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Questa è la mia storia
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E-book43 pagine33 minuti

Questa è la mia storia

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Info su questo ebook

Ambientato durante la seconda guerra mondiale in uno storico rione di Roma, Testaccio narra la storia di quattro adolescenti alle prese con uno strano oggetto misterioso. Nel mistero ci sarà la chiesa la massoneria e tedeschi.
LinguaItaliano
Data di uscita30 mar 2020
ISBN9788831664486
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    Questa è la mia storia - Jacopo Sanna

    storia

    QUE­STA E’ LA MIA STO­RIA

    Ja­co­po San­na

    TI­TO­LO | Que­sta è la mia sto­ria

    AU­TO­RE | Ja­co­po San­na

    ISBN | 978-88-31664-48-6

    Pri­ma edi­zio­ne di­gi­ta­le: 2020

    © Tut­ti i di­rit­ti ri­ser­va­ti all'Au­to­re.

    Que­sta ope­ra è pub­bli­ca­ta di­ret­ta­men­te dall'au­to­re tra­mi­te la piat­ta­for­ma di sel­fpu­bli­shing You­can­print e l'au­to­re de­tie­ne ogni di­rit­to del­la stes­sa in ma­nie­ra esclu­si­va. Nes­su­na par­te di que­sto li­bro può es­se­re per­tan­to ri­pro­dot­ta sen­za il pre­ven­ti­vo as­sen­so dell'au­to­re.

    You­can­print Self-Pu­bli­shing

    Via Mar­co Bia­gi 6, 73100 Lec­ce

    www.you­can­print.it

    in­fo@you­can­print.it

    Qual­sia­si di­stri­bu­zio­ne o frui­zio­ne non au­to­riz­za­ta co­sti­tui­sce vio­la­zio­ne dei di­rit­ti dell’au­to­re e sa­rà san­zio­na­ta ci­vil­men­te e pe­nal­men­te se­con­do quan­to pre­vi­sto dal­la leg­ge 633/1941.

    Co­me ogni gior­no, usci­ti da scuo­la an­dia­mo a gio­ca­re al mat­ta­to­io. Di­ver­ti­men­to pre­fe­ri­to il na­scon­di­no. Sia­mo sem­pre i so­li­ti coe­ta­nei, tut­ti do­di­cen­ni: Gio­van­ni, Mar­co e Do­me­ni­co. È il 1941. Il con­flit­to mon­dia­le fa do­mi­na­re la fa­me. Gio­van­ni, or­fa­no di en­tram­bi i ge­ni­to­ri, abi­ta con la so­rel­la, spo­sa­ta e con un fi­glio. Do­me­ni­co e Mar­co so­no or­fa­ni del pa­dre; il pri­mo ha tre fra­tel­li, l’al­tro due so­rel­le.

    Ve­sti­ti da strac­cio­ni, ma sem­pre sor­ri­den­ti, an­dia­mo tut­ti i po­me­rig­gi a gio­ca­re al mat­ta­to­io. Ol­tre a na­scon­der­ci os­ser­via­mo quel­le po­ve­re be­stie de­sti­na­te al ma­cel­lo, per poi ar­ri­va­re sul­le no­stre ta­vo­le. E i so­gni di­va­ga­no, si am­plia­no in oriz­zon­ti scon­fi­na­ti…

    Un po­me­rig­gio de­ci­dia­mo di in­vi­ta­re ai no­stri gio­chi tre no­stre com­pa­gne di scuo­la: Va­le­ria, Gio­van­na e Ri­ta. Va­le­ria abi­ta nel­lo stes­so mio pa­laz­zo; la con­si­de­ro un’ami­ca par­ti­co­la­re, con la qua­le po­ter­si con­fi­da­re. È fi­glia di uno spaz­zi­no e di una sar­ta.

    Ini­zia­mo a gio­ca­re. A Gio­van­ni il com­pi­to del­la con­ta, a tut­ti gli al­tri cor­re­re per an­da­re a na­scon­der­si nei luo­ghi più re­con­di­ti. Il tut­to tra le vi­bra­te im­pre­ca­zio­ni dei la­vo­ra­to­ri del ma­cel­lo, che si ve­do­no sbu­ca­re i gio­va­ni da ogni par­te, di­stur­ban­do an­che gli ani­ma­li, e na­scon­den­do­si poi ne­gli an­frat­ti me­no ac­ces­si­bi­li.

    Gio­van­ni, ter­mi­na­to di con­ta­re, ini­zia la ri­cer­ca. En­tra in un pic­co­lo ma­gaz­zi­no se­mia­per­to, per­ché il luc­chet­to è rot­to. Lo apre ma, fat­ti due pas­si pre­ci­pi­ta lun­go una sca­la. Giun­to all’ul­ti­mo gra­di­no pro­va do­lo­re al­la ma­no; si ac­cor­ge di es­ser­se­la lus­sa­ta.

    A sten­to si rial­za da ter­ra e, men­tre si di­ri­ge ver­so la sca­la, un im­prov­vi­so osta­co­lo, una cas­set­ta, lo fa nuo­va­men­te ca­de­re. Il do­lo­re al­la ma­no è lan­ci­nan­te, ma non osta­co­la la cu­rio­si­tà che lo per­va­de. La cas­set­ta è chiu­sa da uno stra­no .luc­chet­to. di pic­co­le di­men­sio­ni, con dei sol­chi e va­ri di­se­gni.

    As­sor­to nel­la sco­per­ta, all’im­prov­vi­so si spa­ven­ta per al­cu­ni ru­mo­ri pro­vo­ca­ti dal­lo scal­pic­cio de­gli ani­ma­li nel pia­no so­vra­stan­te.

    Ri­sa­le ve­lo­ce­men­te le sca­le ed ac­co­sta la por­ta. In­tan­to gli ami­ci lo stan­no cer­can­do pre­oc­cu­pa­ti e lo ve­do­no im­prov­vi­sa­men­te cor­re­re ver­so l’in­gres­so del mat­ta­to­io, te­nen­do­si una ma­no.

    Lo chia­ma­no e chie­do­no co­sa gli sia ac­ca­du­to. Con vo­ce af­fan­na­ta ri­spon­de di es­se­re in­ciam­pa­to su un sas­so all’in­ter­no dell’al­le­va­men­to di ani­ma­li.

    De­ci­do­no tut­ti di

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