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The Heart of a Rebel - segui il battito
The Heart of a Rebel - segui il battito
The Heart of a Rebel - segui il battito
E-book92 pagine1 ora

The Heart of a Rebel - segui il battito

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Info su questo ebook

The Heart of a Rebel è un viaggio nelle emozioni, una ricerca nel

descriverne i dettagli e le vibrazioni che scaturiscono quando il cuore

batte forte. Un itinerario che accompagna i lettori in diverse fasi

dell’età, dall'infanzia, all’adolescenza fino alla vita da adulto, e,

attraverso il racconto di episodi vissuti in prima persona, si descrive

l'essenza di quei momenti, l'importanza di vivere ogni istante senza

timore, con il coraggio di affrontare le proprie scelte. Passione,

amore, libertà, sport, amicizia e un profondo rapporto con il mare,

fanno da sfondo a venti tappe di un percorso emotivo dove ciascuno potrà

specchiarsi e trovare spunto per il proprio cammino.
LinguaItaliano
Data di uscita31 dic 2020
ISBN9791220312806
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    Anteprima del libro

    The Heart of a Rebel - segui il battito - Alessandro Lavanna

    Tappa 1

    Qualche anno fa avevo letto che ogni persona che passa nella nostra vita è unica, a volte prende qualcosa di noi ma mai se ne andrà senza lasciarci nulla.

    Quelle persone che ci sfiorano appena, che chi ci guardano da lontano, cosa ci lasciano?

    Magari la curiosità, il rimorso di non averli conosciuti, o la fortuna di non essersi avvicinati!

    Pensate ad un incrocio di sguardi, ad un sorriso ricambiato, ad una carezza, ad un bacio, vi rendete conto di quanto potenziale enorme abbiamo a disposizione per rendere felici chi ci circonda?

    E soprattutto, quanto può farci stare bene sentire che la felicità altrui è dipesa da un nostro piccolo gesto?

    Ho paura che stiamo perdendo la semplicità, spesso andiamo a complicare le cose anche quando basterebbe un niente per risolverle, costruiamo castelli di carta che crollano alla minima brezza.

    Abbiamo smarrito la capacità di meravigliarci dell'alba che sorge, la gioia di stupirci del sole che si tuffa nel mare al tramonto, forse crediamo che la complessità ci possa portare più sollievo e più soddisfazione, ma non credo sia minimamente paragonabile a quello che è il godersi l'attimo.

    E questo percorso inizia proprio da qua, da quando ho iniziato a dare un peso significativo alle emozioni, da quando ho deciso che non ne voglio fare a meno, che esse vanno assaporate, vanno lasciate libere di esprimersi e non tenute al guinzaglio.

    Troppo spesso il nostro modo di vivere è condizionato dalla società, dagli stereotipi, dagli usi e costumi dettati da chissà chi.

    Non siamo robot, non ci creano in una catena di montaggio, abbiamo un'anima, un cervello, nasciamo comunque liberi di essere padroni della nostra esistenza, costruttori del nostro futuro.

    Certo, chi purtroppo deve lottare sin da piccolo con la fame o la guerra, deve confidare nella bontà del destino affinché conceda loro una chance di vita, ma credo che l'esistenza di certe situazioni, per quanto clamorosamente tremende e drammatiche, debbano farci riflettere su quanto effettivamente siamo fortunati nell'aver la possibilità di scegliere.

    Libero arbitrio, azione-conseguenza, princìpi assoluti e legati tra loro, le fondamenta delle diversità della natura umana.

    Provate a portare alla realtà tutto questo, siamo effettivamente liberi di scegliere?

    Siamo davvero in grado di sopportare le conseguenze di ogni nostro gesto?

    Fondamentalmente credo che la maggior parte di noi abbia paura di mostrarsi, di aprirsi, di compiere quei gesti e quelle azioni per timore di essere giudicati e messi alla gogna, per il terrore di rimanere soli, di non essere compresi.

    Ma sapete, qualcuno in una posizione ben più significativa di me, diceva non abbiate paura!

    Non abbiate paura di piangere, non abbiate paura di ridere, non abbiate paura di mettervi a nudo, anche se questo vorrà dire mostrare le proprie debolezze.

    Non abbiate paura di innamorarvi, fatevi travolgere dalla passione, cavalcate il battito più forte, lasciatevi trasportare e godevi il vento fresco che vi sbatterà in faccia.

    Non sarà per sempre, tutto avrà una fine, compresa questa nostra vita, ed è proprio per questo che non dobbiamo lasciarci sfuggire il minimo brivido che possa attraversarci la schiena, il fremito dell'attesa, la gioia di un sì.

    Lasciamo i rimorsi a chi decide di restare fermo, a chi accetta una condizione di comodo. Tutti hanno una ragione e nessuno può essere giudicato per delle proprie scelte se ne è disposto a pagarne le conseguenze.

    Abbiamo tutti un qualcosa da dire, una storia da raccontare, ogni giorno, sempre.

    Anziani che potrebbero tramandare la loro esperienza, i loro aneddoti, scrollarsi la polvere dai loro pensieri e arricchire chi li sta ad ascoltare.

    Bambini che muoiono dalla voglia di parlare dei loro sogni, di come sconfiggere il mostro sotto il letto o di descrivere nel dettaglio quel gol fatto in rovesciata.

    Poi ci siamo noi adulti, genitori e no, che dovremmo solo ascoltare chi è stato e chi verrà, perché troppo spesso abbiamo la pretesa di voler costruire un futuro senza conoscere il passato.


    Mai e poi mai dimenticare di amare. Mai dar per scontato un sentimento che pulsa forte in noi.

    Il sogno realizzato smette di essere tale se si avvicina troppo alla realtà.

    Lasciamolo lieve e sereno, apparente e tangibile, culliamoci nell'irrealismo di quell'essenza per viverla e assaporarne ogni attimo. Non smettiamo di batterci per le nostre emozioni, non sprechiamo i nostri minuti per istanti inutili.

    Ogni secondo è da vivere, ogni secondo è da morire.

    Tappa 2

    Ci sono dei momenti in cui senti un qualcosa esploderti dentro, che ti pervade ogni angolo del corpo, dal cervello allo stomaco, ti scuote, sgrani gli occhi perché cerchi di capire che cos'è, da dove deriva quello scalpore, quelle vibrazioni, come se fossi catapultato su un'isola deserta e cerchi di orientarti perché quei luoghi mai gli avevi visti prima.

    Emozioni, sentimenti, passioni, sono loro che ci rendono vivi, umani, gonfiano la vela di quella barca che ci trasporta in questo viaggio, è quel vento che ci accarezza il viso, piuttosto che la tempesta che scuote lo scafo.

    Ne siamo attraversati sin da piccoli, dalla nascita in realtà, da quando appena usciti dal grembo cominciamo a piangere a più non posso, coinvolgendo tutti i presenti, dalle madri stremate dal parto, alla felicità del padre che vede materializzarsi il proprio figlio, ai medici che assistono felici perché il nuovo arrivato sta bene.

    Da quel momento è un continuo via vai, a volte ne andiamo in cerca e altre volte ci piombano addosso.

    Ricordo poco della mia infanzia, se non qualche scena che ogni tanto si fa nitida nella mente.

    Tra queste le immagini più felici sicuramente sono quelle del mattino di Natale, quando appena sveglio correvo verso il camino per vedere se Babbo Natale era passato lasciando qualche pacco.

    Avevo sempre il terrore che non potesse passare per il camino, che rimanesse incastrato, perché con la sua stazza obiettivamente era impossibile che vi si potesse infilare, però alla fine i regali c'erano sempre e quel pensiero non l'ho mai approfondito.

    Quando si è bambini

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