Una comitiva di amici single

Di Mery Sorrenti

Il caso fa incontrare un gruppo di amici che, per la loro spontanea allegria, decidono di vedersi spesso; la compagnia, infatti, organizza numerosi viaggi, ed è movimentata da amori segreti, intrighi, delusioni e tante avventure tutte fantastiche che sembrano quasi irreali.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 6 set 2016
• ISBN: 9788892625136

Anteprima del libro

Maione

Capitolo 1

Ero circondata da amici che dopo esserci conosciuti in vari modi avevamo capito che la vita ci sorrideva di più quando, insieme, sostavamo in un parco o in un bar a raccontarci le nostre avventure. Tutto ci sembrava bello e i nostri pensieri varcavano quella soglia di spensieratezza che solo tra amici veri la si raggiunge.

Spesso, nelle ore libere, ognuno chiamava l’altro e le nostre mete erano piacevoli, a volte frivole, a volte interessanti e tutto questo contribuiva a farci brillare di quella luce che riscalda e che ti porta avanti nel cammino della vita.

Avevamo più o meno la stessa età ed eravamo tutti single, non per vocazione, ma perché ognuno aveva i suoi buoni motivi per restare da solo, perciò ogni occasione era buona per poterci rivedere e stare in compagnia visto che ognuno portava con sé quel brio di gaiezza, quello sprint di gioventù che ha un nome assoluto allegria.

Vivevamo spensierati, ognuno con le proprie idee, con tante aspettative tutte consone a far riflettere la propria luce sui sogni e sugli ideali che la nostra personalità ci imponeva. Mi chiamo Gabri, diminutivo di Gabriella, sono una ragazza appariscente e molto sveglia, arrivo sempre prima in tutto ciò che faccio e per questo motivo alcune persone invidiose si lamentano per la spigliata energia che porto in giro e per il mio modo socievole con cui so affrontare qualsiasi argomento.

Mi ritengo una ragazza che vuole, con la sua spontaneità, arrivare in alto per sfiorare l’ebbrezza della notorietà, infatti, appena mi fui laureata venni subito assunta in una ditta di abbigliamento intimo dove divenni capo reparto.

Gestivo in modo eccellente il mio lavoro e dopo pochi mesi diventai una grande manager internazionale.

Contattavo parecchie società estere sempre con pieno successo e di questo ne andavo molto fiera.

Mi divertivo tanto a sfoggiare quei completini intimi che mi calzavano a pennello, guardandomi nello specchio ammiravo la mia immagine riflessa e mi beavo della mia beltà.

Ero orgogliosa di essere così com’ero, consapevole, agivo con sicurezza ricevendo complimenti e lodi da tutti quelli che mi si avvicinavano.

Sovente mi dilettavo a chattare su Internet dove conobbi un giovane dai modi caldi e suadente. Fui subito colpita da quello che scriveva, dal suo modo di esprimere ciò che voleva dire con una semplicità sorprendente.

Molti appuntamenti serali al computer mi facevano venir voglia di sentirlo sempre senza mai stancarmi. Ero felice perché con lui potevo parlare di tutto, della giornata passata, del lavoro, delle mie piccole cose, delle mie grandi gioie della vita.

Aveva sempre la risposta giusta ed io ero al settimo cielo perché fino ad allora nessuno mi aveva capita quanto lui.

Si chiamava Oscar, un nome che prometteva bene, che sapeva di vero, che solo a pronunciarlo mi rendeva l’animo leggero. Mi sembrava di volare in sua compagnia senza paura di cadere come un deltaplano in volo.

Quel dialogo notturno, sia pure chattando, ogni giorno mi rendeva la vita più brillante perché le sue parole riuscivano a farmi vibrare di tutte quelle emozioni che un essere umano possa desiderare.

Immaginavo come poteva essere bello ascoltarlo da vicino, raccogliere sensazioni, farle mie e assaporare tutto quello che l’amore può dare nei momenti di intesa.

Gioivo solo al pensiero di poterlo accarezzare, di poter sfiorare le sue labbra, di potermi sdraiare al suo fianco ascoltando le mille canzoni dell’amore che si diffondono nell’universo quando il mistero racchiude nella sua grande maestosità momenti indimenticabili.

Passavo ore a fantasticare ma poi la realtà mi svegliava al suono di un campanello o al suono degli strilli dei bambini che giocavano nel prato vicino a casa mia.

Ero sempre stata una donna dinamica, dai mille impegni, così incominciai a riordinare le pratiche che ogni giorno impegnavano la mia vita quotidiana.

Il telefono squillò e la voce di una mia amica mi ricordò che l’indomani ci aspettava un viaggio nelle Maldive, vacanze maturate da mesi in compagnia di amici spensierati e allegri.

Questa prospettiva mi rese l’entusiasmo di viaggiare finalmente oltre casa mia.

Feci le valigie mettendo tutto ciò che una donna sola possa desiderare di più per apparire, per essere bella e sentirsi appagata nelle ore