Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

La patente. L'uomo dal fiore in bocca
La patente. L'uomo dal fiore in bocca
La patente. L'uomo dal fiore in bocca
E-book38 pagine23 minuti

La patente. L'uomo dal fiore in bocca

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

In questa edizione sono riunite insieme due delle più celebri “opere brevi” del grande Luigi Pirandello: La patente e L’uomo dal fiore in bocca. Al contempo esilaranti e disperate, la prima è la vicenda di un presunto jettatore che esige dal giudice un attestato legale alla sua “potenza” e la seconda è il dialogo notturno (quasi un monologo) di quello che oggi chiameremmo un “malato terminale” con un avventore al tavolino di un Caffè. Entrambe sono qua riportate nella loro forma teatrale ma, com’è noto, in origine erano state composte dall’autore come novelle: la prima con lo stesso titolo e la seconda con il titolo di La morte addosso.
LinguaItaliano
Data di uscita3 feb 2019
ISBN9788832507829
La patente. L'uomo dal fiore in bocca
Autore

Luigi Pirandello

Luigi Pirandello (1867-1936) was an Italian playwright, novelist, and poet. Born to a wealthy Sicilian family in the village of Cobh, Pirandello was raised in a household dedicated to the Garibaldian cause of Risorgimento. Educated at home as a child, he wrote his first tragedy at twelve before entering high school in Palermo, where he excelled in his studies and read the poets of nineteenth century Italy. After a tumultuous period at the University of Rome, Pirandello transferred to Bonn, where he immersed himself in the works of the German romantics. He began publishing his poems, plays, novels, and stories in earnest, appearing in some of Italy’s leading literary magazines and having his works staged in Rome. Six Characters in Search of an Author (1921), an experimental absurdist drama, was viciously opposed by an outraged audience on its opening night, but has since been recognized as an essential text of Italian modernist literature. During this time, Pirandello was struggling to care for his wife Antonietta, whose deteriorating mental health forced him to place her in an asylum by 1919. In 1924, Pirandello joined the National Fascist Party, and was soon aided by Mussolini in becoming the owner and director of the Teatro d’Arte di Roma. Although his identity as a Fascist was always tenuous, he never outright abandoned the party. Despite this, he maintained the admiration of readers and critics worldwide, and was awarded the 1934 Nobel Prize for Literature.

Leggi altro di Luigi Pirandello

Correlato a La patente. L'uomo dal fiore in bocca

Ebook correlati

Arti dello spettacolo per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su La patente. L'uomo dal fiore in bocca

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    La patente. L'uomo dal fiore in bocca - Luigi Pirandello

    DIGITALI

    Intro

    In questa edizione sono riunite insieme due delle più celebri opere brevi del grande Luigi Pirandello: La patente e L’uomo dal fiore in bocca. Al contempo esilaranti e disperate, la prima è la vicenda di un presunto jettatore che esige dal giudice un attestato legale alla sua potenza e la seconda è il dialogo notturno (quasi un monologo) di quello che oggi chiameremmo un malato terminale con un avventore al tavolino di un Caffè. Entrambe sono qua riportate nella loro forma teatrale ma, com’è noto, in origine erano state composte dall’autore come novelle: la prima con lo stesso titolo e la seconda con il titolo di La morte addosso.

    LA PATENTE

    PERSONAGGI

    Rosario Chiàrchiaro

    Rosinella, sua figlia

    Il giudice istruttore D’Andrea

    Tre altri Giudici

    Marranca, usciere

    Stanza del giudice istruttore D’Andrea. Grande scaffale che prende quasi tutta la parete di fondo, pieno di scatole verdi a casellario, che si suppongono zeppe d’incartamenti. Scrivania, sovraccarica di fascicoli, a destra, in fondo; e, accanto, addossato alla parete di destra, un altro palchetto. Un seggiolone di cuoio per il Giudice, davanti la scrivania. Altre seggiole antiche. Lo stanzone è squallido. La comune è nella parete di destra. A sinistra, un’ampia finestra, alta, con vetrata antica, scompartita. Davanti alla finestra, come un quadricello alto, che regge una grande gabbia. Lateralmente a sinistra, un usciolino nascosto.

    Il giudice d’Andrea entra per la comune col cappello in capo e il soprabito. Reca in mano una gabbiola poco più grossa d’un pugno, va davanti alla gabbia grande sul quadricello, ne apre lo sportello, poi lo sportellino della gabbiola e fa passare da questa nella gabbia grande un cardellino.

    D’ANDREA

    Via, dentro! E su, pigrone! Oh! finalmente... Zitto adesso, al solito, e lasciami amministrare la giustizia a questi poveri piccoli uomini feroci.

    Si leva il soprabito e lo appende insieme col cappello all’attaccapanni. Siede alla scrivania; prende il fascicolo del processo che deve istruire, lo scuote in aria con impazienza, sbuffa:

    Benedett’uomo!

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1