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Fiori di ciliegio
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E-book83 pagine1 ora

Fiori di ciliegio

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RACCONTO LUNGO (55 pagine) - ROMANCE - La venticinquenne Sofia si destreggia con sorprendente in-abilità fra le serate in stile Sex and the City, in cui la trascina l'amica Rossella, e le nottate in compagnia dei suoi eroi di serie televisive e manga, sprofondata sul divano. Quando conosce Gabriele, uno scrittore emergente, non ha dubbi: è lui il cavaliere destinato a realizzare tutti i suoi sogni... Che avete capito? Non stiamo parlando di fiori d'arancio, ma di qualcosa di ben più serio ed importante: pubblicare un fumetto. Ce la farà la nostra eroina, dall'alto delle sue ballerine, a dimostrare che è davvero disposta a lottare per realizzarsi? E riuscirà Gabriele a sottrarsi al fascino di una ragazza del ventunesimo secolo che non è più disposta ad aspettare i segnali criptici degli uomini?

Sofia vive un'esistenza piuttosto comune: lavora per un'agenzia pubblicitaria e si destreggia, impacciata, tra gli eventi mondani a cui cerca di trascinarla la migliore amica Rossella, novella Carrie Bradshaw, e la sua passione per le serie televisive, che la fa sprofondare nel baratro di innumerevoli serate sul divano. Senza contare il desiderio di sua madre, il cui hobby è piombarle in casa nei momenti più inopportuni, di vederla finalmente sistemata col suo collega di lavoro e migliore amico Luca che, dal canto suo, ha ben altri progetti. Quando viene invitata alla presentazione del libro di Gabriele, uno scrittore emergente, Sofia cerca di cogliere al volo la sua opportunità: reclutare il baldo giovane per aiutarla a realizzare il sogno più grande: creare un fumetto. La sua passione per i manga non è di certo qualcosa da prendere alla leggera! Tuttavia la strada verso il successo è irta di ostacoli e Sofia dovrà fronteggiare più di un imprevisto per dimostrare di credere veramente nelle sue capacità e di essere disposta a lottare per vedere i suoi desideri concretizzarsi. Senza contare che non è di certo cieca: il fascino di Gabriele inizia ben presto a farsi sentire: come non ha esitato a farle notare sua madre, lui è molto meglio di Luca. Grazie al cielo Sofia vive nel ventunesimo secolo e non deve aspettare i segnali incomprensibili che il ragazzo sembra lanciarle per ottenere ciò che desidera.

Serena Artuso è una ragazza trevigiana classe 1987. Fin da piccola è stata una divoratrice di letteratura fantasy e manga; i suoi autori preferiti sono Anne Rice e Stephen Chbosky. Cresciuta in compagnia delle serie televisive americane e inglesi, adora la saga di Buffy e l'universo del "Doctor Who". Tra i suoi hobby, sicuramente degna di nota è la passione per lo shopping, rimedio per ogni male. Ha partecipato all'antologia "Ma il dottore si ammalò" con il racconto "Ma il mio universo continua a bruciare" e con "Il re della notte" ("...e degli idioti") al concorso letterario "Racconti fantastici in autostop". Con Wizards and Blackholes ha pubblicato "La mia anima più pura è per te".
LinguaItaliano
Data di uscita3 nov 2015
ISBN9788867759491
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    Anteprima del libro

    Fiori di ciliegio - Serena Artuso

    te.

    1

    Osservo assorta il mio bicchiere, il colore azzurro fosforescente del cocktail mi ipnotizza e la testa fa le capriole, mentre cerco di seguire il discorso di Ross, che ridacchia seduta di fronte a me.

    Okay, a voi posso anche dirlo chiaramente: le sue parole non sono altro che un sottofondo ovattato e incoerente che si mescola alla musica del locale; il fatto è che sono impegnata a disegnare sul sottobicchiere di cartone: per ora si tratta solamente di una figura femminile abbozzata, ma so già che sarà la protagonista di cui sono alla disperata ricerca. Dopotutto quanti racconti, sceneggiature e romanzi sono nati così? Con un colpo di genio in un bar? Nei film succede in continuazione, dovrà pur esserci un fondo di verità, giusto?

    Sbagliato: non importa quanti tovagliolini spiegazzati e scarabocchiati vi infiliate in borsa, la vostra idea geniale svanirà, come sempre, con i postumi dell'alcol e del sonno arretrato, lasciandovi, per l'ennesima volta, un retrogusto amaro di perdita ed inutilità.

    – Terra chiama Sofi!

    L'esasperazione nella voce della mia amica mi riporta alla realtà: sabato notte, il solito pub, Ross che mi parla di un evento straordinario a cui non dobbiamo assolutamente mancare… o dell'ennesimo amante deludente, non ho seguito bene il filo del discorso. No, non sono invidiosa della sua vita movimentata e delle sue avventure sentimentali; però dovete pur ammettere che sia lecito chiedersi perché qualcuno viva un'esistenza in stile Sex and the City (uomini, lavoro stimolante, uomini, inaugurazioni di locali, uomini, eventi culturali, ho già detto uomini?), mentre qualcun altro, diciamo, a titolo puramente esemplificativo, la sottoscritta, si debba accontentare di un incontro ravvicinato del terzo tipo con il proprio piumone.

    Guardo Ross, assumendo l'aria più innocente possibile.

    – Allora? Ci vieni?

    Alla vista della mia faccia a punto interrogativo, la mia amica, santa donna a sopportare i miei viaggi nel mondo della fantasia, sospira rassegnata e mi passa un volantino. Dal foglio leggermente rovinato il volto di un uomo mi fissa: ha i capelli arruffati e indossa un giubbotto di pelle, i suoi occhi sono nascosti da un paio di moderni occhiali da vista e le sue labbra sono incurvate in un sorriso malizioso. Okay, questo è un colpo basso: Ross mi conosce abbastanza bene da sapere che, se sarò fortunata, questo aitante ragazzo sarà il protagonista dei miei sogni proibiti stanotte; ma non per questo cederò di un millimetro.

    – Venerdì prossimo… – Rossella mi indica la data, scritta con un carattere tipografico raffinato – io odio lavorare il venerdì sera… – sospira in modo melodrammatico. – Ma la tua sola presenza potrebbe risollevare le sorti dell'intera serata.

    – Smettila di flirtare con me, non mi convinci.

    Guardo la sua espressione da cagnolino abbattuto e le faccio notare che non me la darà mai a bere, so benissimo che Ross adora il suo lavoro: si occupa di spettacolo e intrattenimento per un seguitissimo blog, recensisce incontri culturali ed eventi locali, nonché ristoranti, pasticcerie e ogni sorta di luogo di perdizione venga aperto in questa città. Il problema è che, nella sua innata perfidia, il suo hobby consiste nel cercare di trascinare me nel vortice di cene, aperitivi, brunch (qualsiasi cosa sia) e via di seguito; non che io sia contraria alle nostre uscite, una volta che la si conosce, la mia amica è adorabile… è che anche io ho una vita, ecco.

    – Daiiii!

    – Be’… Non saprei.

    I suoi occhi mi lanciano frecciatine di disappunto. – Fammi indovinare… Venerdì trasmettono in prima TV il nuovo episodio del DoctorWho e tu non puoi assolutamente perdertelo?

    Faccio del mio meglio per contare mentalmente fino a dieci, prima di lasciar trasparire la mia espressione oltraggiata, sono profondamente offesa: insomma, tutti dovrebbero sapere che il DoctorWho viene trasmesso in autunno, mentre ora siamo appena a marzo… ho un attacco di panico: mancano ancora sei mesi! Senza contare il fatto che mi ha ingiustamente accusata di preferire una serie televisiva alla compagnia della gente reale. È solo che venerdì la mia connessione internet dovrebbe essere riparata e sarò finalmente in grado di guardare Game of Thrones in streaming, portandomi in pari dopo i secoli passati a vivere da reclusa per evitare gli spoilers su Facebook, notiziari e Instagram. Sul serio: nelle ultime settimane lo sport preferito delle persone sembrava fosse lasciarsi andare alle teorie più strampalate sulla nuova stagione sui social network.

    La mia lista di scuse plausibili, non fantascientifiche e non ricavate da un telefilm si è esaurita mesi fa, non ho scampo… Lancio un'occhiata all'uomo ritratto nel volantino e sorrido maliziosa: talvolta l'essere in trappola non è una condizione così terribile.

    Cerco di apparire indifferente mentre confermo la mia presenza, anche se ogni tentativo di sobrietà scompare quando Ross mi abbraccia e ringrazia, con una voce di un'ottava superiore alla norma; okay, avrà pure una vita alla Sex and the City, ma di sicuro non regge i Cosmopolitan come CarrieBradshaw.

    L'indomani sono svegliata di soprassalto da un suono acuto e trillante; allungo la mano alla cieca, per spegnere quella maledetta sveglia, che ha deciso di suonare pure nei giorni festivi. Il trillo continua. Aprendo un occhio mi accorgo che il malefico apparecchio non è illuminato; ripensandoci è perfettamente ovvio: pur essendo uno strumento del male non poteva aver acquisito una volontà propria per tormentarmi anche la domenica; ma allora…

    Passo al setaccio l'intera stanza con gli occhi annebbiati e finalmente lo trovo: il secondo aggeggio del diavolo, il cellulare. Scendo dal letto e barcollo fino alla mensola su cui l'ho distrattamente lasciato ieri sera. Riesco ad evitare che mi scivoli inavvertitamente dalle mani e osservo

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