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Apocalypse Solaris: La Saga delle Cronache Terrestri come realmente svolte da 12.900 anni fa ad oggi
Apocalypse Solaris: La Saga delle Cronache Terrestri come realmente svolte da 12.900 anni fa ad oggi
Apocalypse Solaris: La Saga delle Cronache Terrestri come realmente svolte da 12.900 anni fa ad oggi
E-book142 pagine4 ore

Apocalypse Solaris: La Saga delle Cronache Terrestri come realmente svolte da 12.900 anni fa ad oggi

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Info su questo ebook

Una storia sullo sfondo della rivisitazione degli ultimi 12.900 anni del sistema solare, e delle vicende sulla Terra in particolare.
Protagonsti gli stessi Anunnaki, ma non semplicemente i "classici" Anunnaki Sumeri.
Razze diverse, ma simili e geneticamente compatibili, si scontrano sulla Terra, determinando i destini degli uomini, influenzandone le scelte ed il Libero Arbitrio, ma in realtà sotto una "supervisione".
La storia come nessuno ve la ha mai proposta o raccontata, al di la di ogni immaginazione più fervida, seppur ricca di riscontri oggettivi e logici.
LinguaItaliano
Data di uscita9 dic 2018
ISBN9788829570324
Apocalypse Solaris: La Saga delle Cronache Terrestri come realmente svolte da 12.900 anni fa ad oggi

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    Anteprima del libro

    Apocalypse Solaris - Ea.Enki.180

    CAPITOLO

    La Saga delle Cronache Terrestri come realmente svolte negli ultimi 12.900 anni.

    Libera interpretazione di Ea.Enki.180 della Ipotesi Aliena di Maurizio Fedeli

    CAPITOLO PRIMO

    Come in Cielo così in Terra

    La flotta Asgardiana stazionava nel settore circumpolare del pianeta Asgard, il quinto del Sistema Sol, schierata a controllo e difesa, in attesa dell’attacco degli Jotnar, come da informativa dei servizi segreti dislocati su Marte.

    L’Ammiraglio Donar passeggiava nervosamente sul ponte di comando, scrutando i quadranti delle aree tra i due pianeti, attualmente in congiunzione. La portata delle astronavi Jornar era decisamente inferiore a quelle Asgardiane, per cui un loro attacco in massa era possibile solo al passaggio ravvicinato dei pianeti, ma i loro armamenti erano decisamente inferiori alla tecnologia asgardiana, eppure non si sentiva tranquillo. La sicurezza di un miliardo di asgardiani dipendeva da lui.

    Attivó la comunicazione con la flotta stazionante sull’altro emisfero agli ordini del fratellastro Loptr, anche comandante del servizio informazioni.

    -Hail fratello, tutto quieto nel settore meridionale? Qualche notizia dai tuoi infiltrati.

    -Tutto quieto, ma l’operazione che hanno denominato Ragnarok è blindatissima, pare abbiano sviluppato una nuova tecnologia a raggio, frutto di uno dei loro più brillanti comandanti scienziati, una donna, una certa Hel, un essere davvero geniale e diabolico, tanto bella e sensuale quanto crudele...

    -Allora sarebbe pane per tuoi affilatissimi denti... ahahah

    -Semmai per i tuoi, visto che adora i biondi, e quando cattura vivo qualcuno dei nostri lo incatena nelle segrete della Grande Piramide e costringe ad avere 50 accoppiamenti in una notte, se il poveretto non riesce, lo lascia in pasto ai suoi lupi affamati... brrr .... ma tu non avresti problemi a passare la notte indenne ... eheheh .... piuttosto Freya? È imbarcata con te o alla reggia?

    -È qui con me, è voluta venire per curare i settori tecnici.... o magari le sue spie l’avranno avvisata di questa Hel dei Jotnar, gelosa com’è....ahahah....E come sta Sigyn?

    -È al caldo, sul terzo pianeta ad Atlantis assieme a Narfi e Vali per supervisionare le attività estrattive da parte dei Clovis.

    -Comunque al minimo sentore o notizia da Marte avvisami, non mi sento affatto tranquillo, come invece appare il nostro padre e signore Wotan. Comunque per sicurezza ho dato disposizioni di tener pronta la sua Sleipnir con l’equipaggio a bordo, in stato d’allerta per un decollo immediato, evacuando lui e l’intera corte al minimo segnale di all’erta!

    -Saggia decisione, prudente come al tuo solito! Ti saluto, vado a verificare gli ultimi rapporti.

    Rimasto solo, decise di verificare da se al centro di controllo. Gli operatori scattarono sugli attenti ed il tenente di servizio riferì che nessun movimento sospetto di astronavi era proveniente da Marte, anzi l’intera area era sgombra eccetto una piccola velocissima meteora, che comunque non avrebbe intersecato l’orbita di Asgard.

    Donar inarcò il sopracciglio: Perché non sono stato informato? -Mio Signore, la massa è davvero minima neanche quella di un piccolo incrociatore interplanetario e la velocità almeno doppia delle attuali navi Jotnar. Solo una volta ha variato direzione, magari per la collisione con un altra meteora....

    L’ammiraglio avvertì un sentore acido alla bocca dello stomaco.... Puntate tutto quello che abbiamo su quell’oggetto! Armi a raggio, siluri fotonici, cannoni protonici.... disintegratelo! Ed inoltre, date l’allarme alla corte, che la Sleipnir porti tutti a raggiungerci in orbita stazionaria.

    Tornato in plancia di comando mandó l’ordine di assetto da battaglia ad entrambe le flotte, e si collegó al multischermo di sorveglianza, i primi due quadranti mostravano le due flotte asgardiane che assumevano la formazione a ventaglio, stabilendo un anello difensivo attorno al pianeta, il terzo mostrava le frenetiche operazioni di imbarco sulla Sleipnir della corte ancora insonnolita essendo Midgard ancora in pieno lato notturno, sullo sfondo vedeva il gelido oceano con le sue incredibili e gelide onde infrangersi sulla scogliera su cui si ergeva il bastione del castello del potentissimo sovrano di Asgard ... che in quel momento indossava sbraitando la tuta da battaglia! Donar speró vivamente di aver lanciato un falso allarme, anche a costo di venir degradato e rimosso dall’incarico! Ma il suo istinto raramente sbagliava....! Il quarto quadrante mostrava l’oggetto avanzare velocissimo ne bagliore dei raggi che esplodevano nel vuoto.... troppo veloce per aggiustare il tiro delle armi automatiche calibrate per la velocità delle lente navi Jotnar...!!! Ma faceva affidamento sui siluri fotonici, le cui tracce puntavano inesorabilmente l’oggetto avvicinandosi rapidamente... quando all’improvviso una cortina di energia s’irradió dall’oggetto, mandandoli ad esplodere contro una barriera invisibile!!! Erano davvero sotto attacco, non convenzionale... una singola nave di dimensioni pure modeste, contro un intero pianeta... Mentre così rifletteva un raggio verdognolo altamente concentrato partì dall’oggetto per colpire .... l’oceano! Tanta tecnologia per colpire dei pesci.... !!!! Neanche il tempo di terminare il pensiero che dal punto colpito inizió ad irradiarsi una fluorescenza verdastra che si estendeva rapidamente a tutto l’oceano attorno al pianeta... lanció l’allerta evacuazione alle due flotte ed alla nave reale... all’improvviso l’intero oceano prese a ribollire tumultuosamente e prima che potesse rendersi conto, l’acqua libero una tale energia da far esplodere il pianeta! Contraendo la mano sul suo martello di comando aveva attivato l’ordine di evacuazione e l’intera flotta si era spostata a distanza di sicurezza, da cui vedeva i resti del bellissimo e gelido Asgard: un pugno di frammenti disposti come una cintura tra Marte e Giove! Il quinto pianeta non esisteva più!

    L’astronavigatore chiese all’interfono istruzioni di rotta.... fu tentato di lanciare un attacco suicida su Marte, ma osservando i monitor e gli elaboratori di bordo, si accorse che un nutrito sciame di frammenti viaggiava velocissimo in rotta interna su Marte.... non sarebbero sopravvissuti neanche loro al bombardamento... i pianeti esterni erano invivibili e dette quindi l’unico ordine possibile: fate rotta per il terzo pianeta, continente di Atlantide, base di Erigdu, la casa lontano da casa! Ironia del destino, ora sarebbe stata davvero la nuova ed unica casa degli Asgardiani ... e perfino dei Jotnar, visto neanche Marte sarebbe sopravvissuto ad un bombardamento meteorico come quello mortalmente ed inesorabilmente in arrivo ...! Anzi era da vedere se perfino la Terra non ne avrebbe subito, seppur in parte, in quanto più lontana, e transitante sul lato opposto di Sol, gli effetti!

    FINE CAPITOLO PRIMO

    CAPITOLO SECONDO

    La Grande Piramide

    Nel quartier generale dei Jotnar l’attività era frenetica, all’entusiasmo sfrenato per il successo della loro arma innovativa che li liberava da millenni di controllo dagli oppressori Asgardiani, distruggendo l’odiato pianeta stimolando l’esplosione simultanea di tutte le sue acque, i dati successivi erano agghiaccianti: un massiccio fronte di detriti era in rotta di collisione con Marte! Nulla sarebbe sopravvissuto!

    Il comandante in capo Primus Teon diede ordine di imbarcare immediatamente tutte le guarnigioni del pianeta su ogni Astronave Interplanetaria disponibile, svuotando i relativi arsenali: destinazione Terra, il terzo pianeta, al momento sotto controllo Asgardiano dall’antica base di Atlantide. Se volevano sopravvivere dovevano trasferire lì la guerra e sottomettere gli Asgardiani, prendendo così loro il controllo dei primitivi terrestri.

    -Per il Sacro Toro, dov’è finita la principessa Hel?!

    -Ehm... Sire... penso sia scesa nelle segrete a festeggiare, ed infierire sui prigionieri Asgardiani, parlava di montarli mentre raccontava la fine del loro pianeta ad opera della sua invenzione.... -Rispose il vicecomandante Utu, fratello gemello di Hel-

    -Mi chiedo che errori abbiamo mai fatto nel programmare il DNA tuo e di tua sorella.... pare non pensiate ad altro in ogni occasione! Comunque chiamala, che a parte tutto è davvero un genio e forse può aver qualche brillante idea.

    Utu corse nei meandri della Piramide fino ai basamenti, una guardia gli indicó la cella in cui si era rinchiusa Hel. La prese violentemente per un braccio tirandola giù dall’Asgardiano incatenato al tavolo di marmo, ed alle sue irate proteste le disse che a breve non avrebbe avuto più un pianeta, ragguagliandola sugli eventi successivi alla sua precipitosa uscita dalla sala comando.

    Pur sconvolta ed ancora in preda al l’eccitazione Hel realizzó subito il da farsi, non per niente le sue capacità intellettive erano state potenziate, dai campioni di dna del già eccezionale suo padre biologico!

    -Immagino Primus abbia dato l’ordine di evacuazione generale....

    -Certo -rispose Utu- tutte le guarnigioni ed arsenali stanno imbarcandosi ora!

    -Poco lungimirante... tipico di un represso come Primus... il guerriero.... bisogna assolutamente far imbarcare tutte le sacerdotesse possibili dei templi del Sacro Toro, tanto per non estinguerci in una generazione, quanto perché già immagino come utilizzarle nel nuovo pianeta, l’unico dove potremmo andare a vivere, la Terra!

    -Gli Asgardiani hanno la loro base avanzata di Atlantide li, e controllano tutta la civiltà Clovis nei continenti limitrofi, noi abbiamo solo piccoli avamposti, la piana di Sumer, le miniere del Rift, la valle del fiume dalle Alte Montagne... -ribattè Utu- E le navi Asgardiane, la flotta che avevano schierata nei cieli, più veloci delle nostre, arriveranno con notevole anticipo e consolideranno le loro posizioni.

    -Scommetto una settimana di astinenza che nessuno ha pensato a verificare i detriti diretti verso la Terra! Ero certa Asgard sarebbe stato polverizzato, devo aver sbagliato qualche calcolo... ma se detriti puntano su Marte, nessun pianeta dell’intero sistema resterà indenne... lasciamo che gli Asgardiani affrontino per primi gli sconvolgimenti che avverranno anche lì, noi avanziamo con molta calma, e vedrai ne raccoglieremo le briciole! La Terra è sei volte Marte, molto più distante, resisterà agli impatti... non così le popolazioni!

    -Sorella, fai davvero paura!-

    Raggiunta la sala comando di Primus spiegarono il piano, partenza immediata, ma viaggio lento, per arrivare dopo la flotta Asgardica e soprattutto dopo il bombardamento di sciami meteorici, che in effetti verificarono diretti anche sulla terra, seppur in misura minore rispetto a quelli in rotta di collisione per Marte. Primus accettó il piano di Hel, sacrificando parte dei propri preziosi guerrieri per imbarcare le sacerdotesse del Sacro Toro, di cui Hel era già divenuta la grande madre.

    FINE CAPITOLO SECONDO

    CAPITOLO TERZO

    Atlantide

    Lo spazioporto di Atlantide a Nuova Midgard, non era attrezzato a ricevere una intera flotta da guerra, oltre alle poche astronavi commerciali sfuggite all’immane disastro perché già in orbita, pertanto furono fatte atterrare la Sleipnir di Wotan, il gigantesco vascello spaziale contenente tutta la

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