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Colpi di... scena
Colpi di... scena
Colpi di... scena
E-book62 pagine57 minuti

Colpi di... scena

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Info su questo ebook

La storia, letta da quattro lettori-tipo, vede il protagonista del romanzo, emblema del mediocre per eccellenza, attraverso colpi di fortuna (o colpi di scena) mutare continuamente e repentinamente le sue condizioni di vita. Per un caso fortuito, scambiato per l’attore protagonista, Giacomo si ritrova a dover recitare un film muto;successivamente, cavalcando l’onda e assecondando il successo che, improvvisamente, lo ha ghermito, Giacomo diventa una star ma,purtroppo, la sua superba mediocrità lo porta a non curare le sue carenze e a non dirozzarsi minimamente. Dopo una parentesi come scrittore, il nostro protagonista varcherà la soglia dei novant'anni approdando in una nuova realtà in cui l’ eccellenza è la normalità e in cui Giacomo , percorrendo a ritroso mentalmente i suoi anni trascorsi, aiutato in ciò da giovani allievi di una scuola presso la quale Giacomo è stato ospitato, prenderà coscienza della mediocrità della sua vita, rivisitandola, però, alla luce della saggezza dei ragazzi che lo hanno ascoltato.
LinguaItaliano
Data di uscita27 mar 2019
ISBN9788831607476
Colpi di... scena

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    Anteprima del libro

    Colpi di... scena - Franca Adelaide Amico

    ispirazione

    CAPITOLO I

    SAL FROG

    Ma guarda che fortuna oggi! Non ci sembrava vero dover ammettere che Sal, il grande, famoso e portentoso Sal, avesse scelto la nostra piccola Verdania per girare il suo film…! Beh, non l’ha scelta proprio lui, ovvio! Lui è l’attore protagonista… tant’è: lo abbiamo qui e…

    - Sotto coi flash, Attilio! -

    Flash! Flash! Flash!  Quel  povero Giacomo Freddi, pigiato da tutti i lati, ammaccato dalla ressa dei giornalisti, coi capelli tutti scarmigliati, con il ciuffo che, per via del gel che vi aveva distribuito sopra qualche ora prima, dopo la doccia e lo shampoo, era diventato un groviglio teso a mo’ di antenna al centro della testa! Non ci capiva nulla, povero Giacomo Freddi!

    E’ lì, lo prendono per un braccio, lo allontanano dal luogo in cui si trova e lo infilano dentro un’ enorme auto come dentro la bocca di un leone.

    All’interno, sorrisi e abbracci.

    Ma per chi lo avevano preso? E quelli che parlavano una lingua incomprensibile, forse dovevano essere americani… e ridevano e lo strattonavano… Giacomo Freddi abbozzava qualche stentato sorriso ma, ad un certo punto, capì, che tutto ciò che da lì in poi avrebbe fatto, sarebbe stato irrilevante.

    Il copione andava avanti da solo, insieme alla corsa dell’auto; la sua vita procedeva proiettata verso… non si sa cosa.

    Ma questo non saper cosa, piaceva a Giacomo Freddi; gli piaceva l’esser penetrato nell’occhio di un ciclone che lo annebbiava, lo travolgeva, lo ubriacava. Era piacevole quella vaga, inspiegabile sensazione di essere richiesto, cercato, FAMOSO. E anche se era o sarebbe stato tutto un gioco, era bello lo stesso.

    Ma chi l’avrebbe detto - pensava tra sé e sé l’inebetito Giacomo Freddi - chi avrebbe mai pensato una cosa del genere quando questa mattina, mezzo addormentato, con due caffè in corpo, mi trovavo davanti al Municipio a chiedere informazioni sul bando di concorso…!

    Non si chiedeva niente Giacomo Freddi. Si godeva quell’attimo di rumorose coccole…

    LETTRICE ESMERALDA

    Esmeralda tiene il libro con la mano sinistra, mentre la destra tira giù le coperte e le lenzuola del letto. Si sta preparando per andare a dormire. Sono le ventitré ma ancora per un’oretta leggerà, già sotto le coperte, prima di addormentarsi.

    Adesso si è seduta sul letto, libro in mano e occhio al libro mentre la mano destra, unica appendice libera, è deputata alle triviali incombenze manuali. È quella mano che, infatti, s’ingegna a sfilare i pantaloni, infilare il pigiama… per la t-shirt le cose sono un po’ più complicate e allora, Esmeralda, suo malgrado, deve adagiare il libro sul materasso per avere mani e braccia libere.

    Ma gli occhi no. Quelli rimangono sempre incollati alle pagine; non si possono perdere le vicende di Giacomo Freddi nemmeno per un istante. Ecco! Con un salto, finalmente, Esmeralda è sotto la morbida coltre che predispone ai sogni notturni, sogni abbelliti e sonno predisposto dalla consueta piacevole lettura notturna.

    Elio ormai lo sa. Sa che deve, ogni sera, sopportare la lucina di lettura accesa per almeno un’ora… ma tant’è, Esmeralda vive di letture compulsive.

    Dopo un’ora, all’incirca, il sonno arriva ma potrebbe arrivare dopo due, tre ore, non importa, tanto non c’è, per Esmeralda, una sveglia e non c’è un lavoro che le rompa la testa il giorno dopo.

    Buona notte, Giacomo Freddi. A domani.

    . . . . . . . . . .

    "Mi hanno preso per girare un film!? Ma che diavolo sta succedendo? Ah, quel curriculum che avevo inviato! Come si chiamava quella TV? Insedia… Inedia…

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