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La lady dello scandalo
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E-book140 pagine1 ora

La lady dello scandalo

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Info su questo ebook

Lady Sybil Anson pensava di avere tutto. Persino l'anima gemella, sebbene la nobiltà londinese fosse solita sposarsi per mera convenienza. Ma la notte prima della cerimonia per ufficializzare il loro fidanzamento, l'amore della sua vita è svanito nel nulla, senza lasciarle altro che uno scarno biglietto scarabocchiato in tutta fretta. Come se un cuore spezzato non fosse sufficiente, i giornali scandalistici hanno infierito su di lei, peggiorando la situazione con assurde insinuazioni sul motivo della scomparsa del Visconte di Galway. Adesso, più di un anno dopo, Gideon ha fatto inaspettatamente ritorno... e Sybil pretende delle risposte.

Molti, molti anni fa, Gideon Lyndon ha commesso un grave errore. Un errore a cui ha trascorso la maggior parte della sua vita adulta a cercare di porre rimedio. Nonstante i progressi compiuti, i sacrifici richiesti sono stati enormi e assai dannosi. Sul punto di risolvere finalmente la questione, Lord Galway si ritrova però a dover fronteggiare la sfida più difficile di tutte: riconquistare la donna che ha amato sin dal loro primo incontro. Ma dopo più di un anno di silenzio, convincere la sua testarda dolce metà a riprenderlo con sé non sarà affatto semplice. Specialmente perché non può rivelarle la ragione della sua sparizione. Non se vuole tenerla al sicuro.

LinguaItaliano
Data di uscita4 nov 2018
ISBN9781547539321
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    Anteprima del libro

    La lady dello scandalo - Christina McKnight

    Ai miei lettori:

    Non permettete mai a un piccolo scandalo di offuscare il vostro splendore!

    RINGRAZIAMENTI

    Un enorme grazie va alle mie colleghe autrici Erica Monroe, Ava Stone, Amanda Mariel, Dawn Brower e Deb Marlowe. Insieme abbiamo creato un'antologia incredibile – quella all'interno della quale La lady dello scandalo è stato pubblicato per la prima volta – e non riesco immaginare un gruppo di donne da poter chiamare amiche migliore di loro.

    Ci sono davvero tante persone che supportano la mia passione per la scrittura. Ecco alcune di quelle che sono così fortunata da avere sempre al mio fianco: Marc McGuire, Lauren Stewart, Erica Monroe, Amanda Mariel, Debbie Haston, Angie Stanton, Theresa Baer, Ava Stone, Roxanne Stellmacher, Laura Cummings, Dawn Borbon, Suzi Parker, Jennifer Vella, Brandi Johnson e Latisha Kahn. Grazie a tutti voi per avermi accettata così come sono.

    Un ringraziamento molto speciale va alla mia editor, Chelle Olson, letteralmente ossessionata dai dettagli e professionale al di sopra delle mie aspettative. Se vi interessa collaborare con lei, potete contattarla tramite email all'indirizzo literallyaddictedtodetail@yahoo.com

    Grazie anche alla mia correttrice di bozze, Anja, per essersi imbarcata con me nell'ennesima avventura.

    Il merito per la veste grafica di questo volume è invece di Sweet 'N Spicy Designs.

    Infine, grazie a te, lettore, per aver scelto di supportare quest'autrice indipendente.

    PROLOGO

    Dopo quasi un anno di corteggiamento, io, Lady X, sono piuttosto fiduciosa di poter annunciare il fidanzamento del Visconte Galway di Barrow Burn, in Northumberland, con Lady Sybil Anson, di recente da Londra, in precedenza da Parigi, in Francia, sorella del da poco titolato Ottavo Conte di Lichfield. Come forse i miei cari lettori rammentano, Lady Sybil è nuova in città, avendo trascorso la propria infanzia nella capitale dell'amore. Colei che scrive non può far altro che immaginare la fatale attrazione scoccata tra lo stoico e riservato Lord Galway, e la giovane e scalmanata straniera, Lady Sybil. Sono certa che la buona società londinese ne converrà con me; sia l'uno che l'altra hanno alle spalle un sordido passato.

    ~ LADY X, 10 Febbraio 1815

    ––––––––

    Londra, Inghilterra

    Febbraio 1815

    Lady Sybil Anson si accovacciò ancora più in basso, finché il suo fondoschiena rotondo quasi non toccò le ruvide assi di legno del pavimento della carrozza, il gomito appoggiato precariamente vicino a un pezzo di metallo ricoperto di grasso. Il tremolio costante dello sgangherato mezzo di trasporto, che avanzava senza fretta tra le affollate strade di Londra, era abbastanza intenso da allentare le spille che assicuravano le sue lunghe trecce in un'acconciatura altrimenti impeccabile, e da inviarle stilettate di dolore lancinante lungo la schiena e verso l'alto, fino a raggiungere il collo. Di certo, una fanciulla dell'aristocrazia dai modi appropriati non sarebbe mai ricorsa all'inganno per liberarsi della propria cameriera, uscire di casa con il favore delle tenebre, attraversare i più pericolosi e malfamati vicoli della città per raggiungere la trafficata area di Regent Street, e salire sul primo calesse disponibile... il tutto a testa bassa, con il cappuccio calato sul viso e l'orlo della gonna sollevato per proteggerlo dalla sporcizia disseminata a terra.

    Andava detto, però, che nessuno dotato di buon senso avrebbe mai descritto Lady Sybil come appropriata.

    Particolare, forse.

    Dotata di un bizzarro senso dell'umorismo, di solito.

    Un'autentica amante dello scandalo, senza ombra di dubbio.

    Tuttavia, il punto non era che fosse insolita rispetto alle altre debuttanti, o possedesse un umorismo ben più asciutto della maggior parte degli uomini di sua conoscenza. A renderla diversa era l'assenza di maschere sociali, il suo non vedere ragione di nascondere la vera se stessa.

    La colpa poteva essere attribuita alla sua educazione, avvenuta in Francia, alla madre schizzinosa e distratta, oppure al fatto di essere stata allevata dal fratello maggiore. Qualunque fosse il motivo, Sybil era rimasta in dignitoso silenzio, mentre la nobiltà londinese si dilettava a spettegolare su di lei durante la sua prima Stagione in società.

    Nessuno di quegli stolti aveva idea che a Lady Anson non importava un maledetto accidenti delle loro sciocche convinzioni circa i modi che una raffinata signorina inglese avrebbe dovuto esibire in presenza altrui.

    La carrozza imboccò una curva particolarmente stretta, catapultandola sul lato opposto dell'abitacolo rispetto a dove si trovava un attimo prima. Il polso e il ginocchio andarono a sbattere contro il corrimano di legno.

    «Dannazione», mormorò. Flettè le dita e ruotò il polso per stabilire l'entità del danno.

    Tornando al suo posto, Sybil fu sollevata di vedere che avevano finalmente raggiunto  Grosvenor Square, dove le strade non erano costellate di buche e il traffico serale era scarso. Purtroppo, l'ingresso nel quartiere benestante comportò una maggiore illuminazione proveniente dalla fila di abitazioni a schiera che fiancheggiavano la strada su entrambi i lati. Prima di lasciare casa, Sybil si era assicurata che il cappuccio la celasse alla vista e nascondesse i suoi lunghi capelli scuri. Persino le maniche del mantello pendevano oltre la punta delle sue dita, da tanto basso era l'orlo.

    Il travestimento non serviva tuttavia a evitare le chiacchiere o un potenziale scandalo. Non era del proprio buon nome – o di quello di suo fratello – che si preoccupava.

    Finalmente la carrozza rallentò e svoltò di nuovo, questa volta in un curato vialetto circolare, sul quale incombeva l'edificio in pietra che costituiva la dimora londinese di Galway.

    «Fermatevi qui, signore», disse Sybil. L'ordine le fece guadagnare un'occhiata interrogativa da parte del cocchiere. «Non temete, non ho intenzione di coinvolgervi in nessun losco affare, ve lo garantisco.»

    Conosceva assai bene la residenza che aveva di fronte. Meglio di quanto qualunque fanciulla non ancora maritata avrebbe dovuto conoscere la casa di un uomo. Se qualcuno lo avesse domandato, avrebbe negato con vigore di aver mai messo piede nell'abitazione di Galway in assenza della zia o di un altro parente che fungesse da chaperon.

    Che Lady Sybil si proclamasse perdutamente innamorata di Gideon Lyndon, Visconte di Galway, importava ben poco alle malelingue di Londra. Che fosse sicura di essere ricambiata da lui con altrettanto fervore aveva a sua volta scarsa rilevanza, almeno finché il contratto di fidanzamento non fosse stato firmato.

    Ne conseguiva che la sua presenza all'esterno dell'abitazione di Gideon dopo il tramonto, per di più senza l'ombra di un accompagnatore, sarebbe stata interpretata come una prova indiscutibile che lei fosse ormai rovinata, e avrebbe avuto gravi ripercussioni sul nome già compromesso della sua famiglia. Eppure, nell'arco di meno di un giorno, dopo che i documenti fossero stati debitamente firmati alla presenza di testimoni, la stessa piccola indiscrezione, commessa però da una coppia di promessi sposi, non avrebbe sollevato un eccessivo polverone. E poi era lei a essere ritenuta strana...

    Tali considerazioni le fecero avvertire più del solito la nostalgia di Parigi. Di giornate spensierate e lunghe notti trascorse in libertà, senza preoccuparsi di incorrere nella severa disapprovazione dei pari. Laggiù le persone, giovani donne incluse, avevano l'opportunità di esplorare se stesse e la città senza alcun pericolo di causare scandali. C'erano comunque delle regole sociali a cui attenersi, questo era ovvio, ma niente di paragonabile alle rigide e opprimenti usanze inglesi.

    Scosse la testa, correggendosi mentalmente. Non poteva continuare a pensare all'Inghilterra come se le fosse estranea. Si trattava del suo paese, della sua casa, del suo futuro.

    «Scendete qui, signorina?» sussurrò il conducente con un bisbiglio sommesso. «Ho altro lavoro da sbrigare stasera.»

    «Ho bisogno che mi aspettiate.» Sybil si lisciò il mantello sopra la gonna, assicurandosi che il cappuccio fosse al suo posto, e controllò la strada in cerca di eventuali passanti. La zona era deserta, almeno per il momento. «Non starò via molto», proseguì in risposta allo sguardo esitante del cocchiere. «E vi pagherò tre volte la vostra tariffa abituale.»

    Sapeva che l'uomo avrebbe accettato la proposta ben prima di vederlo annuire a confermare di essere d'accordo.

    Un'altra lezione appresa durante il suo soggiorno a Londra. Con la giusta quantità di denaro, si poteva ottenere qualsiasi cosa: gli abiti più raffinati realizzati dai modisti maggiormente in voga, la promessa di mantenere qualunque segreto, la messa a tacere dei pettegolezzi, e la disponibilità dei vetturini a prendere e portare in giro i passeggeri senza porre domande.

    Di sicuro era d'aiuto che suo fratello fosse il Conte di Lichfield e avesse sposato la figlia di un ricco marchese, per quanto eccentrica sua cognata potesse essere.

    «Splendido.» Sybil si raddrizzò, tirando verso il basso le maniche per coprirsi i guanti mentre afferrava il lato della carrozza e faceva oscillare una gamba al suo esterno, appoggiando un piede sulla ruota del mezzo e infine saltando giù sul vialetto acciottolato. Sfregandosi le mani per rimuovere la sporcizia, si voltò dunque con un sorriso smagliante verso il conducente. «Vi ringrazio, signore.»

    Gli occhi dal taglio allungato del cocchiere si spalancarono in un'espressione che pareva quasi colpita dalla sua intraprendenza.

    La madre di Sybil definiva il modo di fare pragmatico della figlia come pura e semplice praticità, talvolta persino buon senso.

    Doti che la ragazza trovava mancassero alla maggior parte delle debuttanti incontrate lì a Londra, e scarseggiassero addirittura in alcuni gentiluomini.

    Un calesse attraversò la strada poco dietro di lei, producendo uno scricchiolio di ghiaia. Intanto il vento era aumentato, e le strattonava il cappuccio e l'orlo del mantello. L'aroma umido e terroso della brezza preannunciava l'arrivo di un intenso temporale, ma era assai probabile che la tempesta scoppiasse tra il concludersi della notte e l'inizio del mattino, riducendosi a una leggera pioggerella già alle prime luci dell'alba.

    Sybil si avvolse le braccia intorno alla vita, determinata a fare ritorno a casa e infilarsi a letto prima che una sola goccia d'acqua fosse caduta dal cielo sulle sudice vie della città. Si fece dunque strada lungo la siepe fino a una zona ombreggiata a lato della residenza di Lord Galway. Il

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