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Il Vaso di Castor
Il Vaso di Castor
Il Vaso di Castor
E-book150 pagine1 ora

Il Vaso di Castor

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Info su questo ebook

In un epoca passata, in un mondo diverso ma sul nostro stesso piano terreno vivono tra noi gli abitanti del Secondo Mondo.
Il Vaso di Castor nasce nel 2003, messo da parte per 13 anni viene concluso nel gennaio 2016.
Un Fantasy semplice, magari come tanti, ma pieno di piccoli significati per chi lo ha scritto.
C.J. Seven
LinguaItaliano
EditoreC.j.
Data di uscita3 feb 2016
ISBN9788892550377
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    Anteprima del libro

    Il Vaso di Castor - C.j. Seven

    Cantina

    Austria Periferia di Graz,1769

    Il crepuscolo inondava la città già da qualche minuto formando veli di penombra sui visi dei quattro visitatori, non conoscevano il posto e si muovevano con prudenza tra le mura delle case che ormai avevano chiuso le imposte per la notte.

    Camminavano con circospezione ma con andamento tranquillo, quella notte l'avrebbero passata senza problemi, la sera prima avevano affrontato un branco di esseri dalla dubbia natura la cui provenienza però era a loro chiara,erano stati mandati da Kraviel,colui che li cercava senza tregua ormai da mesi senza però ottenere risultati,sapevano gestirsi bene,non mancavano ne di forza ne di astuzia e la componente Angelo che li accompagnava dava loro punti di vantaggio.

    Quindi per quella notte erano sicuri di non correre pericoli,erano giunti in un paesello al di fuori della periferia di Graz e il posto sembrava un angolo di paradiso in confronto al marciume dei sobborghi di Parigi dove erano stati in precedenza.

    I quattro componenti del bel gruppetto in questione era formato da una donna e due uomini più l'essere ancestrale,l'angelo. Ed erano Vampiri.

    Nyath l'ammaliatrice dai poteri illusionistici,Arus antico e potente vampiro,il cui temibile fratello era stato affrontato e ucciso da egli stesso poco tempo prima,Tiberius il controverso mangia carne e Gabriel l'angelo nero che li aiutava nella loro strada.

    Arus e Tiberius erano più avanti di qualche passo da Nyath e dall'angelo che discutevano di gerarchie angeliche.

    A:Pensi di arrivare fino alla fine con il tuo progetto? T:Ormai ho deciso… disse secco

    A:Ho anche notato che sei a buon punto!

    T:Trovi?

    A:Direi di sì...ormai è completamente soggiogata da te...

    T:Ricordati che la cosa è reciproca,con la sola differenza che io sò di esserne la causa perché ho forzato la mano.

    A:Sai cosa ne pensa Gabriel vero?

    T:Si ne abbiamo parlato giusto ieri,non è molto d'accordo ma in ogni caso non può mettere mano,solo dire cosa ne pensa...

    A:Effettivamente a parte il fatto che si getterebbe nelle fiamme per te cosa ci guadagni?

    T:il ricordo di ciò che ho perso qualche centinaio di anni fa....e poi mi piace!

    A:E' strano sentir parlare di piacere da un non morto che mangia carne viva per nutrirsi...

    T:Eppure è così,mi piace,e ora anche io piaccio a lei...

    I due vampiri parlavano del fatto che Tiberius stava,da ormai qualche giorno,mettendo in atto un patto di sangue,dominando la mente,a sua insaputa la rossa Nyath facendole bere il suo sangue in modo da tenerla legata a se per giungere ad un unione definitiva,un unione che solitamente i vampiri non sentono più il bisogno di avere avendo il morso come appagamento totale,il fatto è che al bel vampiro la Nyath piaceva,e aveva iniziato questo progetto un po' per noia e un po' perché la rossa Nyath inizialmente lo trattava con sufficienza, l'inizio del loro rapporto non era stato proprio amichevole e lui, abituato a trattare con pochi se non con nessuno aveva però visto dell'interesse verso di lei e non tollerava che la vampira fosse così scontante nei suoi confronti, così decise di iniziare il patto di sangue; la prima goccia non fu facile, dovette mettere tutto il suo potere per dominare la mente forte di Nyath, la seconda fu più semplice

    e da li vide che lo stato della vampira era già avanzato perché qualche notte prima durante un combattimento contro dei tirapiedi di Kravel uno di loro aveva letteralmente afferrato Tiberius per la gola immobilizzandolo completamente,lei dapprima aveva lanciato le sue frecce,poi vedendo che non erano sufficienti aveva afferrato la spada di Tiberius colpendo il nemico senza sosta anche dopo che lo aveva lasciato accanendosi contro il suo corpo inerme fino a ridurlo in polvere,i suoi compagni dovettero fermarla con la forza strappandole la spada di mano.

    Ora a Tiberius mancava l'ultimo scambio di sangue,sarebbe stato il terzo e definitivo.

    T:Penso che lo farò stanotte...

    Arus perse un passo recuperandolo subito riaffiaccandosi al compagno,si girò verso di lui con occhi socchiusi.

    A:Salti la cena?

    T:C'è tempo,non è molto che il sole è tramontato e l'inverno ha delle notti molto lunghe...

    A:Sembra che tu non veda l'ora...

    T:Forse...

    A:Direi che allora sarà meglio trovare un posto dove passare la giornata di domani,io andrò in giro con l'angioletto!

    T:Bell'idea.

    Si fermarono e girandosi verso i due compagni che in pochipassi li raggiunsero Arus disse

    A:Gabriel io e te dobbiamo finire un discorso in sospeso,ti và di farmi compagnia nella caccia stanotte?

    L'angelo alzò un sopracciglio in modo interrogativo,poi volse la sua attenzione verso Nyath e Tiberius vedendo i loro sguardi. Fece un sospiro tirando su gli occhi al cielo e scuotendo la testa.

    G:D'accordo..

    T:Tesoro ti và di trovare un posto dove passare la giornata di domani?

    N:Pensavo andassimo a caccia anche noi,comunque come vuoi!

    T:Ci andiamo dopo...

    Intanto si era avvicinato e aveva messo un braccio sulle spalle di lei e avvicinandosi verso il suo orecchio

    T:...così intanto loro parlano di burocrazia e altre noie...

    Le aveva spostato una ciocca di capelli dal collo

    T:...e noi cerchiamo un posto sicuro per tutti e quattro,va bene?

    Nyath stava sentendo all'interno del suo corpo un ondata di calore che le sembrava non aver mai sentito prima,le ricordava il desiderio di sangue quando non si nutre da più di una notte,ma il ricordo andava oltre,più indietro nel tempo,a quando era viva,a quando sentiva il calore del sole sulla pelle,l'odore del mare della sua terra d'origine,ai suoi amanti...No.

    Strinse gli occhi cancellando quei ricordi,ma la sensazione che aveva sentito era ancora lì,ed era Tiberius a procurargliela,perché?

    Effettivamente negli ultimi tempi sentiva che in lui poteva avere un cieca fiducia,aveva un istinto di protezione nei suoi confronti,e doveva avere continue conferme della sua presenza,eppure appena conosciuto lo avrebbe ucciso per la sua arroganza e spavalderia,per il suo fare da rozzo bifolco di campagna,poi aveva imparato a conoscerlo,e le era risultato simpatico lo considerava parte del suo branco,così come Arus e l'angelo che li seguiva,ma per lui era diverso,non capiva,ma non riusciva a porsi le domande giuste per arrivare ad una conclusione,e stranamente non le importava.

    Senza togliere il braccio dalle spalle di Nyath si volse verso i due compagni.

    T:Ci vediamo più tardi allora...sapete come trovarci.

    Gabriel fece un cenno di assenso.

    N:A più tardi.

    I quattro presero due direzioni diverse,Nyath e Tiberius salirono verso la collina dove avevano visto una casupola sicuramente abbandonata,mentre Gabriel e Arus si inoltrarono verso il centro del paese.

    N:Penso che possa andare bene,guarda,la porta dello scantinato...

    Disse lei indicando una porta aperta dove si intravedevano delle scale che portavano alla cantina.

    N:Credo che qua potremo stare tutti tranquilli per il giorno.

    Voltandosi verso Tiberius lo trovò seduto su un letto semi rovinato con le assi quasi marce polvere e ragnatele.

    N:Cosa stai facendo seduto su quel letto?

    La guardò fissa negli occhi,lei indietreggiò di un passo schiudendo leggermente le labbra guardandolo di rimando,lui tirò su una gamba sul letto appoggiandosi allo schienale lasciando l'altra gamba con il piede appoggiato al pavimento.

    N:Hai intenzione di dormire lì?

    Lui spalancò di più gli occhi e con un leggero sorriso fece gesto di sì con la testa.

    N:Non ti piacciono più le pietre e umidità,ti mancano lenzuola e cuscini?

    Disse lei ironica incrociando le braccia al petto.

    Lui sorrise ancora.

    N:Hey Tiberius hai perso la lingua...

    Con uno scatto che prese alla sprovvista persino lei se lo ritrovò davanti in un secondo,la trattenne per le spalle fissandola negli occhi.

    T:Ora sta ferma!

    Si morse un polso senza staccare lo sguardo dal suo e glie lo avvicinò alla bocca.

    T:Bevi!

    Lei bevve senza battere ciglio,fino a che lui non decise che poteva bastare,abbassò il braccio le ripulì il volto con una mano e sì allontanò tornando verso il letto,si rimise nella posizione di prima.

    T:Nyath!

    Lei come riscossa da uno stato di trance lo guardò,ma con occhi nuovi,lo vedeva come l'essere che completava se stessa.

    N: Dimmi ...

    T:Vieni qui...

    Disse lui allungando una mano nella sua direzione,mentre si avvicinava Tiberius sentiva una trepidazione incontrollabile,non aveva calcolato o forse lo sapeva ma non glie ne importava,che quello che sentiva lei lo sentiva anche lui,si alzò in piedi proprio di fronte a lei,le prese le mani e la sua faccia era ad un centimetro dalla sua.

    N:.. cosa c'è....

    T:Ti suonerebbe strano se ti dicessi baciami.

    N:Se me lo dici tu no...

    Lui sorrise,comprendendo che aveva raggiunto il suo obbiettivo,le mise una mano fra i capelli e si chinò lentamente fino a sfiorarle le labbra,poi la baciò profondamente,sentì il sapore del sangue che le aveva appena fatto bere,l'altra mano era scivolata dietro la schiena di lei e la stringeva,la girò verso quel letto impolverato e senza staccarsi da lei vi si sdraiarono sopra,era tanto tempo che non faceva più una cosa del genere...tanto?troppo!

    Una mano le accarezzava una guancia,poi il collo,la spalla,il braccio,la mano,la strinse e la sollevò sulla sua testa mentre con l'altra mano cominciò a spogliarla.

    Era lì,sotto di lui,completamente a sua disposizione,ed era.....si,era felice.

    Forse aveva combinato un guaio,ma non aveva nessuna intenzione di tornare indietro.

    Era ormai completamente nuda e lui guardò la pelle bianca come porcellana delle sue braccia e delle gambe scivolare sui suoi vestiti,come impaziente,lui era ancora semi vestito quando cominciarono,non smettevano di guardarsi negli occhi,lui si muoveva come se dovesse recuperare in una notte il tempo perso,e dentro di loro si stava svolgendo una delle battaglie più dure che avessero mai affrontato fino ad ora,e stavano perdendo.

    Quando lui si accasciò immobile su di lei,Nyath lo strinse per le spalle e lui le infilò le braccia sotto il collo accarezzandole lentamente i capelli.

    T:Quanto tempo...

    N:...com'è possibile che...

    Lui dapprima non si mosse poi alzò la testa dalla

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