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Democrazia Futurista (Annotato): nota di Roby Guerra  Libri Asino Rosso
Democrazia Futurista (Annotato): nota di Roby Guerra  Libri Asino Rosso
Democrazia Futurista (Annotato): nota di Roby Guerra  Libri Asino Rosso
E-book141 pagine1 ora

Democrazia Futurista (Annotato): nota di Roby Guerra Libri Asino Rosso

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Info su questo ebook

Rileggere oggi, un secolo dopo, questo testo, tra i più controversi e visionari di Marinetti e per la storia del futurismo storico, domanda sguardi e pensieri diversi dal mero letteralismo, una giusta ermeneutica o simbolismo, un carattere squisitamente artistico e modernista: oseremo dire le teorie testuali di certa stagione postmoderna, filosofica-antifilosofica, i vari Baudrillard, Delouze, persino Lacan e persino A.de Benoist, in Italia, Giovanni Sessa e Vitaldo Conte.
Non sono invece in genere letteralmente attinenti storici e filosofi anche contemporanei, poco inclini a simile danza neuronale a zig zag o spirale, "paraonoidi" in certo senso intellettuali,   adatti ma riduzionisti nel captare il segno intertestuale al primo livello, la crosta dell'abisso significante relativo a ogni opera d'arte letteraria (in questo caso peraltro apparentemente off topic, visto il focus politico sociale).
Chiarita, tale necessaria premessa metaconoscitiva, sarà possibile il godimento di questo ennesimo volo di Pindaro futurista,  ma  tremendamente  tragicamente  realistico e utopico, paradossalmente:
fino a altrettanto ennesima provocazione,  la politica democratica futurista, sfrontatamente esibita nel primo novecento, può risorgere o meglio  ancora canta in qualche ...dismisura il futuro?
 
LinguaItaliano
Data di uscita31 ott 2019
ISBN9788835326427
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    Democrazia Futurista (Annotato) - FT Marinetti

    FT MARINETTI

    Democrazia futurista

    UUID: 919350be-fbee-11e9-a8d9-1166c27e52f1

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Note Editoriali

    F. T. MARINETTI e la Democrazia

    2020-3O Democrazia futurista?

    Un movimento artistico crea un Partito Politico

    Vecchie idee a braccetto da separare

    Crollo di filosofi e storici, sibille a rovescio

    Idee-muri da sfondare

    Contro il matrimonio

    Orgoglio italiano rivoluzionario e libero amore

    La Democrazia futurista

    Contro il Papato e la mentalità cattolica, serbatoi di ogni passatismo

    Patriottismo futurista

    Pacifismo e Società delle Nazioni carabiniera

    Contro l'immonda anzianità, la burocrazia, per il decentramento

    Il proletariato dei geniali

    Governo tecnico senza parlamento, senza senato e con un Eccitatorio

    Sintesi della concezione marxista

    L' Azionariato sociale

    Vendiamo il patrimonio artistico!

    Il cittadino eroico, l'abolizione delle polizie e le scuole di coraggio

    Morale del pericolo: la libertà elastica senza carceri e carabinieri

    Gli Arditi, avanguardia della Nazione

    Catalogo Asino Rosso

    Note Editoriali

    ASINO ROSSO GIORNALE BLOG

    F. T. MARINETTI

    DEMOCRAZIA FUTURISTA

    (tratto da F.T. Marinetti,Democrazia Futurista. Dinamismo poltico, Facchi editore, 1919, Milano)

    Libri eBook Asino Rosso 38, ottobre 2019

    a cura di Roberto Guerra

    http://asinorossoferrara.blogspot.com

    http://www.asinorossoebook.onweb.it

    cover: MARINETTI 2000 (Mix, poesia visiva Futurguerra)

    F. T. MARINETTI e la Democrazia

    *Testo, versione ridotta, dall'originale:

    DEMOCRAZIA FUTURISTA.

    DINAMISMO POLITICO

    1919 FACCHI, EDITORE - MILANO 18, VIA DURINI

    Dedico questa prima opera di politica futurista ai Fasci politici futuristi di MILANO, ROMA, FIRENZE, FERRARA, TARANTO, PERUGIA, ecc. e all'Associazione degli Arditi.

    F. T. M.

    2020-3O Democrazia futurista?

    nota-saggio di Roby Guerra

    Rileggere oggi, un secolo dopo, questo testo, tra i più controversi e visionari di Marinetti e per la storia del futurismo storico, domanda sguardi e pensieri diversi dal mero letteralismo, una giusta ermenutica o simbolismo, un carattere squisitamente artistico e modernista: oseremo dire le teorie testuali di certa stagione postmoderna, filosofica-antifilosofica, i vari Baudrillard, Delouze, persino Lacan e persino A.de Benoist, in Italia Giovanni Sessa.

    Non sono invece in genere letteralmente attinenti storici e filosofi anche contemporanei, poco inclini a simile danza neuronale a zig zag o spirale, paraonoidi in certo senso intellettuali, adatti ma riduzionisti nel captare il segno intertestuale al primo livello, la crosta dell'abisso significante relativo a ogni opera d'arte letteraria (in questo caso peraltro apparentemente off topic, visto il focus politico sociale).

    Chiarita, tale necessaria premessa metaconoscitiva, sarà possibile il godimento di questo ennesimo volo di Pindaro futurista, ma tremendamente tragicamente realistico e utopico, paradossalmente:

    fino a altrettanto ennesima provocazione, la politica democratica futurista, sfrontat amente esibita nel primo novecento, può risorgere o meglio ancora canta in qualche ...dismisura il futuro?

    Ultratardiva e stucchevole stagione invece d'annunziana, persino precorritrice del fascismo?

    Oppure, ancora, pur depurata (si veda dopo), strana breccia del futuro, anzi dal futuro, grazie a Marinetti e il futurismo, fascista ma di sinistra, socialista ma romantico idealista (nel senso non nostalgico o equivoco), ecc.?

    Abbiamo alleggerito il testo riducendolo ai capitoli secondo noi essenziali, tagliandone diversi, oggi, storicamente superati (e non perché eventualmente scomodi storicamente, anzi in uno di essi si proclamava tra le primissime volte, la riduzione dell'orario di lavoro a 8 ore e la parità tra uomini e donne, il libero voto femminile!).

    Pur dopo questa depurazione, resta preferenziale se non decisivo, in primis, come già accennato, uno sguardo postmoderno creativo e non banalmente realistico:

    ebbene ecco , proprio come un restauro, riaffiorare il novum futurista allo stato puro, persino politico, persino democratico... virtualmente e naturalmente, se si vuole un mind game 2.0, eppure come la Ruota ricorda ancora la Formula 1 del duemila ultra hi tech, così la originaria Democrazia Futurista.

    E chiaro a ben vedere fin dall'incipit!

    Un movimento artistico crea un Partito Politico, ovvero quel che filosofi o storici, o giornalisti, figurarsi, mai capiscono, non vedendo quel che è persino comunicato come una password.

    Le password non sono solo chiavi di accesso a qualsiasi geroglifico, dai graffiti al computer:

    Questo il gioco linguistico, innegoziabile, se non lateralmente, non per partito preso, tautologico visto che si parla infatti di democrazia. Infatti visione e pre-post-visione squisitamente arte scienza, artistica in comunicazione convenzionale, per intenderci.

    Fino alla lungimiranza tecnecratica, come democrazia figlia della scienza e della tecnica, superiore, evoluta, probabile scenario prossimo venturo, nell'era, odierna, della fine non solo della storia ma dellla politica e del tipo politico (per dirla con lo stesso Jung). Jung strano futurologo ante litteram, psicosonar del cosiddetto inconscio collettivo, o sociale, o tecnologico. Jung e Marinetti, futurologi.

    Poco importa, quando la Rete in primis come discorso linguistico non appunto banalmente comportamentistico, i dettagli stessi di superficie intertestuali: l'il-logica del Senso e del senso del futuro, segue ragioni umilmente quantiche e in-esatte, persino Feyerabend, la scienza come arte, non solo paradossologia, futurismo semplicemente e micidialmente ...la prolettronica dei geniali.

    ULTRAVIOLET VALENTINA NAPPI TRIBUTE VISUAL POEM/FuturGuerra

    Collaudo Pornofuturista

    HACKER ART- MICROMEGA VALENTINA NAPPI

    http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/09/22/valentina-nappi-a-me-piace-il-cazzo/

    Che scriverebbe oggi come collaudo 2020... il nostro Marinetti, revisionando magari il suo originale Democrazia Futurista?

    Il linguaggio è specchio dei tempi e anche il Nostro, coerentemente futurista, non revisionerebbe una riga del suo testo, attualmente ridondante neodannunziano (lo ammetterbbe senza problemi), semplicemente opterebbe per un testo alla ma contro Facebook, compresso e destrutturante.... Solo un punto diventerebbe la password (quanto mai puntuale e pertinente), alcune delle pagine più rivoluzionarie e storicamente provocatorie, l'elogio elegia a suo tempo del libero amore e contro il matrimonio cattoborghese: un'accelerazione, oggi, che lo farebbe atterrare nel pornofuturismo e la dedica postcontemporanea a una certa Valentina Nappi, dichiarata kom fut girl 2.0, ma poco importa se Kom Fut, l'anno zero era e resta il futurismo italiano e per extrem art – per dirla anche con il contemporaneo futurdada Vitaldo Conte , proprio postmarinettiano...

    Tra gli effetti del semidefault occidentale, crisi strutturale, dittatura finanziocratica, eurabia incombente, Unione Europea, Onu ridicole come la fu Società delle Nazioni, ecc., da tempo ormai anche gravissimi segnali pure su Internet. Alcuni Social Network in particolare, Instagram e Facebook in particolare. Per il social vip e fotografico, già hanno tuonato Madonna e Rihanna, censurano un paio di tette.... nel 2015! Per Facebook necessarie alcune considerazioni radicali, anche qua censurano un paio di capezzoli, favoriscono trollismi con troppo facili segnalazioni di trolls stessi a cui sono antipatiche le virgole di sconosciuti,, poi partono i robot automatici, figurarsi se FB... verificano miliardi di utenti da qualche nanochip in terra californiana o a Las Vegas...

    Ma non sono solo bachi del Sistema... molto peggio: già da tempo nella letteratura sul web Facebook è stato segnalato in Sè, per come è strutturato, come un Social Network particolarmente invasivo, roba trash e quasi alla Goebbles come propaganda signiificante... rispetto alla Rete in sé, a siti e blog: una perfetta sirena perversa per attrarre non navigatori conoscitivi o semplicemente curiosi o per estendere la comunicazione off line, ma ad hoc per soggetti disturbati, complottisti, frustrati sociali, tecnoidioti, stupidi, imbecilli, praticamente un contenitore mondiale per i peggiori istinti della specie umana e interpersonali.

    Il tutto subdolamente in nome dell'anarchia della Rete, in quanto, questo si sa sempre da certa letteratura psicologica del web, attinente proprio a Facebook, abc della psicologia e della psicanalisi, l'interfaccia virtuale favorisce il famoso gioco dello specchio di memoria lacaniana, o semplicemente il TRANSFERT. Gli umani, si sa, sono quello che sono, cosicché roba come Facebook oltre attrarre tecnoidioti e peggio, genera soggetti bipolari, patologicamente disturbati: crea vere e proprie allucinazioni percettive, 100000 amici virtuali o 10000 like trasformano artisti da spazzatura o sfigati in geni, quando praticamente nell'Oceano del Web, paragonabile a un Universo intero, praticamente certi soggetti chattano nei fatti come i matti praticamente con se stessi, al massimo con 4 nativi aborigenidigitali che ignorano il mondo e la civiltà oltre qualche nicchia giungla in Amazzonia.

    Se la Rete fosse ancora davvero anarchica e libera, sarebbe comunque un prezzo inevitabile nella fase nascente della comunicazione virtuale. Ma appunto una svolta recente è flagrante. Quando si censurano due tette, o s'innesta la Nelingua pretendendo chissà quale linguaggio politicamente o culturalmente corretto (e poi non si ha il minimo controllo su tanti soggetti su Facebook pericolosi adescatori o truffatori concretamente, per non parlare di tanti profili e gruppi antisemiti o comunisti totalitari o filomusulmani terroristici, non ultimo chiunque se gli sta sul cazzo qualcuno segnala e partono i robot, vuol dire che Facebook è davvero il vero Big Brother contemporaneo e il suo falso genio M. Z, il suo Maometto, diversamente Maometto, esattamente l'opposto di veri geni come Bill Gates e Steve Jobs). Facebook è la degenerazione della Silicon Valley! M. Z. è fin dalle origini programmato dalla Finanziocrazia mondiale che oggi sta strozzando non solo l'Europa e l'Italia ma il mondo intero. E tale semplice analisi spiega anche l'eccessiva longevità di un Social Network, da sempre,come accennato ricettacolo della peggior umanità, la Legge di Moore non è un optional, visto il divenire di Facebook sempre più subliminalmente manipolatorio. Il gioco poteva continuare senza appunto i troppi lapsus e bachi recenti: quando

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