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Yoga. La Serie Rishikesh
Yoga. La Serie Rishikesh
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E-book424 pagine3 ore

Yoga. La Serie Rishikesh

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Info su questo ebook

La Serie Rishikesh è una sequenza di asana fondamentali insegnata nel famoso ashram (eremo) di Rishikesh da Sri Svami Sivanandaji Maharaj; essa rappresenta un fulgido esempio di pratica yogica integrata ed armonica. Nella sua completezza racchiude l’essenza del Significato di asana come pratica preparatoria ai successivi gradini dello Yoga. Si tratta di una della sequenze più studiate e diffuse, spesso poste a base del percorso formativo dei discepoli dello Yoga. Nel loro insieme costituiscono un potente strumento che predispone al meglio per le successive pratiche di pranayama, pratyahara ed oltre.

Il testo è strutturato in due parti.

Nella prima viene presentata la traduzione in italiano, corredata della versione originale in inglese, dell’insegnamento dei Maestri della Divine Life Society di Rishikesh, Gurudev Sri Svami Sivanandaji Maharaj e Sri Svami Cidanandaji.

Nella seconda è proposto un approfondimento dei curatori, per i quali la Serie Rishikesh costituisce da anni parte integrante della pratica quotidiana. Il testo è corredato di bibliografia e link sul tema.
LinguaItaliano
Data di uscita26 ott 2020
ISBN9791220300919
Yoga. La Serie Rishikesh

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    Anteprima del libro

    Yoga. La Serie Rishikesh - Fabio milioni

    INDICE

    Prefazione

    PRIMA PARTE

    vajrāsana वज्रासन

    Posizione del diamante

    Tecnica

    Benefici

    Varianti

    Controindicazioni e cautele

    sarvāṅgāsana सर्वाङ्गासन

    Posizione di tutte le membra.

    Tecnica

    Benefici

    halāsana हलासन

    Posizione dell'aratro

    Tecnica

    Variante

    Benefici

    matsyāsana मत्स्यासन

    Posizione del pesce

    Tecnica

    Benefici

    paścimottānāsana पश्चिमोत्तानासन

    Flessione seduta in avanti

    Tecnica

    Benefici

    bhujaṅgāsana भुजङ्गासन

    Posizione del cobra

    Tecnica

    Benefici

    śalabhāsana शलभासन

    Posizione della locusta

    Tecnica

    Benefici

    dhanurāsana धनुरासन

    Posizione dell’arco

    Tecnica

    Benefici.

    ardha matsyendrāsana अर्धमत्स्येन्द्रासन

    Mezza posizione di Matsyendra

    Matsyendrāsana come pratica di compensazione

    Tecnica

    Benefici

    śīrṣāsana शीर्षासन

    Posizione sulla testa

    Tecnica

    Benefici

    śavāsana शवासन

    Posizione del cadavere

    Tecnica

    Benefici

    Appendice – La scienza del rilassamento

    SECONDA PARTE

    sarvāṅgāsana सर्वाङ्गासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Cautele

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Varianti

    Āsana per pratica di compensazione

    halāsana हलासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Cautele

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Varianti

    Āsana per pratica di compensazione

    matsyāsana मत्स्यासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Cautele

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Varianti

    Āsana per pratica di compensazione

    paścimottānāsana पश्चिमोत्तानासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Cautele

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Varianti

    Āsana per pratica di compensazione

    bhujaṅgāsana भुजङ्गासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione:

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Cautele

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Varianti

    Āsana per pratica di compensazione

    śalabhāsana शलभासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Cautele

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Varianti

    Āsana per pratica di compensazione

    dhanurāsana धनुरासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Cautele

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Varianti

    Āsana per pratica di compensazione

    ardha matsyendrāsana अर्ध मत्स्येन्द्रासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Cautele

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Varianti

    Āsana per pratica di compensazione:

    śīrṣāsana शीर्षासन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Nei testi classici

    Secondo i grandi Maestri

    I commentatori moderni

    Controindicazioni

    Pre-condizioni

    La pratica

    Pratica di compensazione

    Varianti

    Benefici

    Aspetti anatomici

    Considerazioni finali

    śavāsana शवस o mṛtāśana मृताशन

    Traduzione in italiano

    Etimologia

    Descrizione

    Pratica

    Respirazione

    Benefici

    Controindicazioni

    Aspetti anatomici

    Fonti e bibliografia

    Dall’Uno della Tradizione ai Sistemi Aperti

    Yoga. La Serie Rishikesh

    Il ‘punto di vista’ Yoga 

    Traduzione dall’originale e note a cura di Liliana Bordoni e Fabio Milioni

    © The Divine Life Society P.O. Shivanandanagar-249 RISHIKESH per la prima parte del libro

    Versione EPUB ISBN 9791220300919

    Versione stampata del libro: ISBN 9788831696456

    https://loyogadellatradizione.com/

    https://independent.academia.edu/fabiomilioni

    https://independent.academia.edu/bordonililiana

    Degli stessi autori:

    OṀ AUM Oṃkāra Praṇava Udgītha Ekākṣara, ISBN | 978-88-31649-46-9; EPUB: ISBN  978-88-31649-95-7

    Pātañjala Yogasūtrāṇi - Yoga Sūtra di Patañjali, ISBN | 978-88-31636-98-8 e ISBN 978-88-31637-14-5

    Svādhyāya. Japa e Gāyatrī Sāvitrī Mantra ISBN | 978-88-31616-30-0

    Yama e niyama utilizzando le energie di viparītakaraṇīmudrā nella pratica di pratyāhāra, ISBN | 9788827864845

    Pratica di Yoga classico. Sequenza di base, ISBN | 9788827862698

    Pātañjala Yogasūtrāṇi, Yama e Niyama, i Doveri (astensioni e osservanze), ISBN | 9788892625952

    Anima Mundi. Ritorno dall’esilio? ISBN | 9788827862711

    Solstizio d’inverno. Devayāna, la porta degli dei nella Tradizione Una, ISBN | 9788827864791

    In copertina: Śrī Svāmī Cidanandaji Maharaj, © The Divine Life Society .

    Allora, l’Anima non ragiona forse nel modo migliore, quando nessuno di questi sensi la turbi, né la vista, né l'udito, né il dolore o il piacere; ma quando resta tutta isolata e raccolta in sé stessa, trascurando il corpo, staccandosi completamente da esso, senza più alcun contatto, essa può cogliere la verità.

    (Platone, Fedone, 65c)

    prāṇams ai Maestri, Guru, Acharya

    Namaskāras ai Viandanti, Giardinieri, Cavalieri, compagni d’Arte del cammino lungo la Via

    Riconoscimenti

    La realizzazione di questo testo è stata possibile anche grazie alla Divine Life Society di Rishikesh che ha autorizzato la riproduzione e traduzione dei testi e delle fotografie di Gurudev Śrī Svāmī Sivanandaji Maharaj e Śrī Svāmī Chidanandaji. Tutti i diritti ed il copyright© restano riservati alla Divine Life Society¹.

    Presentazione

    La Serie Rishikesh è una sequenza di asana fondamentali insegnata nel famoso ashram (eremo) di Rishikesh da Sri Svami Sivanandaji Maharaj; essa rappresenta un fulgido esempio di pratica yogica integrata ed armonica. Nella sua completezza racchiude l’essenza del Significato di asana come pratica preparatoria ai successivi gradini dello Yoga. Si tratta di una della sequenze più studiate e diffuse, spesso poste a base del percorso formativo dei discepoli dello Yoga. Le singole asana che la compongono agiscono, oltre che sul piano fisico/fisiologico più appariscente, sui piani energetico, mentale ed emozionale/coscienziale in modo proporzionale alle specifiche qualificazioni del discepolo che le pratica. Nel loro insieme costituiscono un potente strumento che predispone al meglio per le successive pratiche di pranayama, pratyahara ed oltre.

    Il testo è strutturato in due parti.

    Nella prima viene presentata la traduzione in italiano, corredata della versione originale in inglese, dell’insegnamento dei Maestri della Divine Life Society di Rishikesh, Gurudev Sri Sivanandaji Maharaj e Sri Chidanandaji.

    Nella seconda è proposto un approfondimento, frutto dell’esperienza personale dei curatori, per i quali la Serie Rishikesh costituisce da anni parte integrante della formazione, dello studio e della pratica quotidiana.

    Il testo è corredato di bibliografi a e link sul tema.

    Prefazione

    La pubblicazione di questo nuovo testo della collana ‘Dall’Uno della Tradizione ai Sistemi Aperti’ scaturisce dal desiderio/dovere gradito di rendere disponibile e condividere con i sinceri ricercatori le fonti sapienziali alle quali si è avuto il privilegio di accedere. Il richiamo alle fonti, alle radici della Sapienza Tradizionale, costituisce un impegno costante, indissolubilmente legato alla loro citazione per quanto possibile completa sia nel corpo del testo che in bibliografia. È grazie all’insegnamento originario, nella sua incontaminata complessità, che il successivo percorso personale ha potuto svilupparsi. Percorso dove la conoscenza e pratica operativa sono inscindibilmente fusi, entrambi funzione, metodo e strumento finalizzato al procedere sul cammino verso gli stati superiori dell’Essere.

    A questo punto è opportuno ricordare preliminarmente il Significato originario di āsana²: secondo la Tradizione, l’allievo-apprendista assume consapevolmente una postura idonea, āsana, sedendosi ai piedi del Maestro che gli trasmette l’insegnamento. Il significato originario di āsana è pertanto l’opposto di quello che oggi si è diffuso, identificando di fatto lo Yoga con le āsana e queste ultime con esercizi ginnici più o meno complessi. Negli Yogasūtra, Patañjali la definisce come postura ‘stabile e confortevole’, con chiaro riferimento alle posture ‘sedute’ meditative, da tenere per un lungo periodo di tempo mantenendo l’immobilità.  Immobilità quale requisito essenziale per il controllo fisico, energetico, mentale ed oltre.

    Proponiamo la lettura e meditazione dell’insegnamento di Patañjali³, corredando il testo originale di traduzioni che cercano di approssimarne il Significato:

    Sūtra 46:

    स्थिरसुखमासनम् ॥४६॥

    sthira-sukham-āsanam ||46||

    sthira=stabile, costante; sukham [sukha]=comodo, piacevole, gradevole, facile, confortevole; āsanam [āsana]=postura corporea, posizione, seduto, posto.

    Sūtra 47:

    प्रयत्नशैथिल्यानन्तसमापत्तिभ्याम् ॥४७॥

    prayatna-śaithilya-ananta-samāpattibhyām ||47||

    prayatna=sforzo; śaithilya=rilassamento; ananta=infinito, eterno, sconfinato, il Serpente divino Ananta [ouroboro]; samāpattibhyām=incontro, fusione, unità.

    Sūtra 48:

    ततो द्वङ्द्वानभिघातः ॥४८॥

    tataḥ dvandva-anabhighātaḥ ||48||

    tataḥ [tatas]=quindi, allora; dvandva=coppia di opposti, dualità; anabhighātaḥ=non turbato, non afflitto, non disturbato

    Lo scopo è quello di isolare la coscienza dall’influsso delle sensazioni corporee, ottenendo con l’immobilità uno stato di ‘concentrazione’, opposto rispetto al normale stato di mobilità ‘dispersiva’.

    Lo strumento, il metodo scientifico dello Yoga, nella formulazione classica di Patañjali contenuta negli Yogasūtra è strutturato in otto aṅga अङ्ग (componenti, parti, membra, ausili, aiuti), compenetrati tra loro: yama यम, niyama नियम, āsana आसन, prāṇāyāma प्राणायाम, pratyāhāra प्रत्याहार, Dhāraṇā धारणा, Dhyāna ध्यान, Samādhi समाधि⁴. āsana, quindi non è una disciplina a sé stante, ma solo la terza componente di un processo complesso che trova il suo fine e compimento esclusivamente nella sua globalità. In particolare, āsana, insieme a yama, niyama e prāṇāyāma, fa parte dello Yoga esterno⁵, preliminare e preparatorio a quello interno⁶, che costituisce l’obiettivo e il fine ultimo dello Yoga.

    Va inoltre tenuto presente che lo Yoga, a sua volta, acquisisce Significato solo se conosciuto e vissuto come ‘Darśana’⁷, ovvero uno dei sei ‘punti di vista’⁸ che a loro volta affondano le radici nella Tradizione Vedica, il corpus che nella sua complessità è identificato come Sanātanadharma सनातनधर्म⁹.

    Il testo scaturisce dal percorso personale, sviluppato nel corso degli anni, dove la ‘Serie Rishikesh’, ovvero la sequenza di sarvāṅgāsana, halāsana, matsyāsana, paścimottānāsana, bhujaṅgāsana, śalabhāsana, dhanurāsana, ardha matsyendrāsana, śīrṣāsana e śavāsana, ha costituito l’elemento centrale della formazione per poi continuare ad essere l’elemento portante della pratica quotidiana.

    La ‘Serie Rishikesh’, così definita dal luogo dove è stata sviluppata, rappresenta un fulgido esempio di pratica yogica integrata ed armonica, che nella sua completezza racchiude l’essenza del Significato di āsana come pratica preparatoria ai successivi gradini dello Yoga. Si tratta di una della sequenze più studiate e diffuse, spesso poste a base del percorso formativo dei discepoli dello Yoga.

    Le singole āsana che la compongono e la loro concatenazione sono il frutto della grande Sapienza dei Maestri: ognuna di esse, oltre l’aspetto fisico/fisiologico più appariscente, agisce sui piani energetico, mentale ed emozionale/coscienziale in modo proporzionale alle specifiche qualificazioni del discepolo che le pratica.

    Nel loro insieme costituiscono un potente strumento che predispone al meglio per le successive pratiche di prāṇāyāma e pratyāhāra ed oltre. Per questo occorre essere coscienti che la serie va praticata con profonda consapevolezza del suo scopo, che non è certo quello della ‘prestazione ginnica’. L’attenzione, sin dall’approccio iniziale, deve essere concentrata sulla scoperta e interiorizzazione dei molteplici significati racchiusi in ogni singola āsana, significati specifici che a loro volta s’intrecciano con quelli di tutte le altre āsana in modo complementare ed integrato.

    Inoltre, se la ‘Serie Rishikesh’ ha rappresentato il fulcro della pratica, il percorso dello Yoga, ovvero della Sādhanā nella sua complessità, ha avuto e continua ad avere come Maestri di riferimento Gurudev Śrī Svāmī Sivanandaji Maharaj¹⁰, Śrī Svāmī Chidanandaji Maharaj¹¹ e Śrī Svāmī Krishnanandaji Maharaj¹². Maestri che hanno lasciato un’eredità importante non solo allo Yoga visto nella sua unicità, ma anche e soprattutto alla Sapienza vissuta che costituisce lo scopo del percorso esistenziale di liberazione/illuminazione di ogni sincero ricercatore.

    Ferma restando la centralità dell’insegnamento dei Maestri, l’applicazione pratica del metodo nella realtà Occidentale deve giocoforza partire dalle specifiche condizioni di spazio, tempo e luogo. Mentre in India il percorso yogico, la Sādhanā, può essere intrapreso sin dall’infanzia come parte integrante della via di realizzazione Tradizionale del Sanātanadharma, in occidente gli analoghi percorsi di realizzazione esistenziale che si richiamano alla Tradizione UNA sono drammaticamente squilibrati a favore quasi esclusivamente del piano teorico-speculativo. L’assenza diffusa di pratiche di purificazione, associata a stili di vita inquinati ed inquinanti su tutti i piani (fisico, mentale, emozionale e spirituale), rendono oltremodo difficoltoso avvicinarsi alla pratica dello Yoga, incluse le āsana. Ne deriva che, mentre in Oriente è del tutto normale poter affrontare le āsana e la ‘Serie Rishikesh’ in modo praticamente diretto, in Occidente occorre invece prevedere un approccio basato su grande cautela e progressività. Se lo Yoga è e resta unico, l’applicazione pratica del metodo va adattata alle specifiche condizioni date. Ciò che va salvaguardato sono la sua Essenza e i suoi Significati, da mantenere integri e scevri da contaminazioni, distorsioni e inquinamenti.

    L’ispirazione di questo testo, quindi, è stata di rendere disponibile non solo la sintesi di un percorso personale sviluppato nel corso di anni di pratica quotidiana, calata nella specifica realtà personale e ambientale, ma anche e soprattutto la fonte originale dell’insegnamento della Serie Rishikesh.

    Per questo esprimiamo la nostra gratitudine alla Divine Life Society di Rishikesh, erede e continuatrice dell’Opera di Gurudev Śrī Svāmī Sivanandaji Maharaj, Śrī Svāmī Chidanandaji Maharaj e Śrī Svāmī Krishnanandaji Maharaj, per aver concesso l’autorizzazione all’utilizzo delle fonti originali anche per la loro traduzione in lingua italiana.

    Il testo, quindi, si presenta diviso in due parti.

    Nella prima è riportato l’insegnamento originale conforme alla fonte della Divine Life Society.

    Nella seconda la descrizione delle singole āsana così come apprese ed approfondite dai curatori nel corso degli anni.

    In tal modo, ferma restando la centralità della fonte originale, sarà possibile un approccio graduale all’apprendimento delle āsana, prima singolarmente, poi nel loro insieme come ‘serie’.

    Con l’Auspicio che il testo possa essere utile a diffondere e mantenere vivi i semi di questa Sapienza tra i lettori di lingua italiana.

    PRIMA PARTE

    La Serie Rishikesh nell’insegnamento di

    Gurudev Śrī Svāmī Sivanandaji Maharaj

    e

    Śrī Svāmī Chidanandaji Maharaj

    Riproduzione (a piè di pagina) e traduzione in italiano dei testi originali, autorizzate da: The Divine Life Society RISHIKESH ©

    vajrāsana वज्रासन

    Posizione del diamante

    Śrī Svāmī Chidanandaji Maharaj ¹³

    Coloro che siedono in questo āsana hanno una posizione ferma, stabile. Essi non possono essere facilmente scossi. Le ginocchia sono rese molto forti. Il meru danda¹⁴ diventa stabile forte. Questo āsana è simile più o meno alla namaz, posizione in cui pregano i musulmani.¹⁵

    Tecnica

    Mantenere le piante dei piedi su entrambi i lati dell'ano per es., posizionare le cosce sulle gambe una sopra l'altra e le piante sulle natiche. I polpacci devono toccare le cosce.

    La parte dall’alluce al ginocchio dovrebbe toccare il suolo. L'intero peso del corpo è posto sulle ginocchia e sulle caviglie. All'inizio della pratica, si può sentire un lieve dolore alle articolazioni di ginocchio e delle caviglie, ma passa molto rapidamente. Massaggiare le parti doloranti e le articolazioni con le mani. È possibile utilizzare un piccolo iodex o amritanjan per sfregamento. Dopo [aver posizionato] i piedi e le ginocchia, mettere entrambe le mani dritte sulle ginocchia. Tenere le ginocchia abbastanza vicine. Sedersi in tal modo, tenendo il tronco, il collo e la testa in una linea retta. Questo è l’āsana più comune. Si può sedere in questo āsana a lungo molto comodamente. Gli Yogi generalmente siedono in questo āsana.¹⁶

    Benefici

    Se ti siedi in questo āsana per circa mezz'ora subito dopo mangiato, il cibo verrà digerito bene. I dispeptici ne trarranno molti benefici. I nervi e i muscoli delle gambe e delle cosce sono rafforzati. La mialgia nelle ginocchia, nelle gambe, nelle dita dei piedi e nelle cosce scompare. La sciatica svanisce. La flatulenza viene rimossa. Lo stomaco funziona vigorosamente. La pratica di vajrāsana esercita un'influenza stimolante e benefica sul kāṇḍa [kāṇḍa कांड, lett. ‘bulbo’, sede di svādhiṣṭhāna, il secondo cakra; identificato come uno dei sette mondi che formano il brahmāṇḍa ब्रह्माण्ड, l’uovo cosmico], la parte più vitale, che si trova 12 pollici sopra l'ano e dalla quale spuntano 72.000 nādi.¹⁷

    Varianti

    Alcune persone manterranno i talloni abbastanza separati. L'ano e le natiche sono tenuti tra i due talloni e le gambe dal lato delle due cosce.

    I. Kūrmāsana (posizione della tartaruga): premi saldamente i glutei con le piante dei piedi. Mantieni la testa, il collo e il tronco eretti. Tieni le mani sui fianchi o sulle ginocchia o sui lati del torace.

    II. Ardha kūrmāsana: siediti come in vajrāsana, allunga le mani all'altezza del viso, i palmi rivolti in avanti, piegati lentamente e sdraiati a terra sul supporto delle mani.

    III. Utthana kūrmāsana: In questo caso, dovrai sederti nello stesso modo in cui ti siedi per garbhāsana, tenendo le mani tra i polpacci e le cosce. In garbhāsana, i piedi sono tenuti sulle cosce come in padmāsana; ma in uttana kūrmāsana le caviglie sono tenute abbastanza vicine l'una sull'altra, mentre le mani spingono la testa verso il basso. Con tutti questi āsana, le distorsioni e i dolori alla schiena spariranno.

    IV. Mandukāsana (posizione della rana): porta i piedi verso la parte posteriore. Lascia che gli alluci si tocchino. Posiziona le ginocchia ai lati. Tieni le mani sulle ginocchia. Questo si chiama mandukāsana.

    V. Ardha śavāsana: Vedi le istruzioni in supta vajrāsana

    VI. Pādadirāsana: alcune persone chiamano vajrāsana come pādadirāsana. In questa postura puoi tenere le mani sulle ginocchia o all'altezza del petto, i palmi delle mani uno di fronte all'altro.

    VII. Parvatāsana: siediti nella posizione di vajrāsana. Solleva molto lentamente il corpo e [porta] le mani sopra la testa. Questo si chiama parvatāsana. Una variante di Parvatāsana è descritta altrove.

    VIII. Ānanda andirāsana: siediti in vajrāsana e afferra i talloni con le due mani.

    IX. Angushthāsana: questo āsana è un importante per la pratica di brahmācarya. Seduto in vajrāsana, alza lentamente le ginocchia. Vedi anche la descrizione di pādangushthāsana.

    X. Supta vajrāsana: Questa è la postura del sonno e vajrāsana combinati o uguale a ardha śavāsana. Per prima cosa devi aver acquisito vajrāsana alla perfezione. Quindi potrai assumere la postura di questo āsana. In questo āsana le ginocchia sono sottoposte a maggiore sforzo che in vajrāsana. Sdraiati sulla schiena come in ardha śavāsana. Intreccia le dita. Poni la testa sui palmi delle mani. Invece di fare un blocco delle dita, puoi posizionare le mani come indicato in matsyāsana (prima variante). All'inizio, l'intera schiena potrebbe non toccare completamente il suolo. La parte inferiore rimarrà sollevata. Entro pochi giorni di pratica, sarai in grado di fare questo āsana in modo abbastanza soddisfacente. In questo āsana otterrai tutti i benefici di vajrāsana. La lordosi dorsale viene eliminata quando la colonna vertebrale viene piegata all'indietro. Inoltre, la colonna vertebrale acquisisce elasticità. Chi fa questo āsana troverà facile fare cakrāsana.¹⁸

    Controindicazioni e cautele

    Alcuni chirurghi ortopedici sostengono che vajrāsana potrebbe essere dannoso per le ginocchia. È stato anche collegato a danni al nervo fibulare che portano al piede cadente, in cui la dorsiflessione del piede è compromessa e il piede si trascina (le punte delle dita) durante la deambulazione; e nella [alla] perdita sensoriale della superficie dorsale del piede e delle parti della gamba anteriore e inferiore-laterale. In questo contesto è stato chiamato yoga foot drop.¹⁹

    sarvāṅgāsana सर्वाङ्गासन

    Posizione di tutte le membra.

    Śrī Svāmī Chidanandaji Maharaj ²⁰

    Questa è un’āsana misteriosa che offre benefici meravigliosi. È chiamata posa di tutte le membra, perché tutte le parti del corpo sono

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