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Il signor Ye ama i draghi
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Il signor Ye ama i draghi
E-book78 pagine51 minuti

Il signor Ye ama i draghi

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Info su questo ebook

"Il signor Ye ama i draghi" di Paco Bezerra nella traduzione di Marta Graziani.
Revisione di Enrico Crucianelli. Illustrazioni di Nicola Montalboddi

Il signor Ye ama i draghi è un proverbio popolare cinese che racchiude una storia, quella di un uomo che pensava di adorare i draghi, ma non era così. Il signor Ye ama i draghi è però anche un’opera teatrale su quattro donne, tre famiglie e un Paese, ma non uno qualsiasi; un Paese in crisi, che rifiuta il cambiamento e ha una pretesa: continuare a vivere il più possibile con una benda sugli occhi, dando le spalle alla realtà.

Un thriller, una commedia fantastica o una lugubre tragedia? Magari, come la vita stessa, queste tre cose insieme, unite e simultanee.

Speriamo di riuscire ad accorgerci del drago in tempo, prima di ritrovarci faccia a faccia con lui.

Un ebook dei Dragomanni.

Paco Bezerra (Almería, 1978) è fra i più importanti drammaturghi spagnoli della nuova generazione. Ha pubblicato una decina di testi ed è stato tradotto in inglese, romeno, francese, tedesco, arabo, ungherese, greco e italiano. Le sue opere sono state rappresentate in tutto il mondo. Fra queste: Ventaquemada (2003), Dentro de la tierra (2008), Grooming (2008), La escuela de la desobediencia (2011), El señor Ye ama los dragones (2014). Principali riconoscimenti alla sua opera e attività: Premio Nacional de Literatura Dramática (2009), Premio Nacional de Teatro Calderón de la Barca (2007), Mención de Honor del Premio de Teatro Lope de Vega (2009), Premio de Teatro Jóvenes Creadores de la Comunidad de Madrid (2005), Premio Morales-Martínez / Barahona de Soto (2003), Premio Promoción de Almería en el Exterior 2009 ed è stato finalista dei premi Romero Esteo 2004 e Teatro Exprés 2002. Alla sua attività come drammaturgo, affianca quella di critico, docente di Tecnica e Interpretazione e attore.
LinguaItaliano
Data di uscita21 mar 2015
ISBN9786050366808
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    Anteprima del libro

    Il signor Ye ama i draghi - Paco Bezerra (traduzione Di Marta Graziani

    Inferno

    Seminterrato in penombra dell’edificio alveare.

    In ogni corridoio, una sola lampadina illumina l’angosciante e lugubre intreccio di cantine. MAGDALENA, una signora pettinata alla maniera delle regine che compaiono di profilo sulle monete, procede goffa come un insetto intrappolato in un barattolo di vetro. La donna, agitata, avanza fino a una porta scrostata e vi si ferma davanti. Cerca un campanello, ma non lo trova; quindi bussa e aspetta, ma nessuno apre. MAGDALENA tenta di nuovo; picchia alla porta una seconda volta e, all’improvviso, questa si apre da sola, ma dietro non c’è nessuno, solo tenebre. All’interno della casa, una lampadina si accende e, sotto la luce, appare la SIGNORA WANG: una donna orientale che indossa un cardigan di lino a chiazze e calza un paio di infradito logore con dei pedalini rosa.

    MAGDALENA Buongiorno, salve, mi chiamo Magdalena.

    La SIGNORA WANG non parla, non fa niente.

    Sono la vicina del decimo piano. Vorrei parlare un momento con sua figlia, se non disturbo.

    Pausa.

    Non so se capisce quello che dico.

    La SIGNORA WANG non parla, non fa niente.

    Lo sa chi sono, vero?

    La SIGNORA WANG strilla.

    SIGNORA WANG 小妹,有个邻居敲门,现在她在这儿,过来,快点儿 / Xiǎo mèi, yǒu gè línjū qiāomén, xiànzài tā zài zhèr, guò lái, kuài diǎn ér .

    [Xiaomei, c’è qui una signora. Vieni, corri!]

    XIAOMEI, scalza e con indosso una maglietta a mo’ di camicia da notte che le arriva sopra le ginocchia, appare. Si mette accanto alla madre.

    MAGDALENA Ciao, buongiorno, ho provato a parlare con tua madre ma ho l’impressione che non abbia capito nemmeno una parola.

    Pausa.

    Sono la vicina dell’ultimo piano, del decimo.

    XIAOMEI parla, in castigliano perfetto.

    XIAOMEI Mia madre non sa lo spagnolo, però se vuole dirle qualcosa, posso darle una mano io.

    MAGDALENA A proposito, Buon Natale.

    XIAOMEI non parla, non fa niente. MAGDALENA, un po’ confusa, si passa la mano sulla fronte e butta indietro i capelli.

    Non sapete quanto mi dispiace disturbarvi così presto, ma ieri sera… Allora, io rientravo perché stanno facendo un ciclo di concerti nelle chiese, cori natalizi e cose così… E insomma, c’era un gruppo di persone che protestavano in piazza, la strada era interrotta e, quando sono arrivata, la chiesa era piena zeppa di gente, e quindi sono tornata verso casa. Io non capisco cos’è, ma ultimamente ci sono rivolte dappertutto.

    MAGDALENA si passa di nuovo la mano sulla fronte.

    Ecco, ve lo dico perché ieri sera, mentre stavo entrando nel palazzo… mi è sembrato di vedere qualcosa nell’androne.

    XIAOMEI Qualcosa, tipo? Non credo di capire.

    MAGDALENA Qualcosa tipo un’ombra che è scesa giù per le scale di corsa appena mi ha visto.

    XIAOMEI non parla.

    Ed è già la seconda volta che succede.

    XIAOMEI Se non le dispiace, preferirei non parlare di questa faccenda.

    MAGDALENA E quando ho acceso la luce, era già sparita.

    XIAOMEI afferra la porta e fa per chiuderla.

    XIAOMEI Mi scusi, ma io e mia madre dobbiamo ancora fare colazione, e poi, siamo occupate.

    MAGDALENA afferra la porta e ferma XIAOMEI.

    MAGDALENA Ieri sera ho fatto giusto in tempo a vederla un secondo di spalle, ma tu salivi da qua sotto e l’hai incrociata per le scale.

    XIAOMEI non toglie la mano dalla porta.

    La prima volta sono salita a casa a tutta velocità ma ieri sera, non so perché, mi sono fiondata dietro a quella cosa. Quando sono arrivata qui sotto non c’era più nessuno, era scomparsa, come se l’avesse inghiottita la terra.

    XIAOMEI continua a tenere stretta la porta.

    XIAOMEI Le ripeto che siamo occupate.

    MAGDALENA Non penserai mica di liquidarmi così, vero?

    XIAOMEI La prego…

    MAGDALENA No, dimmi, come te lo spieghi?

    XIAOMEI Che?

    MAGDALENA Che arrivata qua sotto non c’era nessuna traccia di quella cosa.

    XIAOMEI E cosa vuole che le dica?

    MAGDALENA Il vostro è l’unico appartamento qua sotto, nel seminterrato, quindi se non lo sai tu…

    XIAOMEI No, non è l’unico, ci sono pure le cantine.

    MAGDALENA Sì, ma le cantine non sono abitazioni. E per di più sono chiuse e le chiavi ce le hanno solo gli inquilini.

    XIAOMEI Allora vada a chiederlo agli inquilini.

    MAGDALENA È esattamente quello che ho fatto. Perché pensi che stia qui, altrimenti?

    XIAOMEI ?

    MAGDALENA Mi dispiace, ma o collabori o non mi resta altra scelta che

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