D'agosto. Il mare calmo dell'oblio
()
Info su questo ebook
Correlato a D'agosto. Il mare calmo dell'oblio
Ebook correlati
Ho attraversato la valle solitaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNapoli miliardaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl romanzo del liceo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli anni fragili Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuanto t'amo quanto t'amo non lo sai Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMomenti a confronto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl graffio del passato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHa ballato una sola estate Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLo sciopero dei bambini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniElemental - Il Risveglio della Quintessenza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIn silenzio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCara speranza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCuore agro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn fantasma a merenda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria di musica & amicizia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGorfan Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCinquanta e cinquanta: Storia di un'amicizia, di come mi sono perduto e ritrovato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA scopare si comincia dall'alto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDall'altro lato dei sogni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAll’ombra dell’oleandro rosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIncommensurabile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMichela ci aiuti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpecie meno note di sirene Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa stirpe dei Wass Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl lupo della notte. Storia di un segreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn'estate tra i numeri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSotto la cenere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCon le valigie sempre in mano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCento passi oltre la luna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVertigine vermiglia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa generale per voi
Tutti i racconti, le poesie e «Gordon Pym» Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutto Sherlock Holmes Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Le affinità elettive Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Ulisse Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutti i romanzi e i racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Faust Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlla ricerca del tempo perduto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L'idiota Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I promessi sposi Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La mia vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI demoni Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La tomba e altri racconti dell'incubo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il ritorno di Sherlock Holmes Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiabe della Sardegna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBiografia di Giuseppe Garibaldi Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Le undicimila verghe. Il manifesto dell'erotismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa luna e i falò Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le fiabe Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Madame Bovary e Tre racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tradizioni di famiglia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLotta fra titani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa metamorfosi e tutti i racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Divina Commedia: edizione annotata Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Liberati della brava bambina: Otto storie per fiorire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiallo siciliano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConfessioni di un prof Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i romanzi, le novelle e il teatro Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il maestro e Margherita Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Racconti dell'età del jazz Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su D'agosto. Il mare calmo dell'oblio
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
D'agosto. Il mare calmo dell'oblio - Bruno Stevenin
Indice
PRESENTAZIONE
TAZA DE CAFE(L’EMIGRATO)
LA VENDEMMIATRICE
UN INCONTRO INATTESO
LA DONNA CON LA VESTE GIALLA
IL SINDACO DI CAMPAGNA
LA CITTÀ DEL LUSSO
OLTRE L’OBLIO(EPILOGO)
BRUNO STEVENIN
D’agosto
Il mare calmo dell’oblio
Youcanprint
I fatti e i personaggi narrati e rappresentati nella presente opera sono il frutto dell’immaginazione e della libera espressione dell’autore. Eventuali riferimenti a fatti, persone, luoghi o cose sono da ritenersi puramente casuali.
Titolo | D'agosto. Il mare calmo dell'oblio
Autore | Bruno Stevenin
ISBN | 978-88-31646-75-8
Prima edizione digitale: 2019
© Tutti i diritti riservati all’Autore
Youcanprint Self-Publishing
Via Marco Biagi, 6 - 73100 - Lecce
info@youcanprint.it
www.youcanprint.it
Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.
Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.
PRESENTAZIONE
I
personaggi principali delle storie narrate vivono la loro condizione di cinquantenni negli anni ottanta del secolo scorso. Essi si ritrovano, loro malgrado, a rivivere nei ricordi vicende che il tempo sembrava aver cancellato per sempre. Così, come in un gioco di specchi, il passato e il presente si rincorrono fino a confondersi e a rinserrarsi, dando vita a uno straordinario rimpallo fra tratti di un remoto passato e momenti del vivere presente.
Ricordi di un passato troppo distante che si credevano perduti, perché soffocati dal tempo, di colpo affiorano nelle menti dei protagonisti sbalzandoli nelle secche di tempi lontanissimi. Essi fanno fatica ad addentrarsi in una dimensione del tempo così distante da apparire estranea, finché l’intreccio delle vicende della loro attualità non stimolerà il richiamo della memoria proiettandoli in un passato che forse non è mai divenuto tale.
TAZA DE CAFE(L’EMIGRATO)
A
l suono della campanella non c’era chi non notasse quel ragazzino dai capelli biondi e riccioluti e dalla faccia pallida che tutte le mattine si affannava a raggiungere la classe. Remo – così si chiamava – giunto al suo posto dopo aver corso lungo il corridoio con la cartella celeste a tracolla, si affrettava a sistemare il cappotto all’appendi panni e la cartella nel sottobanco. Aveva un modo di fare goffo e impacciato, dovuto anche alla sua corporatura grassoccia. Senza perdere tempo, poi, sfilava dalla borsa il quaderno di bella e il libro di testo, attento a completare le operazioni prima che i compagni facessero ingresso in classe. Aspettava l’arrivo della maestra in silenzio, tronfio e ben assicurato alla seggiola, come una roccia saldamente radicata nella sabbia. Così tutti i giorni, per l’intero anno scolastico.
Intanto, nell’attesa che arrivasse la maestra, c’era chi mostrava le scarpe nuove, chi il quaderno di bella appena acquistato, mentre i più vivaci si agitavano urlando commenti sullo sceneggiato della sera prima o sulla partita di calcio al campetto comunale, dando vita al solito vociare colorito e allegro che precede l’inizio delle lezioni.
Una volta l’insegnante gli chiese conto di quelle corse affannose e inutili verso l’aula. Remo non fu capace di rispondere. Ma ci rimase
male, tanto che i suoi genitori si videro costretti a riferire al direttore del malessere e dello strano comportamento tenuto a casa dal figlio. In quei giorni, infatti, non solo se ne stava in silenzio, ma stentava a mangiare, e al mattino, appena sveglio, lamentava mal di pancia o dolore al piede. Il direttore e la maestra pensarono di far fronte al malumore del ragazzo esortandolo a realizzare un disegno a tema che, considerata la sua bravura, sarebbe stato - gli assicurarono - il disegno di copertina del prossimo numero del giornalino dell’istituto. La promessa funzionò.
La scuola d’inverno era fredda: il riscaldamento, nell’unica aula riservata ai più piccoli, era insufficiente, mentre mancava del tutto nelle altre classi. L’arredo era scarso e spesso si rimediava alle sedie rotte con ceppi di legno d’ulivo o di quercia che qualche genitore boscaiolo o contadino offriva alla scuola.
Remo era bravo, ma non il migliore.
Il primo della classe era Tommaso, detto Trattore per via della passione morbosa che nutriva per i trattori e per il desiderio smodato di averne uno: un ragazzone che veniva dalla campagna, figlio di contadini che vivevano di qualche sussidio e del lavoro nei campi come braccianti, o coltivando il pezzo di terra - poco più che un fazzoletto - di proprietà. Suo padre era burbero, ma di animo buono. La madre era poco più che una ragazza, pur apparendo - a causa delle lunghe giornate di lavoro nei campi sotto il sole cocente e per la faticosissima raccolta delle olive d’inverno - come una donna di età già avanzata.
Nel giorno della recita di fine anno, la maestra chiamò da parte Tommaso e gli comunicò - con un sorriso sincero e col tono garbato che le era consueto - che il Comune aveva deciso di premiare il miglior allievo della scuola con un attestato e un piccolo premio in denaro.
«Il premio spetta a te! Ti sarà consegnato nella sala grande del municipio, alla presenza del sindaco. Bravo, sono davvero fiera di te», riferì la maestra, congratulandosi.
Al ritorno in classe, la maestra Livia - una donna bruttina, sui sessant’anni e senza marito, colta, già curva, severa ma al tempo stesso giusta nei giudizi - comunicò agli scolari, col consueto e mal celato orgoglio d'insegnante, che Tommaso avrebbe ricevuto il premio di alunno più meritevole dell’istituto nel corso della cerimonia di chiusura dell’anno scolastico.
Il ragazzo biondo e riccioluto non la prese bene. A casa, tuttavia, questa volta non fece sceneggiate; ma soltanto perché mancavano due