I tuoi figli vogliono che tu li conosca

Di Fernando Nouvilas

Aiuta tuo figlio ad avere successo conoscendolo e comunicando con lui in maniera sincera ed efficace

E, anche se non ce ne fosse una, non per forza deve esistere una soluzione assoluta per il nostro figlio: ogni persona è diversa e ciò che può andare bene con una persona, può non funzionare con un'altra.

Quello che, invece, possiamo assicurare è che dobbiamo aiutare il nostro figlio a essere felice e a diventare un adulto responsabile. Per farlo, dobbiamo acquisire una serie di abilità che ci aiuteranno ad agire opportunamente.

Nelle serie "Strumenti per famiglie", vi aiuteremo nell'emozionante compito di educare i nostri figli e vederli crescere felici.

Nella prima consegna vi parleremo della cosa più importante: conoscere i nostri figli come sono veramente.

Come migliorare la comunicazione a casa

Come conoscere i suoi amici

Come sapere cosa fanno su Internet e nei social network

Come stabilire una comunicazione basata sulla sincerità e sulla fiducia...

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 16 mag 2019
• ISBN: 9781547581047

Anteprima del libro

Contenuti

Introduzione

Iniziamo...

Come conoscere i nostri figli

I nostri figli a casa

I nostri figli con gli amici

I nostri figli a scuola

I nostri figli sui social

Introduzione

La maggior parte di noi genitori, sia al primo figlio che con più esperienza, si è lamentata in qualche occasione di un fatto su cui scherza, ma che ha un fondo di verità: purtroppo, i figli nascono senza un manuale di istruzioni per il loro uso.

Se, a questo, uniamo il fatto che tutti si sentono in diritto di darci consigli su ciò che (credono) stiamo facendo male, la cosa si complica e la nostra insicurezza aumenta.

Non vogliamo unirci alla massa di persone che dispensano consigli, pertanto questo piccolo e modesto manuale non ha la pretesa di dirci cosa devono fare i genitori per migliorare l’educazione dei propri figli, ma come dotarci di una solida base che ci permetta di agire in tutta sicurezza e con buonsenso, stabilendo sani criteri per la crescita del figlio.

In primo luogo, è opportuno definire cosa intendiamo con educazione. Fanno al nostro caso due similitudini, seppur con le loro limitazioni:

➔  La prima è quella dell’albero che, una volta piantato, viene seguito nei suoi primi anni di vita. All’inizio è fragile, dobbiamo proteggerlo dai pericoli e fornirgli tutto ciò di cui ha bisogno; la nostra responsabilità sta nel dargli acqua e nutrimento, evitare che gli animali o le erbacce lo danneggino e incanalare la sua crescita (non per niente, i supporti che si mettono a sostegno degli alberi giovani vengono chiamati tutori). Una volta che l’albero si è irrobustito e può farcela da solo, potremo lasciare che continui a crescere e a vivere per conto proprio.

➔ La seconda è quella del lancio di un razzo: spetta a noi fornirgli un sistema di guida e combustibile a sufficienza, così come costruire la torre di lancio. Una volta decollato, si piloterà lui stesso, grazie agli strumenti e ai sistemi che abbiamo posto nella cabina a tempo debito.

Perciò, possiamo capire che l’educazione dei nostri figli consiste nel dare loro le conoscenze, le abilità sociali, le capacità e l’impulso alla crescita come individui affinché, in futuro, possano destreggiarsi abilmente come adulti e spingere il potenziale della propria persona al massimo, con libertà e indipendenza.

Crescere in un ambiente sano significa che il bambino e adolescente ha il diritto di acquisire (quindi noi abbiamo la responsabilità di garantirgli) le abilità (sociali, di conoscenza, cognitive...) che gli permetteranno, una volta adulto, di essere responsabile, indipendente, di conoscere le sue possibilità, fare scelte per il proprio futuro con le conoscenze che gli servono e farsi strada con una ragionevole garanzia di successo.

La difficoltà emerge quando ci sentiamo persi.

Come dicevamo, non esiste un manuale di istruzioni e, anche se esistesse (i benintenzionati cercano di crearlo con i propri consigli), non necessariamente è il più adatto per nostro figlio: ogni persona è diversa e quello che può andare bene