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Non c'è due senza noi
Non c'è due senza noi
Non c'è due senza noi
E-book69 pagine55 minuti

Non c'è due senza noi

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Info su questo ebook

Fanny è una semplice ragazza, che lavora in una piccola libreria in un piccolo paese, trascorre una vita normale, tra casa e lavoro, finché un giorno, qualcosa, o meglio, qualcuno, non cambia le cose...
LinguaItaliano
Data di uscita9 dic 2015
ISBN9788892527546
Non c'è due senza noi

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    Anteprima del libro

    Non c'è due senza noi - Francesca Calchetti

    Francesca Calchetti

    Non c'è due senza noi

    UUID: 2e506828-9e89-11e5-b0e1-119a1b5d0361

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write (http://write.streetlib.com)

    un prodotto di Simplicissimus Book Farm

    Indice dei contenuti

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Questo libro è dedicato a coloro che, senza saperlo,

    hanno collaborato alla sua creazione.

    Capitolo 1

         Andai al lavoro come tutte le mattine. Alle otto ero già dietro il bancone della libreria. Con il suo giacchetto beige e l’inconfondibile odore di sigaro, arrivò puntuale anche il signor Mario, alle otto e dieci in punto, a fare la sua solita passeggiatina tra gli scaffali e dopo poco più di mezz’ora, come ogni giorno, era già fuori. Dovevo ancora mettere a posto tutti i nuovi arrivi che erano negli scatoloni, che avevano scaricato la sera prima. Scartai il primo scatolone in cui, mi accorsi, c’erano libri per bambini. Nel secondo che aprii, c’erano libri di scienza e fantascienza e nel terzo e ultimo scatolone, di narrativa. Iniziai a catalogarli, quando squillò il cellulare, era Ted, non avevo proprio il tempo di rispondere, perché se fosse entrato il mio capo e avesse visto che ancora dovevo catalogare tutti quei libri mi avrebbe licenziato, dato che avrei dovuto farlo la sera prima. Quindi, col tasto rosso, attaccai. Mi concentrai a fatica sulla catalogazione dei nuovi libri, iniziai a impilarli negli scaffali. Era incredibile come i clienti riuscissero a mettere in disordine i volumi che prendevano da sfogliare. Quindi misi al loro posto anche i libri che erano stati spostati e dopo un oretta e mezzo avevo finito. Mandai un messaggio di scuse a Ted, spiegando il perché non avessi risposto e lui freddamente, come al solito mi rispose Tranquilla. Alzai gli occhi al cielo, rassegnata al fatto che non sarebbe mai riuscito a scrivere più di due parole in un sms e posai il cellulare sul bancone. Mentre controllavo gli ordini, sentii un lontano Buongiorno e automaticamente risposi buongiorno anche io, come era il mio dovere di commessa. Quella voce, però, aveva qualcosa di familiare, pensai. Allora alzai lo sguardo, per vedere a chi appartenesse e, con mia enorme sorpresa, davanti ai miei occhi c’era lui: Ray! Il mio cuore iniziò a battere così forte, da essere assordante. Erano sette mesi che non lo vedevo, più precisamente da quando l’avevo lasciato per la seconda volta. Ero stata così cattiva con lui che il mio senso di colpa era indescrivibile. Non riuscivo comunque a smettere di pensare a lui e a come era stato bello starci insieme. Mi mancava, nonostante ero stata io a lasciarlo e nonostante avessi una relazione con un altro uomo.

         Non riuscivo assolutamente a capire perché mi facesse quell’effetto. Si avvicinò al bancone. «Ciao Fanny» mi disse con un sorriso da perdere il fiato. «Ciao» risposi io timidamente, pervasa, non so se più dai sensi di colpa o dall’emozione. Non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia. «Come stai? È tanto che non ci vediamo»

    «Già, è vero» risposi imbarazzata.« Comunque non c’è male, grazie. Tu?»

    «Anche io sto bene, grazie»

         Era chiaro che anche lui si sentiva in difficoltà.

    «Sono venuto qui per sapere se avete un libro, perché esposto in vetrina non l’ho visto, dato che è uscito da meno di tre settimane, se l’aveste avuto, sarebbe stato lì, dico bene?» continuò. Mi feci dire il titolo e cominciai a cercarlo nel database del computer. Ero grata del fatto che potevo non guardarlo, perché la mia attenzione era sui titoli che scorrevano sul monitor del computer.

    «Avevi ragione! Non è disponibile qui in libreria, ma posso ordinartelo. Nel giro di due o tre giorni dovrebbe arrivare» dissi, finita la ricerca, senza alzare lo sguardo dallo schermo, ma cercando di abbozzare un mezzo sorriso. Speravo con tutto il cuore che mi dicesse di si, almeno avevo la certezza che, tra due o tre giorni l’avrei rivisto.

    «Si, certamente, ordinamelo, grazie» rispose quasi immediatamente. Dentro di me esultavo, ma fuori rimasi impassibile. Non dovevo far trasparire alcuna emozione, perché lui aveva la capacità di capire ogni mio pensiero. Mi appuntai l’ordine, mi salutò con una naturalezza quasi disarmante e uscì dal negozio. Lo seguii con lo sguardo e all’improvviso impallidii, quando mi accorsi che fuori lo aspettava una ragazza, a cui diede un bacio, appena uscito dalla libreria. Cominciai ad avvampare di calore, di rabbia, di gelosia. Non l’avevo mai visto baciare un’altra ragazza prima. Distolsi

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