Hygge, scopri come raggiungere la felicità con la filosofia danese. Contiene trucchi per alleviare lo stress, Gestire il proprio tempo e Allegerire le Giornate

Di Caroline Naja

L'esperienza di vita è infatti sempre più frenetica e stressante e il risultato ad oggi è ci sono milioni di persone che cercano la felicità, e il numero è in continua crescita.

La filosofia danese Hygge può aiutarci a trovare la nostra strada verso una vita più serena e felice.

La parola danese "Hygge" si traduce approssimativamente come "intimità", ed in Danimarca è un vero e proprio stile di vita.
I danesi, vivendo in un territorio freddo, buio e con pochi colori, hanno imparato l'arte di creare felicità attraverso cose semplici come candele, cioccolata calda e coperte accoglienti.

Hygge non è solo una sensazione, è un'intera filosofia che può essere applicata alla vita di tutti i giorni con piccoli cambiamenti come accendere candele o prendersi del tempo per se stessi.
 
E non hai bisogno di trasferirti in Danimarca!
Puoi saperne di più su questo concetto e applicarlo proprio qui a casa leggendo il nostro nuovo libro:

“Hygge: Scopri come raggiungere la felicità con la filosofia danese. Contiene trucchi per alleviare lo stress, gestire il proprio tempo e alleggerire le giornate.”

Questo libro ti insegnerà come applicare la filosofia scandinava del benessere Hygge. Un modo per ritrovare l'equilibrio tra le aspettative della società moderna e i bisogni individuali, senza lasciarsi schiacciare dal ritmo frenetico delle nostre giornate.

Ecco cosa troverai all’interno di questo libro:
    •    I principi di base della filosofia Hygge
    •    La casa nel concetto Hygge
    •    Il lavoro in senso Hygge
    •    Il concetto di tempo nell’Hygge
    •    La ricerca interiore dell’Hygge
...e molto altro!

Affrettati (per l’ultima volta della tua vita) e aggiungi subito al carrello questo libro per iniziare a ritrovare i tanto desiderati momenti di relax per te stesso!

 

• Lingua: Italiano
• Editore: Pietro Daddio
• Data di uscita: 4 lug 2021
• ISBN: 9791220821667

Anteprima del libro

Questa parola è hygge

(pronunciata come hooga). Ha un concetto tanto preciso e radicale che a primo impatto è molto difficile da spiegare, specialmente per i ritmi di vita e la mentalità del consumo a cui siamo abituati noi paesi occidentali, non esclusa l’Italia. Si tratta più di un sentimento, una sensazione da afferrare oltre le vocali e le consonanti. Ma in via preventiva proveremo insieme a spiegare questa parola e ciò che vi si nasconde dietro, e all’interno di questo libro, man mano che proseguirai nei capitoli, impareremo a vivere questa parola nella sua essenza.

Se volessimo provare ad afferrare l’hygge, potremmo descriverlo come un momento di relax dalla routine quotidiana, quando si stacca dagli impegni e dai doveri sociali e di sopravvivenza da essere umano (quindi il lavoro e gli appuntamenti giornalieri) e ci si concentra sulle persone che si amano, sulle piccole cose del tempo libero di cui si è appassionati.

Una cena in famiglia, o una bevuta insieme agli amici, in cui si ride e ci si sente rilassati, in qualcosa che è diverso dalla felicità, va oltre e corre parallelamente; si tratta più di un equilibrio dell’anima in cui ci si sente giusti esattamente nel momento e nel luogo in cui si trova.

La parola ha una tradizione antica che parte dai primi popoli norvegesi, risalente a un termine che aveva il significato di protezione dalle insidie del mondo, attraverso la tua interiorità. Nella cultura danese questa parola si può ritrovare sviscerata nel concreto in varie maniere: condividere con persone speciali lo spazio della propria casa, o fare una passeggiata nella natura in pace con sé stessi e in connessione positiva con ciò che ci circonda, discutere di argomenti profondi, godersi il sole, un fiore, un abbraccio, perfino un centrino o un vestito, apprezzare le piccole gioie della vita.

L’hygge è insito nell’essere e nella cultura danese, ed è qualcosa che parte dalla lingua danese, per poi estendersi a un istinto innato e da condividere con tutti. L’hygge è infatti per tutti, qualcosa che tutti comprendono e che appartiene a tutti e che non ha bisogno di essere spiegato con altre parole.

È qualcosa che parte dall’ambiente circostante e dai sentimenti che provi rispetto a quell’ambiente, qualcosa di intangibile ma che senti inevitabilmente. È un momento presente, un attimo o una condizione di tempo, in cui ti senti al sicuro e protetto, in una bolla di emozioni inattaccabile.

Allo stesso tempo, è anche un concetto utilizzato per descrivere le piccole cose che ogni giorno ci fanno stare bene, spesso collegato alla presenza di persone con cui siamo a nostro agio. La condivisione è certo una delle fonti da cui nasce questo sentimento ma non è l’unica. L’hygge si può sentire anche quando si è completamente da soli: quando leggi, o ascolti della musica, o cammini per strada e ti prende quel sentore di pace interiore.

L’hygge non ha tempo e non è influenzato dall’esterno. È una condizione interiore. Può arrivare in qualunque momento, a prescindere da te e allo stesso tempo in relazione a ciò che fai.

I danesi molto spesso dicono di sentire più forte l’hygge quando è inverno, nei giorni più freddi e scuri, durante le feste, quando si è immersi nel calore familiare.

Ma a parte questo è qualcosa che ognuno percepisce in maniera diversa e soggettiva. Nonostante sia un fattore culturale e nazionale, non tutti ti spiegheranno l’hygge nello stesso modo e non tutti avranno la stessa idea o visione su cosa sia, anche perché è un qualcosa che cambia col tempo e con le circostanze della vita di una persona: è sempre la stessa sensazione, ma può appunto arrivare da stimoli e tempi diversi nella tua esistenza. Non c’è un modo giusto o sbagliato, non si sa esattamente come sia, si sa solo che c’è.

L’hygge tra l’altro viene inteso proprio come una tradizione e tramandato di famiglia in famiglia. Ma non solo. È anche un io folkloristico che i bambini imparano a scuola fin da piccoli, esattamente come le fiabe o le canzoni. Ogni adulto e ogni insegnante dà delle immagini e delle metafore diverse per far capire ai bambini cosa sia l’hygge, e alcuni lo paragonano alla natura, altri a quando ci si sente affamati e poi ci si riempie la pancia, altri al latte materno e all’amore della famiglia.

Questo non vale solamente per i bambini danesi. Pure i turisti e gli stranieri possono accedere a dei corsi, a delle feste di paese e a degli eventi a tema hygge per capire meglio il senso della vita di quei luoghi e la loro immagine di ricerca della felicità.

L’hygge si è evoluto nel tempo e si è adattato anche ai tempi ma mantiene comunque radici antiche nella Danimarca. Questo si capisce bene anche dalla struttura e dalla panoramica che sta alla base della vita danese, cioè la necessità di un equilibrio tra lavoro e tempo libero. Il coltivare e il curare il proprio benessere con momenti dedicati a sé è un elemento importante nella vita dei danesi. Infatti, lo stesso lavoro è solo un fondamento per nutrire l’hygge.

Anche durante il lavoro i danesi si prendono spesso pause per mangiare, conversare, rilassare la mente e il corpo e cercare questo equilibrio. Ma questo obiettivo è visibile anche nell’architettura e nella forma delle case danesi con le loro strutture lignee, piccole e accoglienti, che puntano sul cercare di stare tutti più stretti e vicini; allo stesso modo nei bar e nei ristoranti i tavoli che tutti condividono sono piccoli, e le feste sono un qualcosa di molto sentito a cui tutti partecipano per sentirsi parte di quel mondo hygge.

Equilibrio, sicurezza, protezione sono i valori danesi che possono farti capire meglio questa risorsa vitale.

Ci sono un sacco di contesti sociali e personali da cui può fiorire e svilupparsi l’hygge che non mancano di trovarsi nella vita di ognuno.

Un concetto così profondo come l’hygge non fa solo parte della lingua ma è un patrimonio culturale basato sul godersi la vita che gli stessi danesi cercano da anni di espandere in tutto il mondo per il bene collettivo.

Molti turisti ogni anno si recano in Danimarca cercando di inalare l’aria che si respira in quei luoghi e chiedendo, come bambini che hanno paura di entrare in acqua, cosa sia esattamente l’hygge e come si possa arrivare a ottenere il senso di quella parola. I danesi la maggior parte delle volte rispondono che è qualcosa che senti e arriva proprio quando stacchi la spina dai tuoi pensieri e ti godi tutto ciò che c’è, che è la vita stessa, senza pensarci su, e che è molto più facile da ottenere quando sei con i tuoi amici, il tuo amore o le persone con cui hai una profonda intimità e connessione.

Molti danesi ti consiglieranno una cena al caldo con la tua famiglia, visto che il freddo e il buio dei luoghi spinge le persone a passare molto tempo al buio, oppure una passeggiata nei parchi di Copenaghen o nello Jutland ad ammirare e vivere la bellezza dei paesaggi.

Ma ti renderai conto che non è così semplice creare l’hygge, e queste cose, anche se sfiorano la superficie dell’hygge, non lo colgono fino in fondo. Non potrai sentirlo appieno anche se fai le stesse cose che fanno i danesi se prima non impari a conoscere meglio la cultura, la mentalità e la filosofia che stanno dietro ai luoghi da cui è nato.

L’hygge è difatti uno specchio della società danese, una società basata sul far sì che tutti stiano bene