L’uomo dal labbro storto

Di Sir Arthur Conan Doyle

Giallo - racconto lungo (31 pagine) - Il misterioso omicidio di Neville St Clair.

È nei bassifondi di Londra, dove i drogati trascorrono giornate di sogni e deliri in catapecchie adibite a fumerie d’oppio, che devono aggirarsi Sherlock Holmes e il Dottor Watson per venire a capo del misterioso omicidio di Neville St Clair, un uomo d’affari della City che è stato fatto sparire da un orientale e da un mendicante dal volto sfigurato in modo pauroso. Il detective teme che il corpo sia stato gettato nel Tamigi, ed è alla disperata ricerca di qualche indizio che gli permetta di incriminare i due complici, ma è bloccato in una situazione di stallo apparentemente irrisolvibile…

Sir Arthur Conan Doyle (Edimburgo, 22 maggio 1859 – Crowborough, 7 luglio 1930), scrittore e medico scozzese, è l'autore dei 56 racconti e 4 romanzi che rappresentano il cosiddetto "canone" sherlockiano. È l'autore capostipite del sottogenere letterario noto come giallo deduttivo, reso famoso dal personaggio del suo investigatore Sherlock Holmes, assurto poi a ruolo di icona di tutta la letteratura gialla, superando di gran lunga la fama dello stesso Arthur Conan Doyle.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 27 feb 2024
• ISBN: 9788825427714

Sir Arthur Conan Doyle

Arthur Conan Doyle (1859-1930) was a Scottish author best known for his classic detective fiction, although he wrote in many other genres including dramatic work, plays, and poetry. He began writing stories while studying medicine and published his first story in 1887. His Sherlock Holmes character is one of the most popular inventions of English literature, and has inspired films, stage adaptions, and literary adaptations for over 100 years.

Anteprima del libro

1. Una moglie disperata bussa alla porta di Watson

Isa Whitney, fratello del defunto Elias Whitney, dottore in teologia e preside dell’Università di teologia di St. George, aveva una forte dipendenza dall’oppio. Aveva preso l’abitudine di drogarsi, a quanto mi risulta, per uno stupido capriccio ai tempi dell’università. Dopo avere letto la descrizione di De Quincey dei suoi sogni e delle sue percezioni sensoriali provocate dai narcotici, aveva inzuppato il tabacco con del laudano nel tentativo di produrre gli stessi effetti. Scoprì, come era accaduto a molti altri prima di lui, che l’abitudine era più facile da prendere che da eliminare, e per molti anni continuò a essere schiavo della droga, causando ripugnanza e pietà nei suoi amici e parenti. Lo rivedo ancora, con la faccia gialla e pallida, le palpebre cadenti e le pupille come le punte di uno spillo, tutto rannicchiato su una sedia, il rottame e il rudere di un uomo nobile.

Una sera, era il giugno del 1889, giunse un rintocco dal mio campanello, più o meno all’ora in cui si fa il primo sbadiglio e si dà un’occhiata all’orologio. Ero seduto sulla mia poltrona, e mia moglie posò il suo lavoro di cucito ed ebbe un’espressione di disappunto.

– Un paziente! – disse. – Dovrai uscire.

Brontolai, perché ero rincasato da poco tempo al termine di una giornata che mi aveva sfinito.

Sentimmo la porta aprirsi, alcune parole rapide, e poi dei passi svelti sul linoleum. La porta della stanza in cui ci trovavamo si aprì ed entrò una signora vestita con degli abiti dai colori scuri e con una veletta nera.

– Chiedo scusa per essermi presentata così tardi – iniziò, e poi, perdendo improvvisamente il suo autocontrollo, corse avanti, gettando le braccia attorno al collo di mia moglie, e singhiozzando sulla sua spalla. – Oh! Sono in tali guai! – disse – Ho così tanto bisogno di aiuto.

– Come mai – disse mia moglie sollevando la sua veletta. – Sei Kate Whitney. Come mi hai spaventata, Kate! Non avevo idea che fossi tu quando sei entrata.

– Non sapevo cosa fare, così sono venuta subito da te – Era sempre così. La gente che aveva dei problemi veniva da mia moglie come uccelli attratti da un faro.

– È stato adorabile da parte tua venire qui. Ora devi prendere un po’ di vino e acqua, metterti comoda e raccontarci tutto. O preferisci che inviti James ad andare a