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I Servizi Funerari - N. 3 - Luglio-Settembre 2013
I Servizi Funerari - N. 3 - Luglio-Settembre 2013
I Servizi Funerari - N. 3 - Luglio-Settembre 2013
E-book191 pagine2 ore

I Servizi Funerari - N. 3 - Luglio-Settembre 2013

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Info su questo ebook

Editoriale

Sempre più complicato far quadrare i conti cimiteriali – pag. 2

di Daniele Fogli (daniele.fogli@euroact.net)

Rubriche

Brevi dall’Italia e dall’estero – pag. 4

a cura di Elisa Meneghini

Quesiti e lettere – pag. 8

a cura di Daniele Fogli

Chiedilo a www.funerali.org – pag. 11

a cura di Carlo Ballotta

Quanto è ammissibile porre on line una funzionalità di “Ricerca Defunti”? – pag. 14

di Sereno Scolaro

Attualità

I numeri delle operazioni cimiteriali in Trentino per guardare oltre: la rilevazione del Consorzio dei Comuni Trentini, la prima in Italia – pag. 21

di Marino Simoni

Statistica sulle operazioni cimiteriali e cremazioni effettuate nel 2012 nei Comuni della Provincia Autonoma di Trento – pag. 22

di Carmelo Passalacqua

La ritualità funebre islamica in ambito migratorio – pag. 29

di Elena Messina

Il percorso verso la tomba di Don Tonino Bello nel cimitero di Alessano – pag. 32

di Luigi Nicolardi, Patrizia Bovinelli

Documentazione

Provincia autonoma di Trento. L.P. (Trento) 16 aprile 2013, n. 6 di modifica alla L.P. (Trento) 20 giugno 2008, n. 7 – pag. 36

Circolare Federutility SEFIT n. 3693 del 23/04/2013

Regione Lazio – Dispersione delle ceneri – Regolamentazione comunale – Inutilità – Sentenza del T.A.R. Lazio, sede di Ro-ma, Sez. 2-bis, n. 3407 del 4 aprile 2013 – pag. 40

Circolare Federutility SEFIT n. 3688 del 22/04/2013

Attualità

Considerazioni sulla gestione dei materiali da scavo in applicazione del D.M. 161/12 – pag. 47

di Michela Mascis

Il custode del cimitero: compiti, ruolo e funzioni – pag. 53

di Carlo Ballotta

Informatica

Diffondere o non diffondere i dati dei defunti sul web? – pag. 61

di Nicola Bortolotti

Cultura

Gastronomia e morte – pag. 64

di Emanuele Vaj

Il bosco delle ceneri. Una nuova interfaccia per il Metrobosco di San Pietro in Casale – pag. 67

di Alessandra Borghi, Lia Simonatto

Recensioni

“After we die: the life and times of the human cadaver” – pag. 70

di Elisa Meneghini
LinguaItaliano
Data di uscita13 set 2013
ISBN9788891120717
I Servizi Funerari - N. 3 - Luglio-Settembre 2013

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    Anteprima del libro

    I Servizi Funerari - N. 3 - Luglio-Settembre 2013 - Daniele Fogli

    Meneghini

    È proprio vero che la fame (di tasse) aguzza l’ingegno! In Israele il quotidiano Yediot Ahronot ha anticipato che il governo di Benyamin Netanyahu si accinge ad imporre tasse municipali anche alle tombe e ai loculi nei cimiteri. Gli eredi dei defunti saranno chiamati dal 2014 a pagare tasse annuali per ogni tomba di famiglia, anche se vecchia di decine di anni. Ad esempio, una tomba nel cimitero di Holon (una popolosa città a sud di Tel Aviv, dove il prezzo dei terreni è elevato) verrebbe tassata di 1200 shekel annuali, circa 240 euro. Molto più conveniente la sepoltura nel deserto del Neghev, dove si dovrebbe pagare solo 200 shekel all’anno per tomba. Il giornale non precisa come sarà affrontata la situazione dei defunti che non abbiano lasciato eredi.

    Questa notizia mi dà la possibilità di tornare a parlare di un argomento che anche in Italia, da almeno 20 anni, viene discusso a mezza voce tra i responsabili dei cimiteri, cioè di una tassa posto salma per recuperare parte dei costi gestionali cimiteriali. Difatti dagli anni sessanta e settanta fino alla fine del secolo scorso, spesso, le tariffe di concessione di aree, loculi e tombe in genere in Italia erano ben inferiori a quelle che sarebbero servite per coprire i costi gestionali futuri. Allora ci si accontentava, in molti casi, di aggiungere ai costi di costruzione un 20-30% del loro importo (sto pensando ai loculi), quando il calcolo corretto avrebbe dovuto portare tali cifre ben oltre il 100% (per tener conto dei costi manutentivi di concessioni di durata oltre i 30 anni e della remunerazione del capitale investito).

    Ne consegue che ora tutti i nodi vengono al pettine e, con la crescita della cremazione, il calo delle nuove concessioni cimiteriali, si assiste ad un impoverimento progressivo delle entrate comunali e quindi vi è il concreto rischio di cimiteri sempre più trascurati dal lato manutentivo.

    Già le cronache quotidiane riservano accorati appelli al mantenimento del cimitero o a sottolineare lo stato di degrado di tombe (private e pubbliche) o di parte o intere zone cimiteriali, quasi che il cittadino non comprenda che oltre alla sua di crisi (economica) c’è pure quella dello Stato e dei Comuni.

    Sembra di assistere ad un comportamento schizofrenico quando si ascolta di persone che inveiscono contro i costi dell’apparato pubblico e poi quando sono toccati personalmente dalle ricadute dei tagli alle risorse pubbliche si lamentano pure di questo. Forse è giunto il tempo di un esame di coscienza collettivo che porti a ridefinire il corretto livello di welfare e al tempo stesso incidere sui veri sprechi di denaro pubblico e non su tagli indiscriminati alle risorse pubbliche. Ma il lodevole intento è più facile a dirsi che a farsi!

    Gli addetti ai lavori salutarono con piacere e al tempo stesso con un po’ di scetticismo la norma regolamentare della Regione Emilia Romagna che dava la possibilità di imporre una sorta di tassa sulle tombe concesse in epoche passate (art. 4 comma 6 del Regolamento regionale cimiteri 23 maggio 2006, n.4 (¹)). Ad oggi non ci risultano applicazioni significative o almeno sperimentali di tale principio, se non uno studio in alcuni comuni del ravennate, non tradottosi in provvedimenti attuativi.

    Poi quando venne introdotta la TARSU, immediatamente, venne in mente che tra i servizi indivisibili vi è proprio il mantenimento delle parti comuni dei cimiteri per garantire all’intera popolazione la frequentazione degli spazi della memoria.

    Abbiamo visto come è stata affrontata la questione dell’IMU e della TARSU sia da cittadini che dalla politica.

    E a questo punto ci si domanda: chi pagherà i costi di gestione dei cimiteri?

    Lo si continuerà ancora a fare principalmente con gli introiti connessi alle sepolture annuali (leggasi con i margini lordi da concessione cimiteriale)? Impossibile con la crisi attuale e con la tumultuosa sostituzione della tumulazione di feretro con la cremazione.

    Se non si inventa rapidamente qualche cosa di nuovo e non episodico ho proprio idea che si rischi parecchio per garantire la memoria del passato alle generazioni future!


    (¹) 6. Nel caso di concessioni perpetue o di manufatti di proprietà privata presenti all’interno delle aree cimiteriali, il Comune può disciplinare le modalità di partecipazione da parte degli aventi diritto agli oneri di manutenzione delle parti comuni od ai costi di gestione del complesso cimiteriale, secondo i criteri stabiliti nel proprio regolamento.

    Marghera: reparto islamico al cimitero

    Lo scorso aprile è stata inaugurata l’ala islamica del cimitero di Marghera (Venezia), uno spazio di 100 posti riservato dal Comune ai credenti di fede islamica.

    Al termine della breve cerimonia di apertura, durante la quale è stata scoperta una insegna con la scritta in arabo e italiano, i presenti si sono ritrovati all’interno della sala laica del cimitero.

    A fare gli onori di casa il responsabile del Servizio immigrazione comunale Gianfranco Bonesso; ha poi preso la parola il presidente della comunità islamica di Marghera, Bach Abdallah, che, dopo aver introdotto il tema e salutato i presenti, ha tradotto l’intervento dell’imam Mahamed Hamad.

    Dichiarazione del Comune di Palermo in merito alla fornitura di servizi cimiteriali

    Gabriele Marchese, dirigente dei servizi cimiteriali del Comune di Palermo, in merito ad alcuni articoli apparsi sulla stampa nei giorni scorsi, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

    "Apprendo dalla stampa cittadina che qualche impresario funebre si accrediterebbe come gestore di pratiche che riguardano i Servizi Cimiteriali del Comune di Palermo. Fermo restando il diritto di tutte le imprese del settore a svolgere le attività secondo quanto previsto dalla legge, si ricorda che ogni informazione ai cittadini in merito alle attività dell’Ufficio Gestione Impianti Cimiteriali può essere attinta esclusivamente dall’Ufficio di riferimento sito in via Lincoln 144, nonché attraverso il portale on line dei Servizi Cimiteriali raggiungibile attraverso il sito www.comune.palermo.it … Ogni eventuale altro soggetto che si accredita come sostituto degli uffici – conclude Marchese – è da considerarsi millantatore ed elemento distorsivo della legittima concorrenza tra diverse imprese che operano nel settore."

    Riaperta al pubblico la parte più antica del cimitero di Mirandola

    Il 15 maggio scorso è stata riaperta la parte più antica del cimitero di Mirandola (MO), denominata vecchio urbano, fortemente danneggiata dai terremoti di un anno fa. I cittadini potranno ora accedervi transitando sui percorsi ammessi, per evitare di incorrere in situazioni di pericolo. "Le persone che hanno un caro sepolto nella parte antica del cimitero cittadino – spiega l’Assessore a Semplificazione e Rapporto con i Cittadini Anna Martinelli – potranno ora recarsi a farvi visita, attenendosi scrupolosamente al rispetto delle norme di sicurezza, al fine di evitare inutili situazioni di pericolo. Sarà infatti impedito il passaggio sotto il colonnato. I lavori di messa in sicurezza di questa parte del cimitero, trattandosi di opere pubbliche, sono stati finanziati dalla Regione Emilia Romagna, che ha avuto come priorità scuole, case e imprese".

    Ai fini della ricostruzione delle parti crollate e lesionate, si sta procedendo al trasferimento di parte delle salme e dei resti mortali collocate all’interno dei loculi maggiormente danneggiati dai crolli. Operazione indispensabile, sia per evitare rischi dal punto di vista igienico-sanitario, sia per consentire, in prospettiva, l’esecuzione dei lavori per il pieno ripristino delle strutture.

    L’elenco delle salme in questione è visibile sul sito internet del Comune e agli ingressi del cimitero del capoluogo; prima di procedere all’operazione, il Comune sta provvedendo a contattare preventivamente i familiari, ove possibile, così da consentir loro di scegliere tra le varie opzioni disponibili. Qualora però non si riesca a contattarli, o nel caso in cui questi non comunichino al Comune la destinazione dei loro cari entro la data predetta, si procederà in ogni caso al trasferimento dei defunti in sepolture individuate presso altri cimiteri comunali (con oneri a carico dall’Amministrazione comunale).

    Cimitero di Bari: Sala del commiato per funerali laici

    All’ingresso del cimitero monumentale di Via Crispi, a Bari, è stata inaugurata la sala del commiato per funerali laici. Una sala senza simboli religiosi, per dare la possibilità anche a chi non è credente – o appartiene ad una fede diversa da quella cattolica – di ricevere l’estremo saluto di parenti ed amici.

    Il progetto è stato realizzato dall’amministrazione comunale dopo anni di richieste e petizioni da parte delle associazioni laiche che sottolineavano la necessità di uno spazio ‘neutro’ da adibire a cerimonie laiche o di altre confessioni religiose.

    Il Cimitero Monumentale di Milano set per un film

    Il giovane regista Andrea Sgaravatti ha realizzato per la Brandon Box (casa di produzione specializzata in contenuti per il web) un film per internet dal titolo Gli abiti del Male, interamente girato all’interno del Cimitero Monumentale di Milano, in cui la trama è ambientata. La registrazione dei cortometraggi è stata possibile grazie ad una autorizzazione che permetteva la ripresa per cinque giorni dalle ore 8.30 alle 15.00 (solo di lunedì, giorno di chiusura settimanale del cimitero).

    Si tratta di 8 episodi di 8 minuti ciascuno a cadenza settimanale, il primo dei quali è stato inserito in rete l’8 maggio (l’ultimo il 26 giugno). Le puntate sono visibili alla seguente url: http://it.screen. yahoo.com/gli-abiti-del-male/.

    Carenza di loculi a Sassari

    Antonio Cardin, capogruppo del Psd’Az nel consiglio comunale di Sassari, ha chiesto alla giunta municipale, con due distinte mozioni, che venga fatta chiarezza sul rischio di restare senza sepolture disponibili nei cimiteri del Comune di Sassari. In seguito al lavoro della prima e della quarta commissione consiliare, infatti, è emerso che il cimitero cittadino dovrebbe esaurire i loculi in due mesi e quello dell’Argentiera ha invece già terminato da tempo lo spazio a disposizione.

    Si parla di una crisi del mercato che renderebbe non competitivo il vecchio progetto del cimitero di Sassari – ha scritto Cardin – sembrerebbe infatti che necessiti di una particolare rimodulazione nei parametri e nei contenuti’. Per quanto riguarda il camposanto dell’Argentiera, invece, oltre a non esserci più posto "sono state realizzate tombe non conformi alle leggi e in relazione a questi fatti la soprintendenza ha bloccato qualsiasi lavoro. Secondo Cardin gli abitanti della borgata del Comune di Sassari sono preoccupati: L’impossibilità di poter seppellire i propri cari in un luogo vicino crea sgomento se non addirittura panico tra chi non è autonomo nei collegamenti, ma anche tra chi sa delle carenze strutturali del servizio pubblico nella zona’", ha dichiarato Cardin. Per questi motivi i consiglieri chiedono un deciso intervento della giunta: sia per risolvere il problema dell’Argentiera (e nel caso costruire una nuova struttura), sia per fare chiarezza sul progetto del cimitero situato in città.

    Vasto: rifiuti cimiteriali smaltiti in modo difforme dalla legge

    In un cassonetto dell’immondizia vicino al cimitero di Vasto stati trovati casse da morto, fiori e terriccio, cioè rifiuti che per legge devono essere smaltiti differentemente da quelli urbani e trasportati in appositi imballaggi. Ma qualcuno deve essersene dimenticato, agendo in spregio alle chiare disposizioni.

    L’opposizione polemizza ed il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, ha ordinato un’inchiesta immediata al Comando di polizia municipale per accertare le responsabilità.

    "Quanto accaduto è gravissimo – fa sapere il sindaco – Nessuno può procedere senza le autorizzazioni degli uffici comunali che, decisa la data, impartiscono ai cittadini interessati le indicazioni finalizzate al corretto smaltimento dei resti. Una cosa è certa, quei resti non dovevano trovarsi in un normale cassonetto e, pertanto, chi ha sbagliato deve essere perseguito nelle sedi opportune".

    Indennizzo per fermo impianto di cremazione di Arezzo

    Il Consiglio d’amministrazione di Arezzo Multiservizi, a seguito della sospensione del servizio di cremazione, ha deliberato di contribuire parzialmente alle spese che i cittadini dovranno sostenere per il trasferimento della salma in un impianto di cremazione di un’altra provincia (fino alla data di riattivazione dell’impianto la società ha previsto l’erogazione di un contributo economico pari a 150 euro).

    Potranno farne richiesta tutti i residenti del Comune di Arezzo che abbiano dovuto fare ricorso a impianti di altre città nel periodo intercorrente tra il 10 maggio e la data della regolare rimessa in funzione dell’impianto.

    Nel frattempo la Società comunica che sono state attivate le procedure atte ad accertare le cause che hanno portato all’emissione di diossina sopra i limiti consentiti, in modo da poter procedere alle necessarie verifiche e accertamenti indispensabili per procedere quanto prima alla riattivazione del servizio di pubblica utilità per l’intera cittadinanza (N.d.R. ULTIMA ORA: risolto il problema tecnico, si riprende a cremare ad Arezzo).

    A Camaiore la Pluriservizi in difficoltà

    La società in house del Comune di Camaiore che gestisce tributi e affissioni, cimiteri, farmacie e palazzetto dello sport – nota come Camaiore Pluriservizi – è in crisi. Nel 2012 ha avuto una perdita di quasi 400mila euro, il doppio dell’anno prima (i dati mostrano che ad andare in rosso sono un po’ tutti i rami della azienda).

    A fronte di questa situazione il Comune è intervenuto limitando le spese relative a consulenze, acquisti e personale. Alla domanda di che fare di questi servizi risponde il sindaco Alessandro Del Dotto: "La prima ipotesi è di continuare coprire con trasferimenti comunali i deficit della Pluriservizi,

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