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Veneto, il veleno nel sangue e nell'anima. Poesie in dialetto veneto con traduzione in italiano
Veneto, il veleno nel sangue e nell'anima. Poesie in dialetto veneto con traduzione in italiano
Veneto, il veleno nel sangue e nell'anima. Poesie in dialetto veneto con traduzione in italiano
E-book225 pagine1 ora

Veneto, il veleno nel sangue e nell'anima. Poesie in dialetto veneto con traduzione in italiano

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Info su questo ebook

Nuova raccolta di poesie in dialetto veneto di Gian Berra. Con traduzione in italiano. Il volume contiene anche la raccolta precedente del 2015 di poesie dialettali "Veneto, rabbia e amore" di Gian Berra. Numerose illustrazioni danno atmosfera all'opera.
LinguaItaliano
Data di uscita10 lug 2020
ISBN9788831683593
Veneto, il veleno nel sangue e nell'anima. Poesie in dialetto veneto con traduzione in italiano

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    Anteprima del libro

    Veneto, il veleno nel sangue e nell'anima. Poesie in dialetto veneto con traduzione in italiano - Gian Berra

    Indice:

    Questa raccolta … Veneto, il veleno nel sangue e nell’anima

    L’anima straziata di un popolo gentile …

    1 – Capitel a Milies. Il capitello di San Antonio a Milies

    2 - Al mur che parla al cor. Il muro che parla al cuore...

    3 - I pomi de Milo. I pomi di Milo

    4 - Olivo varda lontan. Olivo guarda lontano...

    5 - Vero cesso veneto, Riflessioni al cesso veneto...

    6 - La strigha veneta. Strega veneta...

    7 - No i ghe credarà mai, Mineta. Non ci crederanno mai Mineta...

    8 - Sempre sot al mont San Mauro... sotto il monte san Mauro

    9 - Brosa sui sas del Piave. Brina sui sassi del Piave

    10 - La vecia fornas a Bigolin de Valdo. La vecchia fornace a Bigolino di Valdo

    11 – Tor acua, prendere acqua alla fontanella di Feltre

    12 - Pianta un ciodo su le aneme venete. Pianta un chiodo sulle anime venete..

    13 - Miro, me regalitu un fior? Miro mi regali un fiore?

    14 - Liseta in paradiso. Lisetta in paradiso…

    15 - Pierin bambin…  Pierino bambino…

    16 - Norina la magna sardele lesse. Norina mangia sardelle lesse…

    17 - La Rosina de not sul Barchet. La Rosina di notte al Barchet..

    18 -  Berto xe 'namorà. Berto è innamorato …

    19 - Berto in Svizzera, al sogna de far razza co la Zieta. Berto dalla Svizzera sogna di fare figli con la Zieta…

    20 - Le aneme venete gha bisogno de sfogho. Le anime venete hanno bisogno di sfogarsi…

    21 - Funer di Valdo, 40 anni fa. Poesia su Ron di Valdo

    22 - Giustina e poentina. Giustina e polentina…

    23 - Piero, dime ti quande che te basta. Piero dimmi quando ti basta..

    24 - Poenta e osei. Polenta e uccelletti…

    25 - Nosele seche. Nocciole secche

    Seconda parte: Prima raccolta di poesie furiose Veneto rabbia e amore. Pubblicata nel 2015 da Gian Berra

    1  Veneto, varda bass!  Veneto, guarda basso!

    2  Merda da portar a casa. Merda da portare a casa …

    3  Zio mascio! Gnente compassion par la Rosina.  Niente compassione per la Rosina …

    4  Fastuc, filo d’erba

    5 Poenta e osei.  Polenta e uccelletti

    6  La Gineta la sanguena.  La Gineta sanguina

    7 Rosina la magna rancor.  Rosina mangia rancore

    8 Sciupa fora Meno!  Sputa fuori Meno!

    9 Paron de tuto.  Padrone di tutto

    10 Miro, te gho robà al cor.    Miro ti ho rubato il cuore …

    11  No piander Piero,  non piangere Piero …

    12 Dir al rosario , dire il rosario …

    13 Femene da comprar, femmine da comprare …

    14 La Gelmina picada. La Gelmina appesa …

    15 A Mòmi al ghe tira. A Momi gli tira …

    16  La mula Genova.  La mula Genova …

    17  Giustina e poentina. Giustina polentina …

    18  Al cervel del porzel.    Il cervello del porcello …

    19  Gemo al sogna Venessia.  Gemo sogna Venezia …

    20  Gigeta de na olta. Gigetta di una volta …

    21  Setembre tornarà...  Settemnbre tornerà …

    22  Al gregge veneto... su da Menin.    Il gregge veneto

    su da Menin …

    23  Bandiera verda,  bandiera verde…

    Ciao da Gian Berra

    Panoramica di 35 anni di eventi:

    Gian Berra

    Veneto,

    il veleno

    nel sangue

    e nell’anima

    Raccolta di poesie furiose

    In dialetto veneto

    con traduzione in italiano

    Titolo: Veneto il veleno nel sangue e nell’anima

    Autore : Gian Berra

    ISBN: 978-88-31683-59-3

    Immagine di copertina |  © Nome  Gian Berra

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Questa opera è pubblicata direttamente dall'Autore tramite la

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    www.youcanprint.it

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    Twitter: twitter.com/youcanprintit

    Questa raccolta … Veneto, il veleno nel sangue e nell’anima

    È la mio secondo libro di sfoghi in dialetto veneto.

    Il mio primo libro di poesie sull’anima veneta furiosa di voglia d’amore : Veneto rabbia e amorein cui raccontavo l’anima della mia gente veneta, lo trovi nella seconda parte di tale raccolta

    Il primo libro lo trovi anche sul mio profilo di Academia:

    https://www.academia.edu/15574553/Veneto._Rabbia_e_amore._Poesie_in_dialetto_veneto_con_traduzione_in_italiano._Gian_Berra_2015_Sfoghi_segreti_di_una_anima_veneta

    Anime venete, rese deboli da furia, paura, rabbia,

    impotenza, inganno e miseria, si sfogano...

    La follia non si mostra ai folli e

    si nasconde con cura ai loro occhi,

    avvelena l'anima e il corpo.

    Poi si traveste di sogni vuoti

    che si legano a passioni di

    vendetta e rabbia disperate...

    Sono questi gli anni della Verità e della confusione. Tutto viene alla luce.

    Ogni cosa viene mostrata nella miseria in cui si è nascosta.

    Allora scoppiano i palloni, le figure false, le maschere furbe e bugiarde. Ma lo sfogo lascia rabbia, paura, sbigottimento, ferite aperte da secoli e un grande senso di impotenza.

    E già i furbi di ieri preparano altre illusioni per gli ignoranti e per gli sciocchi di oggi e domani...

    Le poesie sono state pubblicate su facebook man mano che venivano alla luce,

    Omaggio al mio popolo veneto …

    Gian Berra

    L’anima straziata di un popolo gentile …

    Il Demone si mostrava anche come bestia onorevole. Veniva dai deserti d'Assiria e passando per le pietre della Palestina, per poi giungere a Roma, dove pose la sua casa. Da lì poteva conquistare il mondo, mettendosi le vesti di un impero che Lui aveva appena distrutto con l'aiuto di popoli barbari che ancora non lo conoscevano come sterminatore di anime.

    Quando Egli giunse, prima dell'anno mille, nella piccola Venezia, si innamorò dei piccoli furbi e coraggiosi pescatori con la passione del commercio. Sentì l'odore della voglia di denaro, di oro, di comodità, fornicazioni e di inganni.

    Ma sentì anche le loro paure, la loro angoscia di un destino ancora oscuro, la solitudine di chi si è rifugiato in un luogo in cui prima o poi verrà scoperto...

    Il Demone offrì loro protezione: Lui avrebbe pensato alle loro anime, specialmente in cambio di quelle dei loro servi. Avrebbe protetto i nobili, i ricchi, i furbi, i cortigiani da ogni brutta sorpresa. Tutti loro vendettero a Lui un pezzo di anima, e in cambio avrebbero accumulato fama, ricchezze, onori almeno per altri mille anni. Il demonio garantì loro il commercio esclusivo coi popoli d'Arabia e Siria che già allora scoprivano e abbracciavano una nuova fede così simile alla vecchia …

    Così il popolo dei Veneti venne venduto a poco prezzo. Perdette i suoi ricordi più belli, le sue emozioni più autentiche di antica razza. Ogni onore e rispetto sfumò come nebbia e divenne servo dei furbi padroni di laggiù, protetti da quelle acque marce.

    Il demone prese forma di bestia che mostra i denti e gli artigli. La sua immagine fu definita sacra per tutti e vestita d'oro. Da allora ogni bimbo che nasceva nelle terre venete era obbligato a chiedere perdono solo per il fatto di essere nato, poi diventava servo di quella bestia.

    Il leone aveva vinto …

    Venezia ebbe la sua gloria, ma in cambio della perdita del suo vero onore e della sua anima, decadde a bisca e bordello d'Europa.

    Il dialetto veneto ha innumerevoli immagini e forme e mai si lascerà intrappolare nelle regole di una linguagestita da esperti cortigiani della cultura. Il dialetto non ha regole, e la sua parlata è varia e colorata dalle emozioni dell’anima di un popolo.

    Dialetto è parlata spontanea che si forma e si disfa col contato quotidiano di anime che vivono la Vita.

    Gian Berra 2020

    1 – Capitel a Milies. Il capitello di San Antonio a Milies

    Sant'Antonio, varda ti che bravi.

    I se gha ricordà de darghe un pocheto

    de bianc al capitel.

    Che bel, che onor par ti,

    Anca par noialtri.

    che son scampadi via

    dala miseria.

    Quà pì nissuni se ricorda

    dei nostri veci.

    Lori i gha patì, par secoli.

    Nissuni li gha mai iutadi,

    nissuni li gha mai curadi.

    Gnanca scoltadi mai,

    par gnente.

    Ma i gavea na fede,

    che no li gha

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