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Il Malvagio Problema Del Patrimonio Culturale E Del Conflitto
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E-book142 pagine54 minuti

Il Malvagio Problema Del Patrimonio Culturale E Del Conflitto

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L'eredità culturale del mondo è attualmente minacciata non solo dal tempo, dalla natura, e dallo sviluppo umano e anche dal l'aumentare dei conflitti armati. Vediamo le distruzioni causate dal saccheggio e dal traffico illecito ma anche l'iconoclastia e le manipolazioni dell'eredità culturale per motivi politici, religiosi, economici, e di propaganda. I ricavi derivati dalla vendita illecita sono spesso usati per finanziare i conflitti come illustrato nell'esempio del modello finanziario di Da'esh in questo libro. La Protezione del Patrimonio Culturale (CPP), anche se legalmente obbligatoria secondo la legge nazionale e internazionale, è mal implementata e le sanzioni sono raramente applicate. C'è però, una richiesta costante e internazionale per l'educazione e i risultati della ricerca multidisciplinare sull'argomento, specialmente nel contesto del conflitto e del crimine. 

Le ricerche devono includere le prospettive militari, e i meccanismi comuni collegati all’abuso e alla protezione. I risultati devono contenere concettualizzazioni accademiche, nonchè soluzioni basate sulla pratica per diminuire e mitigare i danni. Per soddisfare le richieste mentre si espandono, a seguito del loro lavoro precedente ne il Coinvolgimento Militare nella Protezione del Patrimonio Culturale: Una Panoramica (Forza Congiunta Trimestrale, JFQ 74 Joint Force Quarterly, Terzo Trimestre 2014 Luglio 2014) gli autori hanno scritto questa pubblicazione. Contiene una selezione di esempi in materia e incorpora recenti sviluppi e tendenze. Tutti gli ingredienti servono per alimentare la ricerca e il dialogo sull’uso e l’abuso dell’eredità culturale specialmente nell’evento di un conflitto, con particolare riguardo sulla cooperazione e la coordinazione tra i soggetti interessati e le parti militari.

Una selezione di identificati problemi fondamentali della CPP sono disucsse come parte di un’analisi di comparazione con esempi in materia come il caso Dugongo, e illustra una sovrapposizione tra eredità culturale e naturale coniata come eredità ibrida. Altri casi includono eventi in Libia, Estonia, Iraq, Siria, Turchia, e Mali. Tutti pesati contro la teoria dei problemi malvagi di Horst Rittel e altri concetti con il coinvolgimento della gestione e la protezione dell’eredità, un aumento del comportamento burocratico e l’uso politico dell’eredità culturale dell’umanità che contribuisce nell’attuale deplorevole situazione.

LinguaItaliano
Data di uscita17 giu 2020
ISBN9781547591084
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    Il Malvagio Problema Del Patrimonio Culturale E Del Conflitto - Joris D Kila Ph.D

    IL MALVAGIO PROBLEMA DEL PATRIMONIO CULTURALE E DEL CONFLITTO

    Coinvolgimento militare nella protezione e nella devastazione della Proprietà Culturale

    Joris D. Kila Dottore di Ricerca e Christopher V. Herndon militare dell’esercito degli Stati Uniti (in pensione)

    Traduzione di Cristallina Giulia Russino

    La cultura è pressappoco tutto ciò che ci distingue dalle scimmie.

    Field Marshal Fitzroy James Henry Somerset, Lord Raglan (1788-1855)

    ––––––––

    Indice

    Titolo

    Copyright

    Dedica

    Prefazione

    Ipotesi

    Introduzione

    Problemi basilari

    Cartolarizzazione e Patrimonio Culturale Risorse: patri intrinseche contro parti strumentali

    Un esempio: Procedure di trasferimento Identità e Commemorazione

    Questioni semantiche

    La propaganda del patrimonio culturale

    Politicizzazione della protezione del patrimonio culturale

    Che cos’è l’eredità culturale o, in termini legali, il patrimonio culturale?

    Collegamenti del patrimonio culturale con la creazione di una identità e con il processo di mantenimento dell’identità

    Eredità culturale: sciacallaggio e iconoclastia

    CPP come forma di conservazione preventiva

    CPP, obblighi militari, e incentivi

    CPP e Giustizia di Transizione

    Pianificazione ed Esecuzione

    Epilogo

    Dedica

    ––––––––

    A mio padre, migliore amico ed eroe – Clyde V. Herndon, veterano dell’Esercito degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, che ha attraversato l’oceano Atlantico e per quasi tre anni ha combattuto nelle battaglie contro i francesi di Vichy, i fascisti italiani e i nazisti tedeschi in nord Africa, Sicilia e Italia.

    Prefazione

    Nel 2014, abbiamo scritto un articolo per il giornale professionale militare Joint Force Quarterly (Forza Congiunta Trimestrale) intitolato Coinvolgimento Militare nella Protezione del Patrimonio Culturale: Una Panoramica (Kila e Herndon 2014). Il nostro obiettivo era analizzare la situazione riguardante la salvaguardia e la distruzione dell’eredità culturale (anche chiamata in termini legali patrimonio culturale[1] ) e il ruolo che varie organizzazioni militari potevano e dovevano  svolgere  per proteggere il Patrimonio Culturale, specialmente in tempo di conflitti armati. Una delle nostre conclusioni era che la Protezione del Patrimonio Culturale (CPP Cultural Property Protection) complessivamente può generare importanti dispiegamenti di forze[2]e aiutare a finire le sessioni militari prima e contribusce contemporaneamente alla ricostruzione post-conflitto rinforzando le identità nazionali e stimolando il turismo.

    ––––––––

    Anche se quell’articolo fu estremamente apprezzato, dovemmo concludere che, considerando gli sviluppi dal 2014, non era un’opera maestra dell’architettura sull’argomento. A dire il vero, non abbiamo, a quel tempo, aggiunto enfasi sul fatto che un’adeguata CPP potrebbe negare le risorse finanziarie derivate dal saccheggio e dalla vendita di artefatti.[3]

    Comunque, lo sviluppo globale si muove velocemente e, al momento, ci sono prove concrete di saccheggi sistematici e traffico di patrimonio culturale come mezzo per generare fondi da organizzazioni come Da’esh[4]e  Al-Qa’ida (come verrà discusso in un esempio). Di conseguenza, lo studio dell’eredità culturale – compresa la sua protezione e distruzione durante i conflitti – è diventato non solo un’area essenziale ma anche un soggetto complicato su più livelli che sta diventando sempre più politicizzato, cartolarizzato, ed eccessivamente burocratizzato. Nel frattempo, la ricerca multidisciplinare e l’educazione sull’argomento della CPP rimane ancora agli inizi.

    Agosto 2017

    Joris D. Kila e Christopher V. Herndon

    Ipotesi

    Attualmente, il patrimonio culturale del mondo non è minacciato solo dal tempo, dalla natura, dallo sviluppo, ma, sempre più, dai conflitti armati. Questo ha dato vita a grandi minacce che causano danni collaterali; il ritorno dell'iconoclastia; il riciclo di antichi monumenti per battaglie moderne, (come castelli o cittadelle) originariamente costruiti come difesa; una violazione facilitata dall'assenza di controllo da parte del governo in certe aree come Cirene (Libia). Il patrimonio culturale è protetto sotto leggi (inter)nazionali, ma l'adeguata protezione del patrimonio culturale (CPP Cultural property protection), anche se legalmente obbligatoria, o è assente oppure attuata in modo inadeguato. Quali sono le cause di ciò? Ci sono possibilità di miglioramento da parte dell'esercito?

    Le rovine di Cirene, Libia (foto: Wikimedia)

    Introduzione

    Inanzitutto, è essenziale introdurre il tema della CPP e la sua devastazione in tempo di conflitti armati, dando un'impressione della varietà di parti interessate e soggetti coinvolti, focalizzandosi sull'appoggio militare e i suoi obblighi. Ad esempio, noi discutiamo del fatto che la CPP in tempi di conflitto è anche una responsabilità militare, ed è codificata in tanti strumenti legali all'interno del quadro del Diritto Umanitario Internazionale (DUI), leggi nazionali, e regolamentazioni militari

    Ultimo ma non per importanza, interpretiamo la CPP come un fenomeno e contemporaneamente come uno strumento nelle tattiche moderne di potere che compromettono aspetti geopolitici, militari, di sicurezza ed economici. Per illustrare e spiegare meglio tutto ciò, saranno utilizzati esempi, nonchè quadri teoretici per analisi e possibili miglioramenti. Questi quadri si diramano in discipline come le teorie di programmazione e gli studi di gestione.

    Problemi Basilari

    Molti problemi fondamentali identificati della CPP derivano dalle situazioni che coinvolgono sia l’abuso sia la protezione dell’eredità durante i conflitti e, di conseguenza, le connessioni che il patrimonio culturale ha con, per esempio, la politica, l’identità, e il crimine transnazionale. Esempi tipici includono gli aspetti militari e di sicurezza della CPP; la posizione del patrimonio culturale nei processi giuridici di transizione; criminalizzazione (in senso legale) di offese riguardanti l’eredità; e politiche, concernenti l’identità, e problemi di commemorazione. Un problema basilare che merita di essere menzionato separatamente è la mancanza di sensibilizzazione riguardo l’importanza dell’eredità culturale e la CPP e la conseguente carenza nel rafforzamento della conoscenza e l’assegnazione dei fondi per risolvere certi problemi.

    A parte ciò, l’argomento e i suoi coinvolgimenti sembrano crescere in un corpo abbastanza complesso e coinvolgono varie parti, spesso interdipendenti, discipline, e sensibilità. Questo rende difficile trovare soluzioni e direzioni. Come dichiarato nell’ipotesi, un’adeguata protezione del patrimonio culturale, anche se legalmente obbligatoria, o è assente oppure non attuata nel modo adeguato. Per fuggire da quello che sembra un circolo vizioso, sono richiesti proattività, creatività, e un pensiero fuori dagli schemi. Quando ci si riferisce al malvagio problema di concettualizzazione[5] di Horst Rittel la discussione è quella che lui chiama problemi malvagi che non possono essere diagnosticati o risolti usando i metodi e i criteri convenzionali. È possibile che i prerequisiti dei problemi malvagi formulati da Rittel possano essere applicati ai problemi nel campo dell’eredità culturale,[6] specialmente nel contesto dei conflitti armati?

    Un sostegno per ciò accompagnato da esempi arriva, insieme agli altri, da un’analitica comparazione di Nancy Roberts[7]che applica il concetto malvagio al caso dell’assistenza internazionale in Afghanistan. Lei incontra complesse interdipendenze, incertezze e prospettive conflittuali dei negoziatori e definisce i problemi derivanti dalle sue esaminazioni come malvagi a causa di quattro caratteristiche.[8] Nella configurazione pratica della CPP, le stesse caratteristiche sembrano svolgere un ruolo essenziale. Kila, uno degli autori di

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