Disturbo da Panico: Conoscerlo & affrontarlo

Di Daniela Petrolo

L'attacco da panico potrebbe far parte di ognuno di noi. 
L'attacco da panico si sviluppa il più delle volte con disagi fisologici andando, ad intaccare anche il nostro lato fisico oltre a quello psicologico. 
Le difficoltà del soggetto che soffre del disturbo da panico sono molteplici, ma se riusciamo a riconoscere i nostri bisogni e ad intervenire possiamo essere affiancati da validi professionisti.
Questo libro è basato su uno studio scientifico: DISTURBO DA PANICO RESISTENTE: CORRELATI  NEURALI E TRATTAMENTO. 
Il testo è stato sviluppato sullo studio di quattro argomenti scientifici effettuati negli anni 2019-2020. 

• Lingua: Italiano
• Editore: Cavinato Editore
• Data di uscita: 20 apr 2021
• ISBN: 9788869828904

Anteprima del libro

SITOGRAFIA

PREFAZIONE

Questo libro non intende sostituirsi a cure mediche, è sviluppato basando tutto su studi scientifici validati.

Il disturbo da panico, occupa una posizione centrale nei disturbi d’ansia in generale, attacchi di panico, agorafobia, ansia anticipatoria, panico.

È il frutto di uno studio di ricerche scientifiche accurate, il desiderio è di mettere a conoscenza chi legge che ci possono essere differenti approcci per trattare varie problematiche di varia entità.

Voglio iniziare con il raccontarti una breve storia personale.

Questo vissuto mi ha spinto a scegliere i miei studi universitari, completati con una laurea in psicologia.

Per anni fino alla maggiore età ho vissuto con una madre che soffre di disturbo da panico;

Essendo una grande osservatrice studiai minuziosamente tutti gli atteggiamenti che si sviluppavano nel momento che si presentava il disturbo da PD.

A volte si presentavano con un pianto, innalzamento della pressione arteriosa e una paura improvvisa, che non riusciva nemmeno lei a darsi una spiegazione, poi trovava la scusa dicendo che era in pensiero per svariate problematiche riguardanti noi figli; come se s’innescasse una forma d’iper-protezione a tal punto da diventare una paura incontrollabile. Con il passare del tempo mi resi conto che se nel momento d’innesco del panico si potesse presentare un’emozione ancora più forte di quella che si stava vivendo in qualche modo, si poteva avere un disinnesco dell’attacco di panico, sembra un paradosso strano, ma era così!

Mentre mia madre aveva un attacco di panico, escogitai la caduta accidentale di alcuni piatti che si trovavano sulla credenza, in quel momento catturai l’attenzione di mia madre verso di me e stranamente mia madre si è riconnessa su una realtà oggettiva e su quello che stava accadendo in quel momento.

In un certo senso e come se avessi spezzato quella comunicazione elettrica neurale errata.

Rendendomi conto di aver disinnescato in un certo qual modo un’errata funzione di comunicazione.

Sentimenti ed emozioni si sviluppano a livello corticale e i circuiti che sono preposti all’elaborazione degli stati emotivi si trovano nel sistema limbico, vale a dire nel Lobo limbico, che è costituito da una serie di collegamenti ad anello attorno al nucleo encefalico.

Questi collegamenti ad anello sono:

Giro del cingolo

Giro para-ippocampale

Formazione dell’ippocampo: che comprende l’ippocampo, il giro dentato e il subiculum.

Viene così ampliato successivamente il sistema limbico includendo le regioni dell’ipotalamo e il nucleo accumbens dello striato, la corteccia orbito frontale e l’amigdala che svolge un importante ruolo di coordinare l’attività dell’ipotalamo.

Dopo essermi documentata in modo adeguato sulla funzionalità del sistema limbico ho deciso di proiettare le mie ricerche verso il centro delle emozioni che è l’amigdala.

La stimolazione del nucleo centrale dell’amigdala provoca una risposta fisiologica emozionale,

L’aumento della pressione arteriosa, un aumento della frequenza cardiaca e un aumento della frequenza respiratoria.

Le emozioni non sono solo queste, abbiamo anche una risposta viscerale che va a toccare il sistema endocrino con la diminuzione dello stato di vigilanza e la percezione conscia delle emozioni, inducendo così una risposta comportamentale come un attacco di ansia o un attacco di panico che a volte potrebbe risultare resistente nel tempo.

Ho deciso di approfondire alcuni studi di ricerca recenti sul disturbo da panico resistente e i suoi correlati neurali.

In queste poche pagine farò conoscere alcuni trattamenti che possono avere un’efficacia positiva nel trattamento del disturbo da panico resistente.

Metto in evidenza alcuni studi recenti ed alcuni trattamenti di psicoterapia, (ACT) psicoterapia accettazione ed impegno, (CBT) psicoterapia cognitivo comportamentale con un lavoro sinergico farmacologico che può rendere una vita normale al soggetto sofferente.

Considerazioni generali

Il disturbo da panico è spesso disabilitante soprattutto se sussiste la comorbida patologica con l’agorafobia, che riduce molto la qualità della vita.

L’aumento dei costi sanitari è elevato, chi ne soffre incide su una ridotta produzione sul posto di lavoro.

Alcune problematiche fisiche come l’asma, o alcuni