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Da qualche parte l'amore vero...esiste
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Da qualche parte l'amore vero...esiste
E-book253 pagine3 ore

Da qualche parte l'amore vero...esiste

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Info su questo ebook

Un Amore bello vero sincero travagliato perso ritrovato e...
Giacomo Leopardi degli anni 2000 che trova il suo amore, una ipotetica Silvia, che vuole a tutti i costi, contro tutto e tutti, il destino vedrà cosa succederà.
Amici, storie, amori, litigate, destino, tutto in una vita, tutto nelle notti della loro gioventù.
LinguaItaliano
Data di uscita6 set 2015
ISBN9786050413328
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    Anteprima del libro

    Da qualche parte l'amore vero...esiste - Fabiana Colombo Christal

    DA QUALCHE PARTE L’AMORE VERO ESISTE

    IL VENTO TRA I CAPELLI

    Una semplice cittadina di mare dove la mattina si sente quella brezza leggera che entra dritta dalle finestre di tutte le case, il mare sbatte forte le sue onde e si intravedono pochi scogli sparsi lungo la spiaggia.

    La sabbia è fine, di quel colore giallastro chiaro simile alle spighe di grano e gli alberi sono disposti in modo ordinato lungo le passeggiate dove il venticello muove qua e la tutti i loro rami: sembra quasi che stanno ballano al ritmo di quelle note, che la sera prima aveva ascoltato sino a tardi Giacomo.

    E' una domenica mattina come tante altre dopo aver passato tutta la notte precedente a ballare in una delle innumerevoli discoteche della bella Versilia.

    Giacomo ha diciassette anni appena compiuti, tanta gioia di vivere e divertirsi con gli amici, ma di Speciale, con la S maiuscola ha tante cose che lo distinguono da tutti gli altri.

    Un ragazzo dai colori mediterranei: occhi colore verde smeraldo, capelli scuri ricciolo-spettinato naso alla francese e  fisico perfetto.

    La mattina del 3 Aprile 2002

    Sandra la dolcissima madre di Giacomo lo sveglia come ogni domenica:

    Non è possibile che ogni settimana la stessa storia, è mezzogiorno e stai ancora dormendo, Già fai prima il sabato sera! Esclama la mamma di Giacomo in modo scocciato.

    Velocissimo, conoscendo le punizioni della madre si mette i primi jeans trovati qua e la in terra, ricicla le calze del giorno precedente e si mette la maglia a righe stropicciata sulla sedia, senza nemmeno aprire l'armadio, dal caso che il suo caro amico Giovanni gli aveva perso le chiavi quando era venuto a trovarlo a casa il giorno prima.

    Eccomi pronto mamma risponde il ragazzo.

    La madre ridendo dice Giacomo hai la maglia al contrario, per non parlare dei calzini di due colori differenti

    Replicando sussurra Nooo! I calzini sono il mio stile house, modificato dal sottoscritto! ride compiaciuto.

    La madre serve a tavola le porzioni di ravioli quando ecco arrivare in casa Carlo, padre buono e gentile.

    Lavora presso uno dei cantieri che modella il marmo di Carrara.

    Ogni mattina si alza molto presto e fa rientro a casa la sera tardi quindi non ha molto tempo da passere con il figlio, ma la domenica si rifà per tutta la settimana.

    Gia, allora com'è andata ieri sera? Dai dimmi che questa volta hai trovato la ragazza giusta per te

    Papà, sta volta niente, basta mi sono annoiato di queste ragazze che una sera hanno te e il giorno dopo scopri che ne hanno altri tre, io voglio qualcosa di diverso

    Gia', io so cosa cerchi, la ragazza ideale, il vero Amore, quella che ti fa battere il cuore ogni volta che la vedi, ho avuto anch'io diciassette anni

    Lo so papà ed è per questo che mi dovresti capire! Ora come ora non voglio nessuna

    Tutti insieme iniziarono a mangiare, il padre e la madre guardano sorridenti il figlio.

    Pensano ai loro bellissimi anni della gioventù passati insieme e incancellabili nelle loro menti e augurano al ragazzo che possa avere la solita fortuna di incontrare l'Anima Gemella...

    ...Un Saggio diceva:

    Due ANIME GEMELLE

    vengono divise alla nascita

    percorrono inizialmente vie completamente diverse

    quando un giorno il destino decide di farle incontrare

    e unire per tutta la vita...

    Giacomo non avrebbe mai creduto se pochi minuti prima uno dei suoi amici, anche il più caro e fidato gli avrebbe raccontato come la sua vita sarebbe stravolta e cambiata completamente da lì a poco.

    Quindi vorrei ricordare a tutte quelle persone che hanno dimenticato per colpa delle innumerevoli delusioni o per il destino che non è mai giusto con loro che prima poi l' attimo giusto arriva, la fortuna gira e se è vero che uno si merita la felicità, prima o poi state pur certi che la vedrà...quindi CARPE DIEM!!!

    Sono le due e a casa squilla il citofono:Già scendi???

    Sotto casa c'è Giovanni il suo migliore amico: un ragazzo strano e particolare.

    E' alto, moro, occhi neri, ma parliamo dei cinque piercing sparsi qua e la per il suo volto, sette anellini nelle orecchie e i capelli a cresta altissima, ben quindici centimetri, sospesa sulla testa da un chilogrammo sicuro di sapone.

    Per non parlare dei suoi abiti: solitamente neri, tutti strappati e l'inseparabile giacca in pelle, il tipico ragazzo punk...

    Pensate le ragazze cosa immaginano quando vedono due così insieme, un tipo house e un tipo punk...spettacolare!

    Eppure la maggioranza di persone non ci crederà, ma i due hanno molti punti in comune e adorano fare tante cose insieme.

    Ecco Giacomo con i suoi bellissimi jeans, maglietta bianca, scarpe da ginnastica e l'immancabile cinturone griffato: un vero bel tipetto alla moda.

    Tre ore passate davanti allo specchio per mettere apposto quei capelli, indomabili anche per lui, ma che doveva sopportare, ereditati dal padre, fan sfegatato di Battisti e dei tempi d'oro della musica italiana.

    Ne sa qualcosa pure mia madre che ascoltava sempre Gianni Morandi e Baglioni, mentre io che vi racconto questa storia sto concentrandomi ascoltando il Mitico VASCO!!!

    Bellissimo pomeriggio primaverile e nel lungo mare sono  tante le coppiette innamorate invece a Giacomo e Giovanni non gliene frega proprio niente ne dell'amore, ne dei baci.

    Basta andare in motorino, schettinare per le discese e fare i salti qua e la nei muretti.

    Il sole è alto in cielo, l'aria è pesante e calda e i due ragazzi decidono di prendersi un gelato insieme nel chiosco Sole e Luna.

    Proprio li, incontrano Marc, un giovane domenicano, amico infantile di Giovanni che gli propone: "Ciao Bella ragazzi, come va'?E' un po’ che non

    ci si vede, sono stato a Santo Domingo con i miei un mesetto, ed eccomi ancora qui. Voi tutto apposto?"

    Giovanni risponde:Si fratello, tutto ok. Hai sentito di qualche festa speciale in questi giorni?

    Giacomo interrompe:Ragazzi sabato sera c'è la festa al vecchio faro, Luisella mi ha chiesto di andarci a tutti i costi, la conoscete com'è fatta, ci vediamo se va bene solo una volta alla settimana!

    Ma se di lei ormai non te ne frega più niente e vuoi stare da solo al momento!Senza tipe che ti stressano che ti chiedono cosa fai ogni secondo e soprattutto sono gelose dei nostri giri e divertimenti...Mollala!!! dice Giovanni.

    Finito il gelato, quasi completamente sciolto sulle loro mani, Marc sussurrò:Ragazzi che ne dite di andare al vecchio tubo???Ne ho una voglia. Voi?

    Gia:Dai ti ricordi ancora del vecchio tubo?Spettacolare, grande Marc!Che sballo quando avevamo dodici anni e ci passavamo tutti i pomeriggi più spensierati e divertenti. Si andiamo, sono troppo eccitato

    Ecco che tutti i ragazzi partono alla ricerca del Vecchio tubo, in sella ai loro motorini truccati, con attaccati alle spalle a modo di chitarra elettrica i loro bellissimi skateboard rovinati dai mille salti e cadute qua e là.

    Prima a destra poi a sinistra, trovano una salita e la superano, un rettilineo che porta proprio laggiù, vicino a quel cielo infinito, poi giù spericolati in una discesa mozzafiato, tutti i rami degli alberi sparsi lungo la strada, cartelli sbiaditi, arrugginiti e rovinati dalle piogge e dai teppisti.

    L'asfalto è caldo, ogni tanto riescono pure a prendere delle buche sotto le ruote, ma rimangono ben saldi ai loro motorini.

    Arrivati al boschetto le piante crespe sono cresciute belle alte, è un'eternità che non vengono a divertirsi qui.

    I ragazzi sono contenti allo stesso tempo perché pensano che almeno rimane un luogo protetto e nascosto da tutti, un vero e proprio posto magico.

    Scesi dai loro motorini, i ragazzi si incamminano tra le piante, ben attenti ai rovi, anche se Marc si sbuccia subito una gamba ma non si accorge nemmeno del dolore per l'entusiasmo che ha di essere tornato in un luogo che era considerato per lui e i suoi amici così bello e speciale.

    Eccoci, siamo arrivati, urla dalla contentezza Giovanni Ragazzi è sempre uguale. Guardate è fantastico, ho i brividi a pensare a quante cose sono successe qui!alle nostre avventure, mi sento male Raga

    Eh si è uno spiazzo bellissimo, l'erbetta cresce lenta nel prato, sulla sinistra c'è un torrente che scorre velocemente ed è piacevole sentire il rumore del flusso dell'acqua che sbatte contro le rocce.

    Di fronte a loro c'è una vecchia casetta in cemento abbandonata, che i ragazzi a suo tempo hanno sistemato trasformandola nel loro rifugio segreto.

    Sulla destra eccolo:Il Grande Tubo in cemento, posizionato in diagonale verso il basso, dove i ragazzi con i loro skate adorano fare acrobazie e schettinare su e giù senza stancarsi mai.

    Trascorrevano lì interi pomeriggi della loro infanzia e pure nottate all'insegna di racconti horror nella loro casetta nascosta nel verde di queste belle colline.

    E' la giornata giusta, Giovanni prende lo skate e inizia ad esibirsi nelle sue innumerevoli acrobazie, Marc e Gia entrano nella loro casetta nascosta.

    Ci sono tutte le cose che hanno lasciato l'ultima volta che sono venuti: il divano arrangiato che hanno trovato alla discarica, i mobiletti da gettare della casa di Luca, qualche pentola per le loro cene a tema, il televisore vecchissimo e piccino vinto con i punti di una vecchia marca di flaconcini di detersivo, sedie composte intorno a un tavolino rotondo arrangiato da Samuel il falegname del paese.

    L'occhio dei ragazzi cade subito sotto quel tappeto con la faccia del mitico Elvis dove c'è il loro tesoro: la Botola magica,con tutti i loro segreti.

    Arriva pure Giovanni e tutti insieme aprono l'ignoto dove in cima ci sono  le loro foto incorniciate scattate nei giorni fantastici passati al Grande Tubo, e sotto le lettere nascoste avvolte insieme e racchiuse dentro un bauletto di legno.

    C'è custodito il loro mondo, in ognuna di quelle lettere ci sono tutte le emozioni che non si sono ancora riusciti a dire e il patto consiste che solo quando si è trovato il coraggio assoluto interiore si può rivelare l'ignoto scritto in ognuna di esse.

    Quella sera del ventisette maggio era l'ultimo giorno che erano stati al Grande Tubo, perché dopo poco si litigarono con Marc e non era giusto anche se erano arrabbiati di trascorrere giorni felici o sbagliati in un posto che era stato magico e unico per tutti e tre.

    I ragazzi escono fuori dalla casetta e incollati ai loro Skate magici, con il vento tra i capelli,  iniziano a fare le loro acrobazie preferite su e giù nel Grande Tubo.

    Il sole si sta nascondendo sotto il mare della Versilia e da lassù lo vedono, ma sono troppo impegnati a sfidarsi l'uno contro l'altro che lo ignorano.

    Il torrente scorre velocemente proprio come loro giù in quella  discesa, che nei loro occhi sognanti non vedono come un semplice accumulo d’asfalto arrangiato, ma un susseguirsi di Ricordi incancellabili nelle loro menti di semplici ragazzi di appena diciassette anni con tanti pensieri e desideri futuri...

    A NOI NON CE LA FA' NESSUNO

    Lungo quel bellissimo mare il sole è gia alto nel cielo, i ragazzi sono tutti pronti per andare a scuola.

    Giacomo è in ritardo, la sera prima era rimasto a scrivere su internet su tutti i blog di Vasco Rossi e a chattare qua e là su facebook.

    Tira fuori dall'armadio i suoi pantaloni vellutati marrone chiaro, la maglia a righe viola e nera appena comprata in uno dei negozi più belli di Forte dei Marmi e le solite scarpe da ginnastica.

    Colazione veloce: biscotti, latte macchiato, cioccolato.

    Giù di corsa ad accendere il motorino: il mitico liberty nero e azzurro e veloce come il vento verso la scuola.

    Ciao amico, bella la maglia!L'hai presa da Prix?una voce scattante d’Alex, il bello e maledetto del liceo, compagno di classe e buon amico d’infanzia di Giacomo.

    Certo, due e tre soldi di mia mamma spesi bene, che ne dici!, e con uno sguardo scattante inquadra il corridoio della scuola per avviarsi alla sua classe, quando lì lì vicino all'entrata ecco Susy la Vamp, una tipica ragazza, con la mania di assomigliare alla bellissima Marilyn Monroe, a parte i capelli ricci biondi e il seno evidente della fantastica attrice non ha nulla.

    Ciao Gia', quanto sei bello oggi, me lo dai un bacio? Non sarai mica timido che qui davanti ai tuoi amici non vuoi fare vedere quello che c'è tra noi. Sai non mi sembra che siamo solo amici dopo l'altra sera, secondo te?

    Perplesso e con lo sguardo assolto le da un bacio amichevole sulla guancia e le dice frettolosamente che deve andare in classe perché la lezione stava per iniziare e di fisica non era un genio.

    Terza ora, una noia mortale e il professore di Storia si è alzato con la vena giusta di interrogare almeno quattro persone sfortunate mandate al patibolo senza ritorno.

    Il professore Antonio Menzi, un vero severo, sa a memoria date, eventi storici e particolari dalla preistoria ai giorni nostri: un mostro di intelligenza nella sua materia, ma un killer per gli studenti.

    Eccolo entra in classe ed un Buongiorno collettivo.

    Sara Morettini, prima della classe, le consegna tutta la tesina sulla rivoluzione francese, elaborata con cura e precisione, incorniciata da immagini favolose e sequenze eccezionali al computer: un lavoro da nove e mezzo meritato.

    Arriva la scena capitale, il professor Menzi apre il suo registro e con uno sguardo glaciale inizia a fissare la lunga lista di nomi e sembrano passare delle ore.

    Giacomo guardandosi intorno vede certi compagni che pregano, che si nascondono sotto il banco o che abbassano la testa ammirando il pavimento, altri ancora incrociano le dita ,s’insultano per la sera prima di non aver nemmeno pensato minimamente di aprire quel libro.

    Il Professor Menzi alza lo sguardo, li fissa tutti in faccia e stop, si fermano quegli occhi seri dietro quelle grandi lenti proprio davanti a quelli di Giacomo e con due semplici paroline ma così dolorose Leopardi Interrogato.

    Proprio la volta che non ha sfogliato  neanche una pagina di quel capitolo, ma la sfortuna non finisce qui.

    Antonio Menzi continua la sua marcia e chiama la Morettini, la secchiona di turno, ma per allietare l'interrogazione di Giacomo, non c'è di meglio che farlo assistere ed aiutare dal suo migliore amico, nonché genio incompreso in storia dove il suo voto oscilla pressoché tra il quatto/cinque, quindi:  Pascoli Interrogato.

    Scena pietosa, i due non sanno niente, riescono  appena a dire qualcosa tra la presa della Bastiglia/Pastiglia o Napoleone non tutto ma Buonaparte.

    I voti risultano pessimi: un tre e un quattro siglati sul registro e debito da recuperare a settembre perché ormai siamo già a fine maggio ed è impossibile che riescono  a coprirlo, mentre la splendente Morettini si prende  un altro nove. media strepitosa da fare invidia a qualsiasi studente della Versilia.

    Suona la campana, la lezione è finita, il pomeriggio si prospetta abbastanza bello, ma la serata sarà euforica perché Giovanni ha in mente una delle sue uscite super per una ragazzo di diciassette anni, contrario ad ogni schema e regola!

    Arrivato a casa, Giacomo deluso per il voto mangia velocemente le penne agli scampi preparate dalla mamma e corre in camera.

    Si sdraia nel suo letto e guarda per dieci lunghi minuti il soffitto: nei primi due pensa al voto ma poi gli altri otto sono incentrati sulla sua vita, in quello che lui vuole davvero: in amore, nel lavoro, e nelle cose di tutti i giorni e poi senza girarci troppo intorno vede sempre più vera e possibile la proposta per la serata di Giovanni.

    Ore 16:28

    Squilla il cellulare, è Marc"Ciao fratello, scendi??? Andiamo in Sala Giochi Star? dai un giro a biliardo ce lo possiamo fare no?che ne dici?

    Giacomo senza pensarci due volte e per levarsi i mille pensieri che ha in  testa in quei dieci minuti interminabili: accetta.

    La Sala Giochi Star è un posto bello dove tutti i ragazzi e ragazze dai quattordici ai ventisette anni si ritrova per giocare a biliardo, videogame, bersi una birra, un caffè, mangiarsi un panino.

    Una sala giochi con formato bar: tanti biliardi e luoghi di ritrovo per gli adolescenti.

    Arrivato Giacomo lascia il motorino davanti al locale ed entra nel luogo magico con tanti ricordi racchiusi all'interno

    Marc beve la sua prima birra del pomeriggio.

    Hello Già, va male fratello, mi hanno raccontato del brutto voto di stamattina e del debito per settembre, lo sapeva già tutto il corridoi e indovina chi l'ha detto? Edward il pettegolo che viene da Londra! esclama l'amico.

    Giacomo ribatteLascia stare, mi prendo un caffè, non ho nemmeno voglia di una birra! Speriamo che i miei mi mandino ugualmente questa estate in Sardegna, poi volevo fare un salto in Grecia con Giovanni...ma ora è tutto da vedere!Uff mi vanno tutte storte per non parlare di Susy...

    Ma chi la Vamp...Vampira?

    Dai Marc, non sfottere. Si proprio lei, sai l'altra sera alla festa a casa di Alex ci siamo più o meno baciati e...lascia perdere, non siamo andati giù di troppo però c'è stato qualcosa tra di noi! Oggi in corridoi mi ha fatto fare piu' o meno una figuraccia davanti a tutti! Vedi che fortuna, oggi è proprio una giornata del cavolo, per non parlare di stasera che io e Gio' faremo la nostra cavolata finale! Se ci beccano è davvero la fine

    Fratello se proprio messo male, però per stasera mi voglio aggiungere pure io! Siete  i miei amici che ho ritrovato finalmente e se rischiate grosso voglio venire pure io...tutti e tre insieme come ai vecchi tempi...vinceremo e andrà tutto bene che ne dici? domanda Marc.

    -Ok allora ti spiego tutto stasera e ti dico dove farti trovare e come! ribatte Giacomo.

    Va bene, ora però giochiamo, mi sento che oggi ti batto sicuro perché dopo tutto quello che mi hai raccontato è proprio la tua giornata No

    Marc si sta sbagliando, non si immagina nemmeno che cosa sta per accadere a Giacomo, cioè chi avrebbe incontrato e sconvolto completamente la sua normale vita.

    Un tornado che lo avrebbe trasportato

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