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Metanfiammazione
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E-book226 pagine3 ore

Metanfiammazione

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Info su questo ebook

In questo libro, il Dott. Salvatori si pone l’obiettivo di avviare un processo di consapevolezza che ci riavvicini al cibo come strumento essenziale per il nostro benessere psico-fisico attraverso la conoscenza dei processi metabolici che sono alla base della nostra salute. Per farlo si avvale di un linguaggio semplice, comprensibile a tutti, e di alcuni esempi concreti da seguire per rendere la nostra alimentazione sana e completa.

Il Dott. Salvatori è stato ricercatore presso il Dipartimento di Istologia ed Embriologia Generale dell’Università di Roma “La Sapienza” e presso il Dipartimento di Genetica Umana dell’Università del Michigan USA (1996-1999) occupandosi di terapia genica e di terapia cellulare somatica. Dal 1999 al 2008 ha lavorato come Responsabile del Laboratorio di Biologia Molecolare presso il settore Ricerca e Sviluppo dell’azienda farmaceutica Sigma-Tau Spa. Dal 2008 al 2017 ha svolto un ruolo manageriale nella gestione di progetti di ricerca per l’azienda farmaceutica Alfasigma. Dal 2010 esercita come libero professionista nell’ambito della nutrizione clinica e sportiva occupandosi di nutrogenomica e nutrigenetica. Dal 2017 è consulente per la società biotecnologica Takis srl, dove è impegnato nella caratterizzazione e lo sviluppo di vaccini e di immunoterapie. Dal 2020 è Amministratore della Broma srl, una start-up innovativa, di cui è cofondatore, impegnata nello sviluppo di alimenti, alimenti funzionali e nutraceutici. È autore di numerose pubblicazioni su importanti riviste scientifiche internazionali.
LinguaItaliano
Data di uscita30 mag 2021
ISBN9788830643512
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    Anteprima del libro

    Metanfiammazione - Giovanni Salvatori

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    Cenni dell’autore

    Il mio impegno professionale come nutrizionista è relativamente recente. Mi sono avvicinato a questa professione nel 2010. La mia storia professionale fino ad allora è legata al mondo della ricerca scientifica nel campo della biologia cellulare, molecolare e della biochimica.

    Mi sono occupato principalmente di terapia genica e di terapia cellulare somatica con l’idea affascinante di ricostituire la funzione di organi e tessuti affetti da patologie a base genetica attraverso le più recenti e promettenti tecniche della biologia cellulare e molecolare.

    Ho continuato il mio lavoro, negli ultimi 10 anni, applicando le tecniche dell’ingegneria genetica in campo immunologico, attraverso la generazione di vaccini e la produzione di mediatori molecolari in grado di orientare la risposta immunitaria dell’ospite in modo vantaggioso per la sua salute.

    Ho considerato per molto tempo la nutrizione una disciplina secondaria sostanzialmente legata alla mera restrizione calorica. Sbagliavo e lo sbaglio era duplice in due sensi.

    Non avevo mai pienamente compreso e considerato come i nutrienti, di cui ogni alimento è composto, possano giocare un ruolo rilevante nel modificare e modulare processi molecolari capaci di orientare il destino funzionale di ogni singola cellula.

    Ciò che chiamavo mera restrizione calorica ha di per sé una valenza biochimica e molecolare che apre a nuovi orizzonti verso la rigenerazione dei tessuti e la prevenzione di patologie come il cancro, le malattie autoimmuni e quelle neurodegenerative come l’Alzheimer.

    Devo questo libro a molti dei miei pazienti (che ringrazio sin d’ora) che nelle sedute e discussioni mirate ad identificare la loro dieta come la più appropriata, mi hanno esortato a scriverlo. Credo che in loro sia prevalso il desiderio di promuovere la mia naturale predisposizione a raccontare o per così dire a romanzare, ciò che immaginavo stesse succedendo nel loro metabolismo.

    Sono stato autore di diverse pubblicazioni scientifiche ma è la prima volta che mi cimento in un libro scritto per altro per un pubblico non specializzato. Devo dire che nel comunicare agli altri si finisce per chiarire a noi stessi concetti prima non completamente esplorati. Vi auguro sinceramente buona lettura.

    Metabolismo e funzioni cellulari, una interdipendenza funzionale

    Sintesi: Metabolismo e funzioni cellulari una interdipendenza funzionale, un rapporto dinamico determinato da fattori genetici e ambientali. Capire e comprendere questa connessione è fondamentale per qualsiasi intervento nutrizionale che voglia migliorare la salute e le condizioni generali di vita.

    Il metabolismo può essere definito come l’insieme dei processi biochimici necessari alla produzione di energia ed alla sintesi di molecole essenziali alla sopravvivenza. Per molti anni il metabolismo cellulare è stato considerato come una sorta di serbatoio, un sottofondo biochimico da cui trarre energia, che lavora in modo indipendente dalle mansioni particolari di cellule e tessuti.

    Niente di più sbagliato.

    Il metabolismo è parte essenziale del ruolo che ogni cellula svolge nel nostro organismo. Le funzioni che le cellule del nostro organismo svolgono nei diversi tessuti e organi condizionano le vie metaboliche utilizzabili e viceversa i percorsi metabolici possono condizionare la funzione di una cellula fino a determinarne la sopravvivenza (1).

    Tra metabolismo e funzioni cellulari esiste una interdipendenza funzionale per cui l’uno condiziona l’altro in un rapporto dinamico determinato da fattori genetici e ambientali. Capire e comprendere i meccanismi che regolano questa connessione è fondamentale per qualsiasi intervento nutrizionale che voglia migliorare la salute e le condizioni generali di vita.

    Non siamo semplicemente quello che mangiamo, come diceva Ippocrate, ma ciò che siamo determina la nostra migliore o peggiore adattabilità ad un certo tipo di alimentazione. In modo complementare, la nostra alimentazione è in grado non solo di fornire substrati energetici ma di condizionare quali vie metaboliche possano essere impiegate e per questa via la nostra adattabilità allo svolgimento delle funzioni vitali.

    Ci sono giorni in cui ci sentiamo bene ed altri in cui siamo stanchi ed affaticati. Certo non tutto è dipendente dall’alimentazione, starete dicendo, ma in una buona percentuale dei casi è proprio l’alimentazione che condiziona il nostro umore, il nostro stato di forma, il nostro stato di salute e la nostra capacità di svolgere le nostre attività in modo efficiente.

    Negli ultimi decenni si sono sviluppati due approcci alla nutrizione tra loro complementari denominati nutrigenetica e nutrigenomica (2). Questi due approcci riassumono quanto detto fin qui. La nutrigenetica si occupa di stabilire in che modo le caratteristiche genetiche individuali condizionano la nostra capacità di metabolizzare ed utilizzare gli alimenti o meglio i nutrienti in essi contenuti. In modo complementare, la nutrigenomica stabilisce in che modo i diversi nutrienti sono capaci di modulare la funzioni di geni che direttamente o indirettamente sono coinvolti nel metabolismo. Ogni approccio alla nutrizione non può prescindere dalle nostre caratteristiche individuali. Allo stesso tempo la selezione di alimenti capaci di migliorare e perfezionare le nostre caratteristiche metaboliche individuali è essenziale per il mantenimento di uno stato di efficienza fisica al riparo dai rischi di derive progressive verso condizioni patologiche.

    Mangiare è uno dei modi in cui interagiamo con l’ambiente. Questo modo sarà tanto più efficace e promettente per la nostra salute quanto più sapremo identificare gli alimenti che meglio si adattano alle nostre caratteristiche individuali.

    Nutrigenomica e Nutrigenetica

    Sintesi: Nutrigenetica e nutrigenomica rappresentano due branche fondamentali della scienza della nutrizione ma non possono e non devono essere considerate come esaustive per una piena valutazione delle caratteristiche metaboliche di ogni individuo.

    Viviamo nell’era della genomica. Il genoma di buona parte degli organismi viventi è stato sequenziato, ne conosciamo la composizione. Il sequenziamento del genoma umano è stato completato nel 2003, le più avanzate tecniche di ingegneria genetica ci hanno consentito di identificare il ruolo funzionale di una buona parte dei nostri geni (Vedi Progetto genoma: www.genome.com). Sembra quindi possibile per la prima volta disegnare un approccio sanitario all’individuo tale per cui conoscendone le caratteristiche genetiche e le eventuali predisposizioni si possa salvaguardarlo dalle malattie e favorirne una vita lunga e sana.

    Il genoma umano è composto da circa 3 miliardi di nucleotidi. Solo il 20-30% di questo materiale genetico è costituito da geni codificanti per proteine che rappresentano l’unità operativa e funzionale di ogni singolo gene. La rimante parte è extragenico e la sua funzione è, ad oggi, oggetto di intensa ricerca per valutarne il ruolo nel nostro genoma.

    Circa il 99,9% del DNA genomico umano è uguale in tutti gli individui. Lo 0,1% del DNA rende conto delle differenze individuali. Queste variazioni della sequenza nucleotidica del DNA sono dette polimorfismi. I polimorfismi, quando presenti all’interno di un gene, possono lasciarne inalterata la funzione o diversamente modificarla sia in senso positivo (aumento della funzione) che in senso negativo (riduzione della funzione).

    Le nostre caratteristiche genetiche individuali dipenderanno dai polimorfismi di cui siamo portatori. Questo meccanismo causa-effetto, tra polimorfismo genetico e funzione proteica, costituisce la base razionale per valutare le nostre

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