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Spazio fatto Tempo
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E-book84 pagine1 ora

Spazio fatto Tempo

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Info su questo ebook

Le pagine che seguono raccontano amicizie, scoperte, libertà e passioni. Descrivono esperienze e pensieri di giovani che stanno cercando di dare un senso alla vita ed alla società che li circonda, vogliosi di sperimentare il mondo e di renderlo migliore. Curiosità e sogni caratterizzano la loro esistenza ed un viaggio attraverso l'Italia segnera' per sempre le loro vite.
LinguaItaliano
EditoreEmme B.
Data di uscita28 mar 2015
ISBN9786050368482
Spazio fatto Tempo

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    Anteprima del libro

    Spazio fatto Tempo - Emme B.

    SECONDA

    INTRODUZIONE

    Le pagine che seguono raccontano la storia di un viaggio. Descrivono esperienze e pensieri di giovani che stanno cercando di dare un senso alla vita ed alla società che li circonda. Credono nel cambiamento e vogliono un mondo migliore. Le loro riflessioni si basano su quello che conoscono, che hanno imparato da esperienze vissute e raccontate. Curiosità e sogni caratterizzano la loro vita, vita di paese, che sta' per diventare viaggio nel paese Italia.

    FUNTANA

    Agosto, estate 2003. Funtana, nelle valli di Comacchio.

    Se il sole avesse un anima ed una bocca per parlare oggi ci chiederebbe scusa. Perfino le lucertole si rinfrescano all’ombra dei sassi e nella valle l’unico rumore è quello di qualche automobile in lontananza che sfreccia lungo la statale. Le lenzuola sono appiccicate alla schiena e giuro che mi alzerei da letto spostandomi dalla traiettoria del ventilatore solo se fosse questione di vita o di morte.

    Il telefono squilla.

    ‘’Pronto?’’ E’ Ale, ‘’No non faccio niente, che vuoi che faccia con ‘sto caldo?!’’, ’’Il 21?, Ma di Agosto?’’, ‘’No sto qua Perché?’’.

    Non capisco perché ogni volta che Ale mi voglia dire qualcosa non vada subito al punto ma inizi, come se fosse il presentatore in un quiz televisivo, a farmi una serie di domande per vedere se riesco ad arrivare alla soluzione. Immagino che lo faccia sentire più intelligente o in possesso di una qualche conoscenza superiore. ‘’Il concerto dei pink floyd a Roma? Ma quanto costa?’’, ‘’Ciao bello, e i soldi per il viaggio poi?’’, ‘’Ah ma allora cambia tutto, vieni qua da me che vediamo di organizzare la cosa decentemente’’, ‘’Ma sono 45 gradi all'ombra con il 100% di umidità, sei pazzo?’’, ‘’ Va beh ho capito dammi mezz'ora, mi butto sotto la doccia e vengo’’.

    Ah! acqua fredda, un momento di fuga dal caldo torrido. Se potessi andrei in giro in mutande portandomi dietro solo un secchio d’acqua da buttarmi addosso di tanto in tanto. Allora: chiavi, cellulare, bon! vamos!

    Due biglietti dallo zio di Ale. Si è rotto la gamba cadendo dalla moto mentre faceva il bullo con la morosa. Lei non si è fatta niente ma ha smesso di parlargli perché gli aveva già detto mille volte di andare più piano. Mors tua vita mea.

    Finalmente un' po' di fortuna in questa vita di monotonia e perenne sfiga. Pensare che altrimenti l'unico ricordo degno di nota di quest'estate sarebbe stata la caccia alle anguille sfuggite dalla rete del vivaio di Celestino. Avevo ‘’accidentalmente’’ rotto la rete che le separa dal resto del lago. Colpa di un mix di noia, birra ed amici che ha finito per confondere stupidità con coraggio e schiavi con anguille. Va beh comunque questa è tutta un'altra storia. Tornando a noi, come ci arriviamo fino a Roma? non ho neanche i soldi per comprarmi la birra al circolo, speriamo che lo zio gli abbia lasciato anche la moto con il pieno di benzina, sarebbe già un buon punto di partenza.

    Ecco, il circolo di Beppe, un istituzione qui nella zona. Luogo di ritrovo prima di qualunque avventura, all’interno o all’esterno dello stesso. L’aria odora di chiuso e umido, sui muri alternati poster di vecchi film e gruppi musicali rigorosamente anglofoni, macchie di vino sulla vernice un tempo bianca e mappe dei paesi nei quali Beppe ha trascorso quelli che definisce gli anni in cui ha vissuto veramente. Ha lavorato come barista, cameriere e si è arrangiato facendo qualunque lavoro sia riuscito a trovare.

    ‘’Ciao Vito’’, ‘’No grazie non mi va di giocare a scopone, aspetto Ale’’, ‘’Si faccio la quinta il prossimo anno’’, ‘’20’’, ‘’Si lo so che sono vecchio, mi hanno bocciato un anno ricordi? Quando il babbo se n’ e' andato da casa con la svedese’’.

    ‘’Hai ragione, sono io che mi sono fatto bocciare, non lui, ma ero ragazzino, ci ero rimasto male’’, ‘’No mamma sta bene adesso, le è passata poverina, è una brava donna’’.

    Una grande famiglia di quasi soli uomini, ecco cosa è il circolo, non ci sono segreti, anche volendo sarebbe impossibile averne. Dai 16 ai 90 ci si comporta come fossimo tutti compagni di classe, consapevoli di essere tutti alla merce di qualcuno più potente di noi, ci teniamo stretti e facciamo gruppo per cercare di aiutarci gli uni con gli altri.

    Ci aiutiamo spiritualmente. Cerchiamo di tenere alto l’ umore del gruppo facendo qualche battuta, offrendo un bicchiere a chi si trova al verde e sbeffeggiando chi se ne va in giro vantandosi di aver raggiunto un qualche traguardo amoroso o professionale. Quest’ ultimo soprattutto risulta il metodo più efficace per tenerci su di spirito perché quelli realmente soddisfatti in questi campi della vita sono ben pochi. Gli altri quindi si attaccano all’idea del Karma, per cui in fondo, Celestino avrà anche comprato un mercedes e ora le ragazze del paese non lo considerano più uno sfigato come prima, ma come si fa a passare la vita puzzando di pesce e avendo come unico libro in casa il Vangelo ancora sigillato nella confezione di plastica. Meglio allora continuare ad andarsene a zonzo per la campagna con la vecchia punto, alla radio il notturno numero n5 di Chopin, e in testa l’idea che non sono i soldi a permetterti di apprezzare la vita ma la consapevolezza del proprio posto nel mondo. Una delle

    mie piccole soddisfazioni personali, magari da poco e banale ma da queste parti facilmente originale.

    A proposito di rivincite morali, ricordo benissimo, come se fosse ieri, quando Il Tony tornò dalla Sardegna lo scorso anno. La moglie, insegnante alle scuole medie, aveva preso una cattedra a Nuoro ed era finalmente entrata di ruolo. Lui, momentaneamente rimasto al negozio di biciclette per finire di sistemare il necessario, avrebbe dovuto raggiungerla e trasferire la' la sua attività. Dopo quattro mesi era finalmente riuscito a trovare un acquirente per l'immobile di Funtana, negozio ed annesso appartamento ubicato al piano superiore, ed a trovare il corrispettivo Sardo a due passi dalla stazione di Nuoro.

    Purtroppo però una volta arrivato sull'isola, la moglie, senza dare troppe spiegazioni, gli aveva dato il ben servito. Diceva che la sua vita era ad una svolta, che voleva finalmente sentirsi una donna

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