Il mio effetto farfalla

Di Valeria Intelisano

La teoria dell’ Effetto Farfalla dice che tutti gli eventi sono concatenati strettamente tra di loro in modo tale che anche il solo battito di una farfalla è in grado di condizionare il clima dall’altra parte del globo.

Un anonimo professore di Italiano di un Liceo di Roma spiega a suoi studenti l’effetto farfalla, attraverso esempi inventati, ma la sua fantasia viene superata dalla realtà tanto che, dopo una serie di eventi fortuiti e concatenati, alla fine, completamente a sua insaputa e in modo assolutamente casuale, il professore si ritrova a salvare il mondo intero da una epidemia mortale.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 25 ago 2015
• ISBN: 9788893063111

Anteprima del libro

eBook

IL MIO EFFETTO FARFALLA

Fabrizio Bernardi, cinquantenne, aria assente, annoiato, confusionario, insegnante di un Liceo di Roma.

La sua andatura lenta e riflessiva è ormai ben nota a tutti.

E’ un bell’uomo con occhi verdi e capelli brizzolati. Il suo corpo si mantiene ancora in forma atletica per lo sport fatto in gioventù. Per questo motivo tutte le ragazze del liceo sospirano quando passa attraverso i corridoi o durante la lezione nelle aule. In pratica nessuna ascolta le sue parole ma tutte guardano le sue mani, i suoi occhi e per dirla tutta il suo sedere! Ma lui non se ne cura, è fedele a sua moglie e alla sua famiglia e nessuno sguardo, neanche il più ammaliante, nessun gesto provocatorio lo distolgono dai suoi propositi di buon padre e marito fedele.

Ha una bella famiglia, una moglie e due figli: Marco, un ragazzone anche lui molto attraente col fisico che somiglia a quello del padre e Alice, la bimbetta di casa: magra, alta, con occhi scuri e lunghi capelli castani. Vorrebbe portarli sempre sciolti sulle spalle ma sua madre la costringe a legarli visto che non li tiene in ordine e ben pettinati. Alice più che la bambolina di casa sembra un maschiaccio!

Marta è una bella donna, un bel corpo che non la fa passare inosservata, alta, gambe lunghe, occhi azzurri. Sono ancora molto innamorati sin dal primo giorno e Fabrizio è fiero di sua moglie, sia per la sua bellezza sia perché, fra tanti farfalloni che le giravano attorno, ha scelto lui.

Il più serio, posato, silenzioso. Anche da ragazzo, soprannominato il professore, il suo dire e il suo fare raccoglievano gli apprezzamenti delle ragazze. Non come gli altri che per farsi notare ne inventavano di tutti i colori, come dipingere rosa fuxia la macchina del preside della scuola che, anche se vecchiotta, la teneva come un gingillo. La mattina del disastro due liceali tenevano occupati i bidelli inventando strani malanni, mentre altri due, con il corpo del reato, facevano in modo che la tanto decantata macchina diventasse a pois rosa.

La collera fu tale che il preside fu portato via in ambulanza con un attacco di ansia e fibrillazione e i quattro andarono a rapporto dal vicepreside.

Si sa che queste cose si scoprono subito: una risatina, il primo nome, una gomitata, le accuse fra loro… in poche ore i colpevoli furono scoperti e tenuti sotto scorta da un bidello, in attesa dei genitori per prendere provvedimenti. Quindici giorni di sospensione e i danni ripagati per far tornare la macchina blu notte com’era sempre stata.

I quattro tornarono a casa minacciati dai genitori e avrebbero pagato questa bravata con una seria punizione. Ma non erano per nulla preoccupati, anzi ancora fieri del loro operato, ridevano e ci scherzavano ancora. Un po’ tutti così i ragazzi, chi per un motivo chi per un altro.

Ecco perché Fabrizio si distingueva e tutti lo notavano.

Fabrizio Bernardi, a letto, con la moglie Marta, dormono. Ore 6,45, suona la sveglia, Fabrizio si scuote, si gira stancamente e la spegne. Non vorrebbe alzarsi, la sera prima ha fatto tardi con un libro che lo ha appassionato. Sa però che ha dei doveri, così si spinge giù dal letto, si stiracchia un po’ e scende in cucina. Prepara il caffè, due tazzine, versa il caffè, ne beve una e porta l’altra alla moglie.

Marta, sveglia dormigliona!

Sua moglie raggomitolata sotto le coperte si lamenta:

"Uffa