Perdonami, perché ho peccato

Di Isabel Marquez

Romance - racconto lungo (31 pagine) - Una giovane vedova solitaria. Un sacerdote ossessionato da lei. Due vite legate da un desiderio peccaminoso destinato a esplodere.

Dopo il funerale del marito Giulia ha deciso di vivere una vita solitaria e di non frequentare più la parrocchia. Don Gioele ha pronunciato i voti sacerdotali convinto che quella sarebbe stata la sua strada. Una vita dedicata solamente a Dio, fino al momento in cui Giulia ha incrociato il suo cammino, scuotendo tutte quelle che lui credeva certezze, facendo vacillare tutte quelle che lui credeva convinzioni. Due anime destinate a incontrarsi, a lasciarsi dominare da un desiderio che diventerà presto ossessione della carne e a consumare una relazione peccaminosa che violerà ogni regola sociale e morale.

Isabel Marquez è nata in Lombardia dove a tutt'oggi vive con il marito e i figli. Si occupa di pubbliche relazioni, è una lettrice onnivora e ha sempre scritto sporadicamente perché la aiutava ad evadere e rilassarsi. Non ha altre pubblicazioni all'attivo e l'idea di provare a cimentarsi in un racconto, per poi proporlo per una eventuale pubblicazione, le è arrivata una sera durante una chiacchierata con un'amica. E ora deve ringraziare quell'amica per averla convinta a buttarsi e provare a vivere una nuova avventura.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 21 set 2021
• ISBN: 9788825417494

Anteprima del libro

Senza sfumature

A cura di Linda Lercari

Delos Digital

Isabel Marquez

Perdonami, perché ho peccato

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825417494

© 2021 Isabel Marquez

Edizione ebook © 2021 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Collana a cura di Linda Lercari

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Indice

Copertina

Il libro

L'autrice

Perdonami, perché ho peccato

Capitolo 1. Gioele

Capitolo 2. Giulia

Capitolo 3. Gelosia

Capitolo 4. Il punto di non ritorno

Capitolo 5. Scopami

Capitolo 6. La strada migliore per finire all’inferno

Capitolo 7. Cuori spezzati

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Il libro

Una giovane vedova solitaria. Un sacerdote ossessionato da lei. Due vite legate da un desiderio peccaminoso destinato a esplodere.

Dopo il funerale del marito Giulia ha deciso di vivere una vita solitaria e di non frequentare più la parrocchia. Don Gioele ha pronunciato i voti sacerdotali convinto che quella sarebbe stata la sua strada. Una vita dedicata solamente a Dio, fino al momento in cui Giulia ha incrociato il suo cammino, scuotendo tutte quelle che lui credeva certezze, facendo vacillare tutte quelle che lui credeva convinzioni. Due anime destinate a incontrarsi, a lasciarsi dominare da un desiderio che diventerà presto ossessione della carne e a consumare una relazione peccaminosa che violerà ogni regola sociale e morale.

L'autrice

Isabel Marquez è nata in Lombardia dove a tutt'oggi vive con il marito e i figli. Si occupa di pubbliche relazioni, è una lettrice onnivora e ha sempre scritto sporadicamente perché la aiutava ad evadere e rilassarsi. Non ha altre pubblicazioni all'attivo e l'idea di provare a cimentarsi in un racconto, per poi proporlo per una eventuale pubblicazione, le è arrivata una sera durante una chiacchierata con un'amica. E ora deve ringraziare quell'amica per averla convinta a buttarsi e provare a vivere una nuova avventura.

Capitolo 1. Gioele

Lei è distesa sul divano con le gambe rivolte verso la porta semichiusa che io non ho ancora varcato. E che non riuscirò a varcare.

Mi limito a stare fermo qui. Non mi può vedere, ma io vedo lei. E come sempre non riesco a distogliere lo sguardo. E come sempre sento il respiro che si fa corto e pesante. Come ogni volta che me la trovo di fronte. Come ogni volta che vorrei che tutto fosse diverso. Come ogni volta che i miei occhi si posano su di lei da quel momento in cui, due mesi fa, è entrata nella mia esistenza. E come ogni volta so che starò male!

Lei ha gli occhi chiusi. Osservo ogni centimetro di quel corpo. Il viso disteso, il collo sinuoso, la camicetta sbottonata a metà che lascia intravedere il seno pieno e sodo, le gambe lunghe coperte dalla gonna ampia. Il suo petto si muove ritmicamente. Capisco che non è addormentata perché vedo la sua mano muoversi e sbottonare totalmente la camicetta per poi accarezzarsi il seno. E per me comincia il tormento, inizio a eccitarmi, a desiderare che quella mano sia la mia.

Prende i seni con entrambe le mani e se li stringe e accarezza mentre il suo viso si distorce in una maschera di piacere. Sta facendo sesso da sola. Poi quelle mani bellissime abbandonano il seno e si spostano sulle cosce.

Solleva la gonna scoprendo le gambe fino al pizzo delle autoreggenti.

La mia eccitazione aumenta, ma non riesco a distogliere lo sguardo. So che è sbagliato, che è tutto sbagliato, che non devo farlo, ma lei è diventata la mia droga, la mia ossessione. Non posso farne a meno. Non voglio farne a meno. Non posso smettere di desiderarla. Non posso smettere di farmi del male.

Poi vedo che alza una gamba verso l'alto e la gonna sale ulteriormente scoprendo ancora di più le sue magnifiche cosce, morbide e bianche. Si intravede il suo sesso parzialmente nascosto a causa della posizione.