La mia toscana
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Anteprima del libro
La mia toscana - Guido Amedeo Ghiara
Indice
PRIMA PARTE - I colori della Toscana
Capitolo primo Astrid
Capitolo secondo Arrivo a Villa Alberino
Capitolo terzo "Le ricette del libro di nonna Maria e i mille colori di Siena
Capitolo quarto La rivelazione di Astrid
Capitolo quinto Buonconvento
Capitolo sesto La sera del concerto al Monastero di Sant’Anna in Camprena
Capitolo settimo Tela e pennelli
Capitolo ottavo Cortona
Capitolo nono San Gimignano
Capitolo decimo Trequanda, fattoria del Colle Cinelli Colombini
Capitolo undicesimo Di nuovo Cortona
Capitolo dodicesimo Amori travolgenti
Capitolo tredicesimo Casale Sant’Anna e il pannello a patchwork
Capitolo quattordicesimo Un Weekend a Firenze
Capitolo quindicesimo Il matrimonio (passato e presente)
Capitolo sedicesimo Livorno
Capitolo dicassettesimo Ti regalerò i colori della Toscana
Capitolo diciottesimo Tempo di cambiamenti
Capitolo diciannovesimo Speranze
INTERMEZZO
L’inizio
Le fuggitive
Arrivo alla fattoria
La fine della storia
SECONDA PARTE - Una casa al mare
Capitolo primo L’allagamento
Capitolo secondo Arrivo a Villalunga
Capitolo terzo Bagno Albachiara
Capitolo quarto La caldaia rotta e la storia di Maria e Giovanni
Capitolo quinto Le sorprese di ottobre
Capitolo sesto Un matrimonio per zia Laura e l’arrivo di Sam
Capitolo settimo "Il weekend di Ognissanti’’
Capitolo ottavo Drina la strega di Villa Alberino
Capitolo nono Lavori terminati a Villa Alberino, ciao ciao Villalunga
Capitolo decimo Natale a Villa Alberino (stavolta all'asciutto)
TERZA PARTE - Il giardino delle magnolie
Capitolo primo Una nuova avventura
Capitolo secondo Arrivo a Poggio Sereno
Capitolo terzo Davanti a san Guido
Capitolo quarto Un pic-nic Aggiusta cuori
Capitolo quinto Il vento moderno e il vento romantico
Capitolo sesto La lotteria di Pasqua
Capitolo settimo Una visita inaspettata
Capitolo ottavo Il matrimonio del secolo
Capitolo nono Settembre dolce settembre
La mia Toscana
Raccolta di racconti
di
Guido Amedeo Ghiara
Youcanprint
Titolo | La mia Toscana
Autore | Guido Amedeo Ghiara
ISBN | 9788831629485
Immagine fronte copertina: Villa Alberino
Immagine retro copertina: Passeggiando tra le crete senesi
© Elina Ottaviani
Prima edizione digitale: 2019
© Tutti i diritti riservati all'Autore.
Questa opera è pubblicata direttamente dall'autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint e l'autore detiene ogni diritto della stessa in maniera esclusiva. Nessuna parte di questo libro può essere pertanto riprodotta senza il preventivo assenso dell'autore.
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Dedico questi racconti alla mia famiglia
e ai miei amici che mi sono sempre vicini
in qualunque ostacolo.
era un’estate, Si. Un’estate di tanto tempo fa, quando Tal e zio Brando si sono conosciuti, era il tempo dei fiori del miele del buon vino, dell’olio e del pecorino di Pienza. Era il tempo del giallo ocra, e di mille sfumature di verde, era il tempo dei colori, dei mille colori, era il tempo di mille bandiere e di mille tamburi. Era tempo di amare tra i prati in fiore nelle notti estive sotto la luna con un sottofondo di grilli canterini. Era il tempo di Tal e di Brando
PRIMA PARTE
I colori della Toscana
Capitolo primo
Astrid
Astrid stava sdraiata nel suo letto in camera a leggere un libro ascoltando la musica nell’iPod …era una sera di inizio estate e i suoi genitori, Umberto e Magnolia, le avevano comunicato, che a fine mese sarebbero partiti per andare nella loro casa al Forte dei Marmi. Astrid odiava quella casa, e il pensiero di passarvi tre mesi la faceva star male. Lei voleva andare invece dallo zio Brando e la nonna Angela nella villa dello zio nella campagna senese. Visti i problemi di anoressia della figlia e i vari colloqui con la psicologa, Umberto e Magnolia decisero di accontentarla ... la sera stessa la mamma telefonò a suo fratello per dirgli che presto sarebbe arrivata sua nipote... lo zio Brando e nonna Angela furono felici di ospitare la nipote per le vacanze estive e nei giorni successivi iniziarono a preparare la stanza per Astrid.
Astrid aveva 16 anni e viveva con la sua famiglia in un appartamento in un paesino delle periferie di Roma e, come tutti gli adolescenti, aveva un assortimento completo di problemi, il periodo dell’acne, il periodo del forse-fidanzatino
, il periodo della poca voglia di studiare... il periodo di avere il fisico perfetto per piacere ai ragazzi... Era molto alta e aveva le curve al posto giusto, sembrava una modella, aveva i capelli un biondo miele tendente al rosso e occhi di un verde intenso… Ma i ragazzi per gelosia o per invidia la bullizzavano… per questo aveva da un anno problemi gravi di anoressia e non riusciva a uscire dal tunnel. Era talmente dimagrita che le si contavano le vertebre della spina dorsale… ovviamente suo zio Brando sapeva tutta la storia di Astrid essendo praticamente uno dei migliori amici della ragazza e avrebbe fatto di tutto per aiutare la nipote a uscire dal tunnel quell’estate. Si dice che il sole della campagna toscana sia miracoloso, lo zio Brando diceva sempre ad Astrid che una passeggiata in bicicletta nei boschi del Chianti ti leva tutti i mali.
Il pomeriggio del giorno dopo Magnolia preparò le valigie per Astrid che la mattina successiva avrebbe preso il bus. Lo zio sarebbe andato a prenderla con nonna Angela e tata Alexandra (la pseudo badante della nonna, dico pseudo perché nonna Angela era una donna autosufficiente. Teneva Alexandra come aiuto per la casa e l’aveva praticamente adottata come figlia perché non aveva una famiglia in Italia a parte il marito Alberto).
Magnolia lavorava come traduttrice di libri e copioni cinematografici , mentre Umberto aveva uno studio medico in paese.
Quella mattina di metà giugno Astrid fu buttata giù dal letto alle 6 e mezza, insonnolita salì sul bus carica di bagagli e zainetto. Astrid era una ragazzina molto introversa e a scuola non aveva molte amicizie, la maggior parte dei ragazzi la prendeva in giro perché sembrava più grande dei suoi compagni e andava bene a scuola. Per lei andare in Toscana dallo zio Brando a passare l’estate era un sollievo soprattutto perché per un po’ non avrebbe visto quei ragazzi odiosi della sua scuola a vagabondare per la città… Nuove avventure attendevano Astrid in quell’estate.
Il bus arrivò alla stazione di Siena e una Fiat 500 rossa fiammante con dentro lo zio Brando, nonna Angela e tata Alexandra la attendeva fuori dal bus a braccia aperte per portarla alla villa... Lo zio Brando caricò i bagagli in macchina. Ma quanta roba ti ha fatto portare tua madre? Pensava che andassi nel deserto? I negozi esistono anche qua!
disse lo zio ridendo. Lo sai zio tua sorella quanto è ansiosa
rispose Astrid, in queste cose è sempre esagerata
. Magnolia e Umberto erano dei genitori molto apprensivi verso la figlia, la tenevano sotto una campana di vetro. Lo so come è mia sorella essendo il fratello minore, ma fa così perché ti vuole bene
disse zio Brando. Uff… non ho capito perché non possiamo vivere qui tutti insieme, zio Brando!
disse Astrid malinconica. È per via del lavoro di tuo padre, ha l’ambulatorio a Roma ormai, ma chi lo sa… magari prima o poi, quando guadagnerà un po’ di più potrà trasferirsi
rispose Brando. Lo spero tanto, adoro i colori della Toscana
disse Astrid speranzosa. Questi colori ce li hai nel sangue, e te li porterai ovunque, adesso partiamo verso Villa Alberino che è quasi ora di pranzo, la nonna ti ha fatto la panzanella che ti piace tanto.
La macchina partì in quella giornata di sole. L’estate era appena cominciata … e la nostra storia inizia proprio qui.
Capitolo secondo
Arrivo a Villa Alberino
La macchina dello zio Brando si fermò davanti a un cancello enorme con ai lati due paracarri a forma di zampe di cavallo... La villa era contornata da un grande terrazzo e un giardino. Sul terrazzo c’erano delle piante di limoni e cedri. Il giardino era pieno di rose e in mezzo al giardino un altro terrazzo sopraelevato con un bersò di glicine secolare. Tutto intorno al terrazzo c’era anche un gelsomino profumatissimo. Lo zio Brando abitava al piano terra della villa... nonna Angela e tata Alexandra al piano di sopra con nonno Massimiliano... Tata Alexandra aveva un appartamento al piano di sopra per conto suo dove viveva con suo marito Alberto... La casa era piena di cani e gatti.... La gente della città chiamava la villa di zio Brando giardino dell’Eden
perché era quasi un paradiso in terra… Il giardino era molto appartato quasi nascosto da tutto e da tutti, come un luogo di preghiera, come se sotto quel bersò di glicine si radunassero schiere angeliche.
Spesso a nonna Angela e tata Alexandra piaceva passare i pomeriggi di estate sotto quel bersò di glicine davanti a un bicchiere di tè freddo. Tata Alexandra lavorava a uncinetto facendo mantelline per l’inverno per nonna Angela, mentre nonna Angela leggeva un buon libro a voce alta.
La stanza di Astrid era situata in casa di zio Brando. Il letto di Astrid era in ferro battuto con disegnati sopra degli amorini. Era un letto del Settecento che era stato tramandato da ogni donna della famiglia di zio Brando.
I giorni trascorrevano piacevolmente lenti nella villa in Toscana... Nel frattempo lo zio Brando fece un po’ da padre confessore per Astrid, essendo comunque uno zio abbastanza giovane (zio Brando aveva 40 anni). Una mattina mentre coglievano le rose per la casa, Astrid raccontò dei suoi problemi con i compagni di scuola e disse che non voleva tornare a Roma dopo le vacanze estive... Zio Brando disse ad Astrid di pensare positivo, che sicuramente una soluzione la si sarebbe trovata. "A tutto c’è rimedio cara Astrid, e poi se non vorrai tornare a Roma qui avrai sempre una