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La Stanza Verde
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E-book74 pagine54 minuti

La Stanza Verde

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Info su questo ebook

Preparatevi a urlare! Howie Payne e Nick Enlow lavorano al turno di mezzanotte da Trasmissioni video e Servizi multimediali di Big Carl. Uno strano video inizia ad apparire ogni sera nel loro drive pubblico. All'inizio, Howie e Nick credono si tratti di un film horror a puntate, che qualcuno del turno diurno manda loro in segreto. Con il proseguire dei video, l'ossessionato duo scopre qualcosa di più oscuro e profondo. L'autore horror Terry M. West vi presenta la stanza verde e il suo inquilino principale, l'Urlatore. La Stanza Verde è il nuovo terrificante racconto breve di Terry M. West.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita14 giu 2020
ISBN9781071552070
La Stanza Verde

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    Anteprima del libro

    La Stanza Verde - Terry M. West

    A mio figlio Terrence, il cui amore per le creepypasta e Five Nights at Freddy’s ha ispirato questa storia.

    Put Your Arms Around Me Honey Composta da Albert Von Tilzer Testo di Junie McCree Pubblicata da York Music Co., New York, 1910.

    1.

    «Il mondo è una discarica in fiamme, Howie», disse Nick Enlow, entrando nella sala di montaggio principale delle Trasmissioni Video e Servizi Multimediali di Big Carl.

    Howard Payne guardò il suo giovane collega, dopo aver lanciato un’occhiata all’orologio. Il ragazzo era di nuovo in ritardo. A Howard (per gli amici Howie) non importava. Se a Big Carl non fregava un cazzo, perché avrebbe dovuto farlo lui? Ma ogni volta che il ragazzo arrivava, guardava l’orologio. Come un riflesso incondizionato. Di solito, Nick entrava nello scuro ventre di Big Carl sproloquiando. Avrebbe dovuto dare fastidio a Howie, ma invece lo trovava divertente la maggior parte delle volte. A parte l’occasionale cassetta porno etichettata male, non c’era molto altro con cui divertirsi in quel buco.

    «Hai avuto un’improvvisa epifania?» disse Howie. Stava sorvegliando una cassetta nel beta deck, che trasmetteva nel drive pubblico. Howie pregò che non finisse mangiata. Non aveva voglia di tagliare il nastro. Ci fu un leggero lamento, come se la cinghia del motore del beta deck stesse per rompersi. Se il rumore fosse peggiorato, avrebbe dovuto aprirlo.

    Nick mise la sua sacca da pranzo vicino al Mac e mise le chiavi in tasca. Poi attaccò il cellulare al caricabatterie. «Va sempre peggio. Siamo fottuti, amico. Tra poco, non potremo più uscire senza indossare prima una tuta anti radiazioni di Teflon», disse Nick, mettendosi finalmente seduto e accendendo il computer. «Quegli stronzi ricconi stanno terraformando il pianeta in segreto».

    «Stavo ascoltando un talk show conservatore, mentre venivo. L’ospite ha detto che il cambiamento climatico è in realtà una grande bufala messa in giro dalla cabala Socialista, per controllare l’umanità», lo provocò Howie. Non credeva a quelle stronzate nemmeno per sogno, lo faceva per stuzzicare Nick.

    «Cristo santo, Howie», lo avvertì Nick. «Non provocarmi».

    «Morte e distruzione esistono da sempre, ragazzo. Incombono su tutti noi. Soprattutto quando sei giovane. Ti ci abitui. L’unica differenza tra me e te, è che a me non serve una busta in cui respirare quando guardo i notiziari».

    Nick aggrottò le sopracciglia. Si passò una mano tra i cespugliosi capelli scuri; capelli che quel pelato di Howie invidiava molto. «Indossi il tuo braccialetto medico, vero, vecchio? Potrei doverti lasciare solo per trenta secondi per pisciare. E quelli della tua età possono restarci secchi anche solo starnutendo troppo forte», disse con un sorriso cupo e serrato.

    Howie rise e tirò fuori la cassetta. La mise nel riavvolgitore. Quel ragazzo gli piaceva. Erano ormai sei mesi che lavoravano insieme. Howie non aveva figli, per quanto ne sapesse (come amava scherzare).

    Si era sposato e divorziato due volte. La prima volta intorno ai vent’anni e durò meno di un anno. Il suo nome era Melissa Ronald. Era una biondina bipolare ma sexy da morire, dipendente dalle pillole dietetiche. Il fatto che potesse ucciderlo nel sonno, rendeva il sesso ancora più eccitante. L'aveva lasciata dopo la terza cicatrice. Incontrò Dolores Noble quando aveva quasi quarant’anni. La relazione durò undici anni. Dolores era tosta e dolce. Odiava il fatto di averla ferita. Ma lei voleva dei bambini e non c’era molto tempo. Howie no. Le diede un ultimatum e accettò. Dolores non ebbe mai un figlio. Lei incolpò Howie per averle fatto scadere il suo orologio biologico.

    Howie sapeva di essere troppo preso da se stesso per avere dei figli. Ma per qualche maledetta ragione Nick, quel piccolo mangia calzini col culo pieno di brufoli, ispirava a Howie un istinto paterno, ogni tanto.

    Inizialmente, Howie pensò che Nick fosse come i suoi coetanei: debole, sensibile e privilegiato.  Ma Nick era più intelligente di molti di loro. Era bravo a prendere quanto a dare. Aveva senso dell’umorismo e per Howie era una cosa importante.  Se avesse un figlio, di cui fosse a conoscenza, sarebbe molto peggio di Nick Enlow, pensò.

    Howie ricordava il ragazzo che c’era prima di Nick, seduto su quella sedia.  Non riusciva a ricordare il nome di quello spreco di sperma. Percy. Perry. Parker. Qualcosa del genere, ma Fighetta sarebbe stato un nome più appropriato. Quel piccolo coglione si lamentò per tutto il tempo da Big Carl. E non in modo divertente. Era un piccolo stronzo depresso con un piercing al labbro, capelli blu e quei cazzo di anelli che allargano i lobi. Howie ci avrebbe

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