Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il cessascensore ed altri racconti brevi
Il cessascensore ed altri racconti brevi
Il cessascensore ed altri racconti brevi
E-book61 pagine38 minuti

Il cessascensore ed altri racconti brevi

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Racconti di realismo sporco in cui l'autore tratteggia figure di personaggi che vivono scelte di emarginazione e provvisorietà sempre e comunque di specialità. La vena sarcastico-provocatoria dell'autore, frutto di uno sguardo disincantato e cinico della realtà, si rivolge contro il perbenismo conformista. Le situazioni paradossali mettono in luce tutte le potenzialità di un linguaggio on-the-road, crudo e immediato.
LinguaItaliano
Data di uscita19 ott 2013
ISBN9788868559823
Il cessascensore ed altri racconti brevi

Correlato a Il cessascensore ed altri racconti brevi

Ebook correlati

Racconti per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Il cessascensore ed altri racconti brevi

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il cessascensore ed altri racconti brevi - Federico Paolinelli

    Paolinelli

    Indice

    Il cessascensore

    Il Fiasco

    Al dormitorio

    Un concerto di beneficienza

    Il presentatore

    Il passaggio

    Due barboni

    Cinque

    Il camion

    Una passeggiata

    L'assaggiatore

    Il treno

    Viaggio

    Il cessascensore

    Quella mattina Gino si svegliò a causa di un rumore. Ne aveva sentito solo gli ultimi cinque o dieci secondi ma gli erano bastati per accorgersi che aveva mollato una scoreggia così potente da svegliarsi.

    Non aveva mai capito questo mistero: scoreggiare nel sonno.

    Si tirò su e vide al suo fianco una donna che non conosceva o che almeno non riconosceva. Sulla destra, a bordo letto, lattine di birra vuote di marche scadenti adagiate sul fianco.

    Scese con un saltello e andò verso il bagno. 

    La pulsantiera a parete indicava LIBERO. Premette il pulsante Up e il cessascensore salì con un movimento traslatorio obliquo verso il suo uccello, accompagnato dal ronzio elettropneumatico degli attuatori fino alla posizione finale.

    Quella era l'unica vanità che si era concesso in tutta la sua vita: installare il cessascensore che aveva progettato e brevettato nel bagno del suo camper.

    Viveva in un motorhome ormai da dieci anni, da quando cioè la sua ex-compagna lo aveva lasciato sbattendolo fuori di casa a calci in culo.

    Troppo infantile gli disse. Sempre in bilico tra essere disoccupato e la grande occasione della vita; non si sapeva neanche bene che lavoro facesse, mai una certezza. E sopratutto troppi tradimenti. Ma era più forte di lui: non riusciva a tirarsi indietro quando una bella gnocca voleva farsi dare una passatina.

    Si scrollò l'uccello, ma prima di rimetterlo dentro sentì accarezzarsi le spalle.

    Fammi fare un giro sul tuo supercesso dai!

    Si girò e la donna lo baciò sulla guancia. Aveva delle tette enormi e ballonzolanti con i capezzoli duri come siluri.

    Iniziava a ricordare ora. 

    Va bene piccola.

    Si strusciarono nello scambiarsi di posto all'interno del piccolo bagno e il suo uccello indurì di scatto.

    Aspettami a letto disse lei.

    Era una che batteva nella strada che portava al mare.

    L'aveva caricata su la sera prima quando, tornando a piedi verso il parcheggio dove aveva lasciato la sua casa mobile, lei ci aveva provato pure con lui. 

    Serata povera? le aveva detto.

    Già. Nemmeno un cliente.

    Non sono più quella di una volta. Forse sto invecchiando. 

    Era visibilmente delusa. Gino l'aveva squadrata da cima a fondo.

    Sei ancora un bocconcino. 

    Non ho un soldo per te stasera, ma se vuoi ti offro una birra le aveva proposto.

    Così erano andati nel suo camper a bere: due, tre, quattro lattine. E avanti per un paio d'ore, con lei che continuava a parlare e a vomitargli addosso tutta la sua storia, come se lui glielo avesse chiesto. Altro mistero che non aveva mai risolto: perché le persone pensano che la loro storia possa essere interessante e sentono l'impulso irrefrenabile di raccontartela?

    Mi hai fatto bere troppo disse lei ad un certo punto.

    Dov'è il bagno?

    Non puoi perderti qui dentro. Quella porta a destra aveva indicato Gino. 

    Lei era entrata e aveva visto il cessascensore.

    E questo cos'è? aveva esclamato affacciandosi dalla porta del bagno.

    Un cessascensore aveva risposto.

    Le aveva spiegato il funzionamento e le aveva detto di aver

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1