Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Caro Pier Paolo, ti racconto il tuo omicidio: Diario inedito della criminologa che ha fatto riaprire le indagini
Caro Pier Paolo, ti racconto il tuo omicidio: Diario inedito della criminologa che ha fatto riaprire le indagini
Caro Pier Paolo, ti racconto il tuo omicidio: Diario inedito della criminologa che ha fatto riaprire le indagini
E-book138 pagine2 ore

Caro Pier Paolo, ti racconto il tuo omicidio: Diario inedito della criminologa che ha fatto riaprire le indagini

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

La notte del 2 Novembre 1975 fu commesso uno degli omicidi più efferati della storia d’Italia. Pier Paolo Pasolini veniva ammazzato.
Per trentacinque anni nessuno era riuscito a far riaprire quel cold case. Fino al 2009, quando la criminologa Simona Ruffini, assieme all’avvocato Stefano Maccioni, depositò un’istanza alla Procura della Repubblica che cambiò tutto.
Questo libro è l’unica vera inedita storia dell’inchiesta che ha riscritto una delle pagine più buie della nostra cronaca nera.
L’autrice, narrando a Pasolini la sua indagine nella forma di un diario personale, racconta degli incontri con i nuovi testimoni, delle giornate passate nei laboratori del RIS di Roma ad analizzare i reperti, delle indagini e delle piste seguite, dei verbali letti e delle istanze depositate presso la Procura della Repubblica, delle speranze e delle delusioni.
Il libro è aggiornato al 2023, alla luce dei più recenti sviluppi sul caso.
Questa è pertanto una storia vera dalla voce di chi ha vissuto in prima persona la riapertura di uno dei cold case più noti del nostro Paese.
LinguaItaliano
Data di uscita1 feb 2024
ISBN9791255045182
Caro Pier Paolo, ti racconto il tuo omicidio: Diario inedito della criminologa che ha fatto riaprire le indagini

Leggi altro di Simona Ruffini

Correlato a Caro Pier Paolo, ti racconto il tuo omicidio

Ebook correlati

Storia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Caro Pier Paolo, ti racconto il tuo omicidio

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Caro Pier Paolo, ti racconto il tuo omicidio - Simona Ruffini

    SIMBOLI & MITI

    SIMONA RUFFINI

    CARO PIERPAOLO,

    TI RACCONTO IL TUO OMICIDIO

    Diario inedito della criminologa che ha fatto riaprire le indagini

    (aggiornato al 2023 con gli ultimi sviluppi)

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE
    Edizioni Aurora Boreale

    Titolo: Caro Pierpaolo, ti racconto il tuo omicidio.

    Diario inedito della criminologa che ha fatto riaprire le indagini

    Autrice: Simona Ruffini

    Collana: Simboli & Miti

    Editing e illustrazioni a cura di Nicola Bizzi

    ISBN versione e-book: 979-12-5504-518-2

    Immagine di copertina: Elaborazione grafica di Nicola Bizzi

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE
    Edizioni Aurora Boreale

    © 2024 Edizioni Aurora Boreale

    Via del Fiordaliso 14 - 59100 Prato - Italia

    edizioniauroraboreale@gmail.com

    www.auroraboreale-edizioni.com

    Questa pubblicazione è soggetta a copyright. Tutti i diritti sono riservati, essendo estesi a tutto e a parte del materiale, riguardando specificatamente i diritti di ristampa, riutilizzo delle illustrazioni, citazione, diffusione radiotelevisiva, riproduzione su microfilm o su altro supporto, memorizzazione su banche dati. La duplicazione di questa pubblicazione, intera o di una sua parte, è pertanto permessa solo in conformità alla legge italiana sui diritti d’autore nella sua attuale versione, ed il permesso per il suo utilizzo deve essere sempre ottenuto dall’Editore. Qualsiasi violazione del copyright è soggetta a persecuzione giudiziaria in base alla vigente normativa italiana sui diritti d’autore.

    L’uso in questa pubblicazione di nomi e termini descrittivi generali, nomi registrati, marchi commerciali, etc., non implica, anche in assenza di una specifica dichiarazione, che essi siano esenti da leggi e regolamenti che ne tutelino la protezione e che pertanto siano liberamente disponibili per un loro utilizzo generale.

    PIANO DELL’OPERA

    Introduzione

    Capitolo 1 - La scena del crimine                                                                                               

    Una scena del crimine lunga 35 anni

    I reperti

    I lepisma saccarina

    Il plico Pasolini

    Il plico Pelosi

    Ris 10 Maggio 2010

    Ma erano proprio capelli? E se sì, di chi?

    Le caratteristiche simili non ci bastano

    Un delitto sporco di troppo sangue

    Fonti capitolo 1

    Capitolo 2 - Ti racconto il tuo massacro 

    Un massacro inverosimile

    La relazione di Faustino Durante

    Le lesioni di Pasolini dalla a alla v

    Un terribile elenco

    Le impronte delle ruote

    Non torna niente

    C'era di sicuro qualcun altro

    Dov'è il sangue su Pelosi?

    La sentenza di primo grado di Alfredo Carlo Moro

    Il plantare destro

    Fonti capitolo 2

    Capitolo 3 - Quel maledetto Io so

    Il massacro del Circeo

    L'Io so di Pasolini fu la sua condanna a morte?

    Che c'entrano il libro Petrolio e la morte di Enrico Mattei?

    Vincenzo Calia e la scia mortale del Petrolio

    Fonti capitolo 3

    Capitolo 4 - L'inchiesta de L'Europeo

    Pasolini ucciso da due motociclisti?

    I 6 errori della polizia

    Il testimone misterioso

    È stato un massacro

    Fonti capitolo 4

    Capitolo 5 - Mauro Volterra

    Un elemento fa un indizio, tanti fanno una prova

    Il documentario Nero Petrolio e la cascata di eventi

    Un nipote d'oltreoceano

    Un articolo del 2010 mi porta sulla pista giusta?

    Una richiesta di accesso agli atti riaccende le speranze

    Fonti capitolo 5

    Capitolo 6 - Le versioni di Pino Pelosi

    1975: la prima versione di Pino Pelosi

    Il mistero degli avvocati di Pino Pelosi

    2005: la seconda versione di Pino Pelosi

    Fonti capitolo 6

    Capitolo 7 - Come tutto è cominciato

    Ci sono incontri che si capiscono solo a posteriori

    Avevo sempre desiderato fare quel lavoro

    Di cosa si occupa dottoressa?

    Tu procurati gli atti, io penso alle testimonianze

    Fonti capitolo 7

    Capitolo 8 - I misteri del linguaggio corporeo

    Una testimonianza poco attendibile... per chi non sa guardare

    C'è una verità dietro le menzogne?

    Un gesto di rabbia

    14 minuti e 27 secondi

    Fonti capitolo 8

    Capitolo 9 - Audacia e fiducia

    Guido Mazzon: una questione di fiducia

    Luciano Garofano: un inseguimento avventato

    Silvio Parrello: il re è nudo!

    Le cose che non tornano e che nessuno vede

    Valter Rizzo: l'arrivo nella squadra

    La criminologa, l’avvocato e il giornalista

    Antonio Pinna, il meccanico scomparso

    Fonti capitolo 9

    Capitolo 10 - La nostra vittoria: si riaprono le indagini

    Ho letto la recensione di un libro!

    Profondo Nero

    Chi è Eugenio Cefis?

    Mattei, De Mauro e Pasolini

    Capisci che bomba Caro Pier Paolo?

    Lampi sull’Eni e il manoscritto scomparso

    Le indagini vengono riaperte

    Fonti capitolo 10

    Capitolo 11 - L'ultima farsa o la nuova verità?

    Il 2 Aprile del 2009

    Sono una criminologa strana io, Caro Pier Paolo

    Le commissioni parlamentari di inchiesta

    Sono passati quasi 50 anni

    Simona 21 Aprile 2023

    Fonti capitolo 11

    Pier Paolo Pasolini

    INTRODUZIONE

    «La morte opera una rapida sintesi della vita passata

    e la luce retroattiva che essa rimanda su tale vita

    ne trasceglie i punti essenziali

    facendone degli atti mitici o morali fuori del tempo.

    Ecco, questo è il modo con cui una vita diventa una storia».

    (Pier Paolo Pasolini)

    Roma, 26 Marzo 2009.

    Caro Pier Paolo,

    forse ti starai chiedendo chi sono e come mai mi sia venuta in mente l'idea di indagare su di te, io che quando ti hanno ammazzato ero appena nata. Me lo hanno chiesto in molti, e naturalmente anche io mi sono posta spesso la stessa domanda. Non riesco a smettere di pensare però che tu sia ancora in attesa di tante altre risposte, e che tutti noi abbiamo il dovere di dartele. Solo così potremo riposare in pace, ciascuno di noi.

    Ci accusano spesso di non avere memoria storica, ma non è questo il motivo che ancora oggi mi spinge a cercare l'altra Verità. E come potrei non farlo, dal momento che quella che ci è stata fornita è palesemente falsa? Se poi questa verità appartiene al passato comune, non è forse cercando le risposte comuni che si consolida la memoria storica? Quale potrebbe essere il nostro futuro se continuiamo a mentirci sul passato? O forse la verità è qualcosa che appartiene solo a chi vuole distorcere quella memoria?

    Ecco, io non ci sto, ed è questo credo il vero motore della mia battaglia. Non accetto che mi si menta. La verità è di tutti noi, ed è per questo che domai mattina presenterò alla Procura della Repubblica una richiesta affinché le indagini sulla tua morte vengano riaperte. La indirizzerò, per il tramite del mio legale, lo straordinario avvocato Stefano Maccioni, all'Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica dott. Giovanni Ferrara, a cui chiederemo con istanza ex art. 414 c.p.p. la riapertura delle indagini.

    Io non sono un avvocato, sono solo una persona che mentre cerca qualcosa a volte trova anche se stessa. Da mesi facevamo ricerche, perché la versione giudiziaria sul tuo omicidio era talmente e palesemente assurda che non gridarlo al mondo sarebbe stato un atto di connivenza. Tutti dicevano e scrivevano che non era nulla di più di una squallida storia di froci, ma poi ho trovato l'inchiesta de L'Europeo firmata da Oriana Fallaci e Mauro Volterra.

    Per giorni sono andata alla Biblioteca del Senato di Roma e ho guardato i microfilm della stampa del tempo, annotando nomi, cognomi, luoghi, dichiarazioni. Quello non era un semplice memoriale, un ricordo commosso e sentito di un grande poeta. Quella era proprio un’indagine investigativa. Ho continuato così ad annotare nomi, cognomi, luoghi, e più andavo avanti più le cose non tornavano. Non combaciava nulla.

    Allora ho scorso i giornali in avanti, mi sono detta guarda qui che piste hanno trovato, la polizia scoprirà qualcosa. E invece nulla. Per i giorni a seguire mi sono chiesta come fosse stato possibile insabbiare tutto in quel modo, e più ci pensavo più sentivo crescere dentro di me la rabbia e la voglia di gridare al mondo io non vi credo! Mi sono detta quindi, prendendomi un impegno forse più grande di me ma che ancora cerco di portare avanti, che avrei scoperto la verità. Avrei scoperto chi ti ha ucciso, e poi te lo avrei detto.

    CAPITOLO I
    LA SCENA DEL CRIMINE

    Una scena del crimine lunga 35 anni

    Caro Pier Paolo,

    il tuo era un caso già risolto in partenza. Ce ne sono pochi di casi così, specialmente oggi. Allora, senza le moderne tecniche di rilevamento scientifico, una confessione era più di quanto si potesse sperare. Un caso già risolto, dunque, perché l’omicida era un reo confesso.

    E invece no. Quell’assassino non convinceva nessuno, quindi bisognava ricominciare dall’inizio.

    Non si accorse nessuno che un ragazzino non poteva aver massacrato un uomo forte e agile con un bastone fradicio e senza macchiarsi di sangue? Senza sgualcirsi nemmeno l’orlo dei pantaloni?

    Certo che se ne accorsero. Se ne accorsero molti, ma tutti o quasi fecero finta di non vedere, perché il morto era uno davvero scomodo e, in fondo, l’assassino aveva confessato. Anche se la sua versione non convinceva proprio nessuno.

    Eppure c’erano tutti gli elementi per capire che qualcosa non tornava, a cominciare proprio dall’assassino. Pino Pelosi, ragazzo di borgata soprannominato la rana non ti conosceva, sapeva solo che eri un regista. Che ci faceva allora con te nel cuore della notte?

    Un cambio di versione e Pino Pelosi, ora, ti conosceva Pier Paolo, ma non ti aveva mai toccato, anzi, alla fine si era solo difeso da te. Un’altra versione ancora e Pino Pelosi non solo si era difeso, ma ti aveva anche inavvertitamente investito. Infine, nell’ultima versione, Pelosi ti aveva massacrato con un bastone.

    Peccato che il bastone fosse, in realtà, una tavola di legno mezza marcia. Pino Pelosi ti aveva colpito con una rabbia furiosa, tanto devastante da spappolarti gli organi interni. Ma non abbastanza visto che non aveva nemmeno un graffio, una piega sul vestito, non una macchia di sangue.

    C’erano molti elementi che non tornavano, a cominciare da tutto quello che fu trovato sulla Scena del Crimine.

    I reperti

    Caro Pier Paolo,

    ti porto avanti nel tempo fino al

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1