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Distanze (in)colmabili
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Distanze (in)colmabili
E-book61 pagine32 minuti

Distanze (in)colmabili

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Info su questo ebook

Con le opere "GIORNO FATALE ora fatale" prima e "QUALCOSA DI (EXTRA) ORDINARIO" dopo, l'autore ha tentato un approccio a quelli che da sempre vengono considerati veri e propri dilemmi dell'umanità: "la riproducibilità degli eventi in rapporto all'entità spazio-tempo" e "le leggi della causa e dell'effetto".

DISTANZE (in) COLMABILI si prefigge di concludere un ciclo compositivo dalla cifra stilistica avvincente: scende così il sipario su ciò che lo stesso autore ha definito "La Trilogia del Tempo". La complicata marcia di avvicinamento al "trascorrere del tempo" ha permesso alla parola una sorta di espansione verso tracciati difficilmente percorribili. In questo ribollente magma primordiale, ancora una volta, la poesia si è affacciata prepotentemente all'orizzonte. Contaminando la parola, ha iniziato a muoversi sull'ipotetica linea del tempo, inserendo negli spazi i necessari respiri dell'anima.
LinguaItaliano
Data di uscita1 mag 2019
ISBN9788831618298
Distanze (in)colmabili

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    Distanze (in)colmabili - Giuseppe Nalli

    (in)colmabili

    DISTANZE

    (in)

    COLMABILI

    Giuseppe Nalli

    Non si ricordano i giorni,

    si ricordano gli attimi.

    (Cesare Pavese)

    Il valore delle cose

    non sta nel tempo in cui esse durano,

    ma nell’intensità con cui vengono vissute.

    Per questo esistono momenti indimenticabili,

    cose inspiegabili e persone incomparabili.

    (Fernando Pessoa)

    Il tempo è ciò che accade

    quando non accade nient’altro.

    (Richard Feynman)

    Il tempo non è una corda che si può misurare a nodi,

    il tempo è una superficie obliqua e oscillante

    che solo la memoria riesce a far muovere e avvicinare.

    (José Saramago)

    Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato;

    quello che lasci non ti appartiene.

    (Seneca)

    Nella felicità

    la vita è un fulmine

    ma senza interessi

    il tempo non trascorre mai.

    (G. N.)

    Mi odierete -lo so.  Forse non in modo cosciente e riconosciuto dalla codifica umana come siamo abituati a pensare questo sentimento nella sua accezione più pura, ma già immagino una specie di magma che si fa strada dentro voi per eruttare nelle forme più disparate. Sono fin troppo consapevole dell’ingarbugliamento provocato dalle già numerose e disparate concezioni che si hanno sul tempo. Il mio intento non è certo quello di risolvere l’argomento. Una passeggiata, però, sulla sua direttrice, andava attuata, con tutti i dubbi e i rischi calcolati. Dubbi e rischi che possono ancora lievitare o decrescere e farmi ragionevolmente inciampare sulla possibilità che il tempo possa anche non esistere.

    A questo punto, sono pronto a confessare sinceramente di avere avuto non poche difficoltà nel districarmi in questa selva di teorie e concetti spesso difficilissimi. Ricercare tutta una serie di argomenti specifici per trarne degli spunti e le dovute conseguenze, non è stato un affare agevole. Scomodare addirittura filosofi, matematici, religiosi e liberi pensatori per questo... Insomma, per accarezzare solo lievemente alcune possibili risposte, ho dovuto considerare questo percorso un male necessario. Quando la febbre è rappresentata da alcune domande che ancora non hanno trovato risposta, ho sperato di trovare la medicina per farla scendere, nelle affermazioni -ma anche nei dubbi- di chi ha speculato prima di me. In qualche momento ho rischiato di smarrirmi tra le pagine di chi ha dedicato una vita intera a misurare, scomporre o semplicemente definire il tempo. Forse mi sono perso davvero e sto ancora cercando la strada maestra. Di certo, tra queste pagine sono caduto, a volte mi sono addormentato risvegliandomi  sullo stesso luogo o chilometri distante, ma con le stesse parole tra le mani. A volte, su alcuni concetti  particolarmente intricati, ho pensato di abbandonare l’intento. Su altri, invece, ho trovato la forza e il coraggio per proseguire. Ciò che ha governato tutto questo è stato esaltante e terribile al tempo stesso. Esaltante per gli orizzonti scoperti e prima sconosciuti. Terribile per

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