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Ritornare a vivere
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E-book143 pagine2 ore

Ritornare a vivere

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Info su questo ebook

Luca e Max sono due amici da tanti anni.
Erano amici fin da bambini.
Max una sera guardando delle immagini su internet della Thailandia rimase talmente colpito che propose all'amico di fare una vacanza proprio in una di quelle isole.
La proposta di Max ricadde su Phuket.
Max fece vedere delle foto delle isole della Thailandia a Luca ed egli rimase folgorato dalla bellezza.
Dopo aver preparato tutto il necessario i due amici partirono per la Thailandia.
Luca seppur è partito con tanta gioia nel cuore insieme all'amico nascondeva qualcosa dentro di sé che lo turbava fortemente.
LinguaItaliano
Data di uscita15 mar 2021
ISBN9791220277679
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    Anteprima del libro

    Ritornare a vivere - Andrea Dradi

    Ringraziamenti

    Prefazione

    Dare un significato alle sofferenze che viviamo rappresenta uno dei maggiori sforzi che siamo chiamati a compiere nel corso della vita; eppure trasformare le sofferenze in un cammino di crescita rappresenta il senso della vita, soprattutto laddove quel male grigio che ci pervade ha il potere di annientarci, disorientarci e farci sentire nudi, privi di protezione, ovvero quando l’emotività prende le sembianze di bambini inermi, osservatori passivi di una sensazione di svuotamento ineluttabile che ci pervade.

    Tutto questo Luca lo ha imparato, dopo aver dovuto rinunciare ancora giovane ad un grande amore, ma il suo sforzo si esprime proprio nel non opporvi alcuna resistenza, perché talvolta l’abbandono alla scorrevolezza della vita è la più umile ma riparatrice delle scelte. Luca infatti decide di affrontare giorno dopo giorno una sorta di fiduciosa rassegnazione, mai autodistruttiva, semmai arrendevole ma coi colori della speranza, perché sa che con la tregua la guerra tra l’Io e il destino risparmia l’incancrenirsi del dolore.

    È così che con toni semplici e pacati ma soprattutto fanciulleschi, il protagonista ci prende per mano e ci conduce pagina dopo pagina nel suo percorso di abbandono alla vita, quella stessa vita che credeva ormai priva di significato e che gli ha permesso invece di rivendicare il più ancestrale dei diritti: amare ed essere amato.

    Maria Luisa Zenobi.

    Introduzione

    Un mondo visto con la schiettezza, la naturalezza, la spontaneità degli occhi di un bambino. Emozioni pulite. Naturalezza dell’animo pulito. Spontaneità delle emozioni, riflessa dalla non consecutio temporum, dai discorsi diretti e indiretti a tratti improbabili, immediatezza del discorrere.

    Veniamo catapultati in un’altra epoca, quella degli anni 80 e 90, della schiettezza, del saper gioire delle cose più semplici.

    Non si spende in concetti di vita, ma molto più concretamente ne segue la scia, li descrive tramite il vissu to.

    La semplicità e genuinità della narrazione portano in primo piano e inconsciamente a cogliere la possibilità di lasciarsi andare alla vita, dandole un piccolo aiuto per poi abbandonarsi, dopodiché fa lei...

    Narrato dapprima in terza persona, poi a tratti in prima, a ricordare sporadicamente un coinvolgimento personale dell’autore, fatto in punta di piedi.

    Brevi tratti, limpidi, chiari che lasciano al lettore la capacità di decifrare stati d’animo, emozioni.

    Uno stile nuovo, discorsi diretti e indiretti improbabili, ma provare a renderli diversi per una speculazione letteraria, snaturerebbe il filo conduttore emozionale della narrazione.

    L’immediatezza e semplicità della forma permette un realismo spiccato, la sensazione di assistere a una trasmissione come Alle falde del Kilimangiaro.

    Capitolo 1

    Luca e Max sono amici fin da bambini. Un venerdì sera di dicembre, Max chiama al cellulare l’amico Luca per proporgli un aperitivo insieme.

    Va bene, è una buona idea risponde Luca contento. Però a che ora ci troviamo e dove?

    Fammi pensare risponde Max. Be’, direi che se riesci ci vediamo fra mezz’ora al solito posto, al parcheggio di Cisalfa e andiamo a Cervia.

    Per me va benissimo! Bene, a tra poco.

    Alle diciassette Luca e Max arrivano puntuali da Cisalfa. Max invita Luca a salire sulla sua auto e partono insieme alla volta di Cervia.

    Com’è andata oggi? domanda Max guardando l’amico.

    Bene, ho fatto due consulenze di security per due aziende e mi devono far sapere. E a te invece?

    Il solito tran tran...

    Il tempo non promette nulla di buono: cade una pioggerellina mescolata a fiocchi di neve che lambiscono copiosi il parabrezza della vettura. Arrivati a Cervia, i due scendono dall’auto e raggiungono il piccolo bar poco distante da loro. La strada è già ricoperta di nevischio ed ogni passo dei due ragazzi rimane improntato al suolo.

    Il bar appare carino, l’ambiente è caldo, non c’è molta gente all’interno e i pochi clienti si gustano momenti di relax sorseggiando aperitivi. Tante piante verdi e rigogliose scendono sinuose accarezzando le pareti e quadri artistici appesi qua e là donano una sensazione di rilassatezza e di pacatezza che fanno sentire a proprio agio i due ragazzi. Uno in particolare ha catturato l’interesse di Max: lo ha visto immediatamente appena entrato, appeso solitario alla colonna centrale.

    Lo rimira più volte mentre si toglie il giubbotto. Quel mare e quella spiaggia suscitano in lui forti emozioni; i colori sono così intensi da sentirsi completamente inghiottiti da quella dimensione. Per lungo tempo resta come intrappolato da questa visione, sognando il suo bramato viaggio.

    Davvero bello commenta Luca al suo fianco, notando l’amico intento a rimirare quel quadro con insistenza.

    I due amici ordinano due spritz e degli stuzzichini ad un elegante cameriere avvicinatosi frettolosamente al tavolo. La radio del bar trasmette una canzone rock, The Riddle di Nik Kershaw, una delle canzoni preferite di Max, che senza pensarci comincia a canticchiarla tamburellando il tempo con le sue dita sul tavolino. Luca lo osserva, sembra divertito nel vedere il suo amico così coinvolto.

    Pochi minuti dopo arriva una cameriera, molto carina: bellissimi capelli lunghi, biondi color del grano che scendevano lineari fino alle natiche e occhi verdi come due pietre preziose. La grande blusa di organza bianca accarezza i suoi piccoli seni ad ogni suo movimento. Il suo dolce profumo di Ylang Ylang inebria le narici di Max e Luca, il quale la guarda sorridendo. Molto gentilmente appoggia il vassoio con gli spritz e due ciotoline con arachidi e patatine.

    Luca, ti faccio una proposta indecente esordisce Max dopo aver sorseggiato un po’ di spritz.

    " Soccia! Ovvero?" ribatte Luca, gli occhi sgranati.

    Max, con un sorriso che risplende di una felicità supersonica, aggiunge solo poche parole.

    Una vacanza in Thailandia.

    Detto ciò, da una tasca del giubbotto tira fuori alcuni fogli con immagini di alcune isole della Thailandia. Luca li prende in mano osservandoli incredulo.

    Caspita! esclama con entusiasmo. Ma come mai proprio la Thailandia?

    Giorni fa guardavo su internet e queste isole mi hanno attratto, come una falena verso la fiamma. Sono bellissime, non trovi? Hanno un esotismo, come dire... magnetico.

    Capisco...

    Allora? Che ne pensi?

    Mah... tu quando ci vorresti andare? replica Luca.

    Marzo sarebbe il periodo migliore, laggiù sarà estate.

    Per Luca l’idea è valida. Di certo i bei posti da vedere non mancheranno laggiù. Si congeda quindi da Max con la promessa di fargli sapere qualcosa al più presto, poiché dovrà chiedere le ferie e parlarne dunque con il suo responsabile.

    Luca ha trentacinque anni e svolge l’attività di consulente della security aziendale per una società di Ravenna. Alto un metro e novanta, magro, fisico atletico, occhi azzurri e capelli neri lisci, la sua vita ha preso una brutta piega da un po’ di tempo: un anno addietro ha perso la sua fidanzata Arianna per un malore improvviso; una dura batosta da cui lentamente si sta riprendendo, anche attraverso il supporto di uno psicoterapeuta.

    Max ha trentotto anni e fa l’impiegato presso una società di assicurazioni, sempre a Ravenna. È single da un anno, da quando si è lasciato con Stefania.

    Dopo circa una decina di giorni, ottenute le ferie dai propri datori di lavoro, si recano presso un’agenzia di viaggi adocchiata da Max, la quale propone un’offerta da non perdere. I due preparano tutto il necessario per prenotare la vacanza in Thailandia, per la precisione a Phuket.

    Passano i mesi e giunge marzo, il mese della desiderata vacanza. La sera prima della partenza Max e Luca si incontrano nuovamente in un pub per un aperitivo e per mettere a punto gli ultimi dettagli riguardo al viaggio.

    Speriamo che vada tutto bene esordisce Luca dopo un lungo silenzio. Viaggio, aereo... e poi per me è il primo viaggio intercontinentale che farò.

    Andrà tutto bene lo rassicura Max.

    I due amici sorseggiano uno spritz con qualche pizzetta e chiacchierano ancora per un’ora e poi si salutano per riposarsi bene per la grande avventura.

    ***

    Il giorno della partenza è arrivato. Luca si alza alle sette e mette le ultime cose in valigia per poi indossare il classico look: kit di sopravvivenza da volo con un jeans, camicia azzurrina a righe bianche e infine un maglioncino azzurro grosso, ma non troppo (quel tanto da sopravvivere all’aria condizionata e scendere indenni) e un giubbotto nero, passepartout immancabile e scarpe comode da ginnastica. Alle sette e mezza prende l’auto e si dirige verso casa di Max. L’amico scende giù dopo qualche minuto con la sua valigia: Max è vestito con jeans, maglione scuro, scarpe nere e un giubbotto nero. Prima di partire c’è tempo per fare colazione, così Luca fa rotta verso un bar, dove, a suo dire, fanno dei bomboloni spaziali e dei cappuccini da favola, tanto per iniziare bene la vacanza.

    Il bar è affollato di gente, molto grande e spazioso. I tavolini e le sedie sono bianchi, come le pareti, dotate di vetrate che emanano una luminosità anche accentuata dalla bellissima giornata di sole. E il sole splende irradiandosi dalle vetrate donando una luminosità particolare al locale.

    Luca e Max ordinano due bomboloni alla crema e due cappuccini. Appena ricevuto il suo, Luca da’ un morso al bombolone e poi chiude gli occhi, come in uno stato di estasi.

    Max lo guarda stupito aggrottando le sopracciglia.

    Questo bombolone è magnifico commenta Luca. Ha un sapore genuino, la crema è bella calda e buona, l’impasto è sublime... spaziale! E quando la crema scende giù... è una manifestazione divina, come entrare in un’altra dimensione.

    Incredulo, Max da’ un morso anche lui al suo bombolone e prova delle sensazioni veramente eccelse: quella crema calda e fumante racchiude davvero in sé qualcosa di particolare, quasi di mistico, divino. Detto da Max che non è religioso significa che i bomboloni sono una cosa unica.

    Capitolo 2

    Verso le undici arrivano alla stazione di Venezia S. Lucia e poi prendono l’autobus diretto all’aeroporto Marco Polo. Una volta arrivati individuano senza fatica dov’è ubicata la compagnia aerea Emirates, e visto che c’è ancora tempo prima del loro volo decidono di mangiare qualcosa nell’attesa. Davanti a un piatto con insalata mista, ceci e fusilli al pomodoro con basilico, Luca e Max e tra un boccone e l’altro parlano della Thailandia cercando di immaginarsi come saranno le due settimane di vacanza. Dopo aver pranzato e chiacchierato, c’è ancora tempo per un buon caffè prima del loro volo; i due amici si dirigono quindi verso il gate con le valigie e con pazienza si mettono in fila allineati agli altri passeggeri. Preparano i passaporti, i biglietti e aspettano il loro turno.

    È trascorsa un’ora, e dopo aver superato i controlli con esito positivo, dato

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