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Come coriandoli: Racconti senza logica
Come coriandoli: Racconti senza logica
Come coriandoli: Racconti senza logica
E-book33 pagine22 minuti

Come coriandoli: Racconti senza logica

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Info su questo ebook

Sei racconti senza logica, ma con tanti gattini, un maiale e qualche emozione fuori moda.

LinguaItaliano
Data di uscita13 feb 2018
ISBN9781370197750
Come coriandoli: Racconti senza logica
Autore

Serena Cappelli

Chemical romances

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    Anteprima del libro

    Come coriandoli - Serena Cappelli

    Come coriandoli

    Racconti senza logica

    Serena Cappelli

    Copyright - 2018 Serena Cappelli

    Tutti i diritti riservati

    sallyontheroof@gmail.com

    A chi sbaglia e ci riprova

    Sommario

    Avvertenze

    1. L’aspic

    2. Mi oppongo, Vostro Onore!

    3. e/o

    4. Relatività

    5. La prossima volta

    6. Biagio n.45

    Avvertenze

    I primi cinque racconti sono apparsi nell’antologia La percezione equivoca. Il sesto è una bonus track.

    1. L’aspic

    «Mi racconti come è andata».

    Come è andata? Ho sbroccato, tutto lì. Guardo il dottore; apprezzo davvero lo sforzo che sta facendo per riportarmi sulla retta via – quello dello strizzacervelli non deve essere un mestiere facile –, ma non posso impedirmi di pensare che sia comunque tutto inutile. Io ormai ho deciso.

    «Eravamo a questa cena al nostro circolo» attacco, più che altro perché mi sembra maleducato non rispondere. «Una specie di Rotary per emozioni e sentimenti. Io ero lì, seduto tra la l’Ansia e la Timidezza, che – ne converrà – non sono le commensali più desiderabili. Ero perso nei miei pensieri; mi sentivo fuori posto, come al solito. Non a disagio, quello no. Distaccato, ecco, con quell’aria blasée che mi porto dietro da un po’ di tempo e che non fa certo aumentare la mia popolarità. La Rabbia, di fronte a me, stava raccontando una delle sue ultime esperienze, una storia banale di treni in ritardo e pendolari che litigano, e io ho cominciato a pensare alle mie, di esperienze recenti. E sa una cosa? Non ne avevo. O meglio, qualcuna sì, ma giusto un paio e non proprio dell’ultima ora. E la realtà, quella che forse non avevo voluto vedere fino a quel momento, mi è comparsa all’improvviso davanti agli occhi, nuda e spietata: io, il Rammarico, ero diventato inattuale. Sono diventato inattuale. Stantio. Ammuffito. Sono come l’Imbarazzo: un sentimento d’altri tempi, una zavorra di cui la società di oggi

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