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In Valnerina Nel Tempo Sospeso: Raccontato In Dialetto Polinese Tramite Testimonianze Fotografiche Di Inestimabile Valore
In Valnerina Nel Tempo Sospeso: Raccontato In Dialetto Polinese Tramite Testimonianze Fotografiche Di Inestimabile Valore
In Valnerina Nel Tempo Sospeso: Raccontato In Dialetto Polinese Tramite Testimonianze Fotografiche Di Inestimabile Valore
E-book550 pagine58 minuti

In Valnerina Nel Tempo Sospeso: Raccontato In Dialetto Polinese Tramite Testimonianze Fotografiche Di Inestimabile Valore

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Info su questo ebook

Polino. In questo tempo sospeso, una piazza nuova.

Accadde in Umbria, in Valnerina, in un piccolo lembo di terra fatto di donne e di uomini, di tradizioni e sensazioni, di misticità, di duro lavoro e spesso anche di miseria. Consapevoli e fieri di appartenere a una terra vera e leale, che sa raccontarsi anche attraverso vecchi ricordi immortalati in una semplice foto.

Oggi, dove tutto corre veloce, uno strano fenomeno ci obbliga a vivere un tempo sospeso, relegati in casa, rischiamo di perdere l'identità sociale. L'idea di questa pubblicazione nasce da semplici considerazioni: in un momento dove i rapporti interpersonali rischiano di perdersi, le relazioni e gli scambi di esperienze si annullano e con questi anche i contatti che, soprattutto nei piccoli paesi, avvenivano nella piazza principale, abbiamo creato una ”piazza nuova” un luogo virtuale che annulla tempo e spazio ponendoci di nuovo a contatto, facendo incontrare i paesani di una volta, che le vicende della vita hanno portato anche lontano dal paese natio, con quelli di oggi. È su questa ”piazza nuova”, costruita su un profilo social, che giovani e anziani si sono incontrati e parlati di nuovo: confrontandosi e ritrovandosi, in questo tempo sospeso, attraverso semplici vecchie foto, che sono diventate la trasposizione dell'identità antica e presente.

Un tempo sospeso che non è stato perso, al contrario, ha dato un frutto nuovo: i vecchi cassetti hanno restituito e condiviso contenuti che, diversamente, sarebbero rimasti confinati e forse persi per sempre.

Questo tempo sospeso ci ha rubato molti anziani: la nostra memoria, le nostre radici!
Questa “piazza nuova”, tutta virtuale, contribuisce a restituire la memoria e l'identità portandole avanti nel tempo e nello spazio. Il profilo social ”Poiino, com’era raccontato con le vecchie foto” ha il merito, soprattutto in questo tempo, di costituire una sorta di esperimento sociale che connette il passato con il presente, attraverso i ricordi e le testimonianze di chi c’era e di chi c’è ancora, proiettandoci in un futuro di incertezze e dubbi, ma ricco e sicuro dei valori che abbiamo rispolverato e condiviso con queste vecchie foto, duro lavoro, coesione, dignità, onestà morale, aprendo una finestra sul nostro passato, proiettando in avanti le esperienze e mettendo a frutto identitario e comunitario questo tempo sospeso.

I proventi netti delle vendite di questa opera saranno impiegati per restaurare alcuni affreschi dell'eremo di sant'Antonio di Polino.
LinguaItaliano
EditoreTektime
Data di uscita19 ago 2021
ISBN9788835427421
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    Anteprima del libro

    In Valnerina Nel Tempo Sospeso - Remigio Venanzi

    Aprile 2021 ©Copyright: autore Remigio Venanzi Via IV novembre,22 05030 Polino (TR)   Tutti i diritti di traduzione, di riproduzione, di adattamento, di estrazione immagini e testi, totale o parziale, con qualsiasi mezzo (comprese copie fotostatiche) sono riservati. Ogni permesso deve essere dato per iscritto dall’autore

    Remigio Venanzi

    in Valnerina

    nel tempo sospeso

    Polino
    raccontato in dialetto polinese
    tramite testimonianze fotografiche di inestimabile valore

    Con il contributo fotografico di: co’ lu contributu fotocraficu de: Adelma Pileri, Andreina Menichelli, Angelo Francucci, Annarita Andreini, Anna Rita Petrucci, Artemisia Scaramuccia, Augusto Venanzi, Aurelia Menichelli, Benedetto Petrucci, Carla Matteucci di G., Carla Matteucci di O., Catia Giovannelli, Caterina Conti, Chiara Giovannelli, Cinzia Grechi, Daniela Orsini, Davide Matteucci, Domenico Bianco, Ernestina Giovannelli, Felice Triolo, Francesco Arronenzi, Gabriele Tabarrini, Gianfranco Venanzi, Gianfredo Matteucci, Gianluca Matteucci, Gianni Matteucci, Ginevra Arronenzi, Giorgio Giovannelli, Giovanni Conti, Giulia Fiorelli, Giuliano Petrucci, Giulio Fiorelli, Giuseppe Conti, Giuseppina Pileri, Letizia Conti, Loretana Rufini, Ludovica Baldorossi, Marco De Angelis, Marina Petrucci, Martina Matteucci, Matteo Orsini, Miranda Matteucci, Mirko Matteucci, Nicoletta Matteucci, Olimpia Conti, Olimpio Venanzi, Paola Conti, Paola Fratticci, Patrizio Matteucci, Primo Firelli, Renato Poddi, Riccardo Pazzaglia, Riziero Orsini, Roberta Venanzi, Roberto Orsini, Romano Pileri, Rosalba Petrucci, Sara Giovannelli, Saverio Matteucci, Selena Collemaggio, Stefania Ceriola, Tonino Fiorelli, Valdimiro Orsini, Ubaldo Venanzi, Vilma Venanzi, Vincenza Menichelli, Joanne Baldorossi McCann                          In italiano e nella forma dialettale In italianu e ‘ndialettu

    Indice

    DI NUOVO INSIEME

    Prefazione

    Prologo

    Le donne degli anni ‘30

    I ragazzi e le ragazze

    Con i più grandi

    La sfilata delle canestre

    Il lavoro

    Scarpe e scarponi

    Il giorno della festa

    Quando c’erano la scuola e l’asilo

    Il matrimonio

    La banda musicale

    Polino

    I volti

    Il presepe

    I particolari

    I gruppi

    Un po' di noi

    Le mani raccontano storie

    Postfazione

    Carrellata foto

    A Reantino, Giuseppe, Antonella e Francesca

    i miei nonni

    li nonni mia

    DI NUOVO INSIEME

    Accadde, in un piccolo paese dell’Umbria, a Polino, in Valnerina: un sindaco, i polinesi, facebook, nel bel mezzo di questa assurda pandemia che costringe a ripensare le nostre vite, e, al di là dell’oceano, Antonio, Joanne e Toni Baldorossi. Tanti anni fa, nel 1905, Angelo e Giacinta Baldorossi partono da Polino in cerca di fortuna negli Stati Uniti d’America. Non c’è ancora la strada che porta verso Arrone, è un loro conoscente che li accompagna con le poche cose racchiuse in una piccola valigia. In basso, nel fondo valle, prima dell’ultima curva, che cela lo sguardo verso il paese natio, si fermano un attimo a guardare in alto, consapevoli che porteranno nei loro cuori quei boschi, quelle pietre e quel piccolo paese che di sassi e povertà è fatto: in quel periodo, non poteva offrire loro sicurezze. Gli occhi si incrociano, le lacrime prendono il sopravvento, sono consapevoli che forse quella sarà l’ultima volta che vedono il loro paese. Il loro sguardo si perde a scrutare i ricordi e la loro anima, i loro affetti e gli amori più veri. Angelo e Giacinta torneranno una volta, poi mai più! Il figlio Antonio non vedrà mai l’Italia. Nel loro cuore, tuttavia, la ferita e il ricordo è indelebile, lo sarà per tutta la vita. Negli Usa parlano spesso di Polino e, soprattutto, lo fanno con i loro figli e nipoti. I contatti con amici e parenti, inevitabilmente, si dilatano, in molti casi fino a mancare del tutto. Il ricordo di quel piccolo paese non svanisce e scorre nel tempo insieme alle loro vite. Anche a Polino si continua a parlare di loro, tanto che i nostri novantenni ancora ricordano i loro padri e madri parlare di Angelo e Giacinta e degli altri emigranti in cerca di fortuna. Antonio, uno dei figli, nasce in America nel 1921. Joanne Baldorossi è la figlia e Toni è il figlio del fratello; Diane è la figlia maggiore e verrà in Italia con il marito a visitare Polino, conservando gelosamente molte foto del piccolo paese. Antonio in questi giorni ha compiuto 100 anni, tra i regali più belli c’è il legame ritrovato con la terra natia dei suoi genitori. Il nostro profilo facebook e un messaggio d’auguri risvegliano i legami, sopiti per troppo tempo. Auguri di buon compleanno e per l’importante traguardo. A nome mio e di tutta la comunità di Polino. Remigio Venanzi – Sindaco di Polino Remigio Venanzi grazie sincero per gli auguri fatti a mio padre. Non so dirti quanto sia importante per lui il tuo messaggio. È stato entusiasta di ricevere un messaggio da te. L’ha toccato molto bene. Perché mio padre è un uomo semplice, non ha mai fatto il viaggio in Italia per visitare da dove venivano i suoi genitori. Mia sorella maggiore e mio cognato ci sono stati e hanno molte foto di Polino e della vera casa in cui vivevano i genitori di mio padre. Spero di arrivare presto in Italia e visitare Polino. Grazie ancora per il vostro bellissimo messaggio e il mio papà ringrazia per gli auguri tutti quelli di Polino. Ama le sue origini italiane. Sinceramente Joanne Baldorossi McCann – Palmyra, New Jersey USA  Ho scoperto un gruppo fondato dalle persone e dal Sindaco del luogo di nascita dei miei nonni. In una settimana ho fatto amicizia con cugini che non sapevo esistessero. Ho imparato i nomi dei fratelli e dei cugini dei miei nonni. Ho visto le foto dei miei parenti. Nello stesso periodo, mio zio ha festeggiato i suoi 100 anni. La mia pronipote è nata quello stesso giorno. La nostra famiglia ha avuto molto da festeggiare e facebook ci ha fatto sentire presenti in queste occasioni felici. Così la distanza scompare, un oceano è vaporizzato, e una pandemia è stata messa da parte per portare gioia alla mia famiglia Toni Baldorossi -Kernersville USA   

    1912, Angelo e Giacinta Baldorossi

    DE NOVU ‘NSIEME

    Successe, ‘n picculu paisittu de l’Umbria, a Puglinu, ‘n Valnirina: un sindacu, li pulinesi, facesbuch, ‘n mezzu a sta’ strana pandimia che obbrica ar pensa’ le vite nostre, e, da l’antra parte de l’oceanu, Antoniu, Joanne e Toni Baldorossi. Tant’anni fa, nel 1905, Angelu e Giacinta Baldorossi partu da Puglinu ‘n cerca de furtuna nelli Stati Uniti d’America. Non ci sta ‘ncora la straie che va a Arrone, è unu che cunusciu che l’accompagna co’ le poche cose chiuse dentru ‘na valicia piccola. Jo’bassu, a lu funnu de la valle, prima de l’urdima curva, che nasconne lu sguardu versu lu paese natiu, se fermanu ‘n attimu a vede in ardu, sapenno che se portero’appresso dentru lu core li boschi, quelle pietre e quigliu picculu paisittu che de sassi e puvertà è fattu: ‘n quigliu tempu, nun potea uffrì a loro niciuna sicurezza. L’occhi se ‘ncrocianu, le lacrime piglianu lu sopravventu e sannu che potrebbe esse l’urtima vorda che vitu lu paese loro. Lu sguardu se perde a cercà li ricordi e l’anima loro, l’affetti e l’amuri veri. Angelu e Giacinta arverrannu ‘na vorta sola, po’ mai più! Lu figliu Antoniu ‘n vetrà mai l’Italia. Dintru lu core loro la firita e lu ricordu ‘n se

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