Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Le regole del tempo
Le regole del tempo
Le regole del tempo
E-book93 pagine1 ora

Le regole del tempo

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Il racconto narra le vicende del protagonista tra sentimenti e rimpianti per un tempo che è passato senza dare l’occasione di trovare un equilibrio, forse salvifico. Un percorso in parallelo tra la vita reale, fatta di scuola, lavoro, figli, e il mondo dei ricordi, dei desideri scaduti. La storia si intreccia in riflessioni sui giovani di ieri e di oggi, attraverso i moti giovanili prima, le ideologie politiche, e un’omologazione borghese poi. Riflessioni estese come flusso di coscienza, dove la memoria si trasforma e traccia spazi unici, consolatori, e dove ogni pensiero può condurre, anche contemporaneamente, in molteplici direzioni.
LinguaItaliano
Data di uscita16 feb 2018
ISBN9788827806142
Le regole del tempo

Correlato a Le regole del tempo

Ebook correlati

Narrativa generale per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Le regole del tempo

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Le regole del tempo - Romolo Truglia

    INDICE

    PARTE PRIMA

    Quartine.

    Capitolo Primo

    Capitolo Secondo

    PARTE SECONDA

    Lettera da S. Rocco

    Capitolo Terzo

    Capitolo Quarto

    Romolo Truglia

    LE REGOLE DEL TEMPO

    Youcanprint Self-Publishing

    Titolo | Le regole del tempo

    Autore | Romolo Truglia

    ISBN | 9788827806142

    Prima edizione digitale: 2017

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Ma che importanza poteva avere: tra l’odore di legno e di cantina emanato dal vecchio cinema e quello dei pop corn comprati all’entrata, tra sedili scricchiolanti e pubblico vociante, finalmente l’aveva accanto.

    LE REGOLE DEL TEMPO

    Lasciami entrare nel tuo sogno,

    Dipanar la storia illuminata all’ultimo bagliore.

    Non più inganni ed illusioni a cagionar stupore,

    Del tempo ormai intravedi il limitar del segno.

    Calata è già la sera sul vespro del distante aprile,

    Dischiusa era la bocca tremante ed impaziente,

    Guardava indifferente l’antica via tiepida e silente,

    Meravigliosa alba di promesse nel sospirar sottile.

    Bruciata è sì la vita d’ardenti amori e pentimenti,

    Eppure fioca luce ancora la rischiara di contorni,

    Attimi dispersi volti disperati d’impossibili ritorni.

    Ma quel che il tempo cela, a chi importa se di gioie o patimenti?

    Se l’attimo fuggito è solo mio per sempre,

    Se l’abbandono è il solo frutto amaro che ti ho dato,

    Se quel che sol ti resta è ciò che non è stato,

    Trasforma piombo in oro e lo sarà per sempre!

    r.t.

    Attimo.

    Un giorno tra centomila lune

    Neanche un atomo ricorderà il fugace lampo

    Ma passeranno ancora giovani ragazze brune

    Occhi indifferenti brilleranno al loro tempo.

    C’era un bellissimo sole nell’ora del mattino

    Nelle strade profumo di una giovinezza nuova

    Ogni angolo ogni incrocio ad indicar cammino

    Fresca primavera, eterna, che sempre si rinnova.

    Del passaggio rabbuiato nel pensiero

    Una sagoma d’acciaio la mente percepisce

    Rotaie immaginarie stridono di vero

    Apron le porte al mondo su ciò che non perisce.

    Della luminosa fronte delicato sfiori gli anni

    E tutto ciò che il cuore ha dato batte ancora

    Per altri che mai sapranno degli affanni

    E tutto ciò che vita è stata torna, allora.

    r.t.

    Oltrepasso

    PARTE PRIMA

    I

    C’è un giorno che ci siamo perduti, come smarrire un anello in un prato e c'era tutto un programma futuro che non abbiamo avverato

    Col tempo aveva compreso che le cose veramente importanti e necessarie della vita potevano essere elencate utilizzando le dita di una sola mano.

    Speranze e desideri si erano ridotti all’essenziale lasciando l’animo tranquillo, la mente libera da frustrazioni, delusioni, rimpianti – scorie di moti illusori, scarti di sentimenti inutili e dannosi.

    Circoscritta la smania di possedere, la paura di perdere quel che si ha, si era finalmente affrancata dalle comuni costrizioni, dai falsi problemi. C’era voluto tempo per capire – ma un giorno era giovane.

    Ora sapeva quali fossero le cose che contavano per davvero cui mai avrebbe rinunciato – recarsi nella sua casa rifugio era una di quelle, e, nell’elenco delle priorità, la conta non sarebbe andata oltre il secondo dito.

    Di solito ci andava appena uscita dal lavoro, autobus, metro, autobus e infine casa. Si trattava di compiere semplici attività: annaffiare le piante, controllare la posta, verificare che tutto fosse in ordine, ma lei sapeva che era solo un pretesto per stare lì, la vera ragione era un’altra e si trovava altrove. Stare in quel posto rendeva il suo animo sereno – luogo di pensieri insoliti, dove poteva ancora incontrare i suoi sogni.

    Non voleva assolutamente perdere quella piccola dose di esclusività, quel minimo diversivo dalle abitudini quotidiane, dai doveri familiari.

    Per fortuna l’abitazione dove viveva era distante solo poche centinaia di metri, in poco tempo poteva rincasare e rientrare rapidamente nel suo ruolo con modi e tempi che il destino le aveva assegnato. Quella casa però rappresentava altro – sarebbe potuta essere la loro casa, ma non andò così. Per anni aveva atteso inutilmente suonare il campanello della porta, fino a quando si accorse che la giovinezza stava passando e la loro storia era solo un ricordo lontano. Capì che era arrivato il momento di archiviare una stagione di vita desolatamente appassita – decise di dare nuovo corso alla sua esistenza, scrollarsi le pigre abitudini, cercare un modo radicale per scacciare per sempre i fantasmi del passato.

    Fece tutto ciò che si fa di solito in questi casi: guardare il mondo con occhi diversi, riconoscere tra le tante persone che scorrono nella nostra vita quella giusta, quella possibilmente di cui innamorarsi, o per lo meno a cui voler bene, progettare insieme il domani, costruirsi una famiglia – quest’ultimo fu il suo caso.

    Questi ricordi, vecchi di oltre trent’anni, le stavano facendo dimenticare il motivo per cui quel giorno si trovava lì. Succedeva che sempre più spesso quel suo rifugio fosse frequentato anche dalle figlie, attratte, seppure per motivi diversi, da quelle mura. Per questo aveva deciso di eliminare, o almeno custodire in modo meno accessibile ad altri, tutte le testimonianze che ricordavano quel legame di gioventù. Non c’era più nulla da spiegare, da giustificare – nessuno avrebbe capito. Il materiale, composto da fotografie, piccoli oggetti e da pagine autografe, testimoni degli altalenanti stati d’animo vissuti all’epoca, si trovava riposto nei cassetti di un comodino della loro camera da letto che tuttora arredava quella stanza. L’iniziale risolutezza nel volersi sbarazzare del materiale svanì con il riemergere disordinato di visi, situazioni, posti, che stavano riprendendo nitidezza.

    In particolare la foto di un ragazzetto, conservata in una piccola cornice di legno, la commuoveva ancora – immaginava come gli anni ne avessero cambiato i lineamenti, come l'ingenua espressione avesse lasciato il posto alle rughe della vita.

    Cambiò programma – decise di dare ordine ai testimoni con il presentimento che forse qualcuno

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1