arti della mia campagna afgana, pulsava con fastidiosa insistenza. Con il corpo su una poltroncina e le gambe su un’altra, mi ero circondato di un nugolo di giornali finché, saturo delle notizie del giorno, li gettai tutti da parte e rimasi sdraiato con apatia a guardare la cresta e il monogramma enormi sopra la busta sul tavolo, chiedendomi pigramente chi potesse essere il nobile corrispondente del mio amico.

«Qui c’è un’interessante missiva» commentai quando entrò Holmes. «Se ricordo bene, la sua corrispondenza di stamattina proveniva da un pescivendolo e da un funzionario della dogana.»

«Già. La mia posta ha di sicuro il fascino della varietà» rispose ridendo «e di solito i corrispondenti più umili sono i più interessanti. Questa ha l’aria di essere una di quelle convocazioni a sfondo sociale ai quali si è costretti ad annoiarsi o a mentire.»

Ruppe il sigillo e diede una rapida scorsa al contenuto.

«Ah, però! Dopotutto potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante.»

«Nessun evento sociale quindi?»

«No. Decisamente professionale.»

«E da parte di un cliente nobile?»

«Fra quelli di più alto rango in Inghilterra.»

«Amico caro, le mie congratulazioni.»

«Le assicuro senza ostentazioni, Watson, che lo status del mio cliente rappresenta per me materia di importanza inferiore rispetto all’interesse del suo caso. È possibile, tuttavia, che in questa nuova indagine proprio l’interesse possa non latitare. Lei ha letto bene i giornali di recente, no?»

«Direi che» dissi mestamente, indicando un enorme fascio di giornali nell’angolo «non ho avuto altro da fare.»

«È una fortuna, così magari potrà aggiornarmi. Io non leggo nulla a parte la cronaca nera e la rubrica lettere dai lettori. Quest’ultima è sempre molto istruttiva. Ma se ha seguito le notizie recenti così attentamente, deve aver letto di Lord St. Simon e del suo matrimonio.»

«Ma certo. Con enorme interesse.»

«Questo è un bene. La lettera che ho in mano la manda Lord St. Simon. Io gliela leggo, ma lei in cambio dovrà rivoltare quei giornali e passarmi qualsiasi cosa riguardi questa faccenda. Ecco cosa dice:

Mio caro signor Sherlock Holmes,

Lord Backwater mi assicura che posso riporre completa fiducia nel suo giudizio e nella sua discrezione. Mi sono quindi persuaso a rivolgermi a lei e chiederle consiglio in merito al dolorosissimo avvenimento che si è verificato in relazione al mio matrimonio. Il signor Lestrade, di Scotland Yard, si sta occupando della faccenda, ma mi ha assicurato di non avere alcuna obiezione riguardo alla sua collaborazione e pensa persino che possa essere di qualche aiuto. La chiamerò alle quattro di pomeriggio e, nel caso dovesse avere qualche altro impegno a quell’ora, spero possa posticiparlo, dal momento che questo è un caso di fondamentale importanza.

Cordialmente,

St. Simon.

«È stata spedita da Grosvenor Mansions, scritta con una penna d’oca e il nobile lord ha avuto la sventura di essersi procurato una macchia d’inchiostro sull’esterno del mignolo destro» commentò Holmes mentre ripiegava la lettera.

«Dice alle quattro. Ora sono le tre. Sarà qui fra un’ora.»

«Allora ho giusto il tempo, grazie al suo aiuto, di farmi un’idea sulla faccenda. Rivolti quei giornali e sistemi gli stralci in ordine di tempo, mentre io mi informo su chi sia il nostro cliente.»

Da una fila di libri di consultazione accanto al camino, prese un volume dalla copertina rossa. «Ecco qui» disse sedendosi e aprendolo sulle ginocchia. «Lord Robert Walsingham de Vere St.