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I segreti in tasca
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E-book141 pagine1 ora

I segreti in tasca

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Info su questo ebook

Agnese torna a Firenze dopo 7 anni, ritrovando la sua amica del cuore e incontrando altre quattro donne, vicine di casa, molte delle quali nascondono importanti segreti. Anche Agnese scopre un segreto che mette in discussione tutto il suo mondo. Tra storie d'amore, tradimenti, amicizie e omicidi, le donne si svelano e si rivelano, mettendosi completamente a nudo
LinguaItaliano
Data di uscita22 gen 2016
ISBN9788892547810
I segreti in tasca

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    Anteprima del libro

    I segreti in tasca - Angela Giulietti

    tasca.

    1

    Ci ha pensato per tutto il viaggio. Come sarà rivedere Isabella dopo 7 anni? E' vero che si sono tenute in contatto tramite facebook, ma trovarsela davanti sarà diverso. La parte più grande del suo cuore per tanto, tanto tempo... Da quel giorno di un'adolescenza difficile e confusa, quando era entrata in aula e l'unico posto libero era accanto a quella brunetta dal sorriso sincero, che sembrava molto più rilassata di lei. Poche parole, e con quelle parole Agnese aveva capito che sarebbero diventate amiche.

    Quando lei ha scelto di seguire Giovanni a Milano, quando ha lasciato d'impulso Firenze, la sua casa, il suo lavoro di impiegata, quando ha rimesso tutto in gioco, Isabella l'ha appoggiata, senza egoismo, spronandola a viversi le nuove sfide che la vita le aveva messo davanti. Era felice per lei, e le ha detto:

    Se vorrai tornare, io sarò sempre qui. Se avrai bisogno basta che mi chiami

    Eh sì, adesso ha bisogno di tutto. Perché si sente come la protagonista di un film drammatico. Quante possibilità ci sono che una persona perda entrambi i genitori e il fidanzato in incidenti aerei? Molto poche. Per questo, Agnese crede che il destino con lei si diverta in una maniera un po' troppo cinica. Mette tre persone su due voli: uno che torna da una vacanza in Egitto e uno che porta da Malpensa a Roma, a distanza di più di 20 anni. E poi li butta giù. E lei nel mezzo, a terra, a raccogliere i pezzi degli aerei e del suo cuore spezzato.

    A 21 anni, lascia che la zia si occupi del funerale, e si limita a farsi trascinare dalla chiesa al cimitero come un'ebete. Si appoggia a Isabella per superare il lutto, si rammarica di non avere un ragazzo che sia durato più di 3 mesi, perché la potrebbe aiutare. A 44 anni, dà una mano alla madre di Giovanni, che è anche la sua principale. Tiene i contatti con i colleghi e gli amici di lui, pensa con un filo di tristezza che non ci sarà nessun matrimonio, e una settimana dopo la sepoltura lascia la casa che aveva condiviso con il fidanzato, lascia il negozio dove lavora, resetta tutto e telefona a Isabella:

    Sono a pezzi, voglio tornare. Sai di un lavoro, un qualunque lavoro col quale possa mantenermi?

    L'amica ha fatto un rapido riassunto mentale: Agnese ha lavorato 5 mesi come barista, poi si è messa a fare la baby sitter, poi la centralinista, ha seguito un corso di fotografia e uno di ricostruzione unghie, entrambi abbandonati a metà, infine è stata assunta come impiegata in una ditta di spedizioni. Perciò: cosa cercava?

    Cosa cerchi?

    Te l'ho detto, qualunque lavoro va bene

    Con quelle parole ha chiuso la telefonata. E la mattina seguente, come sperava, l'amica le ha comunicato che una signora anziana che abita accanto a lei cerca una badante. 

    Badante? Okay, ci sto, almeno avrò vitto e alloggio

    Adesso paga il casello autostradale e si immette nella sua nuova vita. Ha 44 anni, una massa di capelli castano chiari, una borsa Luis Vuitton ormai quasi consumata, regalo di Giovanni, niente casa, niente marito, niente figli, niente lavoro. Ha solo Isabella, ed è con lei che ripartirà.

    Segue le indicazioni in quella che per 37 anni è stata la sua città, fino ad arrivare al quartiere di Brozzi, a un cancello, a una ampia corte dove sono parcheggiate alcune auto, con una specie di aiuola con un albero nel mezzo e una serie di graziose casette basse, che formano un semicerchio. Una di quelle è la casa di Isabella, e lei, dopo un'occhiata veloce, capisce subito di quale si tratta: davanti a una porta c'è la vecchia panca in legno scuro sulla quale si sono scambiate tante confidenze. Isabella ce l'ha fatta, l'ha portata via ai suoi genitori. Manda un sms all'amica:

    Sono qua fuori

    E sa già da quale porta la vedrà uscire. E infatti, Isabella arriva dopo pochi istanti. E' ancora bellissima, con quei capelli quasi neri, il sorriso aperto e la pelle sempre un po' abbronzata. Le dà un bacio, e le indica un'abitazione verso il fondo della corte:

    Parcheggia lì. Quella è la casa di Christian e Sonia. Di Rita, insomma...della signora che dovrai accudire

    Aspetta, aspetta Agnese abbassa la voce Spero di non aver fatto il passo più lungo della gamba... in che stato è la signora? Non sono molto esperta, sì, mi sono presa cura dei miei nonni quando erano malati, ma se fosse demente, per esempio...

    Nulla di più lontano da lei Assicura Isabella Rita ha 78 anni ed è lucidissima. Cammina a fatica perché ha un'artrite cronica e si è rotta il femore qualche anno fa. Ha bisogno di qualcuno che l'aiuti in cucina, tenga pulita la casa, l'accompagni dal medico, le faccia la spesa... tutto qui. Vieni, te la presento

    Entrano in un atrio dal quale parte una scala che porta al piano superiore. Isabella indica una porta:

    Lì abita Rita. Sopra ci stanno Christian, Sonia e Viola, la loro figlia. Allora, sei pronta?

    Sì... Agnese risponde con un tono incerto. Quattro ore fa prendeva l'ultimo caffè a Milano e ora sta per entrare nel resto della sua vita. Segue l'amica in un appartamento ordinato, e da un salotto aperto passano in cucina, dove una donna magra, con addosso una vestaglia rosa, sta facendo bollire del the. Si volta e le saluta, con una voce rauca che suggerisce un'abitudine al fumo:

    Ciao, Isabella. Felice di conoscerti, Agnese

    Lei le tende la mano, non potendo fare a meno di notare che la donna ha unghie curate e smaltate. E' molto diversa dal prototipo dell'anziana malata e debole che si era formata nella mente, e la cosa la mette di buonumore: con lei potrà parlare. Si siede, e dopo aver bevuto il suo the lascia che Rita la accompagni in quella che sarà la sua stanza: una camera con parquet in terra, un letto a una piazza e mezzo, un armadio, una cassettiera e qualche stampa di pop art appesa al muro. Vorrebbe fare domande, ma Rita la anticipa:

    La chiave che ti darò è diversa dalle altre della casa, è solo tua. Se porti uomini o amiche cerca di non fare troppo rumore. Quando è caldo puoi lasciare la finestra aperta, ci sono le inferriate. Se vuoi la tv, puoi prenderla di sopra, c'è quella vecchia di mio figlio, che ha appena comprato un modello tecnologico. La lavatrice è nel ripostiglio in fondo, lì puoi sistemare anche le tue scarpe. Vuoi riposarti un po'?

    E' una domanda semplice, ma in quel momento Agnese non sa cosa rispondere. Si vuole riposare? Vuole pranzare? Vuole chiacchierare con Isabella prima che torni al lavoro? No, no, un attimo... non lo sa, e non riesce a pensarci. Tre settimane fa era fidanzata, lavorava con la madre di Giovanni e ogni sera alle 8 tornava a casa, aveva in programma di sposarsi, stava dando un'occhiata alle offerte per le vacanze estive e ora... ora è lì, in un mondo nuovo, ha ancora in borsa un biglietto della metro di Milano e con tutto il corpo è già saltata nel presente pieno di incognite. Prende tempo:

    Intanto scarico la macchina

    Isabella le dà un mano a tirare fuori i trolley, poi scappa al lavoro. Agnese inizia piano piano a portare tutti i bagagli in casa, e sistema alcune cose nel bagno, dove Rita le ha lasciato una mensola e un cassettino. Poi, si ritrova a pensare a chi vorrebbe raccontare del suo nuovo inizio, tenendo il cellulare in mano. E di colpo realizza:

    Non ho nessuno a cui telefonare. Ho solo Isabella, e Isabella è qui

    Proprio come 23 anni prima. C'era solo Isabella, quando i suoi genitori si imbarcarono dal Cairo e non arrivarono mai a casa. Una vacanza a lungo sognata, che si risolse in un dramma. Agnese era iscritta al primo anno di università, mollò tutto e si trasferì per un mese a casa dell'amica, a leccarsi le ferite. E adesso è di nuovo così. Sono due adulte, con qualche ruga, le tinture che coprono i primi capelli bianchi, tante esperienze sulle spalle, eppure hanno ancora bisogno l'una dell'altra. Agnese ha bisogno della razionalità e della fermezza di Isabella, Isabella diventa più docile e affettuosa vicino a lei. Si completano, come è stato da sempre.

    Nel tardo pomeriggio, Agnese si affaccia sulla corte per spiare il rientro a casa di Valerio. E' curiosa di vedere se è invecchiato e se canticchia ancora mentre cammina. Nota una stempiatura sulla fronte e qualche chilo in più che si intravvede sotto al giubbotto. E sì, canta ancora, con un tono basso, come se recitasse una preghiera o un mantra. Non si è mai sentita a suo agio con lui, fin da quando lui ha sposato Isabella, perché è cinico, diretto, spietatamente sincero, in maniera fastidiosa. Non ha tatto e non fa caso se ferisce qualcuno. Ma immagina che dovrà trovare un modo per andarci d'accordo, perchè adesso sono vicini di casa.

    Lo saluterò domani, però  Decide. Si dà una spazzolata ai capelli e si prepara alla prima cena con il figlio di Rita e la sua famiglia. E' fondamentale fare buona impressione, perciò cerca di ricordare:

    Attenzione, Agnese: non parlare subito del tuo pessimo rapporto con gli aerei!

    Chi è lei?

    Tea ferma Isabella prima che le sia possibile entrare in casa. E', come sempre, abbigliata in maniera eccentrica, con un abito nero e giallo e un paio di calze di pizzo dentro agli anfibi. Scuote la lunga coda nera e appoggia una mano sulla porta. Non si può scappare. Isabella allarga le braccia:

    E' la badante di Rita. Una brava persona, siamo amiche da anni

    Ah... così, adesso il venerdì sera uscirai con lei?

    Usciremo tutte insieme, magari, anche con Sonia

    Sonia è all'antica

    "E dai, Tea! Puoi starle seduta accanto per

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