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JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 6: SENZA TREGUA: Julia Jones Gli Anni dell’Adolescenza, #6
JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 6: SENZA TREGUA: Julia Jones Gli Anni dell’Adolescenza, #6
JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 6: SENZA TREGUA: Julia Jones Gli Anni dell’Adolescenza, #6
E-book126 pagine1 ora

JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 6: SENZA TREGUA: Julia Jones Gli Anni dell’Adolescenza, #6

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Info su questo ebook

Julia Jones Gli Anni dell’Adolescenza: Libro 6...
In questo racconto ricco di drammi e suspense, Julia tenta di affrontare tutte le sfide sul suo cammino. È stata tradita dalla sua miglior amica Millie e, come se ciò non bastasse, ogni probabilità di riaccendere la fiamma con Blake sembra essere oramai completamente perduta. 

Fortunatamente, avrà la possibilità di distogliere la mente da questi problemi grazie ad un turno di prova per un nuovo lavoro come assistente alle vendite e all’invito ad andare a dormire a casa di Emmie. Tuttavia, un confronto inaspettato comporterà ulteriori tumulti e angoscia e presto Julia scoprirà di essere vittima di una nuova forma di bullismo. Chi potrebbe essere il responsabile di quel gesto? E perché mai l’avrebbe fatto?

Questo favoloso libro per adolescenti vi terrà incollati alla sedia, con la curiosità di scoprire come andrà a finire. È una storia ricca di colpi di scena inaspettati e risvolti imprevisti che piacerà ad ogni fan della serie di Julia Jones.

LinguaItaliano
Data di uscita18 feb 2021
ISBN9781071584668
JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 6: SENZA TREGUA: Julia Jones Gli Anni dell’Adolescenza, #6

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    Anteprima del libro

    JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 6 - Katrina Kahler

    Capitolo Uno

    Fui sopraffatta dal senso di colpa. Ero in preda ad un vortice di emozioni e gli effetti della preoccupazione si stavano manifestando sul mio stomaco. Gli occhi di Blake erano fissi nei miei e la sua espressione mi feriva più di qualunque altra cosa.

    Blake... balbettai. Ma quella fu l’unica cosa che riuscì a dire, poi s’oscurò in volto e, voltandosi, iniziò ad allontanarsi camminando velocemente. Sussultai e balzai in piedi, rincorrendolo. Blake, aspetta, per favore, lasciami spiegare.

    Per ironia del destino, lo supplicai utilizzando esattamente le stesse parole che Millie aveva usato poco prima. Ti prego, lasciami spiegare... Ma cosa c’era esattamente da spiegare? Che Millie mi aveva nascosto la verità? Che ero ancora innamorata di Ky? Che Blake era una semplice distrazione, qualcuno che mi avrebbe aiutata a dimenticare l’amore della mia vita? Erano tutte domande a cui neppure io sapevo rispondere.

    Ma il dolore e senso di rifiuto intravisto sul volto di Blake erano troppo da sopportare. Sapevo che ci tenevo a lui, che significava qualcosa per me, molto più di quanto Millie avesse lasciato intendere, e doveva saperlo.

    Rincorrendolo, lo afferrai stringendogli un braccio per fermarlo. Blake, aspetta... quel che Millie ha appena detto...non è vero!

    Ah, non lo è? chiese, aggrottando ancor di più le sopracciglia.

    No, non lo è! Lo fissai, sperando mi credesse. Oramai è tutto finito tra me e Ky. Lo sanno tutti.

    Ma che mi dici di te, Julia? Sei già riuscita a voltare pagina? Oppure io sono semplicemente qualcuno da usare per aiutarti a dimenticarlo, proprio come ha detto Millie? Esitai per una frazione di secondo prima di rispondere. E quella pausa fu più che sufficiente.

    Immagino abbia ragione lei! disse. Poi, liberandosi dalla mia stretta, si voltò, e non potei far altro che guardare la sua sagoma scomparire oltre la collinetta in cortile.

    Sentivo un nodo alla gola, e faticavo a respirare.

    Corrigli dietro! Vai! Corri...prima che sia troppo tardi. Una voce squillante urlava queste parole nella mia testa.

    Ma il mio corpo si rifiutava di ascoltare. Completamente disconnessi dalla mia mente, i miei piedi erano come incollati a terra e non riuscivo a muovermi.

    Rimasi lì in stato confusionale, finché all’improvviso giunse alle mie orecchie il suono della campanella, che schiarì la nebbia nel mio cervello. Fu a quel punto che notai la marea di studenti che si dirigevano verso l’ingresso dell’edificio per ritornare in classe.

    Non ebbi altra scelta se non unirmi a loro.

    Voltandomi velocemente, notai Millie, ferma immobile, che mi guardava. Fece un passo in avanti, ma era l’ultima persona con cui volevo parlare. Aveva dapprima tradito la mia fiducia con Ky, e ora per colpa sua era in serio pericolo persino la mia relazione con Blake. Sarebbe mai ritornato a parlarmi di nuovo? Aveva forse anche appena rovinato ogni possibilità che avevo di rimettermi insieme a lui?

    Il mio istinto conosceva la risposta a quelle domande.

    Se fosse stato così, la colpa era solo di Millie.

    E non l’avrei mai perdonata.

    Capitolo Due

    Il mio orario del pomeriggio prevedeva due ore consecutive di storia con la signorina Bromley. Tuttavia, quel giorno, la nostra più temibile insegnante era l’ultimo dei miei pensieri.

    Entrando poco prima di lei, diedi un’occhiata veloce all’aula in cerca di un posto a sedere, e notai quasi immediatamente che la classe era praticamente piena. Tutti erano al corrente delle rigide regole della signorina Bromley e nessuno osava arrivare in ritardo. Mi morsi le labbra, consapevole degli occhi puntati su di me.

    Vidi un banco libero accanto a Sara. Chiaramente, non avrei mai scelto quel posto, ma l’unica alternativa era sedermi vicino a Millie. Il suo zaino era appoggiato sopra al banco accanto a lei, e realizzai subito che mi aveva probabilmente tenuto il posto. Con un sospiro, mi feci spazio tra la miriade di studenti già seduti, lanciando un’occhiata veloce a Blake mentre passavo. Tuttavia, i suoi occhi erano abbassati sul libro aperto. Stava cercando di evitarmi.

    Ignorando Millie, mi sedetti e tirai fuori quaderno ed astuccio dal mio zaino, poi concentrai la mia attenzione sul fronte dell’aula. Con la coda dell’occhio, notai Millie mi osservava incerta. Prestando attenzione alla lezione dell’insegnante, ignorai tutti i tentativi di Millie di attirare la mia attenzione.

    Abbiamo un sacco di cose di cui parlare oggi pomeriggio. Disse la signorina Bromley scrutando la classe con la sua vista d’aquila. La settimana scorsa, con l’altro gruppo, abbiamo ripassato le stesse cose. Dopo questa lezione, avrete tutti gli appunti di ripasso che vi serviranno per l’esame.

    Pensai velocemente a coloro che si stavano ancora godendo la settimana al campo e mi chiesi come stesse andando. Immaginavo Lisa e Beth avrebbero avuto un sacco di storie da raccontare al loro ritorno. Per quanto ne sapevo, non c’erano stati problemi con il loro gruppo, il che significava ognuno stava rispettando le regole. Al contrario dei ragazzini che feci l’errore di frequentare.

    Quando la matita di Millie rotolò giù dal suo banco cadendo ai miei piedi, la mia attenzione venne riportata nell’aula. Diedi uno sguardo disinteressato al pavimento. Avrei potuto facilmente raccoglierle la matita, ma non se lo meritava. Non meritava alcun aiuto da parte mia. Abbassandosi, guardò su verso di me. Mantenendo un’espressione impassibile, sbuffai, assicurandomi fosse chiaro cosa mi passava per la testa.

    Non mi capacitavo di come la situazione fosse diventata così incasinata. Millie era la mia più cara amica; la persona su cui potevo sempre contare. Ma mi aveva tradita nel modo peggiore, e non l’avrei mai perdonata.

    Fare la corte al fidanzato di un’amica, anche se si trattava di un ex fidanzato, era tabù. Le vere amiche non si comportavano in questo modo. Non poteva cadere più in basso di così, e mi sembrava assurdo avesse deciso di buttare via un’amicizia durata tanto a lungo per una semplice cotta.

    Millie conosceva bene quali erano i miei sentimenti per Ky. Sicuramente, poteva immaginare quanto il suo comportamento mi avrebbe ferita.

    E per quanto riguardava il suo invito a scegliere di chi ero davvero innamorata... di Ky o di Blake... quelle accuse servivano solamente ad alleviare il suo senso di colpa. Ora ne ero certa.

    Anche se stava cercando di dimostrare qualcosa e forse c’era un briciolo di verità nelle sue parole, tutto questo non aveva nulla a che fare con ciò che aveva combinato. La immaginai insieme a Ky, le sue braccia avvolte intorno al torso muscoloso di lui, con le labbra appiccicate alle sue. Il pensiero mi fece venire il voltastomaco, e spazzai via quella visione, preoccupata che altrimenti avrei davvero vomitato sul banco.

    Per favore, aprite i vostri quaderni e copiate gli appunti alla lavagna. La voce della signorina Bromley s’insinuò tra i miei pensieri. Vorrei evidenziare tutti i punti importanti che abbiamo discusso, e vi suggerirei di utilizzare il fine settimana per memorizzarli, così la prossima settimana sarete pronti per l’esame.

    Immediatamente, Millie voltò pagina e iniziò a scrivere velocemente. Desideravo ignorarla, ma poiché era proprio accanto a me, notavo ogni suo movimento.

    Sentendo il rumore di carta strappata, diedi uno sguardo veloce e vidi la pagina nelle sue mani. Guardai mentre la ripiegava in un bigliettino, che poi appoggiò sul mio banco.

    Lo guardai. Il mio primo impulso fu di gettarlo via; buttandolo sul pavimento per poi essere spazzato e gettato nel cestino, luogo in cui apparteneva. Ma la curiosità ebbe la meglio su di me. Mi attirava come un pezzo di frutta proibita, in attesa di essere raccolta e divorata. Dovevo sapere cosa

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