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Destini Svincolati
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E-book223 pagine2 ore

Destini Svincolati

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Info su questo ebook

Il tempo è scaduto. La maledizione che minaccia la vita di Olivia si avvicina. Tutto viene messo in dubbio. Nulla è garantito.

Il diciottesimo compleanno di Olivia si sta avvicinando e, con lui, anche la maledizione che minaccia di toglierle la vita.

Olivia è in missione per salvare sé stessa e tutti quelli a cui vuole bene nell’episodio finale della serie dell’Aura Bianca. Quando tutti si svincolano, Scott, Olivia e tutti quelli a cui vogliono bene devono lavorare insieme per salvarli tutti dal consiglio.

Riuscirà Olivia a portare a termine i compiti datile per mantenere i suoi poteri crescenti?  La maledizione vorrà prendere la vita di Olivia prima che abbiano la possibilità di distruggere coloro che minacciano tutto ciò a cui tengono? Aiden perderà la sua anima a causa della Calamità Cremisi?

Tutte queste risposte verranno svelate mentre Olivia mette in discussione tutto ciò che conosce durante la corsa per sconfiggere due antichi e potenti stregoni.

LinguaItaliano
Data di uscita6 set 2018
ISBN9781547546664
Destini Svincolati

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    Anteprima del libro

    Destini Svincolati - Felicia Tatum

    The White Aura

    Devlin’s descendant

    Unbound destinies

    Entangled Souls

    Anxious Hearts

    Bound Souls

    Intoxicating Passion: The Box Set

    Masked Encounters

    Scornful Sadie

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    Dedica

    Questo libro è dedicato a mia nonna. Grazie per aver letto i miei libri e per averne parlato a tutti quelli che conosci! Sei fantastica e ti voglio bene.

    Una nota dell’autore...

    Man mano che la serie dell’Aura Bianca si avvicinava alla conclusione, mi sono ritrovata a vivere dei momenti con sentimenti molto contrastanti. L’Aura Bianca è stato il mio primo libro pubblicato, il mio primo bambino partorito dal mio cervello, e finire la serie è stato difficilissimo per me. Spero che vi piaccia il modo in cui tutte le cose combaciano, e che continuiate a leggere dopo la fine un annuncio speciale su Sadie!

    Voglio ringraziare ognuno di voi che è stato fan di questa serie, e dei personaggi. È veramente fantastico avere un supporto così affettuoso e mi rende veramente felice!

    OLIVIA

    L’erba fredda e bagnata mi solleticava i piedi nudi, e la rugiada si posò sulla mia pelle. L’aria fresca mi riempì i polmoni mentre inspiravo profondamente; ben presto mi sentii serena. Il tempo era stranamente tiepido per la fine di Dicembre, l’aria fresca ma senza quel freddo pungente che di solito accompagnava questo periodo dell’anno. Osservare il tramonto era il mio nuovo modo di rilassarmi e di entrare in connessione con la terra. C’era qualcosa nel vedere il sole che si manifestava ogni giorno che mi ricaricava, era come vederlo cancellare tutto quello che era successo il giorno prima, lasciando una bellissima nuova tela che aspettava le pennellate della vita.

    Le cose erano frenetiche, e presto saremmo partiti per affrontare Devlin. Il pensiero era terrificante a dir poco, ma salvare la mia famiglia, Aiden, e me stessa scavalcava ogni paura che mi scorreva per la mente. Mi preoccupavo per Aiden ogni giorno, chiedendomi se stesse bene, se sapesse cosa era successo. Quando parlammo la prima volta, aveva completamente perso due anni della sua vita, ma dato che Aiden adesso  sapeva della Calamità Cremisi, quest’ultima avrebbe fatto qualcosa di diverso? Lo avrebbe torturato?

    Lo avrebbe lasciato sopravvivere?

    Poi c’era mia madre. Era ancora trattenuta dal consiglio, ma io ne avevo disperatamente bisogno. Lo scioglimento del vincolo di Kyle era stato inaspettato. Nessuno sapeva come controllarlo, come aiutarlo. Lui aveva avuto la metà vampiro, io quella di strega, ma era strano che non potessi vedere le aure, mentre lui poteva. E io avevo sviluppato un qualche tipo di forza sovrannaturale.

    La procedura di svincolamento era complessa, ed era un territorio sconosciuto per tutti noi. Perché non aveva funzionato su di me? E perché il mio svincolamento aveva causato anche quello di mio fratello? Le possibilità mi fecero venire il mal di testa.

    Per quanto cercassi di resistere, la negatività spesso veniva spazzata via dal mio amore, dal mio cuore gemello, dalla mia metà. Girai l’anello di promessa che avevo ricevuto da Scott per Natale, lasciando che le speranze per il futuro e la felicità della giornata mi sommergessero. Avevamo finalmente fatto l’amore, un’esperienza fantastica e pura che custodivo stretta nel mio cuore. Quella notte il nostro legame si era rafforzato, e da questo ogni giorno nascevano nuovi sviluppi.

    Eravamo in sintonia come mai prima d’ora, le nostre menti e i nostri corpi che lavoravano come fossero una cosa sola. Mi rendevo conto del momento in cui entrava o usciva dalla stanza, o dall’edificio. L’elettricità fra noi era più intensa che mai. Un singolo sguardo e potevo dire a cosa stesse pensando. Il mio corpo sentiva fisicamente i suoi bisogni e desideri.

    Scoprii che Scott era sempre affamato.

    Il suo appetito vorace mi faceva impazzire. La mia mente non riusciva a capire perché mangiasse così tanto, né dove lo mettesse, come mai non ingrassasse. Era affamato più di me. Di tutti gli sviluppi, questo era quello che mi faceva impazzire di più.

    Anna lavorava senza sosta cercando di aiutarci tutti, spesso chiedendo troppo a sé stessa e stancandosi. Dava a Kyle la mistura di sangue quattro o cinque volte al giorno. Nessuno sapeva se fosse normale, se avesse bisogno di una mistura più potente, o se semplicemente non funzionasse.

    Avevo disperatamente bisogno di parlare con mia madre.

    La mia preoccupazione maggiore era per Sadie. Era diventata una reclusa da quando Aiden era stato portato via, lontano da noi. Io e Scott la trovavamo spesso seduta in una stanza, con gli occhi vuoti mentre fissava davanti a sé. Era sconcertante, dal momento che tutti giuravano che non fossero cuori gemelli, ma lei subiva gli effetti di quando si perde il proprio. Dissi che era semplicemente perché era innamorata, ma tutti risero e non presero in considerazione la mia spiegazione.

    Sapevo che amava Aiden, anche se non l’avrebbe, o non poteva, ammetterlo con nessuno. Lo vedevo nei suoi occhi tristi, nel modo in cui si asciugava le lacrime quando usciva dalla sua stanza. La sentivo piangere di notte. Le sue azioni erano identiche a quelle che immaginavo sarebbero state le mie se avessi perso Scott.

    Trovare Aiden era l’unica soluzione. Tra tutti i membri della famiglia di Scott, io ero la più vicina a Sadie, e mi rifiutavo di non fare nulla e lasciare che venisse consumata dalle sue pene d’amore. Dopo tutto quello che aveva passato, dovevo ad Aiden non solo di trovarlo, ma anche di riportarlo dalla sua famiglia e dalla sua ragazza.

    Caddi al suolo e sentii la rugiada bagnarmi i pantaloni, ma non mi importava. Mi sdraiai, con i capelli sparsi intorno a me, e infilai le dita nel terreno ai miei lati. La luminosità del sole in un primo momento mi accecò, ma presto i miei occhi si abituarono e il livello di rilassamento aumentò. Chiudendo gli occhi, ispirai profondamente, con il petto gonfio d’aria. Continuando la respirazione profonda, cacciai via dalla mente tutti i pensieri e le preoccupazioni, sentendo una calma innaturale impadronirsi del mio corpo.

    Almeno fino a che Scott non mi fece sussultare e interruppe questo momento.

    Livvie, chiamò dalla porta, la sua voce dura e piena di preoccupazione.

    Alzando un braccio, lo agitai, Sto bene. Sono qui.

    Livvie! esclamò, di nuovo, con la voce che chiedeva la mia attenzione.

    Mi misi seduta, con un nodo nello stomaco che cresceva ogni secondo di più. Cosa c’è che non va?

    Abbiamo veramente un grosso problema, Livvie. Devi venire dentro, adesso.

    Venne da me, porgendomi la mano, e mi tirò su. Mi strinse forte, la sua mano forte che mi strofinava il braccio, ed andammo di corsa all’interno.

    SCOTT

    Tutti sono stati svincolati, le dissi non appena tornammo dentro. Tutta la mia famiglia era in cucina, e c’erano anche Juniper e Mark. Ora tutti passavano del tempo a casa della nonna; la paura di venire separati era forte.

    Chi sono tutti? chiese Livvie, con gli occhi verdi spalancati.

    Tutti, rispose la nonna. Era in piedi, e girò intorno al tavolo per venire vicino a dove ero io. Ogni singolo bambino che era stato vincolato prima di compiere un anno è stato svincolato.

    La stanza rimase silenziosa mentre le sue parole venivano assorbite. La rivelazione era spaventosa, disorientava, ma allo stesso tempo era esaltante. Il consiglio non poteva sbarazzarsi di un terzo della popolazione del mondo soprannaturale. Livvie e Kyle avevano un briciolo di speranza.

    Cosa facciamo? Come lo sai? chiese Sadie, con la voce piatta. Non aveva più quell’entusiasmo per la vita di una volta.

    La nonna mi guardò e io guardai lei. Questa era la parte che avevamo paura di rivelare, perché il farlo avrebbe cambiato le cose per tutti. Niente sarebbe stato come era, mai più. Mi interrogò con lo sguardo. Mi guardai intorno nella stanza, vidi le persone che amavamo, e seppi che dovevamo farlo. Avevamo già tanto sulle nostre spalle, cosa sarebbe stato un altro peso? Annuii mentre il mio sguardo si posava di nuovo sulla nonna.

    Qualcuno mi ha contattato, cominciò. Non mi ha detto il suo nome, mi ha detto solo che sua figlia Elsie si è svincolata, e che ora è nello stesso stato in cui è Kyle.  La donna è un vampiro quindi può aiutarlo. Le ho detto di venire immediatamente qui, perché anche se non possiamo aiutare, possiamo trovare aiuto per Kyle. So che odi vederlo rinchiuso, Olivia, e fa male anche a me. Allungò la mano, dando una leggera strizzatina a quella di Livvie mentre pronunciava l’ultima frase.

    Livvie aveva gli occhi pieni di lacrime mentre annuiva. Si trasformarono rapidamente in confusione mentre i pensieri le affollavano la testa. Come possiamo, disse mentre muoveva le mani a formare un cerchio che racchiudeva la stanza, aiutarle?

    Bè, per cominciare, possiamo mostrargli che essere svincolati non è una tragedia. Tu sei sopravvissuta, anzi sei rifiorita da quando ti sei svincolata. Kyle sta avendo delle difficoltà, ma so che una volta che controllerà la sua sete di sangue, starà bene. Una volta che il Consiglio scoprirà quello che è successo, le cose potrebbero mettersi male, disse la nonna. Si guardò intorno, con gli occhi che si posarono su ognuno di noi, l’intensità che cresceva ad ogni sguardo. Potrebbe esserci una guerra.

    Mia madre sussultò e mio padre le mise una mano sulla spalla, strizzandola delicatamente. Livvie non reagì; fissò dritto davanti a sé, gli occhi immobili mentre le si sollevava e le si abbassava il petto ad ogni respiro. Sadie fece più o meno lo stesso, lo sguardo vuoto che le stava annebbiando, ancora una volta, gli occhi scuri. Feci un passo avanti, accucciandomi di fronte al mio amore, e la fissai fino a che non guadagnai la sua attenzione.

    Livvie? dissi il suo nome a bassa voce, gentilmente. Qualunque cosa le stesse passando per la testa non era nulla di buono. Sentivo la disperazione inondarmi come fosse liquida. Il panico agonizzante che aveva preso il posto delle mie emozioni stava provenendo da lei. Non sapevo perché, ma non importava. Dovevo calmarla.

    Sbirciò tra le sue lunghe ciglia bagnate. I suoi occhi erano pieni di lacrime, alcune le scivolarono giù per la guancia. Scott, cosa succederà se ci sarà una guerra? Mancano tre mesi. Dobbiamo trovare Devlin e sconfiggerlo o sono morta. Non possiamo farlo, tirò su col naso. Il suo corpo esile tremò mentre singhiozzava silenziosamente.

    Sadie si alzò, e venne verso di noi. Mi diede una delle sue classiche occhiate da Sadie- che-dice- di-spostarti e mi spinse sulla spalla.

    Liv, guardami, ordinò. Sembrava più sé stessa in quelle quattro parole di quanto lo fosse sembrata per mesi.

    Livvie guardò in alto, e sentii del calore scorrere attraverso di me. Sadie la stava calmando.

    Troveremo Devlin. Tu non morirai. Voglio che ti riprendi e ci aiuti. Dobbiamo salvare te e Aiden. Olivia, non possiamo farlo da soli—abbiamo bisogno di te.

    Il mio amore annuì lentamente, riprendendo finalmente il controllo. Non sentivo più quell’intenso turbinio di emozioni che scorreva nel mio corpo, quindi sapevo che qualsiasi cosa Sadie avesse fatto, aveva funzionato. Forse non aveva usato i suoi poteri, ma il potere dell’amicizia e dell’amore.

    Devlin morirà, disse finalmente Livvie. I suoi occhi si strinsero in due fessure e mi guardò e poi guardò per la stanza. Allora, aiutiamo gli svincolati?

    I suoi occhi trovarono i miei, con il palese bisogno non detto di assistere dove c’era bisogno di noi. Annuii appena nella sua direzione, facendole sapere che ero d’accordo. Forse gli svincolamenti erano colpa nostra. Anche se nulla di tutto questo era intenzionale, il consiglio avrebbe dato tutta la colpa a Livvie. Anche se non avevamo fatto nulla di male, non era nella nostra natura ignorare qualcuno quando aveva bisogno d’aiuto, ma un’intera comunità di persone? Non potevamo proprio lasciare che se la cavassero da soli. Il consiglio li avrebbe distrutti in un battito di ciglia.

    Anna, quando arriveranno i vampiri? E cos’altro è Elsie?

    Le labbra della nonna si strinsero mentre scosse la testa. Non ne sono sicura. Sua madre ha solo detto che la sua parte di vampiro era dominante. Se decidiamo di aiutare gli svincolati...incontreremo tanti tipi di combinazioni. Non so come faremo a memorizzarli tutti.

    Santos parlò dalla sua posizione nel retro della cucina. Il mio fratellino era sfinito dal tradimento di Sebastian, il suo viso perennemente aggrottato. Siamo tanti qui. Metterò a punto un sistema e potremo registrarli. Ci serviranno per quando, fece una pausa, deglutendo, il consiglio vorrà sapere le nostre motivazioni.

    Sadie intervenne, saltando davanti a noi per andare vicino a Santos. Ti aiuterò a creare il sistema, fratellino. Mettiamoci al lavoro.

    Se ne andarono di fretta, curvi mentre parlavano di cosa potevano o non potevano fare. La nonna passò all’azione, mescolando la mistura di sangue per Kyle in modo che Livvie gliela portasse. Odiavo che dovesse farlo lei, che dovesse essergli vicino quando era così instabile e accecato dalla sua sete di sangue, ma lei aveva insistito. Non potevo fare niente se non stare nei paraggi e osservare ogni sua mossa, pronto ad immobilizzarlo se ce ne fosse stato bisogno. In questi giorni era coerente, ma bastava che stesse più di cinque minuti vicino a uno di noi perché i suoi occhi diventassero completamente rossi, la sua sete prendesse piede mentre ruggiva

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