Secondo esagono letterario: Poesia e cultura pievese

Di Patanè Salvatore

L’Autore nasce in un paesino vicino al mare, Calatabiano (Ct) il 04 novembre 1945. Anni sessanta inizia a scrivere poesie e racconti, e dopo aver conseguito il diploma di insegnante elementare, è assunto nelle poste italiane. Nel 1976 si sposa e dovendo dividersi tra famiglia, lavoro e Atletica, si laurea in Pedagogia nel 2000. Le sue opere sono state raggruppate nel 2022 in una raccolta “Primo esagono letterario“. Quest’anno inedito “Il Secondo esagono letterario “.

• Lingua: Italiano
• Editore: editrice GDS
• Data di uscita: 20 set 2023
• ISBN: 9791223011423

Anteprima del libro

NOTA DELL’AUTORE

Questa mia pubblicazione per la prima volta presentata come un manoscritto, devo riconoscere che sono stato temerario, perché forse non tutti saranno riusciti a leggerlo nel modo corretto!

Comunque adesso, ecco l’edizione stampata decifrabile a tutti.

Salvatore Patanè

PRIMA PARTE

UN CUORE PER TE

auno

PRESENTAZIONE

La storia della prima parte del libro, è semplice ma affascina sin dal primo dialogo tra Ovlas e Elsa! I due che si incontrano casualmente e all’istante si innamorano e fanno riunire le loro due famiglie che spostandosi dalla Sicilia in Lombardia, senza volerlo avevano perso i contatti, è il loro miracolo che attrae il lettore!

Leggete tutto d’un fiato questa storia!

Ma non c’è bisogno che ve lo dico, sono sicuro che volete sapere cosa succede dopo!

Buona Lettura!

L’Autore Salvatore Patanè

CAP. I – L’INCONTRO

L’aereo atterrò toccando leggermente il suolo siculo dove Ovlas parecchi anni prima era nato!

Riuscì ad uscire dall’abitacolo dopo circa mezz’ora! C’erano molti passeggeri! Tanti si fermarono al mare mentre Ovlas doveva raggiungere con il pullman un paesino sulle montagne.

Quando uscì dall’aeroporto cercò con lo sguardo velocemente se c’era il pullman che lo avrebbe portato nel luogo che doveva raggiungere.

Lo vide fermo e salì con molta agilità! Lo avrebbe portato nel luogo che doveva raggiungere!

Nel sedile accanto, due occhi luccicanti lo colpirono all’istante.

«Come si chiama meravigliosa creatura?» disse Ovlas con spontaneità.

«Mi chiamo Elsa e vado a trovare i miei nonni che abitano a…» disse la ragazza con la stessa spontaneità!

«Che bella coincidenza! Anche io vado in quel paesino, dove c’è la casa della mia infanzia che però adesso è disabitata! Vado per arieggiarla e anche per respirare un po’ di aria di montagna e anche aria natia» disse ancora Ovlas.

«I miei nonni» disse la ragazza continuando la piacevolissima conversazione «abitano lì da quando erano giovani e mi hanno cresciuto amorevolmente insieme ai miei genitori che adesso abitano nella metropoli lombarda, dove tutt’ora viviamo! Io sono venuta a trovarli, per ricambiare l’affetto meraviglioso che mi hanno dato quando ero piccina!»

«Bel gesto! Davvero ammirevole» disse Ovlas guardandola con intensità negli occhi.

Mentre il pullman attraversava paesini sulle montagne, con un rumore più intenso quando percorreva salite che si susseguivano, ci fu una pausa nella conversazione e i due giovani si immersero per qualche minuto nel