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Luce Ancestrale
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E-book99 pagine1 ora

Luce Ancestrale

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Info su questo ebook

In undici abbiamo raccolto la sfida di scrivere una storia breve per un’antologia e tutto quello che abbiamo avuto su cui basarci era un’immagine di un salone con archi blu, con una stella nel soffitto a volta…ed un nome, i Segreti del Castello Drakon.

Sfortunatamente, l’antologia non esiste, perché l’editore ha chiuso, ma le storie vivono ancora, e se li cercherete attentamente, i segreti di questo castello misterioso saranno vostri.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita13 ott 2021
ISBN9781507166895
Luce Ancestrale

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    Anteprima del libro

    Luce Ancestrale - Elaina J. Davidson

    Nota dell’autrice

    In undici abbiamo raccolto la sfida di scrivere una storia breve per un’antologia e tutto quello che abbiamo avuto su cui basarci era un’immagine di un salone con archi blu, con una stella nel soffitto a volta...ed un nome, i Segreti del Castello Drakon.

    Sfortunatamente, l’antologia non esiste, perché l’editore ha chiuso, ma le storie vivono ancora, e se li cercherete attentamente, i segreti di questo castello misterioso saranno vostri.

    Questo è il mio contributo.

    Buona lettura!

    ––––––––

    Elaina

    2015

    Per la mia famiglia Thorstruck

    Prologo

    Siamo rimasti solo in cinque adesso. Siamo gli ultimi della nostra stirpe.

    Questo è l’ultimo racconto da Drakonis. Se questa storia venisse persa, se noi ci perdessimo, Drakonis cesserà di esistere anche nel ricordo.

    Abbiamo un’ultima opportunità per assicurarci che almeno la memoria sopravviva, e tutto dipende interamente da un’antica leggenda. La nostra fuga, ( o la trasmissione della memoria ), risiede nella convinzione che un racconto del passato è un concetto tangibile, che in qualche modo la leggenda una volta fosse basata sulla realtà.

    Cerchiamo Castello Drakon.

    È la nostra unica speranza. È il nostro ultimo atto.

    Se fallissimo, se non trovassimo niente, vi imploriamo, per favore ricordatevi di noi.

    Capitolo 1

    Fuoco nella Grotta

    ––––––––

    Le fiamme sono brillanti, perché qui è sicuro­; nessuna luce riesce a scappare da qui per rivelare la nostra presenza.

    Il fuoco è caldo, e ne siamo contenti; la maggior parte di noi è stata al freddo per troppo tempo, e adesso non riesce nemmeno a ricordare di essere mai stata al caldo.

    Scappammo dal fuoco, sì, dentro al ghiaccio, ma sembra come se quel calore fosse di una vita fa. Non riusciamo nemmeno a ricordarci uno stomaco pieno o l’ultima volta che abbiamo bevuto acqua fresca.

    Allungo le mie mani verso le fiamme e per un momento sembra che possa stringerle e tenerle accese dentro me. Sono stanca del freddo. Sono terribilmente stanca di scappare.

    È per quello che sono qui.

    Spero, adesso, con la fine imminente, che io possa smettere di scappare.

    Anche se forse ci illudiamo che sia rimasta qualche speranza, non sono sola a desiderarlo.

    Dall’altro lato del fuoco c’è Bastian; ha la testa piegata, capelli scuri e sporchi che gli oscurano la faccia. Siamo scappati insieme, ma ci siamo incontrati prima, una volta, durante le nostre vecchie vite.

    Di fianco a lui c’è Cole, anche lui coi capelli scuri, quasi addormentato per il fatto di non essere più abituato a quel senso di comfort e rilassamento. Sono fratelli, ma credo molto diversi, nonostante appaiano simili. Conosco meglio Cole; siamo scappati insieme sui tetti in quell’altra vita.

    So che ciò gli manca come manca a me.

    Accovacciata lontano da noi, dita bianche che stringono pezzi di paglia vecchia – quella su cui siamo seduti- c’è Halley, una ballerina di una città lontana ... almeno, questo è quello che dice. Nessuno di noi l’ha vista ballare. Sembra la più impaurita del nostro incontro; non si fida facilmente. Ci vorranno anni per rompere la sua sfiducia naturale.

    Qualcuno di noi ha fiducia in questi momenti, in realtà?

    Halley, in particolare, è un po’ spaventata. Il passato le grava pesantemente sulle spalle. È la più esotica tra tutti noi, con capelli ricci dorati, pelle color caramello e gli occhi più scuri che io abbia mai visto. Mi piace e penso anche a Cole, anche se in un modo diverso.

    E poi c’è Audri. Pallida e chiara e graziosa; lei sembra la ballerina tra noi. Nessuno ha mai sentito Audri parlare. Non sappiamo se non possa o se il silenzio sia una scelta che ha fatto o se sia stata obbligata nel passato. Fissa il fuoco senza paura. Come sempre, è mezza-ipnotizzata. Penso che mi senta guardarla, perchè alza il suo sguardo verde verso me e sorride. Voglio abbracciarla, perchè quel sorriso mi dice che abbiamo fatto la scelta giusta.

    Siamo scappati lontano, dal fuoco e dalla morte verso questo freddo terribile, aggrappati solo alla speranza, e qui, anche se per breve tempo, possiamo rimanere ad assaporare il calore di un fuoco accogliente. Questa piccola fiamma non ha il potere di distruggere.

    Un istante dopo mi chiedo quanto saremmo disposti a fare per mantenere inviolata questa tregua. È solo una tregua, in qualsiasi modo scegliessimo di prenderci in giro. Bastian ucciderebbe per questo, lo so; è il più vecchio ed è scappato per più a lungo ... e cerca di proteggere suo fratello Cole.

    Io? Lo spalleggerei e brandirei qualsiasi arma trovassi.

    Sono senza dubbio una stupida, ma sono stanca di fuggire.

    La grotta si trova in profondità sotto la superficie di questa pianura ghiacciata.

    Bastian ha trovato l’entrata tra le macerie sotto gli strapiombi che delimitano l’inizio delle colline. Al limite della sopravvivenza per mesi, abbiamo attinto alle nostre riserve per la disperazione, ed abbiamo strisciato giù dopo di lui. Abbiamo proseguito per ore, uno dietro all’altro, nella più totale oscurità, fino a che tremolii di luce ambrata rivelarono che non ci fossimo solo immaginati la convocazione o la direzione, che la fiducia non fosse malriposta.

    Siamo tutti abbelliti con ginocchia e stinchi graffiati, palmi delle mani lacerate ed unghie rotte, ma siamo anche così sporchi e malmessi che non riusciamo a distinguere le ferite vecchie da quelle nuove.

    Dopo un’ora di attesa, un’ora di caldo, ci chiediamo se la fiducia ci abbia guidato bene. Niente si muove tranne le fiamme, e non c’è nessun suono di attività ... benchè qualcuno abbia acceso questo fuoco.

    Bastian guarda verso di me, una domanda nei suoi occhi blu. Vorrei che vivessimo in un altra epoca, perchè vorrei mettere le mie mani sulle sue guancie e dirgli di non preoccuparsi. Io, dopo tutto, li ho guidati attraverso la pianura. Le mie parole ci hanno portati qui.

    Ah, vedo che vi siete scongelati in qualche modo.

    Un uomo arriva dall’ombra dietro Bastian e Cole-i fratelli scherzano tra di loro- i suoi movimenti sono lenti ed attenti. Noto che cerca di metterci a nostro agio. Ci mostra le mani vuote, un segno di pace.

    È vecchio, molto vecchio. Rugoso, quasi senza capelli, e quelli

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