Insomnia

Di Giampiero Tosti

Insomnia è una raccolta di racconti brevi, ognuno dei quali racchiude una piccola storia in cui l'autore affronta i suoi spettri tenendoli a bada con l'ironia e inserendoli in un contesto surreale. Così l'incomunicabilità si nasconde dietro i nomi improbabili dei protagonisti o nel litigio con una vicina per questioni di vestiario; la solitudine è in una cena coi vecchi compagni del liceo in un ristorante che diventa un'aula scolastica vuota; l'invisibilità è quello dello zio Gianni, che nelle foto di famiglia era solo un puntino in basso a destra, e non sorrideva mai. Sono tanti piccoli frammenti di vita descritti in un'atmosfera onirica.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 18 feb 2021
• ISBN: 9791220322959

Anteprima del libro

dissonante.

Il mio cuore nel Veneto

I

Il cartello indicava Fianema, 3 km.

Quello era il segnale che il cuore attendeva per accelerare, mentre l'autorallentava ancora di più, per dare tempo agli occhi di bagnarsi e poi di asciugarsi.

Adesso ogni metro d'asfalto mi diventava familiare; quell'albero senza corteccia con incisi 50 anni di amori e tradimenti; il tetto in lamiera del vecchio campo da bocce, dove tante volte avevo perso con onore da mio cugino, campioncino in erba.

Ecco, ecco il vecchio forno di Villabruna... ma no, certo, quello non esisteva più già da un po'. Ma l'odore del pane appena sfornato mi raggiungeva sempre.

II

Villabruna era appena scomparsa dietro la curva e la strada scendeva verso il ponte sul Caorame. Il Caorame era poco più di un ruscello, ma io ero poco più di un ragazzino di città quando lo attraversavo seguendo il sentiero che collegava i due paesi. Per un ragazzino del posto, un ruscello è solo un filo d'acqua dove lanciare sassi. Ma per un ragazzino di città il filo d'acqua diventa un fiume in piena, il sentiero è una riserva indiana, ogni curva promette un agguato e un bastone trovato sul ciglio della strada è tutto ciò che serve per sopravvivere in una natura inospitale.

Poi si spuntava sulla strada provinciale, e con la ghiaia finiva anche la magia. Solo macchine, poche magari, ma le stesse delle strade di casa mia. E allora via di corsa a ritirare il premio, 100 lire di pizza nel forno del paese.

III

Fianema era un paese pieno di attrattive, per un ragazzino di città. Anche se a dirlo ai giovani del posto, ti ridevano dietro. Quelli che per me erano spazi di sconfinata gioia, per loro erano una prigione fatta di noia e di odore di stalle. L'unico sfogo, appena in età da motorino, una corsa disperata a Pedavena, dove la famosa Birreria era una boccata d'ossigeno per le famiglie della zona, lavoro per mamme e papà, un posto sicuro dove trovare i figli. Magari un po' allegri.

IV

Che ore sono, mamma? Solo le sette? Posso andare io a prendere il pane? Vado? È ancora presto?

Eccolo, finalmente, il clacson. Via, di corsa nel cortile dietro alla casa della nonna, senti che odore...c'è già la fila. La Ines è sempre davanti a tutti, il furgone le si ferma proprio davanti alla porta di casa. Poi la Virginia, Sandra, Andrea. Tocca a me, adesso. Sette rosette, grazie. Sette, perché una me la mangio subito, arrivo a casa,