Più che un filo rosso

Di Liliana Del Rosso

Due sorelle gemelle che si scontrano per l'amore di un uomo. 

Più che un filo Rosso

Due sorelle in preda a un tradimento si allontanano anch'esse piene di risentimento. Dopo otto anni devono affrontare insieme una verità che può cambiare le loro vite.

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 26 ago 2020
• ISBN: 9781071563953

Anteprima del libro

Il passato è l'argilla che il presente scolpisce a suo piacimento. Infinitamente.

Jorge Luis Borges

La vita è veramente semplice, siamo noi che insistiamo per renderla complicata.

(Confucio)

Londra, lunedì 19 novembre 2017

Alaya, trentenne di Madrid, percorre la stessa strada ogni mattina accanto al Tamigi, attraversa il ponte delle due Torri e si fa strada attraverso la valanga di turisti, ma oggi è un giorno speciale, ha appena saputo che sua sorella, che non vede da otto anni, si sposerà entro un mese.

"Credevo che nessuno potesse separarci, che i nostri figli sarebbero stati come fratelli, che saresti sempre stata lì per compensare le mie ire e che ti avrei spinto a fare cose folli.

Mai potrò perdonarmi per tutto il danno che ci siamo fatte, ed accetto il mio meritato esilio."

Pensò rassegnata che lei aveva scelto la vita che doveva vivere.

Fa freddo e la nebbia di Londra è densa, Alaya sente come l'umidità arriccia i suoi capelli, il mormorio dell'acqua, che di solito è nascosto dietro centinaia di voci, è la sua unica compagnia.

L'autunno è un momento propizio per la malinconia, ma devi andare avanti. Sorella, non merito il tuo perdono, lo so e accetto il mio meritato esilio. Un allarme sul suo telefono la avverte che è ora di continuare. Accelera la sua camminata verso la caffetteria del suo amico, situata a pochi metri dall'ufficio del giornale dove lavora.

Francisco, un giornalista spagnolo in pensione da diversi anni, ha ristrutturato un vecchio negozio della fine del 19 ° secolo per installare la sua propria interpretazione di un caffè. 

Con uno spirito eclettico a metà strada tra gli spazi

tradizionali di Londra ed i caffè spagnoli. Un bancone a forma di U circondato da tavolini. La musica soft jazz suona sempre intrecciata con le conversazioni dei clienti. Sulla porta di vetro, come benvenuto, è incisa una frase Il caffè  spagnolo non è un luogo di passaggio, è un posto per fare amicizia

—Buongiorno Francisco. —Che buon profumo! In questo momento al mattino non c'è niente di meglio di un caffè!

—Il mio cliente preferito, sempre così entusiasta.— Sto preparando il tuo crostino con miele d’Asturia in questo momento, —disse il proprietario del posto, mentre gli mostrava provocatoriamente un barattolo appena aperto.

Alaya sorrise e andò al suo solito tavolo, quasi nascosto dietro una paratia che nasconde la porta del magazzino, tra il bar e la finestra. Un angolo che sembra dimenticato, lontano dal rumore e dal frenetico andirivieni dei clienti, ma che le consente di osservare ciò che sta accadendo lì. Sussurri, risate, sguardi suggestivi o semplice indifferenza; milioni di immagini catturate ed impresse nella sua Rubrica quotidiana. Sotto il titolo Dal caffè spagnolo dove riflette la vita quotidiana dei londinesi.

Dopo aver risposto a una chiamata, si tolse la giacca, la mise sulla sedia e andò al bar.

—Francisco, ho bisogno del tuo aiuto. Ho qualcosa di molto importante tra le mani. Un rapporto che lascerà molti col culo all’aria.

—Sono tutto tuo, ma prima fai colazione.— Posò un piatto con due toast, la tazza ed un barattolo di miele sul bancone. Serviti come vuoi, oggi sono generoso.

Al mattino presto di solito ci sono pochi clienti, Francisco si è preparato un caffè, ha portato uno sgabello e si è seduto accanto alla giovane donna.

—Posso aiutarti con qualcosa?

—Non posso fidarmi di nessuno. Sono preoccupata che un avvoltoio si impadronirà del materiale e avanzerà sull'oggetto. Nemmeno il mio capo l'ha visto. Posò una chiavetta USB sul banco.

—Senti, per favore, dimmi che non ti sei messa in nulla di pericoloso." Con l'articolo sul traffico di organi ti hanno quasi ucciso.

—Cosa sta succedendo... — La giovane donna si toccò il fianco destro.— E’ difficile che qualcosa mi ferisca, ma ne è valsa la pena. È bene mostrare la merda, quindi i responsabili sono costretti a pulirla. Inoltre, il premio che ho ricevuto dal Parlamento europeo ha un bell'aspetto sulla mia scrivania.   

—Non capisco perché lo fai, hai successo con la tua rubrica, scrivi per riviste molto importanti, è necessario frugare nella spazzatura degli altri?

—Sì. E te