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Il Bilico. Tra illusione e certezza
Il Bilico. Tra illusione e certezza
Il Bilico. Tra illusione e certezza
E-book122 pagine32 minuti

Il Bilico. Tra illusione e certezza

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Info su questo ebook

... Un viaggio, un continuo ed inappagato vagare alla ricerca del senso più profondo della vita e dell’amore, una danza condotta in continuo equilibrio tra viaggi immaginari e reali, un naufragio nel mare aperto della propria umanità. Siamo di fronte ad un fare poetico che accoglie e mai esclude, una poesia in cui la vita e l’amore si celebrano senza alcuna declinazione di parte, ma nel loro valore assoluto, nel loro aspetto più puro; perché – come lo stesso Lappano mirabilmente scrive – “l’amore abbraccia tutto, senza puntare il dito”.

Pasqualino Bongiovanni
(Primo Premio per Al sur de las cosas XI Concorso Internazionale "Domenico Aliquò")
LinguaItaliano
Data di uscita26 mar 2013
ISBN9788868220280
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    Anteprima del libro

    Il Bilico. Tra illusione e certezza - Francesco Lappano

    Illustrazioni di Luigia Granata

    Proprietà letteraria riservata

    © by Pellegrini Editore - Cosenza - Italy

    Edizione eBook 2013

    Isbn: 978-88-6822-028-0

    Via Camposano, 41 (ex via De Rada) - 87100 Cosenza

    Tel. (0984) 795065 - Fax (0984) 792672

    Sito internet: www.pellegrinieditore.com - www.pellegrinilibri.it

    E-mail: info@pellegrinieditore.it

    I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi.

    Essenze del cuore

    … Ma le stelle non brillano

    se non c’è il buio

    (Elisa Biasi)

    La vibrante raccolta di Francesco Lappano è un percorso intimo, intenso, profondo: è la naturale evoluzione di un itinerario poetico, che dalla Genesi di un equilibrista conduce all’approdo maturo e, in apparenza, paradossale di virtuosistici equilibrismi, specchio di un vissuto che assimila a chi è in «bilico» ed ha «un’asta nelle mani / il piombo nel cuore / un equilibrio da creare». Come scrive l’autore, l’equilibrista «traballa sulla sua umanità / sogna sul mondo / vive tra l’aria e ingoia la realtà con un colpo di glottide».

    Grazie a lui si comprende che «ci si avvicina tra capriole e acrobazie», «ci si allontana dietro anomali silenzi», perché nelle relazioni «si richiedono virtuosismi», dal momento che «non basta più venirsi incontro». «L’unica strada è il filo», il quale, a sua volta, dalla suggestione «circense» rimanda … ad aura di Mito: Arianna e Penelope sono figure emblematiche, una per il labirinto, l’altra per la tela. Entrambe depositarie di un oggetto che è, al contempo, topos letterario e correlativo-oggettivo, capace di evocare efficacemente la condizione dell’uomo nella sua essenza complessa, mutevole, multiforme.

    E così la vita insegna «a dire di , perché risponde di no», e a «far scoprire il valore del no, per rispondere a lei, che si prende gioco con i suoi ».

    Essa si traduce in «semaforo» per l’uomo preso dal suo incessante cammino e spesso simile ad un «Sisifo stolto», che «ripete il suo andare / ricalca i suoi errori / ormai dimentico della ragione» e trova tregua «fra le braccia di Morfeo». Contemporaneamente la vita è indagine, è «gioco tra fiamme», è maschera, è «volto ignoto», è «folata di vento», «giorno di sole», «saluto di un passerotto», «pioggia primaverile», «rischio di caduta», quando si è appesi «sul vuoto», mentre il filo fa scorrere i passi e «incognita è la meta».

    Francesco scrive versi che sono icastici palpiti del cuore e fotogrammi lirici di un itinerario esistenziale riconducibile all’universale da una dimensione particolare. Egli ci guida per sentieri attraverso i quali si giunge ad orizzonti contemplativi: chi è «prigioniero di tempi ignoti» e si sente «reduce da un mondo / che non concede respiro al proprio destino» conosce il sapore dello «smarrimento» e della «inettitudine» e allora «rimanendo sul

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