6/11 I Novelli Sposi

Di Mauro Arzilli

Parodia del celebre "I promessi Sposi". Storia fantastica ambientata in una borgata di case, circondata dalla campagna. 6/11 significa 6 Novembre, data di apertura del vino novello.

• Lingua: Italiano
• Editore: Publisher s15817
• Data di uscita: 8 apr 2014
• ISBN: 9788869092886

Anteprima del libro

SPOSI

PROLOGO

15 AGOSTO

-  Dimmi dov’è la ricetta… Questo Matrimonio non si dovrà più fare!

-  Mi faccio uccidere… Prima di darti la ricetta! Rispose il vecchio.

Il pollice alzò il cane della pistola e l’uomo dal viso coperto ripeté: - Ultima occasione… Dammi la ricetta!

-  Mai!

Bang.

Un colpo all’altezza del cuore e il vecchio cadde a pancia in giù.

16 AGOSTO

Maria la segretaria, come ogni mattina, aprì l’ufficio del signor Tonino per mettere sul suo tavolo l’ordine del giorno.

Un urlo richiamò l’attenzione di tutti i componenti dell’ufficio amministrativo.

Il signor Tonino era seduto sulla sua poltrona con la testa sul tavolo. Il sangue sparso per l’ufficio aveva immediatamente fatto capire che era accaduto il peggio.

Andrea, il figlio di Tonino, corse immediatamente per cercare di rianimarlo, ma non c’era più niente da fare. Tonino era già morto.

Prima di morire, aveva lasciato scritto un biglietto a suo figlio, Andrea. L’assassino, credendolo morto si era dato alla fuga. Tonino, teneva nel taschino della giacca, dalla parte del cuore, l’orologio che gli aveva regalato suo padre. Il proiettile era rimbalzato sulla corazza d’oro massiccio ed aveva rallentato la morte dell’anziano viticoltore dandogli la possibilità, di scrivere un ultimo pensiero.

Egli custodiva segretamente, come aveva fatto suo padre in precedenza, la ricetta per la produzione dei Novelli.

Molti viticoltori avevano cercato di imitarlo, ma tutti con scarsi risultati.

Questo, aveva creato molte antipatie nei suoi confronti e qualcuno, vedendo gli affari crollare, aveva probabilmente preso delle decisioni molto drastiche.

Nell’ambiente era noto, che della ricetta era a conoscenza solo il patriarca della famiglia. Egli l’avrebbe lasciata in eredità al primo figlio maschio, qualora egli avrebbe deciso di continuare l’attività secolare di viticoltura.

L’assassino o il mandante dell’omicidio sperava che, con la morte improvvisa, il patriarca non avesse avuto la possibilità di tramandare l’antica ricetta.

Nel frattempo, l’ufficio si era trasformato in un via vai di gente. I carabinieri, la scientifica e il 118, erano tutti impegnati a raccogliere notizie e dati utili alla risoluzione del caso.

Andrea, non si dava pace… Chi poteva voler morto suo padre? Tutti gli volevano bene... aiutava sempre tutte le