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poesie normali
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E-book101 pagine32 minuti

poesie normali

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Info su questo ebook

Filippo Balestra è stanco di tante cose: è stanco di uscire la sera e andare per locali; è stanco di tutti quegli shampoo inutili; è stanco di sentire gente esprimere pareri estremi fatti per colpire con la forma più che con la sostanza.
Anche noi a volte siamo un po’ stanchi, ma quello che non ci stanca è la poesia di Balestra, che se può sembrare a volte un piagnone, però si sa riprendere con uscite geniali e spesso improbabili (ad esempio, voi sapete qual è il drink preferito dai delfini?).
In poesie normali (che in realtà di normale hanno ben poco) Balestra esprime l’ansia di concentrare tutto il mondo in un unico tubetto magico, di fornire piccole e grandi soluzioni a piccoli e grandi problemi di ogni giorno, o anche solo di stimolare una riflessione.
Lo scopo è quello di trovare un senso, di riuscire ad orientarsi senza bussola nel bosco delle nostre città; in questo affidiamoci a Balestra, mal che vada ci offrirà una bella tisana a fine serata.
LinguaItaliano
EditoreSLAM Books
Data di uscita29 ott 2018
ISBN9788894396515
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    Anteprima del libro

    poesie normali - Filippo Balestra

    potentissimo

    Le poesie

    Le poesie non lo decide nessuno cosa sono le poesie:

    qualcuno mi ha detto

    ehi,

    questa è una poesia.

    Qualcun altro mi ha detto

    ehi,

    questa non è una poesia.

    Io non so

    cosa poesia è

    forse

    l’importante

    è andare a capo molto spesso.

    Il dolore del poeta

    Il dolore del poeta

    è ciò che strugge la gente

    e attualmente

    il mio dolore

    è alla schiena

    in basso però

    che ho sollevato uno scatolone di libri

    come fosse zucchero filato

    e non mi ero accorto di quanto la carta

    tutta attaccata

    tutta insieme

    potesse essere pesante.

    Il dolore del poeta è questo scatolone di libri

    che ho pagato usati

    e non leggo perché sono troppo pesanti

    e mi fa male la schiena

    e quando vado alle riunioni dei poeti

    gli dico che quel libro di cui parlano

    ce l’ho

    che mi piace

    ma non dico

    che intendo la copertina

    bella

    col disegno di un fiore schiacciato sul marciapiede

    toccante.

    Il dolore del poeta io non so

    attualmente

    ho un appuntamento

    col fisioterapista.

    Costume nuovo

    C’era il tramonto,

    al di là del muraglione sul molo

    eravamo seduti sullo scoglio

    io e lei

    lei bellissima come al solito

    io invece

    io mi prudeva il didietro

    per via del costume nuovo

    costume da bagno pure carino

    che ci puoi andare in giro

    ma pizzica quando ti siedi.

    Lei bellissima sempre

    e anche il tramonto

    lei, le unghie dei piedi tutte rosse

    per via dei cosmetici

    è una malattia, dice

    e io dico ah, non sono i cosmetici?

    sì, dice lei, i cosmetici sono una malattia

    io dico ah, e annuisco

    il bisogno di sentirsi belle, capisci?

    sì dico, ed era in parte vero.

    Lei bellissima comunque

    anche se faceva delle cose per sentirsi bella.

    Abbiamo guardato il tramonto ancora

    continuava

    era fatto in modo che io e lei dovevamo abbracciarci.

    L’ho abbracciata spostandomi un poco

    in quella posizione il costume pizzicava di più

    quindi mi sono spostato ancora un po’

    e ancora un po’

    e ancora un po’

    sempre davanti al tramonto

    poi lei dice andiamo via,

    io mi sono spostato un po’

    ancora un po’

    ancora un po’ e le chiedo

    perché? c’è ancora un pezzo di tramonto da guardare

    e lei risponde, non è quello,

    è che mi pizzica il costume.

    Ti lascio una poesia sul desktop

    Ti lascio una poesia sul desktop

    che di mattina

    tu ti svegli

    e io dormo

    ti fai un caffè da 8 persone che lo sento uscire

    ma dormo

    te lo bevi tutto

    vieni in camera e mi dici qualcosa

    io ti rispondo non tutto

    solo un pezzo

    perché dormo

    torni in cucina e attacchi il computer

    vedi che c’è una poesia sul

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