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L’osso del gallo
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L’osso del gallo
E-book51 pagine40 minuti

L’osso del gallo

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Info su questo ebook

Il 1990 ha rappresentato per l’Albania l’anno della fine della repressione comunista e l’esodo della popolazione albanese, la quale, estremamente impoverita e depredata di ogni risorsa, si è riversata dalle campagne alle città nella speranza di ottenere condizioni di vita migliori.
Molti sono giunti in Europa, portando nel cuore il ricordo del loro Paese e le atrocità subite in un clima di oppressione e di terrore.
Lufta Agim, riferendosi a quei momenti, ci ha raccontato delle storie bellissime, intrise di saggezza popolare e semplicità. Recano il fascino di un mondo lontano, in cui gli uomini, strettamente connessi ai ritmi della natura, vivono la loro esistenza nella piena consapevolezza dell’ineluttabilità di ogni cosa, e sono rassegnati all’oscurantismo in cui versa il loro Paese.
La raccolta dei brani qui proposti è molto avvincente e certamente nel lettore insinuerà una certa curiosità. La narrazione presenta un ritmo vivace e rapido, caratterizzato dalle giuste pause e battute che si inseriscono in tutto il corpo narrativo.
L’osso del gallo, di Agim Lufta.

Nasce a Elbasan, in Albania, nel 1945. Si diploma presso diverse sezioni delle scuole superiori e dopo svariati ruoli e incarichi nei campi afferenti, si dedica con passione alla scrittura. Pubblica alcuni articoli su giornali locali ed altri più importanti. Pratica la scrittura sin dalla gioventù, ma nonostante la copiosa produzione in prosa e poesia non riesce a dedicarsi a tempo pieno all’attività, dovendo far fronte alle difficoltà economiche e sociali del periodo. In età matura raccoglie i propri scritti mettendo insieme, tra le prime, la raccolta che qui è presentata. 
LinguaItaliano
Data di uscita10 gen 2024
ISBN9788830694507
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    L’osso del gallo - Lufta Agim

    LQlufta.jpg

    Agim Lufta

    L’osso del gallo

    Traduzione a cura

    di Akil Lufta

    © 2024 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-306-8908-4

    I edizione febbraio 2024

    Finito di stampare nel mese di febbraio 2024

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    L’osso del gallo

    Balo – Il giudice fidato

    L’anno 1990 è considerato uno degli anni in cui ci furono dei cambiamenti molto grandi in Albania, il Paese da dove provengo io. Il Paese è stato liberato finalmente dal sistema repressivo, il più odiato, che la opprimeva da circa cinquant’anni. Questo cambiamento è stato accompagnato da un enorme spostamento demografico in tutte le città, così come nella mia, ad una velocità inimmaginabile. L’immenso sommovimento degli abitanti, che dalla campagna si dirigeva verso le città per una vita migliore e più agiata, avrebbe incontrato non pochi problemi e difficoltà.

    Al parco Rinia’’ ho avuto la possibilità di conoscere diversi tipi di persone e caratteri che mostravano le abitudini delle proprie regioni di provenienza, le quali in molti casi stonavano dalle nostre. Direte voi: Per cosa?".

    Presto, al mattino, mentre passeggiavo, vidi uno di questi tipi particolari tagliare un ramo di corniolo, coltivato dalla ditta che si occupava dell’abbellimento e della manutenzione del parco.

    «Oh, Nazif, cosa fai, perché lo tagli?!».

    «Mah, vedi, ne voglio fare un bastone perché sicuramente in vecchiaia mi servirà per tenermi».

    «Ma invece di tagliarlo, ne dovresti piantare!».

    «Sì, ma cresceranno questi germogli; vedi, non l’ho tagliato del tutto».

    Che farci. La rissa vuole un gran da fare e i litigi hanno bisogno di soldi, dicevano da noi tempo addietro.

    Alcuni giorni dopo, mentre raccontavo questo episodio tra amici, Osman, un contadino venuto dalle parti di Korça, mi dice: «Te la prendi per niente. A Belesh, lui ha visto solo erba e pecore, cosa ti aspetti?».

    Ma c’erano anche di quei tipi che, mettendosi in testa un cappello repubblicano, un paio di occhiali da sole ed un costume stropicciato, gli potevi trovare in tasca, ovunque, un fazzoletto per soffiarsi il naso.

    Un giorno successe qualcosa che fece reagire molti di noi, nei confronti di una persona che aveva voluto dare una sistemata a un cane con un calcio.

    «Ma cosa fai, perché l’hai punito? Vabbè che non gli porti neanche da mangiare, ma insisti anche a colpirlo con tutta quella forza?! O hai paura che mostri da dove vieni? Il cane ha sempre fatto parte della vostra famiglia, vi ha servito come meglio non si poteva. Ora volete sbarazzarvene forse perché vestite con abiti firmati? Noi lo sappiamo, un campagnolo da Shemili sei… dì là sei venuto».

    «Oh, Osman, non è venuto da Honolulu no, con quella roba appresso».

    «Ascolta, ti racconterò qualcosa che è veramente successo alla mia famiglia. Io vengo da un villaggio lontano, da Korça, dove la terra non basta; per questo siamo stati obbligati ad allontanarci. L’inverno, lì, è vorace; siamo circondati dalla neve per cinque mesi e con tanta difficoltà si riesce ad assicurare il mangime per gli animali. Abbiamo sofferto molto.

    Ma che farci… così era il sistema allora, non potevi spostarti dal villaggio. Ora ce ne andiamo, ma non è così facile; chi mi prende a

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