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Cinque...in mezzo
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E-book155 pagine2 ore

Cinque...in mezzo

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Info su questo ebook

Il baricentro, il centro delle cinque persone che formano la sua frenetica famiglia, raccontato in forma di ricordi e qualche letterina lungo il percorso dei cinque anni di scuola elementare della secondogenita dell'autrice, schiacciata tra due sorelle ingombranti come il prosciutto nel panino e che si fa strada, in famiglia e nella vita, a forza di rocciosa determinazione.
Sul filo di una storia di una piccola persona, che non è una persona piccola, molte mamme e molti papà di famiglie multibimbi ritroveranno anche un po' i loro nei racconti di chi era, è e sarà il baricentro di questa famiglia, frenetica e affannata, ma tanto felice.
LinguaItaliano
Data di uscita27 mag 2017
ISBN9788826442693
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    Anteprima del libro

    Cinque...in mezzo - Giada Maramaldi

    mezzo.

    GLI ATTORI DI QUESTA STORIA

    I personaggi di famiglia:

    XX

    YY

    La CUCCIOLA GRANDE

    La cucciola piccola, ormai promossa a cucciola di mezzo

    La cucciola piccolissima, o microba

    Dan - dico quello che faccio e faccio quello che dico: l'autorevole insegnante di scuola primaria che fin dal primo giorno ci ha convinto tutti...della necessità di clonarla in diecimila esemplari per rifondare la scuola italiana. Occhio azzurro, caschetto nero, parlata forbita e penna pronta. E anche cuore grande e sorrisi generosi e gentili.

    Els: bionda e spigliata sorella di mezzo come te, godete di una naturale ed assoluta empatia reciproca che vi porta su strade vicine. I banchi, temo, proprio grazie all'empatia di cui sopra, sono piuttosto lontani, invece.

    Ciop: il determinatissimo ilMaestro del kung-fu della cucciola di mezzo, che adora e che l'adora: insegna una disciplina antica con rigore e determinazione, ma se poi bisogna combinare una pizza magari è meglio appaltare l'organizzazione a qualcuno di più preciso.

    Taat: vice-ufficiale più alto in grado della classe verde della scuola materna, gestisce con dolcezza ma grande rigore le piccole scaramucce di classe.

    Lux: la rocciosa maestra di roccia

    Liluz: incontenibile, vulcanica ed irresistibile amica della cucciola grande. Dopo il criceto Alberto, oggetto di attenzioni cucciole esagerate e non necessariamente gradite, e dopo insistenze pressanti possiede oggi anche la cagnolina Rasca.

    Simonbelle: la zia ganza, oggetto di adorazione incondizionata da parte delle cucciole di ogni grado e dimensione

    2012

    E OGGI... - mercoledì 12 settembre 2012

    Oggi invece non abbiamo tirato tardi per niente, siete comparse in anticipo sulle più ottimistiche tabelle di marcia, vestendovi con insolita cura e facendo colazione in tempi ragionevoli. Alle 7.35, con soli 55 minuti di anticipo sull'inizio delle operazioni scolastiche, avevate i denti puliti, la pancia piena e le scarpe ai piedi, e temo che il miracolo non si ripeterà che, forse, tra un anno solare. Avete ingannato l'attesa leggendo e giocando, e finalmente il portone della scuola si è aperto per accogliere i vecchi amici, bimbi abbronzati, allegri, alcuni più alti di una spanna rispetto soltanto a qualche mese fa. Avete ritrovato con emozionata gioia gli amici di sempre, e tu, cucciola grande, ti sei avviata al galoppo su per la familiare scala azzurra, ridendo e chiacchierando fitto fitto.

    Nel frattempo un'affollata schiera di fratelli di mezzo si distraeva a vicenda per stemperare l'ansia dell'attesa del loro primo giorno. All'orario stabilito, settantacinque zaini con le gambe e i loro centocinquanta genitori si sono avviati per la stessa scala azzurra di cui sopra, si sono assiepati in un atrio troppo piccolo per contenerli tutti e hanno ascoltato con il cuore in gola i nomi scanditi, neppure troppo chiaramente, da una fredda e non troppo comunicativa nuova preside. Le mie lacrime, pronte ormai da ore, si sono sciolte quando, alla chiamata del tuo nome di mezzo, ti sei avvicinata alla tua nuova, autorevole maestra (Dan - dico quello che faccio e faccio quello che dico) e sei stata abbracciata dagli amici vecchi e nuovi.

    Una volta in classe, la TUA classe, la nuova maestra ha poi chiesto a noi di scrivere, per voi e con voi, il nostro augurio su una scintillante stella gialla (che ogni raggio di questa stella ti porti gioia e la curiosità della scoperta, sempre) che sarà appesa in classe per tutto l'anno. Ti sei naturalmente accomodata al centro della scena (il baricentro della classe cade al millimetro sul tuo banco, in posizione strategicamente centrale), hai chiacchierato con la tua simpatica amicissima Els, da cui ho l'impressione che la maestra ti separerà non più tardi di domani. Nel resto della mattinata pare abbiate giocato a palla, fatto merenda, girato per tutta la scuola, giocato a rincorrervi in giardino, fatto visita alle classi dei fratelli più grandi, disegnato il vostro ritratto. In una giornata dalla logistica operativa, ma anche emotiva, molto complicata, tu mi hai invece mostrato come affrontare, con il sorriso e la curiosità dei tuoi quasi sei anni, l'inizio di un'avventura indimenticabile, e spero che il gioioso ricordo di questa giornata rimarrà nel tuo cuore per sempre.

    L'ACCOGLIENZA E LA CASTAGNA - giovedì 20 settembre 2012

    Le otto e trenta, nell'intorno di una qualsiasi scuola primaria, sono un momento piuttosto concitato. Nella scuola primaria delle cucciole, nello specifico, per ancora qualche giorno i bambini di prima vengono raccolti (si, proprio raccolti) dalle maestre nel grande e colorato atrio, mentre la fiumana delle classi seconde, terze, quarte e quinte si accalca sciamando rumorosa su per le scale azzurre.

    In questi pochi giorni di scuola la cucciola di mezzo, oltre ad aver più volte seraficamente osservato che in classe prima non si lavora ma si collegano in continuazione puntini senza fine e non si impara a scrivere niente, e nemmeno a leggere e a contare, si è però dedicata con perizia all'intreccio delle relazioni sociali. Relazioni nelle quali, loro malgrado, i due bambini non udenti della classe sono risultati i suoi preferiti. Così nel salire le poche scale che portano all'atrio di raccolta, lei e Yuri, uno dei suoi nuovi compagni che non sente, si parlano senza parlare, senza LIS, la lingua Italiana dei Segni, ma solo con i sorrisi e con una castagna. Una castagna matta, che esce svelta dalla tasca tinta del grembiule cucciolo e viene offerta con gioia ad una mano che parla. XX ne ha approfittato per presentarsi alla mamma di Yuri, una mamma dal volto dolce e triste che le spiega con le lacrime agli occhi che il suo bambino ha dovuto lasciare tutti i suoi amici perché vicino a casa non c'era una scuola così. Così dove una maestra dedicata lavora con chi non sente e traduce per loro le parole dell'insegnante. Ma anche così, dove anche una castagna matta può essere accogliente.

    DA OGGI NE SERVONO DUE - lunedì 24 settembre 2012

    Ne servono due, di mani, da oggi, per fare segno di quanti anni hai (sempre che tu sia impossibilitata a dirlo con le parole, che restano comunque il tuo strumento di comunicazione preferito). Sei anni di curiosità attenta e giocosa che ti hanno portato oggi a passare la gran parte della tua giornata in una altrettanto giocosa (fin troppo, penso talvolta) prima elementare. Dove avevi scelto i pochi amici con cui hai legato per invitarli alla tua complicatissima festa, e non si sa come la maestra pare abbia distribuito i colorati bigliettini a tutti i tuoi venticinque compagni. Così ricevo incessantemente messaggi frizzanti da sconosciute, ciao, sono la mamma di M, M sarà felice di venire alla festa. È così per M, C, P eccetera. Questa distribuzione incontrollata riflette in realtà come uno specchio la tua sociale spigliatezza, che ti fa raccontare circa di tutto a circa tutti.

    Buon sesto compleanno, cucciola di mezzo!

    ERAN TRECENTO, ERAN GIOVANI E FORTI - domenica, 30 settembre 2012

    O almeno sembravano, trecento. Erano i bambini invitati alla festa della cucciola di mezzo, la cui spiccata socialità, accanto alla collaborazione diligente delle sue insegnanti che hanno distribuito gli inviti a pioggia, hanno contribuito ad innalzarne il numero oltre una possibile ragionevole gestione.

    Nonostante gli inviti siano stati distribuiti a pioggia, poi, la pioggia, quella vera, grazie al cielo (è proprio il caso di dirlo!) a dispetto delle più catastrofiche previsioni che si sono susseguite nel corso della settimana ha lasciato a Milano un pomeriggio di tregua, permettendo così il corretto svolgimento di una affollata, ma riuscita, caccia al tesoro.

    Dunque l'impressione era che trecento giovani e forti seienni più o meno conosciuti (più meno che più, grazie alla prima elementare iniziata soltanto da un paio di settimane) con baffi variopinti a segnare l'appartenenza all'una, all'altra o all'altra squadra di pirati cercatori, corressero a perdifiato per tutto il parco alla ricerca di indizi, tracce e nel tentativo di superare prove difficoltose al cospetto del capo caccia, un severo YY che tentava in ogni modo di far vincere il banco.

    Probabilmente il numero finale dei partecipanti si é aggirato attorno alla quarantina, e come tutte le feste alla presenza di YY si è conclusa con un guizzante spendidYY che scappa rincorso da quaranta nani urlanti che cercano di prenderlo. Per fare che cosa, poi, non si sa.

    LE CALDARROSTE - lunedì 8 ottobre 2012

    Bimbeee! Avete voglia di mangiare le caldarroste?

    SIIIIIII!

    Mmhh, buone. Allora, visto che le castagne le mangiamo oggi per la prima volta quest'anno, possiamo esprimere un desiderio.

    Ok.

    ...

    Mamma, che desiderio hai espresso?

    Che siate felici, sempre. E tu?

    Di non mettere più il muso e sorridere di più.

    WOW, che desiderio, davvero bello. Mi piace molto.

    Anche il tuo desiderio era bello.

    Io invece ho ESPRITO di avere una famiglia di foche.

    'NOTTE - venerdì 12 ottobre 2012

    Ok, bimbe, allora buonanotte. Vi ho rimboccato, scaldato i piedi, dato tutti gli orsi che volevate, ora è proprio ora di dormire. Vi voglio bene, buonanotte.

    'Notte. Ah, mamma: non lasciare accesa nessuna luce in corridoio, che mi hai spiegato che poi c'è la melina della luce che non ci fa dormire.

    La melatonina nella speciale interpretazione della cucciola di mezzo.

    E DICONO (SCRIVONO) A LUI - venerdì 2 novembre 2012

    In un due novembre insolitamente caldo e soleggiato (la celebre estate di San Martino in anticipo?) XX e la nonna MM decidono di rendere omaggio, nel loro modo un po' sgarrupato, al nonno Giorgio, oggetto di ricordo e curiosità mai sopite da parte delle cucciole, che di lui hanno ereditato vari aspetti di una carattere forte e divertente e che chiedono di lui sempre più spesso.

    Ebbene, visto che tra le 'stranezze' del nonno Giorgio c'è anche quella di non dimorare in un cimitero bensì di aver avuto le proprie ceneri sparse nell'aria, dal suo aereo, sopra gran parte della Brianza e delle Prealpi lombarde, esiste un luogo, un minuscolo accesso ad un piccolo, pacifico lago sopra il quale lui volava spesso, che XX e MM hanno accuratamente scelto come luogo del ricordo. Un pontile, la casetta delle canoe, le canne nel lago, una spiaggetta, le papere che accorrono. E tre cucciole che cercano di capire, si entusiasmano con lucertole, coccinelle e papere, spargono i fiori nel lago, dicono ciao nonno e poi cominciano a scrivere messaggi su piccoli cuoricini di carta bianchi accuratamente preparati e ritagliati in precedenza con la nonna MM. I cuori sono in realtà appiccicati uno all'altro e le cucciole li usano come pagine per scrivere i loro libretti, che il nonno leggerà dal lago, dal cielo o da dove si trova (ma li leggerà, sicuro).

    CIAO SONO LA CUCCIOLA DI MEZZO IO

    altro cuore

    TI VOLEVO VEDERE

    altro cuore

    DA VIVO

    È stato il più bel ricordo che XX e MM ricordino.

    CHI HA FATTO CHE COSA, UN ELENCO AGGIORNATO - martedì 20 novembre 2012

    Conosco una cucciola che...

    per chiudere l'acqua della vasca da bagno, ormai pronta, ci è cascata dentro di testa tutta vestita (cucciola di mezzo)

    è salita su un albero altissimo con la sua sorella grande, ma poi non sapeva più scendere ed è rimasta appesa in quota un sacco di tempo (cucciola di mezzo)

    nelle prime settimane di scuola materna si è nascosta in giardino con due suoi compari mentre tutti erano rientrati e le maestre, sull'orlo dell'infarto, non li trovavano più (microba)

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